PIU' MORTI DEGLI ALTRI
Lettera di Stefano Serafini al quotidiano La Repubblica:
Roma, 30 dicembre 2004
A: La Repubblica - Redazione Centrale
Faccio riferimento all’odierno grande titolo di prima del vostro giornale riguardante i possibili 600 connazionali periti nel Sud-est asiatico: “La tragedia degli italiani”.
VERGOGNATEVI!
Davanti ad oltre 60000 morti nei paesi colpiti dal disastro, l’ultima cosa da fare è drammatizzare all’italiana ... ... sui passaporti dell’1% dei cadaveri. Il mondo è in lutto per tutti i morti e per la tragedia umanitaria che si sta abbattendo ora sui popoli colpiti, e non sono tollerabili distinzioni idiote fra morti “nostri” e “loro”, né tanto meno che la ferita del nostro paese, per quanto dolorosa, venga posta in primo piano rispetto alla terribile agonia di un’intera area del mondo.
Voi giornalisti, della carta stampata e dei TG, eccitati dalla “notizia” tanto più essa è clamorosa mi sembrate avvoltoi ubriachi.
Avete perso ogni senso della misura, ogni rispetto umano. Non vi rendete più nemmeno conto di quanto sia odiosa la doppia misura con cui parlate dei morti del sud del mondo (siano essi irakeni o tailandesi, a migliaia) e di quelli del nord (ostaggi o turisti). Ora basta. Vergognatevi.
Stefano Serafini