Di recente abbiamo avuto sul sito la visita di un certo Elepink, soggetto interessante e multiforme, che ha imperversato per qualche settimana in ogni discussione possibile, riempiendo i commenti di critiche, accuse e insinuazioni contro il sottoscritto.
Critiche antiche e superate, peraltro, che raccattava come reliquie sui siti ormai abbandonati dei debunkers, e riproponeva da noi fingendo di essere appena arrivato da Marte, e di non sapere che avessero già avuto tutte le loro risposte.
Inizialmente è stato ignorato dal sottoscritto, poi è stato preso bonariamente in giro, poi è stato invitato ad informarsi meglio prima di tornare ad aprir bocca, ed infine è stato insultato per le stupidaggini che diceva, ma non c’è stato modo di scrollarselo di dosso. Nulla riusciva a scalfire il suo orgoglio. Come un perfetto baco mentale riusciva ogni volta a fingere di non capire, per poi ricomparire fresco come una rosa in un nuovo thread, e ricominciare daccapo: “mazzucco mente, mazzucco pubblicizza i ciarlatani, mazzucco taglia i filmati, mazzucco inganna la gente, mazzucco lucra sui DVD, ecc. ecc.”
Alla fine mi sono deciso ad affrontarlo seriamente, …
di Marco Cedolin
La crisi economica continua a manifestarsi foriera di opportunità per l’imprenditoria di rapina, governata da banche e multinazionali, che proprio fra le pieghe del tracollo economico passato e venturo sta portando a compimento tutta una serie di obiettivi che solo una decina di anni fa sarebbero sembrati eccessivamente ambiziosi e difficilmente raggiungibili.
La progressiva limatura al ribasso dei salari (reali) dei lavoratori, la soppressione dei diritti acquisiti nel tempo, ottenuta con la complicità dei sindacati e la sempre maggiore diffusione del dumping sociale, hanno rappresentato gli strumenti attraverso i quali il lavoratore è stato deprivato della propria dignità e trasformato in una figura precaria, priva di coordinate, costretta a manifestarsi, prona a qualsiasi capriccio o volere gli venga imposto in funzione di un interesse superiore.
Se la trasformazione dei lavoratori in individui mal pagati, di scarse pretese, duttili e condiscendenti rispetto ad ogni esigenza “superiore”, anche qualora in netto contrasto con i propri interessi, ha posto le basi per una migliore massimizzazione dei profitti, tale obiettivo può essere ulteriormente implementato attraverso la pratica del ricatto occupazionale che proprio sulle ali della crisi economica sembra trovare sempre più massiccia applicazione.
Gli esempi più eclatanti, sul tappeto proprio in questi giorni, …
Prendiamo spunto dal commento di un utente, dalla discussione sul film Avatar, per tornare a parlare di “complottismo”, perchè ormai questo termine sta diventando il comodo “scacciapensieri” di chiunque non ami confrontarsi su certi argomenti scottanti.
E’ importante che chiunque si senta accusato di “complottismo” sappia rispondere sempre a dovere, per evitare il diffondersi di una piaga che ha già fatto notevoli danni al pubblico discorso.
Nel rispondere all’utente in home-page, ricordo che la risposta è da considerarsi diretta a tutti coloro che la pensano come lui, e non più a lui soltanto. (In corsivo il suo post originale).
… l'unica cosa che mi viene in mente di dire è visto il grande successo ottenuto universalmente da Avatar e visto che qui la stragrande maggioranza delle persone è stata disgustata dal film mi vengono in mente due cose:
- le persone che girano su siti di "controinformazione" ( è giusto come termine?) sono talmente ossessionate dal complottismo da vederlo ovunque e da denigrare qualsiasi cosa esca dai tentacoli dei potenti. E questa sarebbe una grandissima limitazione.
1 - Innanzitutto, non è affatto vero che “la stragrande maggioranza delle persone è stata disgustata dal film”. Ho voluto riguardare i commenti uno ad uno, ...
Avatar: requiem per la settima arteAveva perfettamente ragione Wim Wenders quando disse, oltre 30 anni fa, che “gli americani ci stanno colonizzando il subconscio”.
