di Rita Rapisardi
Dalla contestazione, alla protesta, a forme di esternazione non istituzionali, quella del rave è la maggiore. E forse l’ultima rimasta. In un mondo che vuole regolare tutto, incorniciare emozioni, dirci cosa pensare, odiare e amare, limitarci in spostamenti e azioni, imporci il confine, il documento come accredito, per accedere o restar fuori, il rave è puro nel suo essere così onesto. Un impianto per “far andare bene” il mondo deve esserci, nei secoli si sono studiate le più varie forme di governo, il diritto è venuto incontro alla necessità di giustizia. Il mondo dei rave, ha una sua giurisdizione, si può riassumere nel senso di libertà: free party, sono chiamati nel giro, free perché gratuiti, non c’è lucro. Free, non vuol dire assenza di regole o sregolatezza, come piace pensare a chi è al di là del muro di casse. è una libertà interiore, di assenza di barriere, mistica. Qualcuno penserà che queste siano parole mitizzanti o deliranti, ma fa comodo pensarla al contrario. I bias non aiutano e nemmeno non l’aver vissuto l’esperienza. In fondo il rave dall’esterno è una di quelle cose facili, per cui tutti, anche superficialmente, ci sentiamo in dovere di esprimerci, smuove impulsi voyeuristici e aiuta chi è in cerca di un capro espiatorio.
Ai rave c’è la droga, esclusivamente al singolare, perché di droghe, al plurale, in Italia non si parla. Sono tutte sullo stesso piano, fanno tutte male allo stesso modo. i danni del proibizionismo, dell’approccio San Patrignano e di leggi come la Fini-Giovanardi hanno plasmato un pensiero comune che uniforma tutte le droghe: per cui lo spinello è come una striscia di cocaina, che è come una spada di eroina. Pensiamo al rave, pensiamo alla droga, a uno spazio composto da zombi strafatti di droga. Non interessa capire di più, non serve. Fa comodo alle coscienze pensare che esista un posto così, lontano dagli occhi in cui si consumano atrocità che delineano la nostra identità: “io non sono come loro”, inconcludenti, falliti, irrealizzati.
“Animali ammazzati: l’orrore dopo il rave della follia”, “Disastro sanitario calamità ambientale”, “La danza macabra non si ferma”, “Il rave party degli orrori: donna partorisce”, “Le farmacie rimaste senza siringhe”. Sono alcuni dei titoli di giornali che nell’estate 2021 hanno fatto la peggior informazione di sempre, in realtà in linea con la narrazione di sempre. Protagonista il Teknival Space Travel, festa che si tiene ogni anno a ferragosto. Per tutti diventato “il rave di Valentano”. Sulle pagine di quei giorni, nonostante droni, elicotteri, controlli stretti si è letto di tutto: cani ammazzati, donne stuprate o partorienti in mezzo alla polvere, capre sgozzate e modi per collegare la morte di un ragazzo, avvenuta poco lontano, alla festa in questione. “Mi hanno chiesto per gli stupri, ma noi non ne avevamo conferma”, mi confessa un’operatore, “Hanno messo giù il telefono, questa risposta alla televisione nazionale non interessava”. L’immagine è quella di un buco nero, quando è molto più simile a una sagra di paese, con bancarelle, roulotte e famiglie intere al seguito. A Valentano vendevano succhi bio, pomodori, magliette e vari oggetti artigianali. C’erano giochi per bimbi e un castello gonfiabile di quelli che si trovano al luna park.
Molto del non vero dello Space Travel è dovuto alla presa sul serio di commenti ironici presi alla lettera, dai profili dei partecipanti, un modo che, oltre a manifestare l’incapacità giornalistica di reperire le notizie, denota anche poco senso dell’umorismo da parte della categoria. Le fake news uscite in quei giorni, tutte smentite ad acque calme, e dopo lo sgombero per via di venti blindati, come un filo rosso portano oggi al Parlamento italiano. Dalle falsità ne è uscito un testo che punta alla cancellazione delle feste libere. Il disegno di legge presentato a novembre 2021, che ha come primo firmatario Matteo Salvini, prende ispirazione dai molti che si sono susseguiti negli anni: confische obbligatorie “per esempio degli strumenti musicali a partire dalle casse”, dei risarcimenti per i “proprietari che subiscono l’invasione” e della “sospensione della patente per chi guida verso i raduni trasportando strumenti e materiale”, riferiscono dalla Lega. Infine, in “ottica di prevenzione”, si prevede di utilizzare anche agenti sotto copertura. Il comunicato del Carroccio conclude: “La Lega ritiene necessaria una stretta, anche perché i rave sono particolarmente pericolosi nell’epoca del Covid”. All’epoca la ministra degli Interni Luciana Lamorgese cavalcava l’onda repressiva in coordinamento con il ministero della Giustizia: “Potremmo introdurre la possibilità di ricorrere ad altri strumenti investigativi, come già avviene per diversi reati di particolare gravità”, dichiarava al Messaggero. Intercettare conversazioni e inviti su social e messaggistica, perché ora il ritrovarsi passa dal diffondere la localizzazione sugli smartphone, prima c’erano simboli da decifrare e passaparola complicati.
Come questo potrà essere attuato è da vedere. In passato, nel 2017, si è espressa sui freeparty persino la Cassazione, partendo proprio dalla mancanza di aspetto imprenditoriale, per concludere con l’art. 17 della Costituzione: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso”. Non è la prima volta che si invoca l’intervento del legislatore, ciclamente negli anni si sono susseguite proposte di legge dello stesso tenore, con richieste di ammenda fino a 200mila euro e carcere fino a due anni. Fanno leva sempre sui soliti argomenti: droga, violenze, chiasso, accesso a proprietà private, pericolo di sicurezza per i cittadini e l’immancabile richiamo al decoro pubblico. Una categoria che pian piano negli anni si è abilmente insinuata in molti testi comunali e statali e ha certificato provvedimenti inumani, come quelli contro i senza tetto. Quest’ultima proposta si distingue solo perché aggiunge il rischio per la salute pubblica, anche qui, senza alcun riscontro pratico da cui partire per valutare. A fronte di metropolitane piene e autobus in cui si sgomita, affollamenti ben maggiori nelle cosiddette “piazze della movida”, la macchina crea mostri non si ferma, crea un’emergenza sui rave che, di fatto, non esiste. Il ministero degli Interni ne conta una cinquantina all’anno in tutto il paese e non certo tutti come quello di Valenzano. La maggior parte hanno poche centinaia di partecipanti e si esauriscono in un week end, se non in una sera. Dovrebbe già solo far pensare che le proposte arrivano da quella parte politica che dall’inizio dell’epidemia ha sempre spinto per le aperture e a suo tempo ha strizzato l’occhio ai no-vax.
“Ciò che risulta irricevibile è il fatto che sia completamente gratuito fuori dal capitale e dai circuiti del guadagno insopportabile del sistema. Lo narrava anche Euripide ne Le Baccanti, in cui Penteo fa di tutto per ostacolare il Dioniso, dio del vino e del piacere, a cui non crede”, racconta Vanni Santoni, autore di “Muro di casse”. Lo scrittore, navigatore di rave, dopo essere stato a quello storico del 2007 a Pinerolo, alle porte di Torino, vide la discrepanza tra fatti e narrazione in un’edicola verso casa: “Titoli allarmistici ovunque. Era stata una delle settimane più belle della mia vita: mi resi conto di quanto c’era di falso in quella narrazione e quanto andasse cambiata”.
