Qualche settimana fa ha suscitato scalpore l'articolo di Jason Calacanis1, un imprenditore di successo della Silicon Valley ed anche noto blogger2 con un pezzo intitolato "Bitcoin, una moneta digitale peer2peer: il progetto più pericoloso che abbiamo mai visto"3 in cui riassumeva le sue impressioni dopo essersi imbattuto in Bitcoin ed averne studiato le caratteristiche.
Per capire quanto Jason sia rimasto colpito da Bitcoin è sufficiente leggere le battute iniziali:
Dopo mesi di ricerche e scoperte, abbiamo capito questo:
Intervista di Massimo Mazzucco a “The Power Hour”, un programma radiofonico condotto da Joyce Riley e distribuito in diversi stati americani. (Estratti)
TRADUZIONE:
J.R.:Bentornati a “The Power Hour”, signore e signori, siamo felici di avervi con noi, e siamo onorati di avere con noi Massimo Mazzucco, un regista italiano premiato ai festival, che ultimamente si dedica a produrre documentari in formato digitale. È conosciuto per aver prodotto film come “Il nuovo secolo americano” e “Cancro le cure proibite”. E’ uno dei rappresentanti più conosciuti nel suo paese del Movimento per la Verità sull’11 settembre, ha preso parte a numerosi dibattiti televisivi ed ha presentato al pubblico italiano tutte le novità più aggiornate nella ricerca sull’11 settembre. Ha anche prodotto un documentario sull’assassinio di Robert Kennedy. Oggi è con noi perché vogliamo discutere con lui il “progetto segreto di dominio globale”. Molte grazie Massimo per essere presente con noi oggi a The Power Hour.
M.M.:Grazie a lei Joyce, e buongiorno a tutti quelli che ci ascoltano.
J.R.:Oggi abbiamo qui, mio Dio, un video che vorrei che tutti potessero vedere nel nostro paese. Non dico questo per tutti i video. In questo documentario, “Il nuovo secolo americano”, tu hai veramente messo tutte le cose insieme.
M.M.:C’è voluto un po’ di tempo, in verità, e c’è voluto anche lo sforzo di molte altre persone. Io ho raccolto informazioni in tutta la rete, non è solo il risultato del mio lavoro. Ma direi che sicuramente ci offre una valida idea …
di Attilio FollieroInfatti, nella conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1° al 22 luglio del 1944, si accordò il dollaro come unica moneta convertibile in oro. Con questa mossa, fortemente voluta dal delegato statunitense Harry Dexter White, il dollaro, essendo l’unica moneta convertibile in oro, divenne automaticamente la moneta utilizzata negli scambi internazionali.
Gli USA, oltre ad imporre il dollaro come moneta di riferimento mondiale impulsarono la creazione di due organismi: la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Soffermiamoci ad analizzare il FMI, il cui segretario generale, Dominique Strauss-Khan è finito nell’occhio del ciclone.
Il FMI ha il compito di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e facilitare l’espansione del commercio. A tale organismo venne affidato anche un altro importante compito: aiutare gli stati membri in difficoltà economiche, attraverso il prestito di risorse; ossia, se uno stato membro ha un deficit di bilancio, il FMI interviene prestandogli soldi e quindi lo aiuta a superare la momentanea crisi.
Il sistema uscito da Bretton Woods era stato disegnato per favorire gli Stati Uniti ed infatti dopo la seconda guerra mondiale gli USA ascesero al ruolo di superpotenza, assieme alla ex Unione Sovietica; praticamente tutti gli altri stati del mondo si ritrovarono sottomessi.
Aver imposto la propria moneta, il dollaro, come unica moneta di riferimento per gli scambi internazionali ha determinato che tutti i paesi del mondo per poter operare a livello internazionale debbono rifornirsi di dollari.
In secondo luogo, il FMI lungi dall’essere l’organismo destinato ad aiutare i paesi in difficoltà, ...
di Marco Cedolin
Poche catastrofi al mondo hanno avuto un’esposizione mediatica paragonabile a quella della tragedia di Fukushima. Settimane intere di prime pagine, TG, approfondimenti in seconda serata, aggiornamenti su aggiornamenti, dibattiti, contraddittori, ipotesi, smentite, poi ancora ipotesi e ancora smentite.
