Una sintesi degli argomenti trattati da Mauro Rango in una sua recente conferenza: Ripristinare il primato del reale sulla finzione - Le dinamiche dell'impotenza – Le nuove associazioni - Io collettivo e io individuale – I rischi del metaverso. QUI LA CONFERENZA ORIGINALE
Chi ha organizzato il copione Covid-19 è riuscito nell’impresa non solo di fare il lavaggio al cervello al target globale, ma anche di rendere molta controinformazione funzionale al suo piano.
Si potrebbe fare una elencazione di luoghi comuni e pregiudizi che vagano nell’etere e nella testa del consumatore di notizie, ma non si riuscirebbe a cogliere l’aspetto davvero emblematico delle procedure di manipolazione messe in atto. Si potrebbe scrivere un’intera enciclopedia in merito alle tecniche utilizzate per rendere credibile una narrazione… L’abilità di un sistema nel condizionare l’opinione pubblica e a determinarne le scelte è fondamentalmente quello di farle credere che le sue opinioni e le sue scelte sono frutto di un pensiero autonomo e di libere scelte. Tale premessa è fondamentale per comprendere come funziona la propaganda e come il sistema mediatico sia in grado di plasmare la mente dell’audience.
Nel caso Covid-19, e di tutto il contorno formale che lo sostiene, l’abilità della propaganda è stata quella in primis di fornire notizie e suggerire interpretazioni con la classica agenda setting che offre al target di riferimento, l’audience, un ambito definito di notizie notiziabili. Vero che ormai internet offre un panorama variegato di tutto rispetto, ma anche lì ormai si avverte la mano discreta di un censore affidato all’intelligenza artificiale con procedure in automatico (nonostante Federico Faggin, inventore del microprocessore, abbia in spregio il termine I.A.). Sarebbe impossibile per un operatore umano fare il censore della marea di informazione che corre sul web. Gli algoritmi e gli automatismi di programmazione sono in grado oggi di fare una bella scrematura e perfino di scrivere articoli a denigrare e screditare quello che non si deve dire…
Ma c’è molto di più nei procedimenti di manipolazione del target. L’immaginario della pandemia, termine pienamente interiorizzato dalla popolazione, ha avuto il supporto importante degli oggetti di scena. Mascherine e tamponi hanno dato consistenza di realtà al virus immaginario altrimenti invisibile nella mente del consumatore; lockdown e lasciapassare hanno creato scenari suggestivi a livello sociale con scenografie degne di un film di fantascienza. La narrazione che vaga nell’etere costruisce un romanzo avvincente per un consumatore spaventato e irretito, che segue con scrupolo le direttive.
Da una analisi più attenta l’elemento determinante che ha dato successo a tutta l’operazione di indottrinamento è però un altro, più scaltro e profondo e fa riferimento a qualcosa che prescinde dal retaggio culturale dei vari Paesi. Al relatore piace parlare di io collettivo, ma chi ancora oggi indossa la mascherina perfino nel bosco non sembra proprio votato alla difesa della sopravvivenza della specie… più che agire come uno stormo agisce in funzione del suo illusorio desiderio di salvezza. Anche la narrazione da parte della vittima come giustamente rileva Mauro Rango non sempre è lucida e consequenziale.
La propaganda migliore è sempre quella che non si vede, quella che indossa una veste oggettiva, meglio se condita dei classici riferimenti ‘scientifici’ e l’utilizzo dell’immancabile esperto. Ma anche qui siamo ancora ai margini di un condizionamento dove l’utente-consumatore potrebbe ancora manifestare scetticismo e sollevare il dubbio che lo stanno ingannando… Chi ha ideato la fiction Covid-19 conosce bene i meccanismi psicologici della platea mediatica, sa quali sono le leve giuste e i processi inconsci che da sempre albergano nell’animo umano…
La capacità del persuasore occulto è scesa molto più in profondità nella mente del target, e si badi che questo può valere per l’utente isolato, per categorie, gruppi sociali e anche per quella parte della controinformazione che si è lasciata strumentalizzare come mi sembra abbia osservato anche il relatore. La narrazione Covid-19 ha saputo sollecitare le corde più profonde dell’animo umano. Certo anche l’educazione agli sceneggiati, alle telenovele e alla science fiction apocalittica ha avuto il suo peso, per non parlare dei thrilling e l’arte del sospetto… dove chiunque può essere l’assassino, il diffusore del contagio… Ma a ben guardare si tratta di automatismi validi in tutte le culture, un condizionamento ancora troppo generico per scatenare una psicosi collettiva...
Qual è nel caso Covid-19 l’elemento propagandistico davvero determinante che ha funzionato in profondità in tutte le popolazioni dell’orbe terracqueo? Come ha potuto un ente invisibile e completamente inventato operare sulle menti di miliardi di persone?
Si tratta di quell’inconscio collettivo dove da sempre, nell’uomo sapiens, albergano le fantasie di morte e di contagio per le grandi epidemie storicamente documentate. Il Manzoni nel suo saggio “La storia della colonna infame” ci ha dato una analisi esemplare dei processi fantasmatici e delle conseguenti pressioni sociali alla ricerca del capro espiatorio con l’immagine dell’untore che rappresenta proprio l’emblema (inconfessato) del copione Covid-19. Allora, nel XVII secolo, la peste era un fatto reale e l’untore fungeva da vittima sacrificale per allentare la tensione sociale, per dare un volto a un nemico invisibile. Oggi Covid-19 è l’invenzione che diviene realtà, la pandemia assume concretezza con il ‘vaccino’: i meccanismi di psicologia sociale sono gli stessi. Oggi il no-vax viene promosso come un novello untore proprio come Piazza e Mora del processo storico rievocato dal Manzoni.
L’abilità dello sceneggiatore di tutto il copione pandemico è quella di far leva sull’inconscio collettivo dove da sempre albergano fantasie di morte e di contagio. La regia della fiction Covid-19 ha dato un volto ai processi fantasmatici, ha offerto loro una casa, ha dato consistenza di realtà alle paure ancestrali dell’homo sapiens. Anche l’uomo tecnologicamente avanzato non è diverso da quello del diciassettesimo secolo… albergano le stesse paure e le stesse fantasie di morte, proprio come i terrori dell’anno mille al volgere del nuovo millennio (mille e non più mille). Sembra una storia che si ripresenta al volgere del terzo millennio, ma nel nostro caso artatamente, mediante una sceneggiatura per un film colossal non più sullo schermo di una sala cinematografica, su un computer, uno smartphone… direttamente nel ‘sistema operativo’ del subconscio umano.