“I freeparty sono sempre visti di cattivo occhio perché sono una sacca di libertà non controllabile e da capire”, aggiunge Santoni. Una delle poche forme di aggregazione che esce dall’ideologia capitalista e che quindi risulta un’anomalia nel mondo in cui tutto è commercializzato e commercializzabile, persino un figlio. In questa persecuzione molto è riconducibile al moralismo della società: “Il fatto che il raver faccia più apertamente le cose è una colpa. Al cattolico si dice, fai il peccato, ma nasconditi, poi in privato, pentiti. I raver vanno a rompere una percezione consolidata”.
E certo che nel primo paese d’Europa per consumo di cocaina e il terzo al mondo, la contraddizione stride. L’aspetto delle droghe è uno dei richiami più comuni nell’immaginario di chi è fuori. Perché l’uso è parte della festa, non obbligatoriamente, ma è consapevole, seguito e studiato.
(parentesi storica) Il proto-rave nasce a fine anni ’80 e ruota attorno all’acid house, non un nome a caso visto che la scena inglese è quella degli psichedelici e dei funghi. Nessuno nega la loro pericolosità — per gli effetti, non per l’uso in sé — ma sono ricercati per dei motivi: sono amplificatori, usati per raggiungere un tipo di estasi mistica. C’è molta più consapevolezza nelle feste libere, che negli affollati club del sabato sera, in cui “va bene tutto, basta che mi sballa”. Non importano le quantità o le reazioni con altre droghe, prima fra tutte l’alcool, la più pericolosa, si mischia senza paura. “Ai rave la droga che circola di più è in lattina, ed è la birra, ma forse questo non fa molto notizia”, ride Santoni. Come sono migliaia le intossicazioni da alcool o droghe nei club il sabato sera, ma anche queste non fanno notizia. Assenti nei tecknival i superalcolici, mal si combinano con le sostanze, e non permettono per questo l’alterazione sciamanica desiderata. L’eroina è altamente stigmatizzata e non se ne trova: forte dipendenza e costi alti. Contro le logiche consumistiche e di partecipazione che il freeparty intende abbattere.
Con l’avvento dell’mdma e dell’ecstasy, oggi usata per curare la sindrome da stress post traumatico nei reduci di guerra Usa, l’alcool viene accantonato, perché in contrasto con le nuove droghe. In Uk le lobby degli alcolici, si scoprirà solo dopo, spingeranno una campagna contro queste sostanze “brucia cervello”, quando oggi la medicina psichedelica è un campo di riscoperta e in grande espansione. A maggio Nature ha pubblicato i risultati della sperimentazione più avanzata mai fatta di terapia psichedelica, in cui l’mdma ha funzionato nell’88 per cento dei pazienti con l disturbo da stress post-traumatico e la ketamina come aiuto a depressione e tendenze suicidarie croniche.
L’uso continuativo delle sostanze, difficile per la bassa dipendenza che danno, porta a un reperimento di serotonina e quindi depressione, per questo non è previsto dai frequentatori di feste. Nel dibattito pubblico c’è stato poi l’avvento della “droga dei cavalli” (anche in questo caso si è cercato l’effetto wow): la ketamina. Usata come anestetico, in grandi quantità proprio per i cavalli, è in realtà presente anche nelle sale operatorie pediatriche o nei casi in cui non si conoscono le allergie dei pazienti da operare. Nei rave si trova perché capace di trasportare in una sorta di microsonno onirico.
“In termini professionali è più facile entrare in contatto nei free party. Mentre nei grandi festival organizzati, dati alla mano, il numero dei malesseri è ben più alto, così come l’uso di sostanze è sregolato. Colpa dei tabù”, racconta Elisa Fornero, assistente sociale e responsabile del progetto Neutravel, di riduzione del danno e del rischio presente a eventi di vario tipo. Dice di essere più tesa negli eventi legali perché, nonostante l’affiancamento medico, può contare meno sulle informazioni del gruppo di amici. “A Valentano eravamo ottantacinque, tra operatori e volontari da tutta Italia. Tutto il caffè che ci siamo presi per star svegli è una droga. noi lo utilizziamo tutti i giorni ed è accettato. Anche il caffè ha seguito un suo percorso di accettazione, come la cocaina, funzionale al capitalismo e alla società industriale”, aggiunge. Ci sono sostanze a cui siamo educati, secondo le cosiddette norme sociali informali, un sistema di saperi che permette alle Langhe di esistere, senza un’epidemia di alcolisti in corso. Un insieme di conoscenze, che spesso passa dalla famiglia, capace di rendere il consumo meno rischioso. Ma di educazione alle droghe non se ne fa, come lamentato dagli operatori, e come uscito durante la Conferenza Nazionale sulle Droghe di Genova, appena conclusa.
“La riduzione del danno è saper gestire, punire invece costa tantissimo, non solo in termini economici, ma anche di vite”. La possibilità di distribuire il naloxone ad esempio, il farmaco salvavita nei casi di overdose da eroina, ha risolto tante morti. Come il drug checking, il controllo della sostanza da parte del consumatore, che si vorrebbe inserire, come richiesto a Genova, tra i servizi sanitari accessibili ovunque. “Dopo vent’anni a far questo posso dire che la gente cambia di continuo e si rinnova — racconta Elisa — per la maggior parte delle persone i rave e le feste sono una fase. Da giovane sei pronto ai rischi, li valuti anche in modo diverso, è una condizione necessaria per l’evoluzione”.
Si va ai free party per le droghe? Non per forza, possono essere parte dell’esperienza. Le feste sono attese mesi, preparate per settimane, nascono dal basso. è incredibile credere che il rave di Valenzano, dieci soundsystem, persone, sia nato in due giorni, mentre le piazze italiane, sono inaccessibili per settimane, prese e occupate dai più svariati eventi. Mentre numerosi altri spazi, abbandonati e fatti invecchiare, tornano nel discorso pubblico, solo dopo il passaggio di un free party, che spesso lo lasciano più pulito di come era in partenza.
L’aspetto artistico dei rave non è mai riconosciuto: scenografie e spettacoli vanno avanti per giorni senza fermarsi, artisti e dj si alternano notte e giorno, attirando migliaia di persone da ogni parte d’Europa. Il valore musicale di questi eventi è altissimo nell’ambiente della musica elettronica, ma non emerge da fuori. I free party nascono come voglia di riappropriarsi degli spazi, musicali e non solo. Mentre solo i ricchi potevano andare in discoteca, il mondo rave si fa spazio e deve il suo dna a un misto di controcultura hippie — libertà sessuale, uso di sostanze e rock psichedelico — e nichilismo punk, il movimento simbolo del malcontento e la ribellione nei confronti della società. “Punk no future”, è lo slogan del movimento anarchico. Da quest’ultimo la scena rave eredità l’estetica — vestiti laceri, stivali e catene, piercing e tatuaggi. L’essere antisistema passa dal crearsi un proprio ambiente e l’accesso alla musica, senza chiedere il permesso istituzionale, è uno di questi. Il soundsystem portatile è la vera rivoluzione, concepito dalla cultura reggae, che trasforma in un dance floor il parchetto abbandonato o il capannone in disuso. Nessuna selezione alla porta, incrocia i desideri di molti e diventa l’unico spazio veramente aperto. “Non c’è più bianco o nero. è una zona grigia in cui si spaccano le barriere di ogni tipo, che la società impone, ma che il rave scioglie”, aggiunge Santoni. Un’interzona, per riprendere il titolo di una raccolta di racconti di William S. Burroughs, simbolo della Beat Generation, che scava tra gli emarginati sociali, in ciò che è troppo sporco per la società puritana e giusta.