Il tutto ad onor del vero costruito in maniera molto raffazzonata, con le immagini dei reattori che esplodevano ma l’esperto di turno che rassicurava trattarsi di esplosioni “controllate” per impedire disastri più gravi. Con i noccioli prossimi alla fusione, macchè già fusi, ma no fusi solo parzialmente. Con le quantità di radioattività disperse nell’aria e nell’oceano espresse in valori assoluti (di cui nessun cittadino normale potrebbe comprendere la valenza) o con l’ausilio di parametri perfino troppo semplici. Cento volte, mille, un milione di volte il valore normale di radioattività, con il cittadino a domandarsi ma qual è il valore che fa male? E quanto male fa? E la Tepco, titolare degli impianti che fornisce dati catastrofici, e il governo giapponese che li smentisce e la Tepco (costretta?) ad annunciare che i calcoli erano sbagliati.
Con i reattori coinvolti nella tragedia che aumentano e diminuiscono come lucine dell’albero di Natale, ...
Questa notte non sono riuscito a chiudere occhio. Mi giravo e rigiravo nel letto, madido di sudore, attanagliato da una angoscia costante che non mi lasciava prendere sonno.
No, non temevo che la casa in cui vivo venisse ingoiata da un improvviso terremoto, non temevo che uno tsunami sorto dal nulla la trascinasse via nella notte, nè temevo che le fiamme di un incendio la incenerissero in pochi minuti. No, io temevo la sua voce, la voce di bin Laden che continua a farsi sentire anche dopo la sua morte, e che non mi lascia più solo.
Dopo il magistrale blitz di Abbottabad, nel quale il feroce capo di Al-Queda è stato finalmente eliminato, avevo tirato un sospiro di sollievo, e l’idea che lo avessero dato immediatamente in pasto ai pesci mi tranquillizzava decisamente. Anche se non fosse morto durante il blitz, mi dicevo, e anche se sapesse nuotare come una sirena in calore, da là sotto comunque non viene più fuori.
Basta minaccie terrificanti, basta massacri di innocenti, basta notti insonni passate nell’attesa di un qualunque coglione "collegato ad Al-Queda” che avesse scelto proprio la mia famiglia per vendicare tutte le ingiustizie perpetrate dall’Occidente contro il mondo dell’Islam. Basta di tutto ciò, mi dicevo, finalmente l’incubo è finito, e possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo.
E invece lui è tornato a parlare.
Dopo essere morto una prima volta di cause naturali, ...
di Marco Cedolin
Il fatto che in Sardegna il 60% degli aventi diritto si sia recato alle urne, per ribadire in maniera plebiscitaria (97% dei voti) la propria contrarietà alla costruzione di centrali nucleari o depositi di scorie radioattive sull'isola, è sicuramente l'indicazione più interessante fra quelle emerse in questa tornata elettorale.
Ma purtroppo resterà una notizia per pochi intimi, dal momento che l'informazione mainstream ha bellamente ignorato l'accaduto, preferendo proporre titoloni ad effetto aventi per oggetto improbabili svolte epocali e "cambiamenti di vento", nel tentativo di creare interesse intorno a risultati elettorali in larga parte scontati e scarsamente indicativi.
Il PDL ha segnato il passo e rischia seriamente di non conquistare nessuna delle quattro grandi città oggetto della contesa, ma tutto sommato l'emorragia di voti è stata più contenuta di quanto fosse lecito supporre a fronte di una forza politica incappata in una lunga sequela di scelte scellerate, dal ritorno al nucleare fino alla guerra in Libia, passando attraverso il bunga bunga di un leader ormai in tutta evidenza sul viale del tramonto.
Il PD, che in queste ore viene identificato come il grande vincitore delle elezioni, ...
Leggi tutto: Bitcoin è il Wikileaks delle politiche monetarie?