Se qualcuno volesse misurarsi in un difficile esercizio di “ricerca della verità”, può utilizzare il documentario di William Karel “The Dark Side of the Moon”, uscito nel 2001, nel quale si rivela la partecipazione di Stanley Kubrick al presunto “falso lunare”. Sarebbe stato cioè Kubrick, come molte voci già sostengono da tempo, a realizzare i falsi filmati delle passeggiate lunari di Apollo 11, con quali la NASA avrebbe poi ingannato il mondo intero.
Ma i livelli di bugia e di verità, di storia e di fiction, di invenzioni plateali e di distorsioni impercettibili sono talmente tanti, nel film di Karel, da rendere il suo documentario una delle più complesse e sofisticate operazioni di disinformazione nella storia della comunicazione. (Potrebbe essere interessante, per chi già non lo conoscesse, vedere il documentario prima di leggere il resto dell'articolo, per valutare da solo cosa possa essere vero e cosa no). L’efficacia di questa diabolica macchina narrativa, capace di rivelare le verità più nascoste come di nascondere quelle più eclatanti, è moltiplicata da un ulteriore velo di incertezza, che è determinato dalla preparazione specifica dello spettatore sull’argomento dei viaggi lunari : si va da un estremo nel quale uno spettatore meno preparato potrebbe teoricamente prendere per vero tutto quello che passa sullo schermo, …
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