E sempre in nome del decoro si innescano quei cortocircuiti poco chiari per cui i raver sono segnalati e multati, anche quando puliscono prima di andar via. Come successo a fine ottobre 2021 a Torino, in un free party durato tre giorni, dove molti sono stati denunciati per trasporto abusivo di rifiuti. Non considerando che l’aspetto ambientale è molto più presente di quanto si creda e rimane una sfida importante per i partecipanti. Nei rave da anni si fa la raccolta differenziata. A Torino, in un ex capannone industriale, hanno partecipato cinquemila persone, identificate tremila, anche qui le polemiche non sono mancate, ma a narrazione unica. “Mezze cariche e persone picchiate dalla polizia. Ci sono state numerose violenze da parte delle forze dell’ordine, repressioni non belle”, mi spiega un partecipante che vuole rimanere anonimo.
Oggi si guarda alla Francia, considerata il modello attuale per normative anti-rave, che ha approvato nel 2019 una normativa simile a quelle in esame in Italia. Risultato che l’anno scorso in Bretagna, un rave è stato sgomberato violentemente dalla polizia che ha circondato la festa e fatto mattanza: decine di feriti e un 22enne ha perso una mano. Per questo la scelta quell’estate di non intervenire è stata la migliore per evitare che la situazione degenerasse. Chi frequenta i rave dice che le nuove generazioni sono meno stigmatizzanti, iniziano a saltare le divisioni, merito forse dell’essere cresciuti con internet in mano, che allarga conoscenza ed evita la creazione di un nemico comune. Un raver mi dice: “La mia generazione è stata uccisa a Genova, è vero, ma credi che uno del movimento no global si sarebbe seduto con i grandi politici, così come fa Greta Thunberg?”.
Infatti anche se sembra strano strano questi eventi hanno una security intèrna perché le droghe consumate portano certa gente ad uscire così fuori di testa che spesso qualcuno deve intervenire. E siccome gente sana li non si trova, gli organizzatori pagano sempre profumatamente le agenzie di Security per questo servizio.
Posso dire con certezza che 3/4 delle cose scritte sono cazzate mega galattiche la cui anima libertina dello scrittore non nasconde il fatto che a tali eventi non ha mai partecipato o se lo ha fatto cerca di portare acqua al suo mulino.
Innanzitutto le droghe che girano in questi raduni sono TUTTE pesanti. Lo Spinellino innocuo lo vedi solo nei momenti di pausa tipo sigaretta durante le ore lavorative. Sono droghe micidiali che spesso hanno portato molta di questa gente in viaggi dai quali non sono tornati. Droghe sintetiche che anche con mezza pastiglia fottono per sempre la testa del malcapitato.
E questa gente non e'piu recuperabile.
Inoltre per ogni consumatore c'è sempre un venditore. E li di venditori ce ne sono a decine. Ho visto coi miei occhi delle bancarelle tipo mercato. E non una volta. Sempre!! E vi ripeto: non si tratta di erba.
Secondo voi come si possono permettere impianti da centinaia di migliaia di euro ?
Uno stato serio non permette occupazioni abusive e distribuzione di droghe sintetiche che possono uccidere e la.coincidenza che ciò capiti durante l'insediamento di un governo inviso a certe logiche (che secondo me rimane pessimo) fa quanto meno dubitare della bontà della narrazione.
Poi certo, hanno fatto una legge velocemente e in maniera confusa
Rimane attaccato addosso il senso di sporcizia, , puzza di vomito , di persone sconvolte in preda all' acido con qualche possibilità di non tornar indietro dal viaggio con tutti i venerdì, punkabbestia raggomitolati per terra che stringono bicchieri di carta ormai vuoti, musica tanto assordante da impedirti di ascoltare i tuoi stessi pensieri, amici ribaltati in macchina da andare a recuperare.
Questi sono di primo acchito i miei ricordi dei così detti free party.
Detto questo, sono per un approccio libertario al fenomeno: una persona adulta è libera di divertirsi per principio come meglio crede anche di rimbambirsi con la techno in capannoni abbandonati e pericolanti.
Trovo comunque ipocrita e terribilmente snervante che la sinistra prenda oggi in mano questi temi libertari a lei cari per sventolarli di fronte alla destra autoritaria strappandosi i capelli per leggi che potrebbero nuocere alle libertà di tutti i cittadini .
Buffoni e pagliacci che hanno chiuso in casa per due anni tutto il popolo italiano, che lo hanno obbligato a nascondersi dietro ridicole mascherine ed a subire trattamenti sanitari obbligatori con farmaci non testati, che hanno permesso che quei rarissimi, anzi unici meravigliosi pazzi che con il megafono attraversavano la città dicendo chiaramente che il re era nudo durante il momento più triste del lock down venissero presi ed imbottiti di psicofarmaci.
Mi dispiace ma credo che la signora Rita Rapisardi abbia ben altro di cui scandalizzarsi rispetto allo specchietto per le allodole delle supposte leggi liberticide anti rave.
Nella nuova normalità il problema non sono i rave party.
ricordiamo tra l'altro:
2004 Governo Berlusconi ... Giovanardi contro i locali;
2018 Crollo pensilina in una discoteca a Corinaldo ... esito ... locali di mezza Italia controllati a tappeto;
23 Febbraio 2020 Locali Chiusi per 2 anni.
Inoltre stupisce la velocità con la quale il provvedimento sia stato presentato, viene da pensare che sia stato voluto ... Rave giusto al momento giusto.
Per non parlare delle patetiche lamentele da "cascato dalle nuvole" del proprietario dello stabile.
E' proprio così.
CUBIK 97/98/99 rave 14 ore a Zurigo musica
Gabber organizzato legalmente negli stabilimenti della Scania se non ricordo male
Le voyage Torino palazzetto dello sport ottobre 95 dopo tre ore la celere fà irruzione per lo sgombero in fuga per Torino per 3ore fino all'arrivo del pulman organizzato da magenta (scene da guerrieri della notte)
Vari Afterhours come si chiamavano ai miei tempi
Sala 2 numer one dalle 4 alle 10 ore musica hardcore x 5anni
Area progressive a vermezzo 8 ore
Illiria
Altro mondo
Duplè
Insomnia
Dadarà
Muretto Jesolo per i 18 anni 10 ore
Ecc.
Lo scopo è drogarsi al massimo e far soldi con le pasticche MDMA o anfetamine in base alla musica o LSD ( non si presta bene come droga da discoteca) special K, vendevamo anche le complamin pastiglie per la pressione con un bicchiere di birra andavano fuorissimo.
Noi 4 eravamo della Bareggio srl i protetti dai Barbaro abbiamo iniziato dai 13/14 anni fino ai 20 io nel 99 ho concordato la chiusura.
La pericolosità dei rave è di molto superiore poiché non c'è assistenza sanitaria, in Svizzera o Olanda i rave organizzati sono bellissimi, puliti, puoi anche non ballare, poi goderti la fauna diciamo.
