Torniamo sul discorso CICAP, dopo la sospensione dovuta alla ricorrenza dell’11 settembre.
In questo caso analizziamo in servizio di Superquark dedicato al “Radar italiano”, andato in onda il 3 settembre 2008. Una delle maggiori mistificazioni della storia, infatti, è proprio la copertura sistematica della falsa gloria di Guglielmo Marconi, …
Domanda: Se tagliamo entrambi i cavi allo stesso momento, quale dei due blocchi raggiungerà terra per primo?
Risposta: Secondo il NIST arriveranno sostanzialmente allo stesso momento! I piani sottostanti, a sentir loro, non hanno offerto alcuna resistenza, e non hanno fermato nè rallentato il blocco in caduta!
Non deve quindi meravigliare che ci siano state ulteriori richieste di chiarimenti da parte del 9/11 Truth Movement riguardo a come questo sia stato possibile, ma a fronte della domanda (fatta l'11 aprile 2007) è strabiliante la risposta data dal NIST: "non siamo in grado di fornire una spiegazione esauriente dei crolli completi"; si afferma quindi qualcosa che viola platealmente la fisica, ma poi non si è in grado di dimostrarlo.
AVVISO: se qualche altro debunker intende rispondere ufficialmente è invitato a segnalarlo personalmente, nei PM o nei commenti.
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Dopo aver codardamente cancellato gli insulti di cui aveva disseminato le nostre pagine, il buon John Battista alias Crono alias chissà cos’altro si è ripresentato sotto la copertura dell’ennesimo nick, ed ha provato a rispondere alle 12 domande.
Che sia lui lo si capisce non solo dallo stile, ormai per me inconfondibile (la combinazione poliziotto-debunker dà dei risultati unici al mondo), ma dal fatto che abbia ripreso temi a lui cari, come quello dell’“animazione accelerata”, o dello “squarcio da 40 m.”, già ampiamente sbugiardati in tv dal sottoscritto.
In ogni caso, queste sono le sue risposte, che riporto integralmente (in corsivo), comprese le lungaggini dispersive e gli immancabili tentativi di sviare altrove il discorso.
Prima di replicare mi sono voluto assicurare che avesse visto il video, e mi ha confermato di averlo fatto.
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Domanda n. 1 : Perchè non è stato incriminato nessuno fra i responsabili del progetto e della costruzione delle Torri Gemelle, nè è mai stata nemmeno suggerita una responsabilità penale da parte loro?
Le torri hanno resistito benissimo agli impatti di aerei più grandi di quelli ipotizzati (boeing 707, simile al 767 nelle dimensioni, ma circa 20 tonnellate più leggero e 10 metri più corto). A ciò si aggiunga che gli impatti previsti dal progetto non prevedevano che l'aereo si schiantasse alle velocità di AA11 e UA175 (850km/h). ...
NOTA: Se la pagina fatica ad aprirsi provate a cliccare uno degli ultimi commenti...
Sei parà morti a Kabul, altri quattro feriti gravemente. “Per l'Italia non era stato versato mai tanto sangue in una missione all'estero dopo Nassiriya”, afferma l’ANSA.
Ci toccherà quindi assistere ad un’altra tornata completa di messinscena, dal “dolore dei familiari” al “cordoglio del governo” alle “richieste di chiarimenti” da parte dell’opposizione, nel classico minestrone di ipocrisia e di menzogne nel quale evidentemente gli italiani amano sguazzare più di chiunque altro.
Personalmente, non trovo nemmeno la forza di commentare, oltre a queste poche righe, l’ondata ributtante di commenti che sento già arrivare, da un lato come dall’altro.
Quando tutti, assolutamente tutti, sono stati d’accordo nel partecipare alla campagna di Afghanistan, ...
di Marco Cedolin
Nel corso del tempo sono stati in molti i personaggi politici che nel tentativo di dipingersi come sanculotti hanno invitato gli italiani a smettere di pagare il canone Rai, in quanto costituiva una gabella ingiusta (è vero) o più semplicemente per protestare contro la scarsa qualità della televisione pubblica. Il caso più eclatante fu certo quello di Umberto Bossi, che all’inizio degli anni 90, alla guida della neonata Lega Nord, invitò con tono deciso ed aria bellicosa i padani a non pagare più il canone, salvo poi a posteriori disinteressarsi completamente della sorte toccata alle decine di migliaia di cittadini che gli avevano dato retta e si ritrovarono a doverlo pagare coattivamente con annessa multa ed interessi di mora.
A distanza di molti anni sembra imboccare la stessa via anche il Tonino nazionale che in un articolo pubblicato sul suo blog invita gli italiani a disdire il canone Rai, in segno di protesta nei confronti del “profondo stato vegetativo” in cui è caduta la TV di stato, a causa della “vergognosa gestione di un patrimonio pubblico” che a suo dire lascerebbe la popolazione al buio dell’informazione.
Di Pietro però, dando prova del genio istrionesco che lo contraddistingue, non si limita a seguire le orme di Bossi e Pannella che percorsero questa strada prima di lui e all’invito ai cittadini a disdire il canone Rai, ...
Come predevibile, nelle orde del debunking all’italiana si è scatenato il panico. Le 12 “semplicissime“ domande, che mettono a nudo la falsità della versione ufficiale, li hanno messi in tale difficoltà da obbligarli a risposte degne dei bambini dell’asilo: "quelle non sono domande", "cosa si intende per rottami", oppure "abbiamo già dato tutte le risposte - accettiamo soltanto e-mail".
