di Marco Cedolin
Devo confessare di essermi sentito profondamente imbarazzato, facendo parte della folta schiera di coloro che nutrono (a torto o ragione) la velleità di fare informazione, ogni qualvolta durante gli ultimi mesi ho deciso di aprire un giornale, ascoltare un TG o visionare qualcuno fra i “grandi” blog che fanno tendenza sul web.
Ancora più di quanto non fosse accaduto in passato, penso ad esempio alla vigilia elettorale del 2006, sembra non possa più esistere notizia, di politica nazionale ed estera, di ambiente, di costume, di gossip (ormai vero re di prime pagine e palinsesti) e perfino di musica o cinema, la cui rappresentazione riesca a prescindere dall’appartenenza al partito pro o contro Berlusconi di colui che si ritrova a veicolarla. Mai come durante questa torrida estate, tutto il mondo dell’informazione che conta e buona parte di quello che aspirerebbe a contare, hanno subordinato la corretta lettura degli accadimenti e la scelta degli argomenti attraverso i quali comporre i palinsesti, alla possibilità d’incidere nella loro crociata contro il Cavaliere o nella strenua difesa dello stesso.
Seguendo questo canovaccio, sulla falsariga del contenzioso fra Repubblica e Berlusconi, Repubblica e Il Giornale, Il Giornale e L’Avvenire e così via, tutti a giocare a chi urla più forte (qualcuno perfino a scrivere libri) discettando di argomenti di alto peso specifico quali scandali sessuali, escort ed altro materiale che fino a qualche tempo fa sarebbe risultato esclusivo appannaggio dei giornaletti di gossip destinati alle letture balneari. Tutti a vaticinare l’annientamento della libertà di stampa, mentre in realtà ad essere stata annientata (per decisione quanto mai pluralista) è solamente la possibilità di scrivere qualcosa d’intelligente ...
Salve Paolo.
Sono anni ormai che combattiamo su fronti opposti, riguardo alla verità sull’11 settembre, e mi sembra finalmente il momento di trarre alcune conclusioni. L’uscita del rapporto finale del NIST infatti ha completato le risposte governative sulla versione ufficiale, che in linea di massima si può riassumere così:
L’11 settembre 2001 19 terroristi hanno dirottati 4 aerei di linea, conducendone due contro le Torri Gemelle, uno contro il Pentagono, mentre il quarto è caduto nelle campagne della Pennsylvania. Le Torri Gemelle e il WTC7 sono in seguito crollati per un cedimento strutturale.
Questo è quello che tu hai sempre sostenuto, e che – a quel che mi risulta – continui a sostenere. Hai però anche affermato, più volte, che tutte le più importanti accuse portate dai complottisti alla versione ufficiale siano state smontate dalla controparte, e questo invece a me non risulta.
Ho quindi preparato un video, che presenta le maggiori obiezioni alla versione ufficiale …
Tira aria di OK Corral intorno all’undici settembre.
Ospite alla trasmissione radio di Alex Jones, Charlie Sheen ha pubblicamente sfidato i vari personaggi della destra americana - Meghan McCain, Rush Limbaugh, Sean Hannity and Bill O'Reilly – ad un pubblico confronto sull’undici settembre, al Larry King Show.
Naturalmente, Charlie Sheen non si è dimenticato di invitare anche Popular Mechanics, i “debunkers della domenica” che credevano di passarla liscia con il loro libro anti-complotto, e che invece stanno pagando le loro bugie a caro prezzo, una per una.
La stessa cosa, in piccolo, sta accadendo anche da noi, con le sfide a Piero Angela e agli ufficialisti in genere, …
Dopo la pubblicazione del rapporto finale del NIST sul crollo del WTC 7, è possibile trarre le prime conclusioni sul lungo dibattito sull’11 settembre, durato quasi 8 anni, che ha visto schierati i critici della versione ufficiale da un lato, e i suoi difensori dall’altra.
Naturalmente, oggi tutti cantano vittoria. I complottisti sono convinti di aver presentato un numero sufficiente di prove da legittimare almeno una nuova pubblica indagine, ...