Nell’inconscio collettivo come insegna il Manzoni (straordinariamente attuale) ci sono meccanismi latenti, pronti ad ‘accendersi’ nei momenti critici. Lo sceneggiatore del film Covid-19 non ha fatto altro che attizzare, dare l’input a un processo fantasmatico che alberga nell’immaginario collettivo, con il tema del contagio e della pandemia. L’abilità è rappresentata dall’utilizzo di uno schema collaudato. Allora, nel 1630, la peste era un fatto reale, oggi la pestilenza è costruita ad arte con le sostanze inoculate - i ‘vaccini’ – sostanze sensibili alle radiofrequenze e con quegli effetti collaterali (pianificati) che stanno già palesandosi e incrementandosi in modo discreto ed elusivo grazie a una informazione mainstream che mette tutto sotto il tappeto... In gioco non c’è soltanto la manipolazione del target mediaticamente e ideologicamente… c’è un programma di ingegneria demografica. E di questo il relatore non ne fa cenno.
Nonostante gli enormi apparati tecnologici l’uomo del ventunesimo secolo conserva tutti i meccanismi inconsci e le idiosincrasie legati alle paure più profonde dell’inconscio collettivo. Le pulsioni sono le stesse, per un sistema politico globale (deep state) che persegue il potere per il potere e una popolazione preda delle sue paure inconsce che ne asseconda il piano: un genocidio. Su quelle paure e sui connessi meccanismi psicologici fa leva lo sceneggiatore della fiction Covid-19.
Mauro Rango riesce a fare una sintesi del Mondo straordinaria, l'impressione è la stessa che si ha quando un esperto di cubi di Rubik compone le facce del cubo lasciando di stucco chi lo guarda. Un'opera d'arte. Peccato x l'audio, troppo basso il volume, nonostante ho collegato il cell all'autoradio alzando al massimo il volume (di entrambi) ho fatto comunque fatica a sentire bene. Suggerisco di rimasterizzarlo e ripubblicarlo. Vorrei condividerlo...ma vorrei che la gente riesca a sentirlo bene...sappiamo bene il grado di attenzione in generale come sia basso.
Una spiegazione così dovrebbe essere fatta in TV nazionale visto che viene pagata da noi siamo un popolo di pecore che segue solo quello che la TV vuole un applauso a lei ________________________________________
Ho ascoltato la prima parte del convegno con l’intervento di Mauro Rango Alcune perle:
“L’epidemia ha comportato la nascita di una nuova razza di io individuali”
Giuro che non me ne sono accorto.
E ancora
“Loro non sanno cosa stanno facendo”
Purtroppo dico io lo sanno perfettamente, è in esecuzione un piano preciso…
E ancora, questa è davvero clamorosa
“La gente sta cambiando, ci sono segnali in tutto il pianeta. Io vedo sempre più persone che prendono la confezione e leggono gli ingredienti, quand’ero giovane era la pubblicità che garantiva il prodotto”
Peccato che quell’utente-consumatore così scrupoloso (i quattro quinti degli italiani e forse anche di più) si è fatto inoculare un ‘vaccino’ del quale non conosce la composizione perché nel nostro paese non si può analizzare, la formula deve rimanere top-secret.
C’è molta retorica che funziona sempre e programmi tanto suggestivi quanto vaghi e fumosi.
#4 Gimi Io si. Diiamo che messa così a mio avviso è molto ottimistica, ma che in varie persone sia nata una certa dose di nuova consapevolezza l'ho risncotrato anche io. Due anni fa era davvero rarissimo che potessi "vuotare il sacco", appena iniziavo vedevo degli sguardi che mi facevano capire che era meglio non dire niente. Ora mi accade sempre più spesso che, seppur con dubbi, posso parlare anche molto liberamente in certi casi. Il cambiamento per me c'è stato eccome. Ma è evidente, da varie cose che Rango dice, che lo sa bene questo. Si riferisce allo stato di ipnosi nel quale cadono le persone per il meccanismo che descrive, vedi l'esempio di Gesù. Che poi chi manovra i fili sappia benissimo cosa sta facendo è ovvio.
Anche qui va considerato quando dice che si è all'inizio. La nascita della consapevoleza non è una cosa che accade in un istante, è un processo pieno di incertezze e spesso doloroso. Una persona che adesso guarda gli ingredienti prima di acquistare un prodotto può allo stesso tempo cadere peda della propaganda terroristica, perché è solo quando la consapevolezze è davvero formata, e che delle decisioni sono state prese di conseguenza, che si diventa immuni dai condizionamenti.
In quello che dice Rango non ho rilevato nessuna retorica e se c'è da creare un mondo nuovo è normale che non ci siano "programmi chiari", è un immenso lavoro da fare a livello individuale e collettivo e prima di tutto c'è da capire quali siano le basi sane che possano funzionare. Lui parte da se stesso, dal suo lavoro e competenze e su questo mi sembra che stia facendo un ottimo lavoro. Poi condivide le sue visioni che, in buona parte, sono anche le mie.
Infatti il nostro problema è stato proprio che le persone aspettavano spasmodicamente di venire riaccolti dallo stato e per questo rifiutavano ogni minima forma di collaborazione con gli altri, e solo organizzazioni virtuali già formate, come i canali telegram, venivano percepite come un'alternativa percorribile, mentre la semplice collaborazione tra conoscenti della stessa zona era tabù.
M. Rango è indiscutibilmente una mente fervida, non molto apprezzata in verità dalla sponsor della "7" tale gnoccona Myrta. Apprezzabile davvero il suo sforzo, le sue iniziative umanitarie, verso una umanità che personalmente dubito sia alla fine della preistoria come lui sostiene (e spera). Anche se un cambiamento epocale sembra sia alle porte (la mytyca Peonia lo affermava continuamente) e sono in molti a dirlo, a percepirlo. Fare l'analisi del sistema attuale per affermarlo, forse è insufficiente, mancando come manca, un apprezzabile, fondamentale, vero collettivo consapevole che si connetta e agisca all'unisono. la domandona sorge spontanea: ci attende a breve una vera metamorfosi umana o si ricalca all'infinito la solita filosofia spicciola?
Senza un’accurata analisi di quello che sta accadendo è impossibile imbastire un programma politico-sociale, si rischiano solo fughe in avanti. In realtà il potere globale non ha ancora mostrato tutte le sue carte, siamo solo all’inizio della partita…
Nell’intervista i molteplici riferimenti al Covid non sembrano nemmeno adombrare che sia in atto un piano di genocidio con dei 'farmaci' sperimentali. Per il resto c’è l’ottimismo che il bicchiere sia mezzo pieno sulla base di impressioni molto ottimistiche.
Ho trovato pochi spunti di riflessione e poca analisi. Si direbbe che il relatore vive su un altro pianeta perché io guardandomi attorno ho notato una società rassegnata, più che altro orientata a tirare a campare chiusa nel proprio orticello…
Solo quando la popolazione comincerà davvero a capire cosa sta succedendo, quando sarà palese il piano del deep state, ci sarà un moto di rabbia e di ribellione, una vera disobbedienza civile organizzata. Sperando però che allora per molti non sia già troppo tardi…
se a distanza di 8 giorni non è stato ancora censurato, siamo decisamente nella fase dell'indifferenza mainstream, testimoniate, denunciate pure, tanto quello che volevamo lo abbiamo già ottenuto...
La società del nuovo mondo la immagino coma una sorta di super-organismo!
