Intervista di Franco Fracassi all'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov.


Fonte .

Comments  
Il fatto che l'occidente, per obbedire ai suoi dominatori anglosassoni, si trovi ad allearsi con gente diventata famosa per far finta di suonare il pianoforte con la minchia dichiarando ostilità ad un paese,gestito da persone di tutt'altra stoffa che ha dimostrato di non voler alcun conflitto con l'Europa, fa capire che tra poco i migranti saremo noi. Non ha futuro un continente che si affida a dei giullari come il giudeo/ucraino o la donnina Finlandese che sono manichini grotteschi quando dall'altra parte c'e' gente come l'establishment russo piuttosto che quello cinese che possano piacere o no sono personaggi di un certo spessore.
L'intervista di Razov è esemplificativa dello spessore di una vera catena di comando fatta di persone di un certo livello che si trovano a fronteggiare Martufello del bagaglino. Perchè è di questo parliamo quando dobbiamo descivere Zelensky.
Siamo davvero ai livelli di staterelli tipo Sudan Somalia o Myanmar che si infilano in guerre per logiche esterne al benessere della popolazione.
@redazione

è possibile sapere se il traduttore dell'ambasciatore è stato scelto dall'ambasciatore stesso?
PRIMUS:

Quote:

è possibile sapere se il traduttore dell'ambasciatore è stato scelto dall'ambasciatore stesso?

Presumo di sì, comunque lo chiedo a Fracassi. Ti riferisci alla frase dei soldati italiani mandati in Ucraina?

Così l'ANSA: 'Non escludo' che l'Italia abbia mandato in Ucraina uomini oltre alle armi, ha detto al canale tv Oval media l'ambasciatore Razov. L'intervista è stata rilanciata sui canali social dell'ambasciata russa a Roma. Poi la stessa ambasciata ha precisato in una nota che Razov si riferiva 'ai cannoni e non agli uomini'.

ansa.it/.../...
no, semplicemente penso sia un dato importante. Se il traduttore è quello scelto dall'ambasciatore stesso non possono sussistere dubbi sul senso.
Fracassi conferma che il traduttore era un collaboratore di Razov, scelto da lui.
GIOCANO SULL'ORLO DELL' ABISSO. DA SIGONELLA DRONI SPIA IN AREA DI GUERRA.
(sovranitapopolare.org/.../...)
L’Italia nella guerra.
l nostro Paese è in prima linea nella guerra in corso malgrado l’Ucraina non sia paese NATO né facente parte della Ue.
#2 Primus eccetera

Fracassi parla il cirillico (russo) quindi capiva quello che diceva l'Ambasciatore , quello che è stato tradotto era corretto.
Mio commento ;
Questa situazione come tutti sappiamo nasce anni prima , lo scontro che si sta avendo non è politico , ma ideologico / economico. La "corona" anglo-americana vuole il controllo e il dominio diretto di quelle che sono le sue "colonie" cioè l'UE a cui è stato lasciato da qualche anno un "margine di manovra" sia politico che economico controllandole con le ripetute crisi in questi anni , fino ad oggi momento in cui hanno deciso un cambio di passo verso il totalitarismo (Tiranneggiare il popolo con il suo stesso consenso) vedasi pandemia. Voglio ricordare che Samarcanda e Astana dove spesso si incontrano i capi di stato asiatici è la sede della massoneria asiatica, la città di Astana non fa mistero dei suoi simboli massonici , presenti in bella vista sia nella sua urbanizzazione che negli arredi nei suoi palazzi di governo, qui è dove si è tenuto anche il congresso mondiale della religione dove ha partecipato anche Bergoglio, mentre Londra è la sede della massoneria occidentale la "corona" si dice che la sua "casa" sia la City di Londra uno stato nello stato, quindi in realtà lo scontro è tra queste due elite, con visioni del nuovo ordine mondiale opposte , l'elite asiatica vuole una gestione del NWO fatta dai singoli stati aderenti (BRICS) che gli faccia affluire il denaro limitandosi a dare un "indirizzo" programmatico al suo sistema di ordine mondiale , quello occidentale avendo impostato da tempo i suoi indirizzi di programma basandoli sull'imperialismo, sulle guerre e sulle ideologie nazi (o)naliste estreme spesso autolesioniste deve resettare il suo sistema perchè va verso il declino e la fine . Questo scontro tra titani si traduce nel conflitto Russo/Ucraino . L'italia che per la sua posizione strategica nel mediterraneo è necessaria all'occidente e ai suoi scopi, per questo hanno calato Draghi, fidato atlantista, che da subito si è assicurato che non potesse ribellarsi all'attuale situazione, impegnandola da subito attivamente nel conflitto in barba dell 'art. 11, rendendola paese co-belligerante ostile , basta vedere i sondaggi che dicono che il 73% della popolazione italiana non vuole l'invio di armi all'Ucraina e le sanzioni contro la Russia ,ma quello che pensa la gente non interessa ai manovratori , abbiamo capito anche questo ormai. Ecco perchè l'Inghilterra è accanita contro la Russia e i paesi asiatici tanto da far dire alla Truss pubblicamente che avrebbe premuto "il tasto rosso" dell'atomica senza esitazioni per poi farsi beccare con i suoi messaggi a Blinken sul Nord stream 1 e 2 . La Germania sa chi è stato a far esplodere il Nord stream e per ritorsione ha venduto il porto di Amburgo ai cinesi. L'Ambasciatore russo dice non direttamente che l'occidente non è democratico ma guerrafondaio e totalitarista che accusa la Russia di quello che lui vuole fare una sorta di "il toro che dice cornuto all'asino" portando l'esempio delle atomiche su Nagasaki e Hiroshima sganciate per volere "politico" dagli USA , unico paese nella storia ad usare l'atomica . Certo è che se ci fosse questo tipo di conflitto, 2 minuti dopo l'inizio, l'Italia vera colonia anglo americana, che "ospita" perchè non le controlla, le testate nucleari americane nel suo territorio ,verrebbe colpita e cancellata dalla faccia della terra . Per vedere come finirà bisogna aspettare augurandoci che le parole su un trattato di pace si avverino come ha detto l'ambasciatore Russo.
Dopo aver letto la Fonte:
Che cosa è democratico e che cosa non lo è, come ovest ed est si dipingono a vicenda, come stanno vivendo i Russi che abitano in Italia, che legami personali ha con l’Ucraina? Queste alcune delle domande a cui l’Ambasciatore Razov risponde rivelando, verso la fine, di non escludere che in Ucraina oltre alle armi l’Italia abbia inviato uomini…
Mi son detto: mannaggia, che disdetta non poterla ascoltare.

