Il CSM pone in aspettativa per infermità il Pubblico Ministero che aveva denunciato una setta riconducibile ad ambienti militari. Conferenza stampa del Magistrato il prossimo lunedì.
di Paolo Franceschetti
Roma, 17 giu – Il Consiglio Superiore della Magistratura – nella seduta di ieri - ha deliberato di collocare in aspettativa per infermità, per quattro mesi, il Pubblico Ministero di Roma Paolo Ferraro. Il provvedimento è stato adottato con una procedura d’urgenza, motivata dalla asserita gravità ed attualità dell’ inidoneità del magistrato «ad adempiere convenientemente ed efficacemente ai doveri del proprio ufficio».
Contro detto provvedimento, avente efficacia immediata, i legali del dottor Ferraro, Mauro Cecchetti e Giorgio Carta, hanno annunciato un ricorso al TAR Lazio, che sarà presentato nei primi giorni della prossima settimana.
«Il procedimento cautelare seguito dal CSM – riferiscono gli avvocati del magistrato – risulta non solo costellato di violazioni delle garanzie difensive, ma addirittura atipico, perché non previsto da alcuna norma, nonché arbitrario, atteso che non risulta fondato su alcuna perizia medica, … … se non una risalente al 2008 che, peraltro, attestava l’idoneità allo “svolgimento di attività professionali anche complesse”.
Il CSM, poi, ha stranamente ritenuto ininfluenti le numerose perizie mediche di parte, private e pubblica, del 2011 - attestanti la specifica idoneità ed anzi qualità intellettuale del magistrato – ed ha ignorato una denuncia analitica e argomentata depositata in atti, che evidenzia fatti gravissimi a suo danno patiti dal 2009 in poi. In definitiva, il CSM ha fondato il provvedimento cautelare sulle dichiarazioni di alcuni colleghi della procura di Roma, con i quali il nostro assistito è notoriamente in contrasto proprio per effetto delle sue denunce».
Il provvedimento del CSM prende le mosse dalle denunce presentate dal dottor Ferraro circa l’esistenza di «una setta satanica massonica esistente in ambito militare» che, secondo la sua prospettazione, potrebbe avere connessioni anche con i fatti di Ascoli Piceno, concernenti l’assassinio di Melania Rea.
Il magistrato ha annunciato che, unitamente ai suoi legali, rivelerà dati, fatti, vicende patite nonché l’anomalia del procedimento cui è sottoposto in una conferenza stampa che si terrà lunedì 20 giugno, alle ore 16,00, presso lo studio dell’avvocato Giorgio Carta a Roma, viale Bruno Buozzi 87.
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[Grazie a Musicband per la segnalazione]