In biologia un super-organismo è un sistema complesso organizzato che annulla -letteralmente- l'individuo a favore del collettivo. L'attività è gestita da una singola -non meglio precisata- regia "intelligente", dotata di un sincronismo e capillarità estremamente funzionale.
Portando degli esempi possiamo pensare ai formicai e agli alveari.
Sostanzialmente, prendendo in considerazione un formicaio, ogni singola formica non rappresenta un individuo, bensì un'appendice prensile (un estensione) di un super-organismo.
Una formica presa individualmente non mostra particolari doti o capacità! Messa nel Suo formicaio sa immediatamente cosa fare, ha un suo ruolo, una sua funzione. Ogni sua attività è finalizzata al formicaio ed alla protezione della regina. Non pensa, non decide, non prende iniziative individuali, bensì si limita a seguire lo schema imposto dalla regia del super-organismo.
Questa è la società tipo che i signori del mondo stanno preparando. Loro sono la testa della piovra, noi soltanto i tentacoli. Singolarmente non siamo nulla (inutilità del tentacolo), collettivamente invece completiamo le esigenze della testa.
"Se non ti vaccini muori e FAI MORIRE" (collettivo); "vaccinate i bambini sani, altrimenti ci rimettono quelli fragili" (collettivo); "immunità di gregge" (collettivo); "pos obbligatorio" (controllo collettivo); "le famiglie tradizionali in natura non esistono", oppure, "non esistono solo due generi sessuali", oppure, "ha stato putinne" (induzione collettiva AL -l'unico giusto- pensiero unico); ecc ecc ecc!
I tentacoli o si muovono in TAL SENSO, o saranno amputati, insultati e perseguitati.
Il nuovo mondo OCCIDENTALE. Malati di mente che vorrebbero rieducare NOI ed i NOSTRI figli a stare al mondo!
Condivisibile, per quanto mi riguarda ovviamente, la maggior parte della visione da te espressa nei precedenti commenti.
Anche io non vedo crescere la consapevolezza intorno a me, il fatto che "noi" possiamo parlare più liberamente o che non veniamo attaccati alla giugulare come prima, è frutto soltanto della nuova paura che si sta insinuando nel gregge, avrò sbagliato a fidarmi?
Vedo persone impaurite ancora una volta, non mi sembrano affatto più consapevoli, non approfondiscono, son li a sperare di sfangarla e basta
Condivido tutto. E sottolineo che l'aspetto riguardante la manipolazione mediatica, il lavaggio del cervello, tutti i metodi e tattiche adottati, NON sono mai stati analizzati/sviscerati neppure dai (esclusi pochissimi) cosiddetti siti di "contro-informazione". Questo compreso.
P.s.: su Rango, concordo (vedi commento # 10): troppo ottimismo fine a se stesso. Finché non si prende piena consapevolezza che "loro" ci vogliono UCCIDERE, non si va da nessuna parte.
P.p.s.: sull' "io collettivo", era stato mirabilmente individuato e descritto da Gustav Le Bon nel suo capolavoro: "La psicologia delle folle".
"Loro" lo hanno studiato perfettamente (come hanno applicato Bernays). E consiglio a tutti di leggerlo (si trova facilmente e gratuitamente in rete).
Chissà..., siamo ottimisti, forse comincia a insinuarsi qualche dubbio nel target. La sospensione del giudizio è il primo passo per rielaborare e approfondire...
Il tuo post è condivisibile in generale, ma alcuni tuoi passi rivelano l'assunto che il covid 19 non esista!
Non sono d'accordo. Esiste eccome. Ci sono passato anch'io in piena estate, mia figlia e mia moglie.
Mia figlia ha ripreso olfatto e gusto dopo quasi 1 anno!
Negando COMPLETAMENTE l'esistenza di questa "anomala influenza quadristagionale" (chiamala come ti pare), non porta a nulla, ed è per questo che mi sono sempre dissociato da chi la nega in maniera assoluta!
Per tutto il resto condivido completamente, anche perché le dinamiche dell'affilatissimo strumento de LA Propaganda, credo siano ormai vecchie come il mondo e ben collaudate; per non parlare di tutte le porcate costruite intorno a questa storia, dagli inutili e spesso nocivi Pseudovaccini all'inutile porcata del GP.
La campagna 'vaccinale' con l'inoculazione di ossido di grafene e come è stato dimostrato da CAMPA e DELGADO (ho già segnalato l'intervista su Byoblu) è iniziata sicuramente dal 2019 con quello che veniva considerato un normale vaccino antinfluenzale. La sostanza sensibile alle radiofrequenze e responsabile di tanti problemi di salute (la lesione del sistema immunitario), sempre dall'analisi dei due ricercatori, è stata messa anche nei tamponi, nelle mascherine, nei liquidi detergenti... e forse somministrata perfino in forma inalatoria. Tieni poi conto che comunque una normale influenza in certi casi può avere conseguenze di varia natura.
Sicuramente comunque quello che sta accadendo è stato preparato e organizzato molti anni prima, non si può improvvisare una fiction di tale portata. Per cui pare logico pensare che conoscono anche quelli che saranno gli effetti a medio e lungo termine soprattutto per chi ha assunto molte dosi del 'vaccino'. Ma non è escluso che molti lotti fossero solo dei placebo o contenessero 'farmaci' attenuati (per non spaventare la popolazione e procedere in modo graduale con i richiami).
Che i lotti non fossero tutti uguali penso che ormai sia appurato, che la cosa19 sia stata pianificata da anni idem, qualsiasi cosa sia, esiste. Tante influenze passate, mai avuto una roba strana come questa, l'ho proprio percepito di avere sintomi anomali. Nessuna influenza mi aveva mai creato problemi nel pensare, concentrarmi... Sul grafene non mi esprimo, se poi lo elargissero ovunque...su questo pianeta ci vivono anche loro..
a Cangrande65 #17 Dai non esagerare nei complimenti, altrimenti alla mia prima debacle sarai in imbarazzo...
Riguardo al testo che proponi da leggere, "La psicologia delle folle" di Gustav Le Bon è un capolavoro. Tutta la psicologia sociale e l'antropologia ne è debitrice. Per comprendere almeno un po' quello che sta accadendo perfino un testo di fine ottocento può buttare un po' di luce sull'attualità. In realtà l'opera per quanto davvero intrigante rimane datata, sia per l'enfasi sulla razza che ispirerà il fascismo e soprattutto il nazismo, sia per la concezione aristocratica delle élite, sia perché orfana di quella analisi freudiana dell'io e dell'inconscio collettivo. Inoltre l'opera va integrata alla luce della moderna società dove l'utente è reso omogeneo in un sistema di valori legati ai beni materiali e al consumismo, e dove vengono meno altre forme di identità culturale.
#11 Splendido servizio anch'io sono stupito non sia stato censurato...sapete se ne esista la versione in italiano per diffonderlo a tutti i conoscenti?
Non parlavo di "naturale o indotto", ma di "c'è qualcosa o meno"!
Ognuno di noi è report di se stesso! Conosco PERSONALMENTE gente sulla sessantina che c'è rimasta secca, e molti altri che sono stati molto male, me compreso (ad agosto 2021), oltre a mia figlia di 20 anni.
