Nell’articolo
“TAV reale e TAV virtuale” Cedolin ha proposto un concetto molti interessante - lo sdoppiamento fra la realtà e la sua rappresentazione - che si potrebbe estendere a molte altre situazioni di grande interesse per tutti.
Esiste un mondo “virtuale”, suggerisce l’articolo, nel quale davvero vengono investiti i soldi per opere intelligenti e utili, con un sincero intento di rendere un servizio alle generazioni presenti e future. Ed è in funzione di questo mondo che vengono invece compiute, nel mondo reale, ruberie di ogni tipo a spese dei cittadini.
Questo è solo uno dei mille aspetti di un mondo virtuale, idealizzato, nel quale davvero si portano nel mondo missioni di pace, nel quale davvero si dà la caccia ai terroristi che ci minacciano, nel quale davvero il sistema medico si adopera per liberare l’uomo dalle malattie, nel quale davvero si aiutano i paesi sottosviluppati a crescere economicamente, nel quale davvero si cercano soluzioni energetiche ecologiche e convenienti, nel quale davvero si vuole dare ai nostri figli la migliore educazione possibile.
Questo mondo virtuale ci viene presentato quotidianamente come reale dai media di tutto l’Occidente, ... ... in modo assolutamente compatto ed uniforme. Da Amsterdam a Vancouver, da New York a Parigi, i mezzobusto nazionali ci raccontano ogni giorno che “la caccia a bin Laden prosegue in Afghanistan”, che “è stato trovato un vaccino contro il cancro alla cervice”, e che “purtroppo il prezzo del petrolio non accenna a diminuire”.
Noi spegniamo il televisore, e andiamo a dormire con un’immagine totalmente falsata del mondo in cui viviamo. Ecco perchè restiamo stupefatti, quando poi sentiamo dire che le Torri Gemelle sono state demolite intenzionalmente, che le strutture mediche ignorano sistematicamente le cure di tipo naturale, oppure che la Exxon ha battuto ogni record di fatturato nella storia proprio durante la guerra in Iraq.
Molte dottrine spirituali, ciascuna a modo suo, ci parlano di “un velo” che cela alla vista umana la vera realtà delle cose. Il primo strato di questo velo sembra essere talmente vicino ai nostri occhi che nemmeno riusciamo a vederlo.
Massimo Mazzucco