L’86enne Klaus Schwab ha annunciato che intende ritirarsi dal suo ruolo di leader del World Economic Forum, l’organizzazione da lui fondata nel 1971.
Un portavoce del WEF ha dichiarato che l’organizzazione si vuole “trasformare da piattaforma di incontri alla principale istituzione globale per la cooperazione pubblico-privata”.
Diversi esperti mettono in guardia dai rischi di tali partenariati “pubblico-privato”.
Michael Rectenwald, autore di “The Great Reset and the Struggle for Liberty: Unraveling the Global Agenda” ha affermato che, nonostante la decisione di Schwab, “l’organizzazione globalista continuerà nel suo ruolo di motore primario nella creazione del ‘capitalismo degli interessi’, con i suoi ‘partenariati pubblico-privato’ che equivalgono a un ordine mondiale fascista globale”.
Questo è il secondo articolo che mi tocca scrivere, nell’arco di un mese, riguardo ai commenti liberi. Non ce ne sarà un terzo. O la questione viene risolta adesso, con il vostro contributo, oppure i commenti liberi saranno aboliti.
Ieri ho provato a implementare la nuova regola che diceva: “Ricordo a tutti di mettere il contenuto del post, in grassetto. Altrimenti sarete sospesi dalla discussione.” Poi nel corso della discussione ho anche aggiunto che “Se tu metti solo "citazione", senza specificare l'argomento, uno è costretto a leggere TUTTA la citazione per capire di che argomento si tratta”. Quindi il tema del post va messo ANCHE quando si risponde a qualcuno.
Ma anche questo non vi andava bene. Dopo le prime sospensioni ci sono state subito proteste, e c’è stato addirittura un frescone che è arrivato ad accusarmi di “delirio di onnipotenza”. Mentre in realtà io stavo solo cercando di risolvere il problema che VOI mi avete posto: quello di mettere un pò d’ordine nei commenti liberi, che ultimamente sono diventati un puttanaio illeggibile.
Quindi a questo punto la soluzione dovete trovarla voi.
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(Questa mattina abbiamo fatto la live alle 9).
Subito dopo aver completato l’acquisizione di Twitter, Elon Musk licenziò Vijaya Gadde, la top manager che ebbe un ruolo decisivo nella sospensione permanente dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal popolare social network. Vijaya Gadde è un avvocato americano che ha ricoperto il ruolo di consigliere generale e di responsabile del settore legale, politico e fiduciario di Twitter. Lo ha fatto fino al licenziamento avvenuto per mano di Musk.
Chiedo scusa, nell’articolo di oggi ho commesso un errore. Mentre il video delle soldatesse israeliane è stato rilasciato ieri, la smentita della Reuters si riferisce ad una situazione precedente, risalente allo scorso novembre (la data dell’articolo è 8-11-23).
Abbiamo quindi una situazione simile a quella descritta oggi (con un “errore di traduzione” relativo ai presunti “stupri” da parte di Hamas), ma la smentita non si riferisce al caso odierno.
Resta ovviamente il problema della “interpretazione” data dal TG7 nel servizio di ieri, quando hanno parlato di “primi accenni dell’incubo delle violenze sessuali” senza che ne esista la minima prova.
Segue l’articolo originale
Nel settembre 1973 un aereo dei servizi segreti italiani - sigla Argo 16 – viene usato per riportare in Libia dei terroristi arabi sospettati di pianificare un attentato in Italia contro un aereo passeggeri israeliano in partenza da Fiumicino. La restituzione dei terroristi fa parte di un accordo segreto (conosciuto come “Lodo Moro”) fra il governo italiano e l’OLP di Arafat: restituzione di eventuali terroristi catturati, in cambio di una “immunità” da attentati sul suolo italiano. Ma questa restituzione fa infuriare il Mossad, che aveva contribuito proprio alla cattura dei terroristi coinvolti, segnalando le loro azioni ai servizi italiani.
Due mesi dopo, Argo 16 si schianta a terra subito dopo il decollo dall’aeroporto di Venezia. Le cause del disastro non sono chiare. A bordo c’era lo stesso equipaggio che aveva riportato in Libia i terroristi arabi due mesi prima.
Karim Khan non si è piegato. Nonostante le minacce dei senatori USA di ritorsioni contro di lui, il Procuratore Generale della Corte Criminale Internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità" commessi a Gaza dall'8 ottobre in poi.
Netanyahu naturalmente se ne fotte (ha ben altri problemi, lui), e ha detto “noi andremo avanti fino in fondo”. Ma la cosa più divertente è che Netanyahu si è offeso moltissimo perchè insieme a lui la Corte dell’Aja ha incriminato anche il leader di Hamas, Yahya Sinwar, “per crimini contro l’umanità commessi in Israele il 7 ottobre”.
Ormai è certo, tutti i passeggeri dell’elicottero precipitato in Iran sono morti. Fra loro c’era anche il presidente della nazione, Raisi.
Le cause ufficiali sono quelle di un incidente dovuto al maltempo, ma in questi casi diventa difficile non sospettare un sabotaggio. Raisi infatti si era appena reso protagonista di un gesto clamoroso, quando non più di 20 giorni fa aveva ordinato un attacco (simbolico-ma-mica-tanto) contro Israele.
Per la prima volta nella storia l’Iran aveva attaccato direttamente Israele, con circa trecento razzi, missili e droni caduti sul territorio sionista. E per quanto questo attacco fosse stato giustificato dal precedente attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria, il colpo psicologico sulla popolazione si era sentito chiaramente in tutta Israele.
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Il primo ministro slovacco Robert Fico, gravemente ferito mercoledì in un attacco a colpi di arma da fuoco, un mese fa aveva previsto che sarebbe stato oggetto di un attentato.
"I politici del governo sono oggetto di urla oscene nelle strade ed è solo questione di tempo prima che questa frustrazione, alimentata così intensamente dai [media] Denník N, SME o Aktuality, si trasformi nell'assassinio di un importante politico del governo. E non esagero di un millimetro", ha dichiarato Fico il 10 aprile in un video pubblicato sui suoi social media.
Quando Gianluca Italiano ha pubblicato il suo video intitolato “Vaccini = + morti”, riferito ad uno studio australiano, io avevo scritto: “Se lo avessi pubblicato io, su Youtube sarebbe durato 20 minuti”. Il suo non è durato 20 minuti, ma alla fine ha dovuto rimuoverlo. La stessa cosa è successa ad un secondo video di Italiano, che descriveva la correlazione fra il Midazolam e le morti negli ospedali in Gran Bretagna. Rimosso pure quello, dallo stesso Italiano, nell’arco di pochi giorni.
Le motivazioni date da Italiano (nel video sopra) sono molto vaghe, e decisamente poco credibili: “Ho rimosso i video – dice - perchè le conclusioni a cui giungono in realtà non sono basate sulla scienza”.
Leggi tutto: Schwab scende, ma il WEF continua. Peggio di prima.