Ho 51 anni, forse l'ultima volta che ho avuto febbre risale a 30anni fa, una nottata di febbre ed il giorno dopo fresco come una rosa.
Stavolta no. Ho avuto febbre alta per giorni ed una tosse mai provata prima! Mia figlia, ripeto, ha ripreso olfatto e gusto dopo circa un anno! Fino a quel momento è come se mangiasse polistirolo (così diceva sempre), ne dolce ne salato, ne carne ne pesce, ne amaro ne piccante!
Negare che c'è qualcosa di anomalo, (ripeto) non porta a nulla!
Sulle cause non ho alcun elemento oggettivo per affermare con certezza che sia stato indotto (con mascherine, igienizzanti e compagnia bella), o che sia un virus ingegnerizzato, o che sia naturale.
Credo -personalmente- che si tratti di un virus ingegnerizzato e liberato dolosamente (mio parere); di certo c'è soltanto che in virtù di questa "cosa", hanno fatto delle porcate immani a livello globale ed a regia UNICA!
Bravo Mauro, la sua analisi è buona, ma imperfetta: per il solito motivo che non si può dire perché politicamente scorretto, il problema è da una parte esattamente quello che delinea (la dinamica di gruppo), ma dall'altra il fatto che siamo in una società che dà per scontato che ci debbano essere una serie di persone, i cosiddetti "rappresentanti", che possano mettere becco nelle cose delle altre persone.
E come hanno il potere di farlo? Si accetta passivamente di farsi derubare del prodotto del nostro lavoro per "far funzionare la società", senza capire che è proprio grazie a questo furto legalizzato (le tasse) che poi si mettono in piedi i meccanismi che non permettono alle persone di organizzarsi autonomamente.
Nonostante siano decenni che diciamo e spieghiamo come il fatto di rimettere ad altri decisioni che dovrebbero competerci (e pagarli pure salatissimo per l'operazione di obbligarci a fare cose che potrebbero non essere nel nostro interesse) quelli che si sono svegliati capendo le conseguenze hanno dovuto aspettare di sbatterci la faccia, cioè passare in prima persona ciò che è avvenuto nel periodo covid.
A nulla è servito spiegare la cosa in anticipo: capire come funzionano i meccanismi e come possono essere abusati da chi ne ha i mezzi è lungo ed impegnativo, e quindi è meglio bersi una storiella tipica come "se la sanità non fosse pubblica poi chi guarirebbe i poveri".
A nulla è servito spiegare che se la sanità non ammette competizione e c'è un unico ente che tutti bisogna finanziare indipendentemente dalla qualità del servizio erogato e dei prodotti offerti, non c'è niente di più semplice per una organizzazione sufficientemente ricca e motivata per prenderne il controllo, e con una sola azione controllare tutte le persone costrette a finanziarla.
A nulla è servito spiegare che si accetta di far decidere per legge chi può curare e chi no, e quale è il modo di curare certe malattie con la scusa di avere "una sanità accessibile a tutti), si avrà come risultato a lungo termine esattamente l'opposto: una sanità che ammala invece di curare, e che è accessibile solo ai ricchi.
Rango, che è una grande persona ed ha capito molto bene certi argomenti, fa lo stesso errore quando parla di economia: un ambito in cui evidentemente sa poco/nulla: avere chiari quali siano gli obiettivi da raggiungere non implica infatti aver capito quale sia il modo migliore di raggiungerli.
Avvocando l'ennesima "moneta complementare" o "denaro del popolo" (o nuovo nome acchiappa consensi che fan molto appeal in base alla moda del momento), dimostra non aver capito che il denaro è lo strumento ultimo di controllo con il quale una minuscola elite planetaria è in grado di controllare le nostre vite ed obbligarci a fare quello che decidono loro.
Scegli la moneta sbagliata per il tuo progetto, ed hai messo dentro il seme che permetterà un domani di essere controllato o distrutto proprio da coloro cui cercavi di metterti al riparo.
Ma studiare e capirlo è lungo e complesso, e quindi sarà ancora una volta necessario sbatterci la faccia, e capirlo quando sarà ormai troppo tardi.
La quantità di "io individuali" si vedrebbe subito e "il risveglio e la fine della preistoria", per dirla alla Rango, si ravviserebbe immediatamente se una massa critica agisse, secondo principi condivisi, senza che si creino associazioni di "io individuali" che poi devono riunirsi in un collettivo che non si capisce secondo quali principi (si invoca la "complessità", concetto che benchè nobile e sacrosanto è stato spesso utilizzato e strumentalizzato per nascondere incapacità di dare risposte o inadeguatezza) poi dovrebbe essere esente dai problemi che affliggono gli altri "io collettivi", quelli creati dal Sistema, quelli "cattivi".
Perchè se questa massa di io individuali e coscienti fosse esistita, o esistesse, una norma come il GP ad esempio, reso "efficace" solo dalla passiva accettazione della maggioranza, non avrebbe semplicemente attecchito sul territorio. Era tutto nelle mani dei singoli. Non c'era bisogno di manifestazioni, associazioni, partiti.
Diversamente, così facendo, si tornerebbe, specularmente, al problema denunciato dell'io collettivo che agisce davanti ad una minaccia, reale o meno, lanciata dal Sistema. In questo caso la minaccia è il Sistema, il che è vero, ma ripropone lo stesso schema all'inverso. Stesso problema, speculare, visto dall'altra parte.
A mi avviso non si risolve l'annosa questione dell'individuo, della collettività e del loro rapporto, dall'esterno.
Che l'io individuale sia vero motore del cambiamento non c'è dubbio, ma il rischio di riproporre il finto, famigerato ed eterodiretto "uno vale uno" grillesco, per il quale a occhio abbiamo già dato e i cui limiti abbiamo visto, c'è tutto.
Il problema rimane ancora una volta nelle soluzioni, soprattutto se etero dirette (associazioni, partiti, onlus etc...) e nel modello economico, che lascia poco spazio a manovre "eversive" (come ci si sostiene, finanziamenti, e così via) che devono tener conto delle regole del Sistema attuale. Perchè noi, ad esempio, le tasse per curarci le paghiamo a questo Sistema decadente e malato. Quindi o si esce da questo Sistema oppure sostenere un Sistema etico alternativo diventerebbe difficile per i più. Questo nel modello attuale.
Quindi bellissimo creare una Sanità etica, una Scuola etica, etc... ma come si sostiene in questo modello e in questo Sistema? Vendondo i prodotti BIO? Con le donazioni spontanee? Ma davvero? Mi compro una marmellata bio, mi iscrivo all'associazione e mi operano al cuore senza chiedermi il tampone? E' questo il modello proposto? Per capire eh. Diversamente e tornando alla realtà chi potrebbe permettersi di mantere due Sistemi?
Diverso se vivessimo nella Kirghisia di Silvano Agosti. Ma a occhio siamo lontani.
