FORZA BERLUSCONI!
Il titolo non è ironico. Nonostante la poca passione che chi scrive ha sempre provato per l'attuale Presidente del Consiglio, questo è un sincero incitamento a ritrovare la grinta di una volta, e a tornare a fare almeno quello che si era prefisso di fare quando fu eletto: un apparentemente onesto tentativo di seguire una certa linea politico-economica, che per quanto possa non favorire i ceti meno abbienti, mantiene almeno lo Stato ad un minimo di funzionalità. Ci penserà caso mai un'alternativa progressista a regalare due lire in più a chi lavora, per poi tornare a prendergliele in maniera magari più elegante.
Ma a questo punto Burlusconi non sta facendo nemmeno più quello, mentre ha ormai consegnato l'Italia nelle mani della Lega Lombarda (e di chi c'è dietro), della quale appare sempre più chiaramente lo schiavo fedele e sottomesso. Essere la "sguattera" degli Stati Uniti, per l'Italia sarebbe ancora accettabile, poichè se a molti la cosa può non fare piacere, ... ... bene o male quelli a cui pare non dispiaccia restano sempre la maggioranza. Ma essere schiavi della Lega di certo non riflette più il sentire della nazione, di cui quel partito rappresenta meno del 10 per cento.
Invece ci troviamo di fronte a situazioni sempre più pericolose, di cui l'ultima vede un ennesimo attacco frontale del Ministro Castelli al Capo dello Stato. L'altroieri sulla grazia a Sofri, ieri su quella a Bompressi, oggi con lo spudorato sollecito per una rapida approvazione della riforma della legge di ordinamento giudiziario. Con l'intermezzo da circo equestre del Ministro Calderoli, che offriva taglie da imbonitore per gli assassini di cittadini a lui particolarmente cari.
Chiaramente scottato dalla fregatura - nobilitata a "ribaltone" - da parte di Bossi nel suo primo governo, Berlusconi oggi appare sempre più debole e incerto di fronte all'arroganza ormai strabordante degli uomini della Lega. Non avremmo mai immaginato, prima d'ora, di vedere un ministro (di Giustizia, fra l'altro) che sfida apertamente il Capo dello Stato, cercando spudoratamente di attrarlo in una rissa da bar, nella quale lui probabilmente si sentirebbe perfettamente a suo agio.
Berlusconi ha delle responsabilità enormi, in questo momento, che trascendono il suo semplice mandato, e se crede di proteggere in qualche modo un suo eventuale futuro politico, evitando un ribaltone-bis con il suo silenzio inaccettabile, vuol dire che non ha messo in conto cosa penserà di lui l'Italia - tutta l'Italia, a questo punto - quando la riconsegnasse alle urne dopo aver continuato a permettere ciò che sta accadendo ultimamente. Di questo passo, Berlusconi rischia davvero di passare alla storia come il distruttore di quel poco che il nostro paese era riuscito a mettere insieme in tanti anni di lotte e di fatiche.
Gli converrebbe piuttosto avere un guizzo di orgoglio, mettendo in riga davanti a tutti i suoi montanari brianzoli, anche se ne scatenerebbe di certo le ire beluine, e perderebbe probabilmente la maggioranza. Ma almeno così qualche voto di ringraziamento lo otterrebbe ancora, e sarebbe pure meritato.
A meno ovviamente che lui non confonda alla base il "laissez faire" economico con quello morale, nel qual caso è purtroppo un pò tardi per cercare di spiegargli la differenza.
Massimo Mazzucco