Con il successo mondiale di un film come Avatar possiamo affermare che ci sono riusciti in pieno. Questo film infatti decreta la completa, definitiva ed irreversibile morte di quello che una volta era chiamato “cinema”.
Purtroppo non è facile parlare di cinema, poichè non esistono dei canoni assoluti per giudicare i film. L’unico strumento oggettivo a cui possiamo fare ricorso è il cosiddetto "successo di botteghino", che ci permette almeno di stabilire una graduatoria di gradimento universale, che superi il giudizio individuale.
Negli anni ’50 “Via col vento” fu un grande successo commerciale, per cui possiamo dire che ”Via col vento” fosse un film “bello” per la sua epoca. Negli anni 80 “Bladerunner” fu un grande successo commerciale, per cui possiamo definirlo “bello” per i gusti di quegli anni.
Nel caso di Avatar siamo nuovamente di fronte a record assoluti di incasso, per cui possiamo dichiarare che questo film sia certamente "bello", rispetto agli attuali canoni di gradimento.
Tutto questo non significa che non si possano giudicare questi canoni, traendo eventuali conclusioni sul cinema in generale, ...
di Marco Cedolin
Sono andati per bastonare e sono finiti bastonati, verrebbe da dire metaforicamente parlando, tirando le somme della grande offensiva portata in Valsusa dai fautori del TAV nel corso di questo mese di gennaio. Offensiva studiata a tavolino negli ultimi 4 anni con cura certosina da Mario Virano e dalla classe politica che gli fa da contorno, ma valutata evidentemente con troppo ottimismo, sulla base d’informazioni e “sensazioni” assai disancorate dalla realtà.
Tutto è iniziato all’alba di martedì 12 gennaio, quando una delegazione delle forze dell’ordine si è presentata dinanzi al presidio dell’autoporto di Susa per prendere possesso dei terreni oggetto dei carotaggi. In quell’occasione circa 300 presidianti che avevano passato l’intera notte al gelo si sono rifiutati di lasciare il passo, ricevendo in cambio minacce di future denunce.
L’offensiva, scientemente calcolata, ha allora preso forma per mezzo di una massiccia campagna mediatica, veicolata attraverso giornali e TV, attraverso la quale si alternava l’ironia nei confronti dei 300 NO TAV, definiti a più riprese 4 gatti, ad alcune considerazioni in merito ad un movimento in aperta crisi che avrebbe perso non solo ogni appoggio politico, ...
E’ da molti anni ormai che le scienze noetiche denunciano i limiti della visione meccanicistica del mondo, di origine newtoniana-cartesiana, e ne suggeriscono il superamento attraverso la reintegrazione del concetto di mente-energia, ma solo ora cominciano a delinearsi i principi di un nuovo paradigma scientifico che ci permetta di comprendere meglio le interazioni fra l’uomo e l’universo che lo circonda.
Tutto ciò è molto ben illustrato in un documentario intitolato “The Living Matrix”, che suggeriamo a chiunque di vedere. (Esiste già su Youtube la versione in italiano – Link in coda).
Sono argomenti non facili, poichè prevedono la comprensione di termini come “campo energetico”, “iscrizione dell’informazione” o “ologramma quantico”, che non appartengono certo alla conversazione di tutti i giorni. Ma sono illustrati con sufficiente chiarezza da permetterne una comprensione intuitiva anche a chi – come il sottoscritto – non abbia alcuna preparazione scientifica.
Già la fisica quantistica, nata circa un secolo fa, aveva rimesso in discussione molti dei principi della fisica classica, che vedeva un universo tri-dimensionale regolato con precisione millimetrica dalle leggi di gravità di Newton.
A queste tre dimensioni Einstein aveva aggiunto la quarta ...
Riportiamo in testa l’articolo per segnalare questo breve video a supporto della tesi di Richard Gage.
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L’articolo “Non vi crediamo”, pubblicato sul n.2/2010 di Focus-Money (Burda – Germania), è stato tradotto in italiano da due nostri utenti, che ringraziamo vivamente. Nel pubblicarlo, lo facciamo precedere da una lettera inviata oggi dal sottoscritto a Gianni Riotta, e da un nostro video trasmesso da Matrix nel settembre 2007, che supporta parte dei contenuti dell’articolo stesso. (M.M.)