Questo se parliamo di incidere su scala globale. Non si parla certo di piccole comunità che cercano di creare il proprio mondo ideale off-grid per capirci. E pure questo non è esente da problemi.
La soluzione per me dunque parte innanzitutto dalle scelte individuali che da domattina possono incidere ma presuppongono quel salto di coscienza, se vogliamo evolutivo, per recuperare i veri valori che giustamente mettono al centro l'individuo in quanto essere umano, scrigno potenziale di valore, anche in questo Sistema malato.
Chiunque avesse avuto questa coscienza non avrebbe mai accettato le regole imposte in questi due anni, non avrebbe mai lasciato fuori da un locale o da un bar o da un'ospedale, o da un mezzo pubblico, un suo simile. Non avrebbe mai violentemente discriminato, mai non curato etc...etc...L'effetto sarebbe stato immediatamente visibile e concreto.
La disumanizzazione che questo processo ha innescato e continuano ad alimentare è stata la parte più criminale. I danni arrecati nel tessuto sociale sono enormi. Il primo passo sarà prima di tutto recuperare la dimensione umana.
Si potrebbe fare una elencazione di luoghi comuni e pregiudizi che vagano nell’etere e nella testa del consumatore di notizie, ma non si riuscirebbe a cogliere l’aspetto davvero emblematico delle procedure di manipolazione messe in atto. Si potrebbe scrivere un’intera enciclopedia in merito alle tecniche utilizzate per rendere credibile una narrazione… L’abilità di un sistema nel condizionare l’opinione pubblica e a determinarne le scelte è fondamentalmente quello di farle credere che le sue opinioni e le sue scelte sono frutto di un pensiero autonomo e di libere scelte. Tale premessa è fondamentale per comprendere come funziona la propaganda e come il sistema mediatico sia in grado di plasmare la mente dell’audience.
Nel caso Covid-19, e di tutto il contorno formale che lo sostiene, l’abilità della propaganda è stata quella in primis di fornire notizie e suggerire interpretazioni con la classica agenda setting che offre al target di riferimento, l’audience, un ambito definito di notizie notiziabili. Vero che ormai internet offre un panorama variegato di tutto rispetto, ma anche lì ormai si avverte la mano discreta di un censore affidato all’intelligenza artificiale con procedure in automatico (nonostante Federico Faggin, inventore del microprocessore, abbia in spregio il termine I.A.). Sarebbe impossibile per un operatore umano fare il censore della marea di informazione che corre sul web. Gli algoritmi e gli automatismi di programmazione sono in grado oggi di fare una bella scrematura e perfino di scrivere articoli a denigrare e screditare quello che non si deve dire…
Ma c’è molto di più nei procedimenti di manipolazione del target. L’immaginario della pandemia, termine pienamente interiorizzato dalla popolazione, ha avuto il supporto importante degli oggetti di scena. Mascherine e tamponi hanno dato consistenza di realtà al virus immaginario altrimenti invisibile nella mente del consumatore; lockdown e lasciapassare hanno creato scenari suggestivi a livello sociale con scenografie degne di un film di fantascienza. La narrazione che vaga nell’etere costruisce un romanzo avvincente per un consumatore spaventato e irretito, che segue con scrupolo le direttive.
Da una analisi più attenta l’elemento determinante che ha dato successo a tutta l’operazione di indottrinamento è però un altro, più scaltro e profondo e fa riferimento a qualcosa che prescinde dal retaggio culturale dei vari Paesi. Al relatore piace parlare di io collettivo, ma chi ancora oggi indossa la mascherina perfino nel bosco non sembra proprio votato alla difesa della sopravvivenza della specie… più che agire come uno stormo agisce in funzione del suo illusorio desiderio di salvezza. Anche la narrazione da parte della vittima come giustamente rileva Mauro Rango non sempre è lucida e consequenziale.
La propaganda migliore è sempre quella che non si vede, quella che indossa una veste oggettiva, meglio se condita dei classici riferimenti ‘scientifici’ e l’utilizzo dell’immancabile esperto. Ma anche qui siamo ancora ai margini di un condizionamento dove l’utente-consumatore potrebbe ancora manifestare scetticismo e sollevare il dubbio che lo stanno ingannando… Chi ha ideato la fiction Covid-19 conosce bene i meccanismi psicologici della platea mediatica, sa quali sono le leve giuste e i processi inconsci che da sempre albergano nell’animo umano…
La capacità del persuasore occulto è scesa molto più in profondità nella mente del target, e si badi che questo può valere per l’utente isolato, per categorie, gruppi sociali e anche per quella parte della controinformazione che si è lasciata strumentalizzare come mi sembra abbia osservato anche il relatore. La narrazione Covid-19 ha saputo sollecitare le corde più profonde dell’animo umano. Certo anche l’educazione agli sceneggiati, alle telenovele e alla science fiction apocalittica ha avuto il suo peso, per non parlare dei thrilling e l’arte del sospetto… dove chiunque può essere l’assassino, il diffusore del contagio… Ma a ben guardare si tratta di automatismi validi in tutte le culture, un condizionamento ancora troppo generico per scatenare una psicosi collettiva...
Qual è nel caso Covid-19 l’elemento propagandistico davvero determinante che ha funzionato in profondità in tutte le popolazioni dell’orbe terracqueo? Come ha potuto un ente invisibile e completamente inventato operare sulle menti di miliardi di persone?
Si tratta di quell’inconscio collettivo dove da sempre, nell’uomo sapiens, albergano le fantasie di morte e di contagio per le grandi epidemie storicamente documentate. Il Manzoni nel suo saggio “La storia della colonna infame” ci ha dato una analisi esemplare dei processi fantasmatici e delle conseguenti pressioni sociali alla ricerca del capro espiatorio con l’immagine dell’untore che rappresenta proprio l’emblema (inconfessato) del copione Covid-19. Allora, nel XVII secolo, la peste era un fatto reale e l’untore fungeva da vittima sacrificale per allentare la tensione sociale, per dare un volto a un nemico invisibile. Oggi Covid-19 è l’invenzione che diviene realtà, la pandemia assume concretezza con il ‘vaccino’: i meccanismi di psicologia sociale sono gli stessi. Oggi il no-vax viene promosso come un novello untore proprio come Piazza e Mora del processo storico rievocato dal Manzoni.
L’abilità dello sceneggiatore di tutto il copione pandemico è quella di far leva sull’inconscio collettivo dove da sempre albergano fantasie di morte e di contagio. La regia della fiction Covid-19 ha dato un volto ai processi fantasmatici, ha offerto loro una casa, ha dato consistenza di realtà alle paure ancestrali dell’homo sapiens. Anche l’uomo tecnologicamente avanzato non è diverso da quello del diciassettesimo secolo… albergano le stesse paure e le stesse fantasie di morte, proprio come i terrori dell’anno mille al volgere del nuovo millennio (mille e non più mille). Sembra una storia che si ripresenta al volgere del terzo millennio, ma nel nostro caso artatamente, mediante una sceneggiatura per un film colossal non più sullo schermo di una sala cinematografica, su un computer, uno smartphone… direttamente nel ‘sistema operativo’ del subconscio umano.
