Se Michelangelo fosse vissuto nel nostro secolo, avrei detto che la Pietà Rondanini gli è stata ispirata dalla figura di Paolo Attivissimo e dei suoi compari del CICAP. Un senso di profonda compassione infatti è l’unica emozione che possano generare personaggi come loro, che ormai faticano chiaramente a mantenere il contatto con la realtà che li circonda.
Visibilmente bruciati dalle ultime bordate a tutto tondo, hanno prima abbozzato in clamoroso silenzio, e ora reagiscono nell’unico modo che conoscono da quando stanno al mondo: mentire, a se stessi prima ancora che agli altri, incuranti della pubblica denuncia che segue necessaramente ogni loro menzogna.
Dopo essersi rifiutato di rappresentare le posizioni ufficialiste sulla Luna, Paolo Attivissimo ha capito la gravità dell’errore commesso, e ha pensato bene di rimediare con la stessa carta, annunciando al mondo che in realtà sarebbero i complottisti a rifuggire i suoi inviti al confronto:
“… finora nessuno dei guru del complottismo italiano – ha scritto
- ha voluto accettare la mia cordiale sfida a un faccia a faccia reale. Fracassi, Quaglia, Bosco, che c'è? Paura d'incontrare un interlocutore preparato che non si fa abbindolare? Non mangio mica nessuno. La sfida è sempre aperta: basta che ci siano pari condizioni per tutti.”
Peccato che nessuno di noi l’abbia mai saputo.
Forse Attivissimo presume che appena svegli i vari Chiesa, Blondet e Mazzucco corrano ogni mattina a leggere il suo blog. (Personalmente, non tengo nemmeno il suo link nei bookmarks. Se mi segnalano qualcosa lo leggo, ... ... altrimenti lui per me non esiste). Se quindi Attivissimo volesse il confronto, dovrebbe comunicarlo anche personalmente ai diretti interessati.
E’ proprio quello che ho fatto io due giorni fa con Piero Angela: per assicurarmi che un giorno non possa dire “io non l’ho mai saputo”, gli ho mandato anche una pubblica lettera, dove ripeto la sfida lanciata nel video. Perchè Attivissimo non ha fatto la stessa cosa?
Ormai lo sbufalatore gira a vuoto, come un criceto impazzito prigioniero della gabbia che lui stesso si è creato.
Più triste ancora è stata la reazione dei cicappini sulla questione dei cerchi nel grano. Bruciati dall’imbarazzante articolo di Garlaschelli, hanno usato la tecnica di sempre per cercare di limitare i danni e sviare altrove l’attenzione. Sempre sul blog di Attivissimo compare questa spiegazione, riferita al “video di Mazzucco” che denunciava l’articolo di Garlaschelli:
“L'intento è ridicolizzare il lavoro di indagine dei tecnici del CICAP sui fenomeni misteriosi, ma come capita spesso in questi attacchi in cui si spara al messaggero per non dover ascoltare il messaggio, quando si va a verificare i fatti si scopre che il ridicolo si ritorce contro chi lancia l'accusa. Infatti la teoria dei ricci in amore come possibile causa dei cerchi nel grano arriva dagli ufologi. Furono infatti Pier Luigi Sani, all'epoca presidente onorario del Centro Ufologico Nazionale, ed Edoardo Russo, presidente del Centro Italiano Studi Ufologici, a citare semiseriamente quest'ipotesi sul Giornale dei Misteri numero 226 dell'agosto 1990. Il CICAP si limitò a segnalare queste ipotesi degli autori del CUN e del CISU un anno dopo sulla rivista del CICAP di ottobre 1991. I dettagli della vicenda sono descritti in un documentato articolo di Francesco Grassi. Quindi chi tira fuori i ricci in amore come esempio di tesi ridicola sui cerchi nel grano sta mettendo alla berlina gli ufologi, non gli scettici. Che splendido autogol. E poi ci chiedono perché siamo scettici così allegri.”
Peccato che io non abbia affatto “tirato fuori i ricci in amore”, attribuendoli al CICAP. Il testo del mio video dice chiaramente che l’articolo di Garlaschelli parla di “cervi e daini,” mentre “curiosamente, nello stesso periodo, uscivano altri articoli, su testate diverse, in cui noti ricercatori affermavano che … [possono essere i ricci in amore].”
Ho quindi affermato che furono ALTRI ARTICOLI DI NOTI RICERCATORI USCITI SU ALTRE TESTATE – e quindi NON DEL CICAP E NON DI GARLASCHELLI – a parlare di ricci in amore.
Avete capito la tecnica? Fanno finta di nulla, cambiano la premessa e poi confutano quella. E’ sempre, invariabilmente e immancabilmente lo stesso identico meccanismo.
E’ per questo che li trovo sinceramente pietosi, e meritevoli soltanto, a questo punto, di profonda compassione.
A mia volta, mi scuso con i lettori per la meschinità di questi argomenti, che non meriterebbero la homepage se non fossi costretto a rispondere ogni volta a questa marea di idiozie senza fine.
Grazie per la pazienza.
Massimo Mazzucco
PS: Segnalo anche la frase di Attivissimo, che parla di “attacchi in cui si spara al messaggero per non dover ascoltare il messaggio”. Forse Attivissimo non ha visto il mio video, ma io ascolto proprio il messaggio e sparo su quello, citando a voce alta l’articolo di Garlaschelli. In quell’articolo, lo ricordo ancora una volta, GARLASCHELLI DEL CICAP - e non "gli ufologi" - sostiene che possano essere cervi o daini a generare i cerchi nel grano, e questo non lo cambierà mai nessuno, nemmeno se Attivissimo si facesse suora.
Il messaggero si è sparato da solo, in questo caso, e continua a tirarsi fucilate anche da morto.