Chi ha rovinato tutti i miei amici è quello che noi chiamavamo negli anni 90 freebase ovvero la cocaina cucinata con idrato di ammonio oppure bicarbonato, non è propriamente crack perché mi risulta ci sia anche una quota di eroina dentro, ma una merda simile.
Furti pestaggi estorsioni li facevano per la coca.
LSD secondo me in certe situazioni a piccolissimi dosaggi con una buona guida e buona compagnia..... le nottate più belle e divertenti della mia vita intorno ad un fuoco a fumar bambini, al Bosco in Città vicino a Milano
Semplicemente questo governo di finta destra poteva almeno scegliere un momento più opportuno per fare questa legge limitativa e non lo stesso giorno in cui fingeva di non vedere la manifestazione fascista di Predappio.
E i partiti di finta sinistra forse hanno dimenticato che Lamorgese aveva proposto la stessa identica cosa a novembre 2021.
open.online/.../...
Se regolamentassero i rave non avrebbe più alcun senso farli e gli stessi avventori non parteciperebbero più.
È un segreto di pulcinella il fatto che la musica e degli alberelli sullo sfondo non interessano a nessuno. Il rave è solo un pretesto per un gruppo di tossici per svolgere la loro attività preferita in una zona franca a prezzi accessibili.
Pensare poi che i rave siano da elogiare per il loro aspetto di gratuità o perchè sia una delle poche manifestazioni rimaste di libertà ed aggregazione è follia pura.
Diciamoci la verità: i rave sono solo un occasione in cui un gruppo di persone non fanno altro che calarsi ecstasy, cocaina, amfetamina e droghe simili per almeno 24 ore. Il tutto occupando comunque abusivamente un terreno, un capannone o una struttura qualsiasi il più delle volte pericolanti o poco sicure.
Ovviamente ognuno è padrone di fare ciò che vuole della propria vita. Il problema però è che molto spesso questa persone più che arrecare danno a loro stessi arrecano danni ad altri.
Non so se sia giusto regolamentare la materia come è stato fatto e francamente non me ne frega nemmeno più di tanto, dal momento che i problemi sono ben altri. Quello che mi chiedo però è dove erano queste persone che accusano questo Governo di aver adottato un provvedimento "restrittivo della libertà individuale" quando prima Conte e poi Draghi violentavano la Costituzione e realmente ci privavano delle libertà e delle garanzie previste appunto dalla nostra Costituzione. Ovviamente tacevano dal momento che questi signori/e sono al libro paga di Letta & Co. che hanno sponsorizzato i governi precedenti e le loro scelte liberticide.
Se oggi esistono ancora i fascisti, beh.... sicuramente non si trovano tra le file della destra. Questa sinistra è più intollerante, razzista (rispetto a chi non la pensa come loro), violenta (verbalmente) e contro la pluralità di pensiero di quanto non possa essere mai stato nemmeno il MSI. Una accozzaglia di snob con la puzza sotto al naso convinti che persino la loro merda profumi. Nemmeno Andreotti, Craxi, Spadolini, Forlani e compagnia cantando, erano ideologicamente ad un punto così basso.
E mi fermo qui perchè se continuo.......
P.S. A proposito, mi sembra di ricordare che sia stato questo Governo ad aver abolito l'obbligo vaccinale
@Liviomex#3
@Carbonaro #6
Grazie per il racconto delle vostre esperienze dirette, che confermano le mie impressioni su queste festicciole “baluardo di libertà”...
L’articolo di tal Rita Rapisardi invece l’ho cestinato alla quarta riga insieme all’autrice nella differenziata degli “articoli che non avresti dovuto nemmeno iniziare a leggere” pentendomi per i 30 secondi dedicatigli.
Ma per piacere!!!!!!!
Sta legge L'avesse fatta la sinistra allora plausi per la legalità, vittoria dello stato, sicurezza, salute pubblica ecc.
Ma che kazzo mi tocca leggere..
Francamente non me l'aspettavo..
Ah ecco, letto adesso..
m.dagospia.com/.../
Questa sgallettata lamenta l ' impronta autoritaria di questa nuova legge che rende illegale qualsiasi raduno di più di 50 persone se l' autorità lo ritiene pericoloso .
Se questa legge sembra essere degna del peggior regime nazifascista mi chiedo allora quale sia stata la pezza giuridica che fino a ieri permetteva ai governi succedutisi di tenere in casa isolate le persone financo ad impedire le pasquetta ed i cenoni , di inseguire appassionati di jogging sulla spiaggia , di questionare di chi dove e perché pisciava il cane.
Dove era Bianca Balti? A fare rave su Marte insieme a Zorg? Va bene avere la memoria corta , ma così stiamo forse leggermente esagerando non trovate ?
Tu eri col coltello in bocca davanti al Parlamento o magari facevi attivismo in privato come tanti altri.
Cosa ne sai cosa fa questa nel privato ?
Ha espresso una opinione, fine.
ricordo l'articolo 17 della Costituzione :
17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Come hanno afferrato altri utenti , ovviamente lo scopo di questa "morsa" più che i rave potrebbe più facilmente colpire uno sciopero dei sindacati di base come qualsiasi altra libera espressione del dissenso .
Comunque hanno già fatto marcia indietro.
In ogni caso , come ha rilevato Sertes , mentre condannavano il rave si son scordati che a Predappio si son radunati a migliaia per il centenario della "marcia" su Roma .
Lì andava tutto bene ovviamente .
@Carbonaro
I rave sono diversi dal duple' insomnia , Francesco Zappalà etc , sono di quella generazione anche io delle macchinate per la Versilia .
I rave come quello che si è svolto di recente sono arrivati ai primi del 2000 teknorangers cecoslovacchi con i fogli da 100 di acidi , teknivals in capannoni fatiscenti , montagne di speed che sapeva di detersivo e ketamina che è na roba agghiacciante ( pregavo perché finisse l'effetto ) . Gente ATTACCATA a sto muri di casse , per ore , in trance .
MAI visto "security" , fa i po' ridere questa , specialmente se professionale da agenzia semplicemente non esiste in questo mondo. È più facile , anzi certo , che le varie crew siano armate di coltelli etc ma personalmente non ho mai visto violenza in questi posti.
Solo giovani che si divertono ( lo so non è per tutti , c'è chi si diverte a guardare il ciclismo.. )
Boh , io di gente che si spaccava ne conoscevo , mi spaccavo anche io ma oggi siamo tutte persone per bene
Molto probabilmente la security non l'hai mai vista perché da quello che scrivi eri fatto come Lapo e non sapevi manco come ti chiamavi. In Lombardia 15 20 anni fa era prassi da parte di chi organizzava portarla perché in mezzo a quelli strafatti come te ci scappava il morto e proprio per la paura di un'eventuale repressione venivano ingaggiate agenzie. Poi hanno smesso perché il rischio, anziché diminuire, aumentava visto che ragazzini di 50 kg in preda a raptus attaccavano bestioni che erano obbligati a stenderli creando così il caos.
Poi smettiamola con sta storia che ognuno può fare il cazzo che gli pare, perché quando diventi un vegetale poi è il sistema sanitario nazionale che ti deve mantenere finché non crepi. E quello se permetti lo pago anche io .
E io di vegetali purtroppo ne ho visti tanti
Essendo giovane, conosco qualcosa del mondo della "droga" e dello "sballo" (anche tanto, direi, purtroppo).
