Una svolta dai tratti storici da qualche giorno ha acceso i riflettori sul Metodo Di Bella e le controverse vicende note alle cronache. “Con sentenza in data 23.11.2020 il Tribunale di Catanzaro – si legge sul sito ufficiale metododibella.org – ha riconosciuto il diritto di un paziente del Dott. Di Bella, malato di tumore al pancreas, ad ottenere la somministrazione gratuita dei farmaci da parte dell’ASL”.
Il paziente si chiama Aldo Bencivenni, uomo di Catanzaro che nel 2017 ha scoperto il dramma della malattia. Poco hanno potuto rimediare i vari cicli di chemio ai quali si è sottoposto. Poi il signor Aldo si è affidato, quasi come ultimo disperato tentativo, al Metodo Di Bella che ha portato a risultati ben più positivi, certificati dallo stesso Prof Di Bella: “le ultime risonanze magnetiche non registrano il tumore”. Queste le parole del medico intervenuto in diretta insieme all’avvocato Gianluca Ottaviano e al paziente Aldo Bencivenni, ai microfoni di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci. Ecco il loro contributo.
“Ve lo dico come ungherese, come ebreo, come artista e come filosofo.
Gli uomini vogliono anche sognare. Hanno bisogno dei loro sogni.
Ebbene noi fabbricheremo sogni, sogni in serie, sogni divertenti che costano poco”
Adolph Zukor, fondatore della Paramount
di Marcello Pamio
Dagli albori della cinematografia e quindi dai “sogni divertenti” di Adolph Zukor, siamo passati agli incubi e ai futuri osceni dell’odierna produzione. Non è a caso infatti secondo Marilyn Monroe: “Hollywood è un posto dove per un bacio ti pagano mille dollari e per l’anima cinquanta centesimi”. Il cinema non è nato solo per intrattenere le masse facendole divertire, ma per spacciare sogni, ideali, per creare e modellare la realtà a piacimento dei produttori! La vera natura l’ha descritta magistralmente Francis Ford Coppola: “Hollywood è Wall Street”.
L’Alta Finanza (nelle mani del popolo eletto) è la proprietaria di Hollywood e sceglie attraverso i suoi fiduciari i soggetti dei film! Quindi il cinema è la fucina dei grandi cambiamenti antropologici del mondo, al quale bisogna aggiungere la televisione, che oggi ha certamente surclassato la pellicola raggiungendo miliardi di persone… Va assolutamente compreso che i film e le serie televisive hanno un contenuto ideologico che varia a seconda del momento storico e a seconda del messaggio che serve veicolare: il messaggio che i produttori vogliono che passi!
Per esempio tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale mostrano ovviamente gli alleati buoni e gli avversari cattivi, mentre quelli di fantascienza ci stanno lentamente a spizzichi e bocconi abituando ad un futuro ben preciso...
(Lo ripubblico, per chi non l'avesse visto la prima volta).
di Riccardo Pizzirani (Sertes)
Lo abbiamo sentito tutti, fino alla nausea, il ricatto della superiorità morale dei pro-vax: Siamo altruisti. Ci vacciniamo non per noi, ma anche per voi. Anzi, per chi non può farlo. L’immunità di gregge.
Già, una teoria molto bella, sulla carta. Ne parlavamo assiduamente nel 2017 quando i nostri politici si misero in azione per concretizzare il mandato internazionale dato all’Italia nel 2014 di diventare capofila mondiale delle strategie vaccinali. Mandato extraparlamentare, ovviamente, ricevuto a Washington da un gruppo di medici ed affaristi che poco hanno a che fare con il dibattito democratico.
E l’Italia si appecorò nel mettere in campo una legge che obbligava i nostri figli a 10 vaccinazioni, dietro il ricatto di non poter entrare all’asilo qualora ne mancasse anche solo una. Poi i nostri ragazzi, dai 6 anni in su e fino ai 16, subivano un ricatto un po’ attenuato: non potendo ostacolare il diritto allo studio, ciò che era inconcepibile per un infante cioè entrare in contatto con i coetanei da non vaccinato, diventava peccato veniale, che poteva estinguere pagando una cospicua multa annuale, ottenendo così l’indulgenza e la tanto agognata immunità in forma non medica ma amministrativa.
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Più passa il tempo e più mi convinco che la grandiosa “operazione vaccino” del prossimo anno sarà un flop a livello globale.
Certamente, i vaccini arriveranno, e certamente ci saranno decine di milioni di persone che correranno a farseli. Ma questo non si trasformerà necessariamente nella grande operazione di vaccinazione globale sognata dai vari Bill Gates, Fauci e Burioni.
C’è infatti ormai nella popolazione mondiale una diffidenza molto diffusa verso il nuovo vaccino, e questa diffidenza sarà molto difficile da eliminare nell’arco di pochi mesi. Anzi, rischia solo di aumentare.
Il British Medical Journal, una delle riviste più prestigiose del mondo, insieme a Lancet, fa a pezzi i vaccini antiCovid, almeno per quello che sono oggi. Manca una trasparenza complessiva sui dati né è chiaro se funzionino davvero. Non sono stati arruolati sufficienti anziani, persone immunodepresse, bambini, per capire gli effetti, né sono chiari quelli sul periodo medio lungo. In più le ricerche adottate dai vari gruppi che ci stanno lavorando non vanno nella direzione di dimostrarlo. In sintesi è questo il contenuto di un articolo pubblicato sulla rivista inglese e firmato da Peter Doshi, che è professore associato presso l’Univesità of Maryland e si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici. Tempo fa il New York Times spiegava che Doshi è una delle voci più influenti nella ricerca medica di oggi perché si occupa con grande efficacia di fornire ai consumatori "il quadro completo" dei dati sui farmaci.
Pubblicato il 26 novembre scorso Doshi, nell’articolo sul British Medical Journal, si chiede quanta attendibilità abbiano gli annunci di Pfizer, Moderna e Astrazeneca in merito all’efficacia dei propri vaccini.
E cita Peter Hotez, decano della National School of Tropical Medicine del Baylor College of Medicine di Houston, che ha detto: “Idealmente, vuoi che un vaccino antivirale faccia due cose. . . in primo luogo, ridurre la probabilità di ammalarsi gravemente e andare in ospedale, e due, prevenire l'infezione e quindi interrompere la trasmissione della malattia ".
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Intervista a Federico Povoleri (Musicband), regista e scrittore. Uno sguardo sul mondo dei messaggi subliminali.
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