di Massimo Mazzucco
Probabilmente non lo sapeva nemmeno, Berlusconi, quando ha usato quel termine per apostrofare l'europarlamentare Shultz, ma il termine Kapò non è affatto riferito nè a un nazista nè tantomeno ad un tedesco in genere.
E mentre noi, ed altri di altre nazioni, possiamo anche ignorarlo, mi stupisce di come l'intera Germania - che qualcosina in più ne saprà - abbia fatto tutta compatta lo gnorri.
Kapò deriva dalle sillabe iniziali del termine KAMERADENPOLITZEI, ed era usato durante la guerra... ...per indicare quei prigionieri (polacchi, ungheresi, o di dov'altro fossero) che venivano scelti proprio dai tedeschi per controllare i loro stessi compagni, in cambio ovviamente di un trattamento di favore. Ci aveva fatto un film pure Pontecorvo, ma a nessuno è venuto in mente di ricordarselo.
Vedi la voce Kapo, alla Wikipedia: http://www.wikipedia.org/wiki/Kapo
I Kapo erano quindi, sostanzialmente, dei "venduti", ma non per questo diventavano dei "nazisti", nè tantomeno dei tedeschi in genere.
Peccato che il nostro Primo Ministro non lo sapesse, se no si sarebbe potuto difendere molto meglio. Ma la grande tristezza dell'intero episodio non sta nella frase infelice, che certamente Berlusconi intendeva in modo diverso da come è stata presa, ma nel fatto che dopo un tale scivolone - perchè comunque di quello si è trattato - Berlusconi si sia sprezzamtemente rifiutato di scusarsi.
Questo lo si può fare ancora fra amici, prolungando magari la sfida con un sapore "da bar", ma non certo nel tuo primo giorno di presidenza al Parlamento Europeo.
Massimo Mazzucco
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