Vedendo quello che i ragazzi vogliono fare negli angoletti della strada, nei punti più nascosti dei parchi e quelle poche volte di trovare una casa libera da un amica...non viene difficile immaginare cosa vogliono fare in una superficie di 7000 metri quadri, nascosti dagli occhi della gente (da casse, barriere, lontananza fisica e numero di persone) in un luogo dove altre centinaia/migliaia di persone vogliono fare la stessa cosa.
sbaglio o questo tipo di manifestazioni, ancorché illegali, sono tollerate dagli Stati moderni perché, appunto, neutralizzano tutte le spinte antiautoritarie in un delirio autodistruttivo di droga?
Se ricordo bene a Woodstock il servizio d'ordine era offerto dalla polizia stessa, e si dice che la droga arrivasse dalla CIA. Si dice...
Io dico che la droga finanzia il sistema. Non lo Stato, ma alcune delle lobby di potere che lo influenzano. In ogni caso anche gli Stati guadagnano dal riciclaggio perché una quota imponente dei profitti della droga finisce investita in attività legali.
Esattamente....droga..( inutile parlare di chetamina metanfetamine etc .) Esiste solo l eroina e quella è opera di farmaceutiche Bayer e Sandoz sono state le prime a " incatenare" la rabbia giovanile ...a dare il.sogno e l illusione di essere liberi...
Invece qualsiasi organo di repressione sta in panciolle sapendo che moltitudine di persone potenzialmente eversive si danno appuntamento in un luogo fisico ben individuabile e soprattutto si autocompiacciono attraverso lo sballo..
Niente di più facile per Digos e Company
Tenere sotto controllo...
Quando perquisivano me e i.miei amici per strada per via dei collettivi politici me lo dicevano apertamente...sappiamo che siete li e sempre lì vi troviamo...quindi più facile di così....
I rave dipende ..magari se avete voglia vedetevi qualcosa dei mutoid waste Company ....che stiamo su altri livelli
La realtà è ben diversa: per accedere al rave paghi comunque un balzello e appena ammesso, vieni subito attinto da una musica talmente insopportabile che solo le sostanze psicotrope più pesanti ti impediscono di scappare a gambe levate.
La birra propinata è sempre di pessima qualità. E tale rimane anche una volta metabolizzata ed espulsa dai malcapitati avventori sui muri e negli angoli più bui del capannone (sempre fatiscente) che ospita l’evento.
Insomma, uno schifo di sporcizia e degrado dove impazzano luci e si sfoggiano impianti audio da far invidia al billionaire.
Direi che hai centrato.
Non solo tutto questo è "tollerato" dallo stato (minuscolo).
Ma è ORGANIZZATO e VOLUTO.
Si guardi questo documentario/capolavoro uscito circa 10 anni fa su Rai Storia.
In pratica censurato (fatto vedere un paio di volte in piena notte):
OPERAZIONE BLUE MOON - EROINA DI STATO
m.youtube.com/watch?v=61w6jZjHd1A
Quando pensi di aver capito...ti stai sbagliando.
ma questa signora conosce i danni a breve e lungo termine di droghe leggere e pesanti?
si potrebbe cominciare già nelle scuole, verso la prima media, prima iniziare a conoscere tutte le forme di tabacco, iniziare con un po' di erba e poi raccomandare i ragazzi di continuare quotidianamente per non perdere il flow acquisito. proprio come con matematica...
ma la gente davvero crede ancora alle favole?ah già..basta vedere quello che è successo negli ultimi 3 anni...
qualsiasi sostanza introdotta nel nostro corpo può solo farci bene!! più ne buttiamo meglio è, se hanno una probabilità alta di essere in qualche modo tossici, meglio ancora, che sballo
La Storia recente ci ha insegnato che le leggi valgono solo quando giochiamo a fascisti contro comunisti , quando il gioco si fa serio i bambini devono fare silenzio perché arriva papà Scienzah ad occuparsi delle faccende ( eccecazzo la Scienza non è democratica )
Questa è la lezione che a mio avviso dobbiamo imparare , ma che evidentemente dai toni degli articoli che si leggono in giro è stupefacentemente chiara a pochi
Sono d'accordo al 100%
I Tossicodipendenti sono una creazione dell'Elite,amano creare varietà di gruppi controllabili
L'uso della psichiatria per fini di criminalizzazione e accerchiamento del dissenso scomodo al Sistema è un altro caposaldo che il potere usa da decenni in modo sotterraneo, basti vedere il sempre maggior ricorso a provvedimenti giudiziari per sottrarre i figli minori ai propri genitori qualora uno o tutti e due non si uniformino a certe linee di pensiero come per esempio sui cosiddetto vaccini anticovid o più semplicemente adducendo scuse sull'inadeguatezza dell'educazione fornita loro.
Questo è un altro vaso di Pandora che se scoperchiato mostrerebbe lo schifo totale e il degrado di certa cosiddetta scienza politicizzata.
Documentario veramente interessante.
Il trucco principale è prendere una parte per tutto, sì è vero c'è chi non si droga ma tutti gli altri...
dal punto di vista musicale non c'è genere che non possa essere fatto in un club, sul fatto di essere gratis non credo che il carburante per i generatori e per andare ad un evento dall'altra parte del paese sia regalato.
Casomai sono i migliaia di capannoni vuoti a rappresentare un pessimo esempio di proprietà privata, visto che dopo si continua a cementificare per farne altri.
Ma questo non giustifica.
Certo che tolta la droga poi c'è "quello che non vi dicono" ma la droga nei rave non è un dettaglio di poco conto, fa parte di quella subcultura. Chissà se tutti sti paladini della libertà hanno mai fatto una protesta contro il green pass, sta a vedere che a questi con le dosi di vaccino ci hanno preso il vizio.
Una povera ragazza fece pipì su un grosso cavo elettrico e lì restò, pace all'Anima sua.
Una volta "ballammo" (perlopiù a mo' di tarantolati) in un capannone che salcazzo c'era in terra, una polvere sottile che in bocca sapeva di cemento... amianto?
Era una fabbrichètta dove si realizzavano carpenterie per grandi clienti tipo cabine Telecom, scalette per montare sui caccia Tornado... Cose così.
Gli impianti facevano gran caciara ma non credo costassero più di 15-20 milioni di lirette.
Ai miei tempi girava MDMA, coca, extasy, chetamina e birra di merda. Con MD abbracciavi gli sconosciuti ma - almeno a me - disintegrava la libido.
Quando stanchi si andava a dormire in auto, era il momento più bello con i timpani che fischiavano: FIIIII.
L'esperienza più atroce fu invece un RAVE legalizzato che ancora tiene banco, grosso come una città: il Sonar di Barcellona con avallo delle istituzioni cittadine, security, acqua gratis, ambulanze, ecc.
Una domanda di "paste" che solo una farmaceutica può soddisfare!
E già è sospetto.
L'effetto collaterale della coscienza aumentata dalla robaccia lisergica fu' intuire che la mia allora fiancée era innamorata del mio migliore amico.
Gli dissi: "Maria, secondo me dobbiamo parlare". Ovviamente non riuscii a dire un cazzo ma ci avevo azzeccato.
Che trauma vedere tutte quelle formichine strafatte che parevano avere una meta e invece giravano a vuoto!