Pietosi.
La cosa più triste è che anche Paolo Attivissimo, da me chiamato in causa personalmente, si è ben guardato dal rispondere. Questa sua ignobile fuga - non è la prima, peraltro - la dice lunga sul grande paladino della versione ufficiale, tanto bravo a parlare di fronte ai suoi accoliti quando rapido a scomparire nel nulla nel momento del vero confronto.
Piero Angela a sua volta ha mostrato grande coraggio e correttezza, evitando accuratamente di partecipare ad una sfida che lui stesso aveva lanciato dagli schermi della TV pubblica.
Curiosamente, le stesse dinamiche sono in corso anche negli Stati Uniti, dove la sfida di Charlie Sheen è caduta nel silenzio più assordante.
Chissà perchè, dicono tutti di aver smontato la versione ufficiale, ma poi nessuno ha il coraggio di difenderla pubblicamente?
Da parte nostra dobbiamo fare soltanto una cosa: restare e calmi, e non farci coinvolgere nel tentativo disperato, ormai chiaramente in corso da parte dei debunkers, ...
di Marco Cedolin
Devo confessare di essermi sentito profondamente imbarazzato, facendo parte della folta schiera di coloro che nutrono (a torto o ragione) la velleità di fare informazione, ogni qualvolta durante gli ultimi mesi ho deciso di aprire un giornale, ascoltare un TG o visionare qualcuno fra i “grandi” blog che fanno tendenza sul web.
Ancora più di quanto non fosse accaduto in passato, penso ad esempio alla vigilia elettorale del 2006, sembra non possa più esistere notizia, di politica nazionale ed estera, di ambiente, di costume, di gossip (ormai vero re di prime pagine e palinsesti) e perfino di musica o cinema, la cui rappresentazione riesca a prescindere dall’appartenenza al partito pro o contro Berlusconi di colui che si ritrova a veicolarla. Mai come durante questa torrida estate, tutto il mondo dell’informazione che conta e buona parte di quello che aspirerebbe a contare, hanno subordinato la corretta lettura degli accadimenti e la scelta degli argomenti attraverso i quali comporre i palinsesti, alla possibilità d’incidere nella loro crociata contro il Cavaliere o nella strenua difesa dello stesso.
Seguendo questo canovaccio, sulla falsariga del contenzioso fra Repubblica e Berlusconi, Repubblica e Il Giornale, Il Giornale e L’Avvenire e così via, tutti a giocare a chi urla più forte (qualcuno perfino a scrivere libri) discettando di argomenti di alto peso specifico quali scandali sessuali, escort ed altro materiale che fino a qualche tempo fa sarebbe risultato esclusivo appannaggio dei giornaletti di gossip destinati alle letture balneari. Tutti a vaticinare l’annientamento della libertà di stampa, mentre in realtà ad essere stata annientata (per decisione quanto mai pluralista) è solamente la possibilità di scrivere qualcosa d’intelligente ...
Salve Paolo.
Sono anni ormai che combattiamo su fronti opposti, riguardo alla verità sull’11 settembre, e mi sembra finalmente il momento di trarre alcune conclusioni. L’uscita del rapporto finale del NIST infatti ha completato le risposte governative sulla versione ufficiale, che in linea di massima si può riassumere così:
L’11 settembre 2001 19 terroristi hanno dirottati 4 aerei di linea, conducendone due contro le Torri Gemelle, uno contro il Pentagono, mentre il quarto è caduto nelle campagne della Pennsylvania. Le Torri Gemelle e il WTC7 sono in seguito crollati per un cedimento strutturale.
Questo è quello che tu hai sempre sostenuto, e che – a quel che mi risulta – continui a sostenere. Hai però anche affermato, più volte, che tutte le più importanti accuse portate dai complottisti alla versione ufficiale siano state smontate dalla controparte, e questo invece a me non risulta.
Ho quindi preparato un video, che presenta le maggiori obiezioni alla versione ufficiale …
Tira aria di OK Corral intorno all’undici settembre.
Ospite alla trasmissione radio di Alex Jones, Charlie Sheen ha pubblicamente sfidato i vari personaggi della destra americana - Meghan McCain, Rush Limbaugh, Sean Hannity and Bill O'Reilly – ad un pubblico confronto sull’undici settembre, al Larry King Show.
Naturalmente, Charlie Sheen non si è dimenticato di invitare anche Popular Mechanics, i “debunkers della domenica” che credevano di passarla liscia con il loro libro anti-complotto, e che invece stanno pagando le loro bugie a caro prezzo, una per una.
La stessa cosa, in piccolo, sta accadendo anche da noi, con le sfide a Piero Angela e agli ufficialisti in genere, …
Dopo la pubblicazione del rapporto finale del NIST sul crollo del WTC 7, è possibile trarre le prime conclusioni sul lungo dibattito sull’11 settembre, durato quasi 8 anni, che ha visto schierati i critici della versione ufficiale da un lato, e i suoi difensori dall’altra.
Naturalmente, oggi tutti cantano vittoria. I complottisti sono convinti di aver presentato un numero sufficiente di prove da legittimare almeno una nuova pubblica indagine, ...
Leggi tutto: Piero Angela continua a non dire la verità