Nell’inconscio collettivo come insegna il Manzoni (straordinariamente attuale) ci sono meccanismi latenti, pronti ad ‘accendersi’ nei momenti critici. Lo sceneggiatore del film Covid-19 non ha fatto altro che attizzare, dare l’input a un processo fantasmatico che alberga nell’immaginario collettivo, con il tema del contagio e della pandemia. L’abilità è rappresentata dall’utilizzo di uno schema collaudato. Allora, nel 1630, la peste era un fatto reale, oggi la pestilenza è costruita ad arte con le sostanze inoculate - i ‘vaccini’ – sostanze sensibili alle radiofrequenze e con quegli effetti collaterali (pianificati) che stanno già palesandosi e incrementandosi in modo discreto ed elusivo grazie a una informazione mainstream che mette tutto sotto il tappeto... In gioco non c’è soltanto la manipolazione del target mediaticamente e ideologicamente… c’è un programma di ingegneria demografica. E di questo il relatore non ne fa cenno.
Nonostante gli enormi apparati tecnologici l’uomo del ventunesimo secolo conserva tutti i meccanismi inconsci e le idiosincrasie legati alle paure più profonde dell’inconscio collettivo. Le pulsioni sono le stesse, per un sistema politico globale (deep state) che persegue il potere per il potere e una popolazione preda delle sue paure inconsce che ne asseconda il piano: un genocidio. Su quelle paure e sui connessi meccanismi psicologici fa leva lo sceneggiatore della fiction Covid-19.
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Nesta
Mauro Rango riesce a fare una sintesi del Mondo straordinaria, l'impressione è la stessa che si ha quando un esperto di cubi di Rubik compone le facce del cubo lasciando di stucco chi lo guarda. Un'opera d'arte. Peccato x l'audio, troppo basso il volume, nonostante ho collegato il cell all'autoradio alzando al massimo il volume (di entrambi) ho fatto comunque fatica a sentire bene. Suggerisco di rimasterizzarlo e ripubblicarlo. Vorrei condividerlo...ma vorrei che la gente riesca a sentirlo bene...sappiamo bene il grado di attenzione in generale come sia basso.
Mauro Rango
www.youtube.com/watch?v=3He5lInx2r4&t=8s a questo link l'audio è buono. Grazie di cuore Nesta
Marina
Una spiegazione così dovrebbe essere fatta in TV nazionale visto che viene pagata da noi siamo un popolo di pecore che segue solo quello che la TV vuole un applauso a lei
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Marina Costa, chi se non lei!
Alcune perle:
“L’epidemia ha comportato la nascita di una nuova razza di io individuali”
Giuro che non me ne sono accorto.
E ancora
“Loro non sanno cosa stanno facendo”
Purtroppo dico io lo sanno perfettamente, è in esecuzione un piano preciso…
E ancora, questa è davvero clamorosa
“La gente sta cambiando, ci sono segnali in tutto il pianeta. Io vedo sempre più persone che prendono la confezione e leggono gli ingredienti, quand’ero giovane era la pubblicità che garantiva il prodotto”
Peccato che quell’utente-consumatore così scrupoloso (i quattro quinti degli italiani e forse anche di più) si è fatto inoculare un ‘vaccino’ del quale non conosce la composizione perché nel nostro paese non si può analizzare, la formula deve rimanere top-secret.
C’è molta retorica che funziona sempre e programmi tanto suggestivi quanto vaghi e fumosi.
Io si.
Diiamo che messa così a mio avviso è molto ottimistica, ma che in varie persone sia nata una certa dose di nuova consapevolezza l'ho risncotrato anche io.
Due anni fa era davvero rarissimo che potessi "vuotare il sacco", appena iniziavo vedevo degli sguardi che mi facevano capire che era meglio non dire niente. Ora mi accade sempre più spesso che, seppur con dubbi, posso parlare anche molto liberamente in certi casi. Il cambiamento per me c'è stato eccome.
Ma è evidente, da varie cose che Rango dice, che lo sa bene questo.
Si riferisce allo stato di ipnosi nel quale cadono le persone per il meccanismo che descrive, vedi l'esempio di Gesù. Che poi chi manovra i fili sappia benissimo cosa sta facendo è ovvio.
Anche qui va considerato quando dice che si è all'inizio. La nascita della consapevoleza non è una cosa che accade in un istante, è un processo pieno di incertezze e spesso doloroso.
Una persona che adesso guarda gli ingredienti prima di acquistare un prodotto può allo stesso tempo cadere peda della propaganda terroristica, perché è solo quando la consapevolezze è davvero formata, e che delle decisioni sono state prese di conseguenza, che si diventa immuni dai condizionamenti.
In quello che dice Rango non ho rilevato nessuna retorica e se c'è da creare un mondo nuovo è normale che non ci siano "programmi chiari", è un immenso lavoro da fare a livello individuale e collettivo e prima di tutto c'è da capire quali siano le basi sane che possano funzionare.
Lui parte da se stesso, dal suo lavoro e competenze e su questo mi sembra che stia facendo un ottimo lavoro. Poi condivide le sue visioni che, in buona parte, sono anche le mie.
Fare l'analisi del sistema attuale per affermarlo, forse è insufficiente, mancando come manca, un apprezzabile, fondamentale, vero collettivo consapevole che si connetta e agisca all'unisono. la domandona sorge spontanea: ci attende a breve una vera metamorfosi umana o si ricalca all'infinito la solita filosofia spicciola?
Nell’intervista i molteplici riferimenti al Covid non sembrano nemmeno adombrare che sia in atto un piano di genocidio con dei 'farmaci' sperimentali. Per il resto c’è l’ottimismo che il bicchiere sia mezzo pieno sulla base di impressioni molto ottimistiche.
Ho trovato pochi spunti di riflessione e poca analisi. Si direbbe che il relatore vive su un altro pianeta perché io guardandomi attorno ho notato una società rassegnata, più che altro orientata a tirare a campare chiusa nel proprio orticello…
Solo quando la popolazione comincerà davvero a capire cosa sta succedendo, quando sarà palese il piano del deep state, ci sarà un moto di rabbia e di ribellione, una vera disobbedienza civile organizzata. Sperando però che allora per molti non sia già troppo tardi…
se a distanza di 8 giorni non è stato ancora censurato, siamo decisamente nella fase dell'indifferenza mainstream, testimoniate, denunciate pure, tanto quello che volevamo lo abbiamo già ottenuto...
In biologia un super-organismo è un sistema complesso organizzato che annulla -letteralmente- l'individuo a favore del collettivo. L'attività è gestita da una singola -non meglio precisata- regia "intelligente", dotata di un sincronismo e capillarità estremamente funzionale.
Portando degli esempi possiamo pensare ai formicai e agli alveari.
Sostanzialmente, prendendo in considerazione un formicaio, ogni singola formica non rappresenta un individuo, bensì un'appendice prensile (un estensione) di un super-organismo.