Poi loro si sposarono, felici e contenti, due figli finché lei non trovò 4 amanti smandrappate nelle pieghe della posta elettronica dell'imprudente maritino.
Questo non c'entra nulla ma insomma: MD ecc ci si diverte finché non ti viene qualche pancreatite OPPURE ti resta una trauma da bad trip O ANCORA rimani psicotico carrément (più raro).
W LA LIBERTAHHH!!11!!1
I.
Da abitante della zona però posso dire gli unici che hanno creato il caos sono state le forze dell'ordine che hanno bloccato per due giorni una delle zone vitali per la circolazione modenese: lo snodo per l'entrata in A1 e per la via Emilia, e tutto questo in concomitanza con lo Skipass nel padiglione fiera a venti metri dalla suddetta rotonda, quindi metà città veramente paralizzata per un evento che in soldoni non ha dato fastidio alcuno alla cittadinanza se non la musica un po' alta.
Il capannone è proprio a fianco dell'autostrada, i camper erano parcheggiati tutti in ordine nel cortile circostante tant'è che passandoci davanti sabato scorso ho creduto appartenessero agli avventori dello skipass, stupendomi, perché di solito sono più invadenti e maleducati che quasi parcheggiano sugli alberi pur di non fare un metro in più a piedi.
Quindi, ripeto, gli unici che hanno creato disagio sono state carabinieri, finanza e vigili che stavano lì tronfi e immobili a deviare il traffico paralizzando Modena rispondendo con boria a chi chiedeva come raggiungere casa propria, perché è stato del tutto improvviso questo dispiegamento.
Il posto è stato lasciato pulito, molto di più di come sia mai stato fino alla settimana scorsa, quindi tanto casino e ora rimpalli di responsabilità tra sindaco e proprietario che stanno macinando i cosiddetti alla cittadinanza, per un nulla.
A me, se una persona adulta ha voglia di sballarsi rischiando la salute, mi viene da dire " chi ein caz so"
Da Modena è tutto
Ciao
Grazie per il video.
Tuttavia non sto qui a giudicare i rave, non può fregarmene di meno!
Quello che invece voglio sottolineare è la falsità ideologica del PD su questa faccenda.
Gli stessi malati di mente che hanno avallato il GP italiano (il più vomitevole fra i paesi cosiddetti democratici), che hanno avallato il processo di demonizzazione nei confronti di persone per bene (fino a prova contraria) solo per aver scelto liberamente e legittimamente di non vaccinarsi, che hanno avallato discriminazioni e insulti,
ora parlano di "limitazione della libertà dei cittadini" riferendosi alle recenti direttive anti-rave.
Fanno veramente schifo, senza vergogna alcuna!
sicuramente erano no-vax travestiti da forze dell'ordine
La differenza?
A me pare più che naturale pensare che sia stato fatto ad oc per nascondere altro o per varare la nuova legge non l'ho manco letta, ho sentito qualcosa su byoblu ma non ho avuto tempo di gustarmi la notizia.
Strano che qui, come per i teledipendenti, si guardi più il dito che la luna
Paolo Maddalena: "E' spaventoso come provvedimento. Avvicina lo Stato di polizia"
Il primo provvedimento con forza di legge (Decreto 31 ottobre 2022, numero 162, già entrato in vigore), emesso dal governo Meloni, è semplicemente spaventoso, perché profila nell’immaginario collettivo il probabile avvento di uno Stato di Polizia.
È difficile, se non impossibile, trovare una disposizione di legge scritta in modo peggiore di questa. Essa appare innanzitutto “imprecisa” nella descrizione della condotta vietata, la quale viene espressa dalle seguenti parole: “invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati”. Infatti non si capisce in qual maniera si debba considerare “arbitraria o non” l’entrata su detti terreni o edifici. Né è comprensibile capire quando da un “raduno” possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica.
Insomma tutto è rimesso all’arbitraria valutazione degli agenti di polizia, che potrebbero, in ipotesi, ordinare lo sgombero di qualsiasi tipo di raduno.
Al riguardo è da ricordare che la Meloni ha affermato che detta disposizione debba intendersi come limitata ai rave-party, ma ciò non risulta affatto dalla interpretazione logica e sistematica della norma in questione, come prevede l’articolo 12 delle Preleggi al Codice civile.
Inoltre salta agli occhi la enorme sproporzione tra la gravità della condotta e la pena essa inflitta, una sproporzione che porta addirittura a considerare, come precisato nell’ultimo comma di detta disposizione, il divieto di riunione alla pari dei delitti per mafia.
Tale articolo prevede che contro chi organizza o promuove la cosiddetta invasione è prevista la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da euro 1000 a euro 10000, aggiungendo che, per il solo fatto di partecipare all’invasione la pena è diminuita. Altro termine, quest’ultimo, molto vago, perché lascia agli operatori di giustizia un’amplissima discrezionalità sul quantum della riduzione della pena.
Si prevede inoltre la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché di quelle cose utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione, che, secondo quanto detto dalla Meloni, dovrebbero consistere fondamentalmente degli strumenti musicali.
Come si nota la labilità dei termini usati non limita l’area dell’applicazione della norma e rimette tutto, come avviene negli Stati di polizia, alla valutazione degli agenti della polizia stessa.
Ne consegue che la norma in questione potrà essere utilizzata per qualsiasi tipo di raduno: per i raduni all’intero delle università (i quali per consuetudine sono stati sempre ritenuti legali), per l’occupazione di immobili da parte di senza tetto, oppure da parte di soggetti attivi che si riuniscono per motivi culturali, ovvero di riunioni all’aperto in qualche villa pubblica per festeggiare, ad esempio, un matrimonio, e così via dicendo.
Si tratta di una norma che peraltro viola i principi fondamentali della Costituzione e precisamente l’articolo 17 Cost., secondo il quale: “i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi”. Ed è da notare che detta disposizione costituzionale distingue le riunioni in luogo aperto al pubblico, per le quali non è richiesto un preavviso alle autorità, dalle riunioni in luogo pubblico per le quali deve essere dato avviso alle autorità medesime. Le quali: “possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.
Sembra che detto decreto legge prescinda completamente dall’appena citato principio fondamentale della nostra Costituzione e si ponga come un pericolosissimo vulnus contro l’esercizio di diritti fondamentali, nel caso di specie il diritto di riunirsi.
Si deve dire peraltro che la norma del citato decreto legge viola anche l’articolo 16 della Costituzione, secondo il quale: “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente i qualunque parte del territorio nazionale”, precisandosi che: “nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”.
Insomma si tratta di una norma che infrange i fondamentali principi costituzionali della nostra democrazia e che comporta l’esercizio da parte di tutti i cittadini di quel diritto che Dossetti chiamava diritto di resistenza e che si concreta nel potere dei cittadini medesimi di promuovere un referendum (art. 75 Cost.)., o di esercitare il potere di iniziativa delle leggi mediante la proposta alle Camere, da parte di almeno di 50 mila elettori, di un progetto di legge redatto in articoli (art. 71 Cost.), oppure di ricorrere alla Corte costituzionale per ottenere l’annullamento del decreto legge in questione (art. 134 Cost).
Comunque l’urgenza della situazione impone di utilizzare, quale strumento del diritto di difesa dei cittadini, un altro principio fondamentale della Costituzione. Cioè rivolgere una petizione alle Camere per chiedere l’abrogazione del provvedimento in questione (art. 50 Cost.).
