NON UCCIDERAI IL BENZINAIO 2. TANTO RUMORE PER NULLA.
Sarà anche servita, come insiste nel dire il Ministro Calderoli, la sua taglia sugli assassini, ma resta il fatto che alla polizia ci sono andati loro, di spontanea volontà, e pure accompagnati dalla mamma.
Si aggiunge quindi un velo di tristezza alla vicenda già poco edificante che ha visto i leghisti ergersi a difensori del proprio popolo - come se gli "altri", gli "inferiori", i sub-padani, non dovessero toccarli in nessun modo - anche perchè i "cattivi" di turno, sfortunatamente, sono anch'essi di quelle parti. Del lecchese, per la precisione.
In realtà, dovremmo essere contenti di questa sorpresa pre-natalizia: non tanto perchè si fa beffa del Calderoli aspirante sceriffo - un omicidio è sempre un omicidio, e quando a commetterlo sono dei minorenni la cosa è ancora più triste - ma perchè possiamo solo immaginare cosa sarebbe successo se invece l'assassino fosse stato un africano… …magari pure immigrato illegalmente.
"Ecco, avete visto?" sarebbe esploso il popolo leghista, uscendo senza più nessun pudore dai tombini del proprio egoismo, "avete visto che funziona?" E sarebbe certamente - ripetiamo, certamente - partita una caccia all'immigrato generalizzata, in cui ogni marocchino di passaggio sarebbe stato subito accusato di mille reati, grazie alle taglie che sarebbero fioccate numerose su chi avesse anche solo rubato una mela dal fruttivendolo.
Quando si parlava di legge del Far West, da parte di chi era contrario alla giustizia fai-da-te di Calderoli - perchè non tutti lo erano, non dimentichiamolo - si parlava proprio di questo, e non ci voleva certo la sfera della cartomante per immaginare un futuro di quel genere.
Che cosa diranno invece ora i leghisti, per spiegare in qualche modo la matrice casalinga del delitto? Che erano poveri ragazzi, probabilmente, fuorviati sicuramente da qualcosa più grosso di loro, o forse abbagliati da un miraggio che non erano stati certo loro ad inventarsi.
Perchè invece gli altri per quali motivi ucciderebbero, scusate?
Massimo Mazzucco