Una formica presa individualmente non mostra particolari doti o capacità! Messa nel Suo formicaio sa immediatamente cosa fare, ha un suo ruolo, una sua funzione. Ogni sua attività è finalizzata al formicaio ed alla protezione della regina. Non pensa, non decide, non prende iniziative individuali, bensì si limita a seguire lo schema imposto dalla regia del super-organismo.
Questa è la società tipo che i signori del mondo stanno preparando. Loro sono la testa della piovra, noi soltanto i tentacoli. Singolarmente non siamo nulla (inutilità del tentacolo), collettivamente invece completiamo le esigenze della testa.
"Se non ti vaccini muori e FAI MORIRE" (collettivo); "vaccinate i bambini sani, altrimenti ci rimettono quelli fragili" (collettivo); "immunità di gregge" (collettivo); "pos obbligatorio" (controllo collettivo); "le famiglie tradizionali in natura non esistono", oppure, "non esistono solo due generi sessuali", oppure, "ha stato putinne" (induzione collettiva AL -l'unico giusto- pensiero unico); ecc ecc ecc!
I tentacoli o si muovono in TAL SENSO, o saranno amputati, insultati e perseguitati.
Il nuovo mondo OCCIDENTALE. Malati di mente che vorrebbero rieducare NOI ed i NOSTRI figli a stare al mondo!
Salve
Condivisibile, per quanto mi riguarda ovviamente, la maggior parte della visione da te espressa nei precedenti commenti.
Anche io non vedo crescere la consapevolezza intorno a me, il fatto che "noi" possiamo parlare più liberamente o che non veniamo attaccati alla giugulare come prima, è frutto soltanto della nuova paura che si sta insinuando nel gregge, avrò sbagliato a fidarmi?
Vedo persone impaurite ancora una volta, non mi sembrano affatto più consapevoli, non approfondiscono, son li a sperare di sfangarla e basta
Il commento # 2 è un capolavoro.
Condivido tutto. E sottolineo che l'aspetto riguardante la manipolazione mediatica, il lavaggio del cervello, tutti i metodi e tattiche adottati, NON sono mai stati analizzati/sviscerati neppure dai (esclusi pochissimi) cosiddetti siti di "contro-informazione". Questo compreso.
P.s.: su Rango, concordo (vedi commento # 10): troppo ottimismo fine a se stesso.
Finché non si prende piena consapevolezza che "loro" ci vogliono UCCIDERE, non si va da nessuna parte.
P.p.s.: sull' "io collettivo", era stato mirabilmente individuato e descritto da Gustav Le Bon nel suo capolavoro: "La psicologia delle folle".
"Loro" lo hanno studiato perfettamente (come hanno applicato Bernays). E consiglio a tutti di leggerlo (si trova facilmente e gratuitamente in rete).
Chissà..., siamo ottimisti, forse comincia a insinuarsi qualche dubbio nel target. La sospensione del giudizio è il primo passo per rielaborare e approfondire...
Ciao,
Il tuo post è condivisibile in generale, ma alcuni tuoi passi rivelano l'assunto che il covid 19 non esista!
Non sono d'accordo. Esiste eccome. Ci sono passato anch'io in piena estate, mia figlia e mia moglie.
Mia figlia ha ripreso olfatto e gusto dopo quasi 1 anno!
Negando COMPLETAMENTE l'esistenza di questa "anomala influenza quadristagionale" (chiamala come ti pare), non porta a nulla, ed è per questo che mi sono sempre dissociato da chi la nega in maniera assoluta!
Per tutto il resto condivido completamente, anche perché le dinamiche dell'affilatissimo strumento de LA Propaganda, credo siano ormai vecchie come il mondo e ben collaudate; per non parlare di tutte le porcate costruite intorno a questa storia, dagli inutili e spesso nocivi Pseudovaccini all'inutile porcata del GP.
Certo si auspica il crescere del vedere chiaro della massa, ci mancherebbe, non era un giudizio, solo la foto del momento...
La campagna 'vaccinale' con l'inoculazione di ossido di grafene e come è stato dimostrato da CAMPA e DELGADO (ho già segnalato l'intervista su Byoblu) è iniziata sicuramente dal 2019 con quello che veniva considerato un normale vaccino antinfluenzale. La sostanza sensibile alle radiofrequenze e responsabile di tanti problemi di salute (la lesione del sistema immunitario), sempre dall'analisi dei due ricercatori, è stata messa anche nei tamponi, nelle mascherine, nei liquidi detergenti... e forse somministrata perfino in forma inalatoria. Tieni poi conto che comunque una normale influenza in certi casi può avere conseguenze di varia natura.
Sicuramente comunque quello che sta accadendo è stato preparato e organizzato molti anni prima, non si può improvvisare una fiction di tale portata. Per cui pare logico pensare che conoscono anche quelli che saranno gli effetti a medio e lungo termine soprattutto per chi ha assunto molte dosi del 'vaccino'. Ma non è escluso che molti lotti fossero solo dei placebo o contenessero 'farmaci' attenuati (per non spaventare la popolazione e procedere in modo graduale con i richiami).
Tante influenze passate, mai avuto una roba strana come questa, l'ho proprio percepito di avere sintomi anomali.
Nessuna influenza mi aveva mai creato problemi nel pensare, concentrarmi...
Sul grafene non mi esprimo, se poi lo elargissero ovunque...su questo pianeta ci vivono anche loro..
Mi sono fermato alla prima ora e ne è valsa veramente la connessione.
Ovviamente assorbirò sia la seconda che la terza.
Non potrebbe essere intossicazione indotta, forse aerosolizzata, a cui é stato attribuito il nome di coso-19?
Dai non esagerare nei complimenti, altrimenti alla mia prima debacle sarai in imbarazzo...
Riguardo al testo che proponi da leggere, "La psicologia delle folle" di Gustav Le Bon è un capolavoro. Tutta la psicologia sociale e l'antropologia ne è debitrice. Per comprendere almeno un po' quello che sta accadendo perfino un testo di fine ottocento può buttare un po' di luce sull'attualità. In realtà l'opera per quanto davvero intrigante rimane datata, sia per l'enfasi sulla razza che ispirerà il fascismo e soprattutto il nazismo, sia per la concezione aristocratica delle élite, sia perché orfana di quella analisi freudiana dell'io e dell'inconscio collettivo. Inoltre l'opera va integrata alla luce della moderna società dove l'utente è reso omogeneo in un sistema di valori legati ai beni materiali e al consumismo, e dove vengono meno altre forme di identità culturale.
Splendido servizio anch'io sono stupito non sia stato censurato...sapete se ne esista la versione in italiano per diffonderlo a tutti i conoscenti?
#24 cekota
Non parlavo di "naturale o indotto", ma di "c'è qualcosa o meno"!
Ognuno di noi è report di se stesso! Conosco PERSONALMENTE gente sulla sessantina che c'è rimasta secca, e molti altri che sono stati molto male, me compreso (ad agosto 2021), oltre a mia figlia di 20 anni.
Ho 51 anni, forse l'ultima volta che ho avuto febbre risale a 30anni fa, una nottata di febbre ed il giorno dopo fresco come una rosa.