Si tratta di una urgenza che deriva dal fatto che questo decreto legge mina alle fondamenta la democraticità del nostro ordinamento costituzionale, infrangendo, come si è visto, principi fondamentali e diritti fondamentali di tutti i cittadini, che sono peraltro garantiti anche dall’articolo 2 della Costituzione, secondo il quale: “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo (e cioè di ogni uomo), sia come singolo, sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità, richiede l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
Ed è proprio sulla base di doveri di solidarietà politica, economica e sociale che i cittadini, in questa triste vicenda, sono obbligati a esercitare i poteri costituzionali di resistenza che, come si è appena detto, la vigente Costituzione loro conferisce.
www.lantidiplomatico.it/.../43981_47769
era appunto quello che avrei voluto leggere qui sopra
la lotta non è (MAI) finita, per le proprie libertà guadagnate (nei "bei tempi" andati) bisogna sempre lottare per mantenerle. Ne parlo già da tempo coi colleghi, per le condizioni disastrose lavorative a cui pian piano ci han portato, gente svampita dietro uno schermo da 2pollici che di consuetudine pensa solo al proprio orticello che però poi si lamenta di tutto. Ed io entro a gamba tesa con:
bene, era ora che ti incazzassi, adesso, il primo a cui devi (minimo) sputare in faccia è quello che vedi davanti allo specchio tutte le mattine
PS: qui l'articolo originale postato da komax attuarelacostituzione.it/.../...
DESTINATARI PETIZIONE:
1) tn_assegnazioni@camera.it
2) petizioni@senato.it
CONTENUTO PETIZIONE:
Richiesta di abrogazione immediata del provvedimento decreto numero 162 del 31 ottobre 2022 in quanto:
– non ci sono elementi di pericolo nel radunarsi pacificamente
– non ci sono elementi di pericolo atti da consentire di trattare il tema come urgente per formulare rapidamente pene detentive e misure preventive come l’intercettazione
– i casi specificati sono troppo generici e lasciano troppo spazio ad interpretazioni caso per caso
– interventi ben più complessi e specifici sono stati già adottati da alcuni paesi come Francia e Olanda senza la minima mitigazione del fenomeno
– tutto o parte del contenuto del decreto in oggetto non rientra nei poteri che la nostra costituzione delega agli organi competenti, nello specifico in relazione ai seguenti articoli:
1) art 16 della Costituzione Italiana: “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente i qualunque parte del territorio nazionale”
2) art 17 della Costituzione Italiana: “i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi”
In base all’articolo 134 della Costituzione Italiana la medesima petizione verrà riportata agli organi preposti in modo da conseguire il completo annullamento del decreto anche per opera della Corte Costituzionale.
——
Le petizioni devono essere indirizzate al Presidente del Senato. Il Servizio dell’Assemblea ne cura l’annuncio sul resoconto dei lavori dell’Aula e il deferimento alle Commissioni competenti.
La presentazione può avvenire per posta ordinaria, oppure per fax, al numero 0667063415.
La petizione deve essere personalmente sottoscritta dal presentatore (o dai presentatori), che indicherà anche un recapito per la successiva corrispondenza. Al fine di accertare il possesso del requisito della cittadinanza italiana, inoltre, è necessario allegare copia di un documento di identità valido (solo del primo firmatario, in caso di più presentatori).
Le petizioni possono essere altresì inviate per posta elettronica al seguente indirizzo: petizioni@senato.it.
In caso di invio tramite posta elettronica verranno accettati sia messaggi contenenti documenti informatici sottoscritti dal presentatore con firma digitale valida ai sensi della vigente normativa, sia messaggi contenenti scansioni della versione cartacea della petizione recante la firma autografa del presentatore e la copia di un documento di identità valido.
espresso.repubblica.it/.../...
E' lo stesso che dice quanto segue:
ambienteweb.org/.../...
"A.V. : Professore, come valuta l’opera politica di Draghi premier nella gestione della pandemia?
P.M. : A mio avviso, in materia sanitaria è improprio parlare di “politica”. Qui si tratta di difendersi da un virus, che ha invaso il mondo intero e che per di più è in molti casi mortale. E a me sembra che il governo Conte, che si è trovato davanti uno scenario imprevisto e impressionante (si pensi alle numerosissime vittime nel Bergamasco e a quelle delle residenze per anziani), ha agito nel migliore dei modi possibili, ascoltando gli esperti e agendo di conseguenza. Non così Mario Draghi, il quale ha realmente fatto politica, tentando di porre d’accordo l’esigenza della salute con quella della produttività delle aziende."
Questo tizio veramente blatera di Stato di Polizia? Siamo seri?
Altro articolo di Aprile 2020:
sollevazione.it/.../...
Il 17 marzo il lockdown è appena cominciato ( un paio di settimane a casa, andrà tutto bene ) e per questo tizio il problema è promuovere la petizione contro il MES?
E lo Stato di Polizia a marzo 2020 non era un problema? Un burattino che legiferava a suon di DPCM non era un problema?
tutti possiamo sbagliare, talvolta; quanto al resto purtroppo, la risposta è: sì, siamo seri, o almeno la situazione, in quanto a diritti e libertà, lo è. Chiedi a Zucchina di mare ed accoliti cosa ne pensano dei vacchini, se sono utili o inutili, tanto per dirne una, delle multe ai novacchini tra cui la mia povera zia 88 enne che si è vista recapitare raccomandata, lei con pensione di reversibilità di un Poliziotto, chiedi, interrogati, prima di sparare; lo avessimo avuto come PdR, ma capisco che Mattarellum sia preferibile ai più, lui sì che ci ha tutelati...
visti i precedenti in cui Andrea Zhok appariva come giornalettaio, allo stesso modo, a scanso di equivoci, Paolo Maddalena si firma così, passategli la sua mania per l'ambiente come bene pubblico...:
Paolo Maddalena
Giurista e magistrato, è vicepresidente emerito della Corte costituzionale e autore di importanti studi e sentenze sulla tutela dell'ambiente
ah poi, per chi sa leggere...l'obbligatorietà di cure o vaccini è prevista in costituzione? la risposta è sì...poi, però:
La possibilità di una vaccinazione obbligatoria è consentita dalla Costituzione.
Quello che è vietato dalla #Costituzione è porre limiti agli altri diritti fondamentali, ponendo come condizione l’effettuazione del #vaccino.
#vaccinoCovid #30dicembre
twitter.com/.../ur
passo e chiudo.
felice dell'apprezzamento...
Me lo chiedo invece di un tizio che afferma sussistano situazioni dove sia possibile e costituzionalmente corretto governare a colpi di decreti del presidente del consiglio costringendo a casa milioni di persone e sguinzagliando la polizia e l' esercito, ricordiamoci l' esercito in cerca di pericolosi untori che si allontanano più di 200 metri da casa propria.
Ce le ricordiamo le multe da 200 euro per chi usciva dal comune di residenza?
Questo sarebbe il vice presidente emerito della Corte Costituzionale.
La situazione in quanto a diritti e libertà mi sembra compromessa da un po' di tempo a questa parte o mi sono perso qualcosa?
Riguardo al fatto che tutti possono sbagliare , hai ragione , ma non trovo affermazioni in tal senso dell' Emerito.