Dopo alcuni mesi di finte cortesie, i repubblicani hanno calato la maschera e sono tornati ad essere i feroci avvoltoi di sempre.
Bruciati per la vittoria di Obama, che ha portato alla presidenza quello che per molti di loro dovrebbe essere semplicemente un loro schiavo, i repubblicani hanno fatto buon viso a cattivo gioco, mentre affilavano le armi per abbattere al più presto l’usurpatore del potere bianco.
Dopo alcune scaramucce di poco conto, lo hanno atteso al varco sulla storica riforma sanitaria, vera e propria spina nel fianco della politica americana. Ci aveva già rimesso le penne Hillary Clinton, nel ’93, quando si illuse di portare avanti una riforma che togliesse alle assicurazioni private lo strapotere raggiunto, da semplice “moglie del presidente”.
Lo scontro sulla sanità portò al famoso “gridlock” del ’94, lo stallo totale fra Casa Bianca e Parlamento - allora in mano ai repubblicani - che impedì a Clinton di far approvare qualunque legge di una certa importanza per oltre due anni.
Ora ci sta provando Obama, con una legge che introduce la possibilità per il governo di competere direttamente con le assicurazioni private, ...
Un’altra vicenda edificante si aggiunge alle gloriose pagine delle guerre americane nel mondo.
Si tratta di alcune fotografie fatte arrivare da qualcuno alle redazioni dei vari networks, che ritraggono dei soldati americani mentre si ubriacano e danzano seminudi.
Questa volta le pose sessuali sembrano solamente imitate, e non vengono certo imposte ai prigionieri locali, per cui il tutto potrebbe passare per una semplice ubriacatura collettiva.
Peccato che le immagini siano state scattate nell’ambasciata americana di Kabul, e che quelli ritratti siano dei contractors della Blackwater, che sono pagati fior di quattrini per proteggerla.
Molto probabilmente stanno festeggiando l’arrivo della democrazia e delle sane abitudini occidentali in quel lontano paese di rozzi montanari senza cultura nè tradizioni.
Più splendido ancora, è che noi degli americani …
Abbiamo una triste notizia da dare. Un nostro amico ed utente, Frankad (Franco Caddeo) è dato per disperso in mare, da oltre 72 ore. Questo è l’articolo dell’Unione Sarda del 29 agosto scorso.
Caddeo era stato uno degli utenti più attivi, nel periodo in cui affrontammo le scie chimiche, e aveva anche girato uno dei primi video che denunciavano il fenomeno sulla Sardegna.
Un abbraccio fraterno a Franco, dovunqe si trovi in questo momento, anche da parte di tutti quelli che gli hanno voluto bene.
M.M.
“S.L.C.” sta per “Siluro a Lunga Corsa”, il sottomarino tascabile – detto familiarmente “maiale” - con cui i nostri eroi della seconda guerra mondiale facevano saltare in aria le navi nemiche ormeggiate in porto.
Esistono in rete molte pagine di storia militare che descrivono le azioni di sabotaggio compiute con questo mezzo, e la Marina Militare pubblica addirittura le istruzioni originali per il suo utilizzo.
Vorrei precisare che l'intento di questo articolo è puramente goliardico e distensivo, e che i miei commenti ironici sono limitati agli autori dello scritto, e non intendono in alcun modo sminuire il valore di coloro che parteciparono a quelle azioni, rimettendoci spesso anche la vita.
Il Siluro a Lenta Corsa
L' S.L.C., denominato familiarmente "Maiale", era un siluro adattato a trasportare, a bassa velocità, due operatori muniti di respiratori subacquei autonomi ed una carica esplosiva da applicare occultamente alla carena della nave avversaria all'ormeggio.
I primi S.L.C. elaborati poco prima dello scoppio della seconda Guerra, erano lunghi 7.30 mt e avevano un motore elettrico di 1.6 HP di potenza; l'alimentazione era fornita da una batteria d'accumulatori. La velocità massima era di 3 nodi con un'autonomia di circa 15 miglia alla velocità di 2.5 nodi.
Il trasportatore era dotato di timoni di profondità e di direzione, …
Inviata per Email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e via fax a 06.3721347 in data 31 agosto 2009.
