Fra gli argomenti più dibattuti in rete nel corso delle ultime settimane, si può annoverare sicuramente la vicenda concernente il microscopio FEG-ESEM, usato fino ad oggi dal Dott. Montanari per gli studi sulle nanoparticelle e nanopatologie e donato, per decisione della Onlus Bortolani proprietaria legale dello strumento, all’Università di Urbino, privando di fatto lo scienziato modenese della possibilità di continuare nelle sue ricerche.
Senza nessuna pretesa di decretare chi fra i soggetti che sono entrati nella contesa abbia ragione e chi torto (il torto e la ragione spesso non sono dei valori assoluti, bensì elementi dai contorni assai sfumati) proviamo innanzitutto a ricapitolare brevemente l’ordine dei fatti, facendo seguire qualche considerazione.
Beppe Grillo lo conosciamo tutti, come arguto comico dallo spirito istrionesco che negli ultimi anni è riuscito ad imporsi nel nostro paese anche come voce di una critica politica in grado di raccogliere ampio consenso. Autore di un blog fra i più visitati in assoluto, organizzatore dei V Day che hanno portato in piazza decine di migliaia di persone, in procinto di fondare a breve una nuova formazione politica che potrebbe avere i numeri per raccogliere dei risultati di un certo rilievo.
Stefano Montanari è un dottore in farmacia (farmacista è stato spesso etichettato in alcuni blog, quasi si trattasse di una qualifica vergognosa) che da anni studia le nanoparticelle …
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