Anni fa ebbi una discussione con un collega, "amante" non che scrittore di fatti di guerra, su Giulietto Chiesa per sue affermazioni (fatte decadi prima) che bloccavano sul nascere qualsiasi possibilità di confronto e soprattutto di ascolto.
Non so cosa pensi tu del caro compianto Giulietto, ma come reputeresti il mio collega?
Così non è mettersi al pari di chi critichiamo
Lungi da me farti cambiare idea sul personaggio in questione, voglio solo sottolinearne il ragionamento che può indurti in errore
PS, CIT: La situazione in quanto a diritti e libertà mi sembra compromessa da un po' di tempo a questa parte o mi sono perso qualcosa?
Hai troppa ragione infatti a schifarti, non si dice che lo devi portare ora sul palmo della mano come un eroe, ma gli si può dare merito in questo caso. Si sa che certe figure sanno bene quando possono sbottonarsi un pò di più e quando invece fare i finti tonti, se no non siederebbero su comode poltrone o no?!
così, tanto per farsi un'idea se già non la si ha
le ha messe Paolo Maddalena? semplicemente, le hanno fatte perchè ritenevano di poterle fare, lo spalleggiamento veniva da altri; fosse stato per zaia, uno a caso, li avrebbe fucilati col lanciafiamme quelli che andavano a scorreggiare virus pestilenziali fuori i sacri confini parrocchiali, tanto per dire, il primo ad invocare il coprifuoco a costo di imporlo a livello regionale se non si decideva lo stato, e vaccina tutti per far ripartire il ripartibile; un autentico sovversivo di sinistra, nulla da dire
Riguardo alla questione il problema che vedo io e che ho cercato di chiarire nel mio primo intervento è il seguente:
La storia di questi ultimi due anni ha dimostrato come quando chi può ( mi rifaccio a Komax ) "ha fatto delle cose perchè riteneva di poterle fare" ci siamo ritrovati in uno stato di polizia da un giorno all' altro senza che fosse necessario promulgare alcuna legge, sono bastati una sindrome influenzale ( forse ) più forte del solito e tanta fuffa mediatica.
Di fatto lo spirito dei tempi attuale identifica due contesti : nel primo è consentito ai bambini a giocare alla politica ( destra, sinistra, komunisti, marcia su Roma, eia eia eillala ), nel secondo quando le cose si fanno serie e ci sono le Bare di Bergamo i bambini vengono presi per l' orecchio, accompagnati a casa con tanto di scappellotto sulla crapa se fanno i capricci ( come ho scritto sopra la Scienzah non è democratica ) e le cose vengono gestite dai supposti comitati tecnico scientifici .
L' affermazione " A mio avviso, in materia sanitaria è improprio parlare di “politica”. Qui si tratta di difendersi da un virus,"
va a mio avviso esattamente in questo senso: dobbiamo difenderci da un virus , al diavolo il resto.
Da questo presupposto per me disquisire di questa legge pare come disquisire sul sesso degli angeli.
Prima di due anni fa la cosa avrebbe colto la mia attenzione e mi avrebbe fatto squillare campanelli di allarme, ma oggi purtroppo no.
Poi ho capito (ma, sincero, non pienamente) il tuo punto di vista a differenza tua, forse, che mi rispondi cosa pensi su GC fraintendendo che la domanda fosse rivolta al comportamento del mio collega
Odio usare frasi pre-stampate ma, "Il nemico del mio nemico è mio amico" racchiude in sè il mio attuale pensiero. In fin dei conti, leggendo pure i link da te postati, a parte il suo pensiero riguardo il covviddi (vero o in malafede che sia), ho letto molte cose che mi han trovano d'accordo con lui. Tu no?
Del resto quanti hanno taciuto e ancora lo fanno, invece, valutiamolo ora per quello che sta facendo nel presente piuttosto che condannarlo per il passato.
Chiuso il discorso (da parte mia, ma, sempre ben disposto a rileggerti), visto che il mio unico interesse è salvaguardare la mia famiglia e non certamente disquisire sul mal capitato di turno.
Capisco che parlavi del tuo collega , ma se posso scrivere di Giulietto lo faccio a prescindere.
Riguardo invece al punto della questione quanto detto da Maddalena è condivisibile e sento tante persone che percepiscono il difetto di fondo di questa legge ed il suo essere un possibile cavallo di Troia nel.momento in cui si dovessero presentare larghe proteste di piazza .
Il problema è che queste stesse persone applicano un approccio degno del bispensiero orwelliano più bieco: nessuno può sindacare in quante persone ci riuniamo in piazza e perché, a meno che non sia in corso una emergenza sanitaria : sono il numero di bare che la TV manda in onda a stabilire quanti metri possiamo uscire di casa .
Io trovo tutto questo osceno più delle leggi liberticide della nana bionda
niente da eccepire
Per il resto ho capito il tuo pensiero, la tua rabbia è la mia, come il disgusto e l'odio.
Per questo cerco ovunque quello spiraglio di rivalsa che ci porti a un futuro migliore, soprattutto, per mia figlia e per tutti i bambini del mondo, che se lo meritano.
Lo so, letta così sembra che l'abbia scritta winnie the pooh ma, immagino, che sia la stessa cosa che pensavano i ns nonni in quei tempi catastrofici anche più di questi.
Se poi mi riscoprirò boccalone una volta in più, non importa, troverò un altra via e un altra soluzione. Ma solo provando potrò sapere se sarò nel giusto o nell'errore.
Ciao
Mi spiace, io mi tengo il fattone.
.
Il PD nonostante i voti delle ZTL e dell'Emilia Romagna, è un partito che non è mai riuscito a fare una onesta autocritica e che non ha mai chiaramente preso le distanze dal PCI, di cui è orgogliosamente l'erede..
Nelle case del popolo del PD in Emilia e Toscana sono in bella mostra, senza nessuna vergogna, le foto di Berlinguer Togliatti Stalin Mao Napolitano Cossutta Ingrao Amendola.... cioè i peggiori tra tutti a livello internazionale e nazionale..
Ci rendiamo conto che nel 2022 esistono ancora persone fanatiche di Berlinguer ?
Per i giovani del forum ricordo che il ricco e nobile Berlinguer ( cugino di Cossiga e nipote di Segni... entrambi presidenti della Repubblica ) era la guida del PCI anni 70 e primi anni 80..
Da ragazzo -MOCCIOSO E VIZIATO.. ( un degno antenato dei peggiori universitari ricchi e borghesi che contestavano negli anni 60 ) guidava gli assalti dei disperati ai forni altrui.. evitando accuratamente i forni e negozi che pagavano l'affitto alla sua famiglia..
Lo arrestarono e lo portarono nella caserma che portava il nome del nonno..
I cc non sapevano se fargli l'inchino o la riverenza.
Aveva il merito di non credere ad una parola delle balle che raccontava, però non si rendeva conto del pericolo che incarnava il suo partito in quanto non fece mai nulla per trasformarlo in forza politica degna di una democrazia.
Le sue interpretazione del comunismo internazionale erano ridicole e la questione morale, ispirata dalla lettura delle banalità di Gramsci, veniva cavalcata per nascondere il degrado morale di quasi tutti i dirigenti del partito..
L'Italia sarà un paese migliore quando il PD non ci sarà più.
Per coloro che onestamente credono nel comunismo in Italia c'è poca scelta onesta tra i politici.. mi viene in mente solo RIZZO.