NICKNAME E PERSONALITA'
A proposito del piccolo incidente da poco registratosi sul sito, in cui si è rivelato che un iscritto partecipava da tempo ai commenti con multipli nicknames (credo si chiami "clonarsi", in gergo), vorrei proporre un paio di riflessioni.
Prima di tutto, appare evidente che il sistema dei nick - che io aborrisco ma sono costretto, ovviamente, ad accettare - rappresenti già di per sè un doppio anonimato: già scegliere infatti di chiamarsi Anna invece di Maria lo garantirebbe (e questo, di per sè, è sacrosanto), ma rappresentarsi con una sigla significativa - "internazionale_comunista", "forza_italia_sempre", o "fanculo_tutti" che sia - permette di velare, e quindi di influenzare, la percezione dei propri messaggi in maniera determinante.
Una cosa è dedurre dal contenuto dei commenti che uno sia marxista, ben altra è "leggerlo" a priori nel nickname, colorando automaticamente ...
"Un improvviso sconvolgimento climatico portera' ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, …portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia". (Da un rapporto "segreto" del Pentagono).
C'E' QUALCUNO CHE GIOCA CON I NUMERI?
Forse le date - 26 Dicembre 2002 (Ciclone Zoe in Polinesia), 26 Dicembre 2003 (terremoto in Iran), 26 Dicembre 2004, onda tsunami nelll'Oceano Indiano - sono solo una coincidenza. Forse non è vero - al di là delle date - che lo tsunami del Dicembre 2004, come suggeriscono alcuni siti di "cospirazionismo", è stato provocato da un esperimento tecnologico segreto (altri dicono addirittura "voluto"), ma questo non basta certo a scartare …
ELEZIONI NON SIGNIFICA DEMOCRAZIA
Curiosi accostamenti nella storia vorranno che in questo mese di Gennaio, a pochi giorni di distanza, si tengano elezioni "democratiche" in due nazioni islamiche sotto occupazione straniera (ove per straniera si intenda l'accoppiata di ferro Usa-Israele). Il paradosso stride, ovviamente, ma non abbastanza da fare che al mondo qualche altra nazione si preoccupi di aprir bocca in favore dei popoli che saranno "obbligati" a scegliersi così liberamentre i propri governi.
Solo oggi infatti si può cominciare a leggere con chiarezza il "piazza pulita" sistematico fatto negli ultimi tempi da Israele nei confronti dei vari leader palestinesi, in attesa della morte anche fisica di Arafat. Tra quelli riportati dai media, e quelli di cui non abbiamo saputo nulla, la morìa dirigenziale palestinese ha lasciato al nastro di partenza...
TRE PICCIONI CON UNA FAVA
Si chiama analisi psicostrutturale della scrittura, ed è una scienza che aiuta a compilare un quadro della personalità di un individuo tramite la decodifica di certi parametri rilevabili dalla sua scrittura. E' una scienza giovane e complessa insieme, tanto utile per certi versi quanto affascinante per altri.
Noi l'abbiamo già applicata in precedenza, in occasione di un "comunicato islamico" che conteneva minacce di Al-Queda all'Italia, dove mostravamo come, con forti probabilità, chi aveva scritto quel messaggio non potesse essere chi sosteneva di essere. Ovvero un arabo che scrivesse in italiano come seconda lingua. Vi era troppa discrepanza fra la complessità strutturale di certe frasi e la povertà smaccata di vocabolario, e il livello concettuale di alcuni passaggi, come la loro angolazione intellettuale, stonavano fortemente con il presumibile background socio-politico, e geo-culturale dell'autore. La ripetizione inoltre di certi errori di grafia, che avrebbe indicato una precisa ignoranza di certe regole, veniva smentita in altri punti, in cui la regola risultava invece rispettata, dimostrando così l'intenzionalità degli errori stessi. Eccetera eccetera eccetera. In altre parole, è' molto difficile "scrivere male", quando lo si sappia fare bene.
Facciamo ora un esperimento "in casa", prendendo tre nomi a caso fra gli iscritti più recenti che hanno partecipato agli ultimi commenti. In Internet i nomi usati - i nicknames - sono fittizi, e quindi, se da una parte questo permette l'anomimato a chi scrive…
E' IN ARRIVO UN COLPO DI STATO
Lo ha detto chiaramente Calderoli. Indirettamente lo ha fatto Cossiga. Lo hanno fatto intuire, fra le righe, praticamente tutti gli altri governanti, di centro o di destra che siano. E siccome questa gente non usa solitamente strumentalizzare i fatti di cronaca per scopi politici, bisogna crederci.
