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Elezioni USA: la truffa del secolo? - In USA votano anche i morti - In Italia il coprifuoco “non ha ragione scientifica” – Adesso arriva il Covid dei visoni - “Venite a visitare gli ospedali, anzi no” – Il doppiopesismo di Piero Angela
“Confessioni di un truffatore elettorale: ero un maestro nel falsare i voti postali”, così titolava un articolo del 29 agosto scorso, pubblicato dal New York Post, che metteva in guardia sulla facilità con cui i voti postali negli Stai Uniti possono essere truccati.
Secondo il testimone, un esponente democratico a cui il giornale ha garantito l’anonimato, la frode con i voti postali costituisce più la regola che l’eccezione. Avrebbe truccato per decenni elezioni comunali e federali nello stato del New Jersey, attuando un sistema molto semplice.
Il comune di appartenenza consegna all’elettore che intende votare per posta il kit necessario in una grande busta. Quest’ultima contiene la scheda elettorale, il “certificato di iscrizione al voto” che l’elettore deve firmare e la busta postale di ritorno, cioè la busta che l’elettore dovrà imbucare sigillando al suo interno la scheda elettorale con il voto espresso e il certificato elettorale. È in questo momento che i frodatori entrano in azione.
La scheda elettorale non ha caratteristiche di sicurezza specifiche, come un francobollo o una filigrana. L’insider ha rivelato e dimostrato di essere in grado di fare schede elettorali perfettamente identiche a quelle originali. Paradossalmente sono più sicure e difficili da ricopiare le buste di ritorno. Per questo motivo le buste di ritorno devono essere prese dagli elettori reali.
ORE 9.00: Ormai è chiaro che finchè non ci sarà lo spoglio del voto postale non ci sarà un vincitore. (Si presume che il voto postale sia pesantemente a favore di Biden).
ORE 8.30: Trump annuncia di aver già vinto, e preannuncia "manipolazioni" dei democratici sui voti postali. Minaccia di ricorrere alla corte suprema.
ORE 7.45: Totale Biden 224 - totale Trump 213 (vittoria a 270)
Ore 7.40: CNN proietta Pennsylvania per Trump.
Ore 7.15: Arizona va a Biden. Le probabilità di vittoria ora sono 50-50.
Ore 6.45: Trump ha vinto la Florida e l'Ohio, due dei tre stati più importanti fra quelli in bilico (gli altri sono Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia e Arizona). Ora è Biden a dire "non sarà finita finchè l'ultimo voto non è stato contato". Ci sono ancora molti stati incerti, ma a giudicare dal tono dei commentatori CNN non butta bene per Biden.
Grazie a Marco Salini (ABC Darius) per la traduzione, e a Emanuele Palmieri per la (tripla) voce narrante. Il canale Youtube di Emanuele Palmieri.
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2000 euro al giorno agli ospedali per i malati Covid – Campi di internamento Covid in Canada? - L’FMI vuole la valuta digitale - Macron-Erdogan: cosa c’è dietro allo scontro “di religione”? - Il discorso di Putin al Valdai Club – Al nord le proteste sono ben organizzate – Palermo: si può camminare, ma è vietato fermarsi.
È iniziata la corsa verso il secondo lockdown. Cresce - giustamente - il nervosismo nella popolazione, e cresce anche - purtroppo - il nervosismo qui sul sito.
Cominciano a riformarsi le stesse fazioni che si erano viste in primavera: assolutisti da una parte, e assolutisti dall’altra. Cominciano a spuntare quelli che dicono “tu non hai capito un cazzo”, quelli che dicono “tu devi chiedere scusa”, e quelli che dicono “io da questo sito mi aspetto che”. E naturalmente cominciano ad affiorare gli attacchi personali, che sono inevitabilmente destinati a trasformarsi in una serie infinita di insulti reciproci.
Ma io questa volta non permetterò che si ripeta quello che è successo in primavera, per cui utilizzerò un nuovo set di regole che non è stato utilizzato finora. Cercate di mettervi bene in testa quanto segue, perché non ci saranno altri avvisi.
Quella che c’è oggi è soprattutto un’epidemia di panico – A livello sanitario non è stato fatto nulla – La medicina territoriale è stata ignorata – Il sistema dei trasporti non è stato adeguato – Il vero scandalo è che a tutt’oggi non ci sono linee-guida da parte del ministero: ogni medico fa da sè – Molti medici vicini al burn-out – E’ sbagliato sostenere che “le intubazioni uccidevano i malati”.
Leggi tutto: Commenti liberi 7 nov. 2020