Inserito il link alla trasmissione sottotitolata in italiano
Forse questa domenica, per una volta tanto, varrà la pena di stare in casa a guardarsi gli Oscar in televisione. Non certo per le stars, né tantomeno per i film, ma per il presentatore stesso, che quest'anno sarà un personaggio molto particolare.
Jon Stewart è un comico praticamente sconosciuto al mondo, e nemmeno tanto noto negli stessi Stati Uniti. Da qualche anno conduce uno show televisivo, chiamato
The Daily Show, che è però limitato al limbo della cable-TV, l'equivalente della nostra pay-TV. Solo chi ha l'abbonamento, delle grandi città, può quindi ricevere anche il prezioso
Comedy Central, il canale televisivo, improntato tutto all'umorismo, del quale lo show di Stewart è decisamente la stella più brillante.
Con un stile gelido e tagliente, ogni sera Stewart ironizza, … ..dal suo finto "telegiornale", sulle notizie più importanti della giornata. Un certo parallelo si può fare con il nostro
Striscia la notizia, anche se Stewart ha saputo dare alla "sua" interpretazione quotidiana delle news una nota assolutamente personale.
Naturalmente, come tutti i veri comici, Stewart è una persona di grande e profonda serietà. Ed è anche uno dei pochi che abbia avuto da sempre il coraggio di andare controcorrente, a partire dall'11 settembre, dicendo spesso fin troppo chiaramente quello che i suoi colleghi riescono a malapena a balbettare con timidezza.
Ma se c'è un motivo in particolare che rende Stewart interessante, è stato il suo "storico" scontro, durante la campagna elettorale del 2004, durante una intervista in diretta alla CNN, per cercare di richiamare alle proprie responsabilità i giornalisti "di destra" e "di sinistra", che in una contenitore del tutto artificiale -
Crossfire ("fuoco incrociato") - fingevano come burattini di dibattere i veri problemi di quei giorni.
Dopo quell'episodio la popolare trasmissione fu cancellata.
Per fortuna abbiamo conservato lo spezzone di quell'intervista, perchè sarebbe molto difficile descrivere la frustrazione crescente che si prova nel vedere Stewart che continua a rivolgersi ai suoi interlocutori in toni sempre più seri e accorati, mentre questi continuano a fingere di non capire, solo per tornare ad aggredirlo in maniera scorretta e completamente fuori luogo.
Interessante notare come uno dei due commentatori, quello di "destra", sia lo stesso Tucker "cravattino" Carlson che recentemente ha cercato di screditare il Prof. Steven Jones, intervistandolo per la Fox-TV sui crolli delle Torri Gemelle.
Il fatto che Stewart sia stato scelto per guidare i prossimi Oscar non può essere certo casuale. Il "rischio" che comporta cedere a quest'uomo una diretta mondiale come quella è fin troppo evidente, e si potrebbe quindi dedurre che l'industria del cinema, notoriamente liberal, si sia defitivamente stufata dell'amministrazione Bush, al punto da lanciare in prima linea un personaggio che sicuramente non perderà l'occasione per dire cose che non tutti si aspettano di sentire all'interno di questa trasmissione.
Lo stesso Michael Moore, all'alba dell'invasione dell'Iraq, approfittò della diretta mondiale per lanciare il suo famoso anatema "Bush vergognati!", nel discorso di accettazione per l'Oscar al suo documentario
Bowling for Columbine.
Fahrenheit 9/11 era ancora di là da venire.
Resta quindi difficile pensare che Stewart, avendo a disposizione 10 minuti tutti per lui (nel segmento introduttivo), invece dei 45 secondi di Michael Moore, vorrà limitarsi a presentare lo spettacolo entro i canoni a cui il grande pubblico è da sempre abituato.
Ieri sera Stewart è stato ospite di Larry King, il talk-show n°1 in America (CNN), e durante la stessa trasmissione ha dichiarato che la cosa che di più lo stupisce in assoluto, in questo momento, è l'assoluta incapacità dell'amministrazione Bush di scoprire un qualunque illecito, misfatto, o crimine di alcun genere, commesso da uno qualunque dei suoi dipendenti, che sia punibile anche solo con un semplice licenziamento.
Non stupirebbe quindi sentire Stewart, durante la diretta degli Oscar, domandarsi magari come mai a Washington chi ha commesso gli errori più grossolani, nella mancata difesa aerea della nazione, l'11 di Settembre, siano gli stessi generaloni che sono stati poi promossi a ranghi ancora più alti di quelli che avevano. O qualcosa del genere.
Non cambierà magari il mondo, ma di certo la situazione, rispetto ai misfatti dell'11 settembre, migliora ormai di giorno in giorno.
Massimo Mazzucco
QUI gli estratti più significativi della puntata di Crossfire, sottotitolati in italiano.(7mb circa)
QUI una versione di soli 2.5 MB, per chi ha il modem.
Per scaricare i file dai due link più sopra, vai prima alla pagina indicata da link, e clicca sul box grigio con la scritta download. Nella nuova finestra che si apre, clicca COL TASTO DESTRO DEL MOUSE su "click here to download" , e poi sul menù piccolo che ti appare clicca col sinistro su "salva come". A quel punto devi solo fare caso alla cartella in cui il tuo computer salverà il file. Per chi usa Mac invece del tasto destro, cliccare tenendo premuto "option" (credo).
QUI invece trovate la trasmissione originale completa, in streaming.