Il segnale convenuto? Una cavallettata in testa al nostro Presidente del Consiglio. Ricevuta la sera dell'ultimo dell'anno, in Piazza Navona, e gentilmente fornita da un "muratore" - così si premura di definirlo la stampa governativa - che evidentemente non era riuscito ad articolare meglio il suo discontento. Presto verranno presi d'assalto i negozi di articoli fotografici, i cavalletti andranno a ruba (già quelli tascabili non si trovano più), e l'uscita da Montecitorio ...
ADDIO 2004
Il trend per il terzo millennio non sembra incoraggiante: il 2001, con l'11 Settembre, è stato certamente peggio del 2000. Il 2002, con la guerra in Afghanistan, ancor peggio del 2001. Il 2003, con la guerra in Iraq, cento volte peggio del 2002. E il 2004, senza ombra di dubbio, peggio di tutti gli altri messi insieme.
Quest'anno poi, già orribile di per sè, si è chiuso con il maremoto in Asia, che appare come una summa agghiacciante di questo nostro meraviglioso "mondo moderno": pochi i salvati - noi, mille i sommersi - gli altri. Anche letteralmente, in questo caso.
E' stato come se Madre Terra, con una semplice scrollatina delle spalle, avesse voluto buttarci in faccia, moltiplicato per mille, ...
PIU' MORTI DEGLI ALTRI
Lettera di Stefano Serafini al quotidiano La Repubblica:
Roma, 30 dicembre 2004
A: La Repubblica - Redazione Centrale
Faccio riferimento all’odierno grande titolo di prima del vostro giornale riguardante i possibili 600 connazionali periti nel Sud-est asiatico: “La tragedia degli italiani”.
VERGOGNATEVI!
Davanti ad oltre 60000 morti nei paesi colpiti dal disastro, l’ultima cosa da fare è drammatizzare all’italiana ...
L'UOMO IN DODICESIMI
Esiste un personaggio - un signore in carne ed ossa - che io rispetto profondamente, perchè condivide con me degli ideali che sono superiori ad ogni barriera di qualunque tipo. Come ho detto, è un un signore con tanto di nome e cognome, anche se incarna un archetipo ben più ampio di quanto si possa immaginare.
Lui, l'essere umano in questione, da qualche tempo sta fingendo (con sè stesso, più che altro, per scaramanzia) di prendere sottogamba un'iniziativa che ritiene invece assolutamente seria ed importante. Fondamentale, direi, per lui prima ancora che per il mondo.
E' l'idea, utopica ma non irrealizzabile (e qui sta l'inghippo), di un giornale collettivo. Un quotidiano, stampato su carta, che raccolga…
I LAPSUS DI DONALD RUMSFELD
(La notizia ha "fatto notizia". V. articolo CNN)
Fare un errore, dicendo una cosa al posto di un'altra, è un fatto comunissimo che di solito non merita attenzioni particolari.
Ma quando la cosa sbagliata è proprio "quella", e non un'altra fra le mille possibili, viene già da pensare. Alcuni lo chiamano Lapsus Freudiano. Quando poi questo si ripeta più di una volta, e sempre sullo stesso argomento, allora la cosa va come minimo segnalata.
Ecco due estratti da due discorsi diversi di Donald Rumsfeld - uno è di ieri - che hanno un denominatore comune: mentre smentisce la versione ufficiale, il lapsus sembra ogni volta confermare in pieno la "teoria cospiratoria" sui fatti dell'11 Settembre.
Vai direttamente alla PAGINA nella Sezione 9/11. Per eventuali commenti invece clicca su "commenti" - (Si ringraziano Linucs e Goldstein per la doppia segnalazione)
SIONISTA SUO MALGRADO
Fatica a trovare la sua conclusione il caso di Mordechai Vanunu, l'ingegnere nucleare che nel 1986 rivelò al mondo la potenza atomica segreta di Israele. Libero cittadino in un libero stato, oggi è praticamente impossibilitato a tornare a quella vita normale alla quale fu strappato 18 anni fa, quando fu rapito a Roma dal Mossad in pieno stile romanzesco.
La sua vicenda corre parallela, in una impressionante serie di similitudini e specularità, a quella di Johnathan Pollard, l'ebreo americano che nel 1987 svelò ad Israele alcuni segreti nucleari americani particolarmente bollenti.
Due esiti diversi, una morale in comune: nessun problema finchè si parli dei panni sporchi altrui, ma con quelli di casa propria non si scherza nemmeno un pò.
Vai alla scheda del caso Vanunu (con i link al caso Pollard).
Per eventuali commenti ad ambedue i casi clicca invece su "leggi tutto".
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