Piero Angela
c/o Superquark
Via Achille Papa, 11
00195 Roma
Egr. Sig. Angela, sono sinceramente stupito per non aver ancora ricevuto una risposta alla mia lettera del 20 agosto scorso.
Dopotutto è stato lei a lanciare pubblicamente la sfida ai “complottisti” (lo ha fatto in modo implicito, trattandoli come un “fenomeno sociale da studiare”, nella sua trasmissione del 30 luglio, ed in modo esplicito, nell’articolo “Sconfitti i maghi, ora tocca ai complottisti” da me citato in precedenza), mentre io sono considerato, nel bene o nel male, uno dei maggiori esperti italiani in materia di 11 settembre, e di altri “complotti” importanti.
Non riesco quindi ad immaginare da chi altri si aspettasse di veder raccolta la sua sfida, nè voglio essere costretto a pensare che lei per “sfidare” intenda fare discorsi a senso unico, senza contraddittorio, visto soprattutto che utilizza la TV di Stato.
Non sarebbe nè corretto da un punto di vista professionale, nè onorevole da un punto di vista personale.
A mia volta, mi rendo conto che qualcuno potrebbe interpretare questa mia insistenza come un basso tentativo di farsi pubblicità gratuita.
Molti conoscono il termine October Surprise, con il quale viene indicato, ormai anche in termini ufficiali, il “patto scellerato” fra la CIA e gli Ayatollah che servì ai repubblicani di Ronald Reagan per battere Jimmy Carter nelle elezioni del 1980. Gli Ayatollah si impegnarono a non liberare gli ostaggi dell’ambasciata di Teheran prima dello scadere del mandato di Carter, in cambio di armi con cui combattere l’Iraq. (La “incapacità” di Carter di liberare gli ostaggi divenne poi l’arma principale con cui Reagan lo sconfisse nella corsa alla Casa Bianca).
Quello che non sapevamo è che a consegnare le armi siano stati direttamente gli israeliani del Mossad.
Tutto ciò viene raccontato con la massima disinvoltura da John Lear, ex-pilota della CIA, ex-pilota militare, ex-pilota civile, e figlio del genio dell’aviazione che inventò il Lear Jet, durante un’intervista a Pilots for 9/11 Truth di qualche anno fa.
Non che ci sia da stupirsi più di tanto, sia chiaro: che la realtà dello scacchiere geopolitico sia molto più complessa, e decisamente trasversale, rispetto all’immagine semplicistica che ci viene propinata ogni giorno dai media – noi i buoni di qua, loro i cattivi di là - è facilmente intuibile. Poterlo sostenere con i fatti alla mano però è un'altra cosa.
Ecco cosa ha detto John Lear, che aveva contattato Pilots for 9/11 Truth per discutere delle anomalie dei tracciati di volo degli aerei dirottati l’undici di settembre, mentre raccontava agli ascoltatori le diverse fasi della sua carriera di pilota: " Nel 1980 andai al Cairo. Immagino che lei sappia cos’è la October Surprise: nell’ottobre del 1979 George Bush, ...
“Rivelazioni non autorizzate - Il sentiero occulto del potere”
Un libro di Marco Pizzuti
Molti interrogativi riguardo ai grandi capovolgimenti della storia qui trovano inquietanti risposte. I documenti raccolti da svariati ricercatori sono ormai in grado di dimostrare come un super-governo ombra, diretto dall’alta finanza internazionale, coordina da tempo le azioni e i programmi dei nostri rappresentanti di ogni colore politico per realizzare disegni di dominio assoluto, di globalizzazione.
Si tratta di ciò che la massoneria ama eufemisticamente definire “Nuovo Ordine Mondiale”, un piano secolare che contempla la concentrazione di tutte le risorse del pianeta nelle mani di una infima élite di superbanchieri. Solo conoscendo i retroscena e gli obiettivi delle società occulte a cui sono appartenuti e appartengono tutt’ora tutti i maggiori protagonisti della storia possiamo provare a comprendere realmente il passato, il presente, e forse anche il nostro futuro.
Un’analisi dettagliata e approfondita del vero ruolo esercitato dalle società segrete …
Leggi tutto: Stampa libera in libera censura