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Lettera spedita a Gianni Riotta c/o Gruppo24ORE@ilsole24ore.com il 24/1/2010
Egr. Sig. Riotta, mi pregio di segnalarle un articolo comparso sul n. 2/2010 di Focus Money, la rivista economica tedesca di Burda Verlag che lei certamente conosce.
L’articolo si intitola “Non vi crediamo!”, e riassume tutte le più vistose contraddizioni e i punti deboli della versione ufficiale sull’undici settembre, corredati da notizie e informazioni sulle centinaia di personaggi del mondo dell’ingegneria, architettura e aeronautica che da tempo la contestano.
Pensavo che l’articolo, che trova tradotto integralmente su luogocomune.net, potesse essere un ottimo viatico sull’argomento, per chi fino ad oggi si è limitato ad informarsi su Wikipedia.
Un cordiale saluto anche da parte dei nostri lettori.
Massimo Mazzucco
PS.: Colgo l’occasione per ricordarle che non ha ancora risposto al mio invito al confronto sull’undici settembre, come da mia lettera a lei indirizzata il 31/12 scorso.
In occasione dei nuovi corsi 2010 del CICAP, ci sembra giusto dare il nostro contributo a questa preziosa ed insostituibile organizzazione fatta di persone oneste e disinteressate.
(Tutti i filmati sono riuniti in playlist)
Bisogna fare sempre più fatica per non pensare che il terremoto di Haiti sia soltanto una cinica e crudele ripetizione di Katrina.
Anche qui, come già era successo a New Orleans 5 anni fa, stanno succedendo cose apparentemente inspiegabili, che purtroppo una spiegazione l'avrebbero: la mancata volontà, intenzionale e programmata, di portare i soccorsi alle decine di migliaia di disperati che stanno letteralmente morendo di fame, di sete, di infezione e di malattie nelle strade della città.
Dopo che generosamente gli Stati Uniti si sono assunti il compito di gestire e coordinare i soccorsi internazionali, appare sempre più evidente che il loro intento nell'isola dei Caraibi sia di tutto meno che umanitario.
Una volta preso il controllo dello spazio aereo, ...
"La base del movimento Ustasha è la religione. Per le minoranze come i serbi, gli ebrei e gli zingari abbiamo tre milioni di pallottole. La nuova Croazia arriverà entro 10 anni ad essere cattolica al 100%." - Mile Budak, Ministro dell'Educazione e Cultura della Repubblica Croata (1941).
Con la visita di Ratzinger alla Sinagoga romana, avvenuta ieri, torna al centro del frullatore mediatico la questione del cosiddetto “silenzio” di Pio XII durante la Shoah.
Ratzinger da tempo spinge per la sua beatificazione, mentre gli ebrei non sembrano disposti a perdonargli un passato decisamente poco favorevole nei loro confronti. Non a caso fu proprio Ratzinger, quando era alla Sacra Congrega, a negare l’apertura degli archivi vaticani riguardanti le azioni di Papa Pacelli.
E così oggi i giornalisti fanno a gara per trovare il modo più elegante di accontentare gli ebrei senza dover necessariamente condannare Pio XII. L’Ansa parla di “visita storica” di Ratzinger, ma accenna ad un “nodo irrisolto” sulla Shoah, mentre La Stampa si limita a dirci che “la visita di Ratzinger alla Sinagoga accende ancora qualche mal di pancia all’interno del mondo ebraico”.
Lo stesso Ratzinger cerca di cavalcare le due tigri, augurandosi che "le piaghe dell'antisemitismo e dell'antigiudaismo siano sanate per sempre", ma ricordando subito dopo che rispetto alla deportazione degli ebrei di Roma "la Sede Apostolica svolse un'azione di soccorso, spesso nascosta e discreta".
Ma “gli ebrei italiani e quelli capitolini – ci dice sempre La Stampa - assicurano di non poter dimenticare «le deportazioni degli ebrei dall’Italia ed in particolare il treno di 1021 deportati del 16 ottobre 1943 che partì verso Auschwitz alla stazione Tiburtina di Roma nel silenzio di Pio XII».”
Ma è tutta una messinscena, fatta di bugie plateali da una parte e di sorrisi forzati dall’altra, ...
Leggi tutto: Elefantino Rosa cercasi