Stavolta no. Ho avuto febbre alta per giorni ed una tosse mai provata prima! Mia figlia, ripeto, ha ripreso olfatto e gusto dopo circa un anno! Fino a quel momento è come se mangiasse polistirolo (così diceva sempre), ne dolce ne salato, ne carne ne pesce, ne amaro ne piccante!
Negare che c'è qualcosa di anomalo, (ripeto) non porta a nulla!
Sulle cause non ho alcun elemento oggettivo per affermare con certezza che sia stato indotto (con mascherine, igienizzanti e compagnia bella), o che sia un virus ingegnerizzato, o che sia naturale.
Credo -personalmente- che si tratti di un virus ingegnerizzato e liberato dolosamente (mio parere); di certo c'è soltanto che in virtù di questa "cosa", hanno fatto delle porcate immani a livello globale ed a regia UNICA!
Ciao a tutti
E come hanno il potere di farlo? Si accetta passivamente di farsi derubare del prodotto del nostro lavoro per "far funzionare la società", senza capire che è proprio grazie a questo furto legalizzato (le tasse) che poi si mettono in piedi i meccanismi che non permettono alle persone di organizzarsi autonomamente.
Nonostante siano decenni che diciamo e spieghiamo come il fatto di rimettere ad altri decisioni che dovrebbero competerci (e pagarli pure salatissimo per l'operazione di obbligarci a fare cose che potrebbero non essere nel nostro interesse) quelli che si sono svegliati capendo le conseguenze hanno dovuto aspettare di sbatterci la faccia, cioè passare in prima persona ciò che è avvenuto nel periodo covid.
A nulla è servito spiegare la cosa in anticipo: capire come funzionano i meccanismi e come possono essere abusati da chi ne ha i mezzi è lungo ed impegnativo, e quindi è meglio bersi una storiella tipica come "se la sanità non fosse pubblica poi chi guarirebbe i poveri".
A nulla è servito spiegare che se la sanità non ammette competizione e c'è un unico ente che tutti bisogna finanziare indipendentemente dalla qualità del servizio erogato e dei prodotti offerti, non c'è niente di più semplice per una organizzazione sufficientemente ricca e motivata per prenderne il controllo, e con una sola azione controllare tutte le persone costrette a finanziarla.
A nulla è servito spiegare che si accetta di far decidere per legge chi può curare e chi no, e quale è il modo di curare certe malattie con la scusa di avere "una sanità accessibile a tutti), si avrà come risultato a lungo termine esattamente l'opposto: una sanità che ammala invece di curare, e che è accessibile solo ai ricchi.
Rango, che è una grande persona ed ha capito molto bene certi argomenti, fa lo stesso errore quando parla di economia: un ambito in cui evidentemente sa poco/nulla: avere chiari quali siano gli obiettivi da raggiungere non implica infatti aver capito quale sia il modo migliore di raggiungerli.
Avvocando l'ennesima "moneta complementare" o "denaro del popolo" (o nuovo nome acchiappa consensi che fan molto appeal in base alla moda del momento), dimostra non aver capito che il denaro è lo strumento ultimo di controllo con il quale una minuscola elite planetaria è in grado di controllare le nostre vite ed obbligarci a fare quello che decidono loro.
Scegli la moneta sbagliata per il tuo progetto, ed hai messo dentro il seme che permetterà un domani di essere controllato o distrutto proprio da coloro cui cercavi di metterti al riparo.
Ma studiare e capirlo è lungo e complesso, e quindi sarà ancora una volta necessario sbatterci la faccia, e capirlo quando sarà ormai troppo tardi.
Perchè se questa massa di io individuali e coscienti fosse esistita, o esistesse, una norma come il GP ad esempio, reso "efficace" solo dalla passiva accettazione della maggioranza, non avrebbe semplicemente attecchito sul territorio. Era tutto nelle mani dei singoli. Non c'era bisogno di manifestazioni, associazioni, partiti.
Diversamente, così facendo, si tornerebbe, specularmente, al problema denunciato dell'io collettivo che agisce davanti ad una minaccia, reale o meno, lanciata dal Sistema. In questo caso la minaccia è il Sistema, il che è vero, ma ripropone lo stesso schema all'inverso.
Stesso problema, speculare, visto dall'altra parte.
A mi avviso non si risolve l'annosa questione dell'individuo, della collettività e del loro rapporto, dall'esterno.
Che l'io individuale sia vero motore del cambiamento non c'è dubbio, ma il rischio di riproporre il finto, famigerato ed eterodiretto "uno vale uno" grillesco, per il quale a occhio abbiamo già dato e i cui limiti abbiamo visto, c'è tutto.
Il problema rimane ancora una volta nelle soluzioni, soprattutto se etero dirette (associazioni, partiti, onlus etc...) e nel modello economico, che lascia poco spazio a manovre "eversive" (come ci si sostiene, finanziamenti, e così via) che devono tener conto delle regole del Sistema attuale.
Perchè noi, ad esempio, le tasse per curarci le paghiamo a questo Sistema decadente e malato. Quindi o si esce da questo Sistema oppure sostenere un Sistema etico alternativo diventerebbe difficile per i più. Questo nel modello attuale.
Quindi bellissimo creare una Sanità etica, una Scuola etica, etc... ma come si sostiene in questo modello e in questo Sistema? Vendondo i prodotti BIO? Con le donazioni spontanee? Ma davvero? Mi compro una marmellata bio, mi iscrivo all'associazione e mi operano al cuore senza chiedermi il tampone? E' questo il modello proposto? Per capire eh.
Diversamente e tornando alla realtà chi potrebbe permettersi di mantere due Sistemi?
Diverso se vivessimo nella Kirghisia di Silvano Agosti. Ma a occhio siamo lontani.
Questo se parliamo di incidere su scala globale.
Non si parla certo di piccole comunità che cercano di creare il proprio mondo ideale off-grid per capirci. E pure questo non è esente da problemi.
La soluzione per me dunque parte innanzitutto dalle scelte individuali che da domattina possono incidere ma presuppongono quel salto di coscienza, se vogliamo evolutivo, per recuperare i veri valori che giustamente mettono al centro l'individuo in quanto essere umano, scrigno potenziale di valore, anche in questo Sistema malato.
Chiunque avesse avuto questa coscienza non avrebbe mai accettato le regole imposte in questi due anni, non avrebbe mai lasciato fuori da un locale o da un bar o da un'ospedale, o da un mezzo pubblico, un suo simile. Non avrebbe mai violentemente discriminato, mai non curato etc...etc...L'effetto sarebbe stato immediatamente visibile e concreto.
La disumanizzazione che questo processo ha innescato e continuano ad alimentare è stata la parte più criminale. I danni arrecati nel tessuto sociale sono enormi.
Il primo passo sarà prima di tutto recuperare la dimensione umana.
Hai provato a guardare l'intervista su Byoblu?
E' davvero molto interessante indipendentemente dal tuo problema che mi sembra di capire che ormai hai risolto.
byoblu.com/.../...
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