CORREZIONE: L’ambasciatore russo Razov ha dichiarato che c’è stato un misunderstanding con il giornalista Franco Fracassi durante l’intervista per OVALmedia e che non intendeva dire che l’Italia abbia inviato uomini in Ucraina
...
Correzione, copiata ma non incollata, TeleVideo riportava che in merito a "i cannoni italiani" l'Ambasciata Russa ha affermato il condizionale "dovrebbero essere di costruzione italiana" e al contempo, mea culpa, mi sfugge l'ipocrita elemosina fra l'inviare uomini o armi pur sapendo che entrambi agiscono in loco. Nuland un "essere" e "un'arma" un predisposto confluente in 1 organismo organico di per sè.
Cos'altro è nato?
La NATO è la malattia e la Russia la cura....
#7 Kimera
Perdonami, ma di Fracassi, senza offesa, mi fido poco. Su questo stesso sito mi capitò di sentirgli dire di essere stato in un posto dove c'erano depliant offerenti vari tipi di destabilizzazione di stati stranieri. (Viceversa, mi rassicura molto la conferma al #5Redazione).
Ciò detto, mi sento di fare a Fracassi i complimenti per l'intervista, è stato veramente professionale, pungente, assolutamente non di parte. E di un'altra cosa gli rendo merito, qualcosa che mi rompe le orecchie quando ascolto un qualsiasi giornalista italiano, perfino di calcio, maledizione: fanno domande kilometriche, come se dovessero mettere la risposta in bocca all'intervistato. Come se dovessero dimostrare pateticamente di non essere gli ignoranti cosmici che invece sono.

Ho un'osservazione... un ambasciatore di buon livello dovrebbe essere fluente nella lingua della nazione in cui è in ufficio, almeno per quanto riguarda le nazioni importanti. In grado cioè di sostenere direttamente un'intervista come questa. (Non mi sto riferendo agli ambasciatori italiani, ovviamente... nelle due nazioni extraeuropee dove m'è capitato di incontrarne, erano burocrati disinteressati a lingua e cultura del posto. Forse ora la situazione è cambiata, non so, i miei sono ricordi di almeno 20 anni fa).
A mio modo di vedere, questo significa che l'Italia non merita un ambasciatore bilingue, cioè, non è una nazione veramente importante per la Russia.
Pur avendo ricavato un'ottima impressione da tutta l'intervista, non posso fare a meno di pensare che avrebbe avuto ben altro peso se condotta senza interprete.

ovvio P.S.: grazie a tutti e tre (intervistato intervistatore e redazione)
@primus

A volte si utilizza l'interprete anche se si conosce bene la lingua per poter osservare bene le reazioni dell'altro.
Me lo raccontava un esperto di commercio internazionale.
Magari non è questo il caso...
Sto Fracassi è un treno!!

www.youtube.com/watch?v=30grMy46Gmo
#10 Primus eccetera

Quote:

Ho un'osservazione... un ambasciatore di buon livello dovrebbe essere fluente nella lingua della nazione in cui è in ufficio

Se osservi accuratamente, ti accorgi che l'ambasciatore non si fa tradurre le domande poste da Fracassi; questo significa che, perlomeno, comprende l'italiano così bene da capire quello che gli chiede il suo interlocutore.
Il motivo che risponda in russo, facendosi tradurre, potrebbe trattarsi del perchè non vuole rischiare di essere frainteso, essendo il suo paese, come ben sai, nell'occhio del ciclone, o magari ha ragione Aigor.
Comunque l'italiano lo capisce, eccome.

Dante Bertello.
Se rileggi il mio commento, il punto non è come e quanto capisca l'italiano l'ambasciatore. E' l'effetto che fa sugli italiani il sentirlo parlare in italiano.
#14 Primus eccetera

Quote:

E' l'effetto che fa sugli italiani il sentirlo parlare in italiano.

Forse avra' sentito parlare in inglese rutelli e renzi e con il fatto che la maggioranza degli italiani non conosce altra lingua che la propria hanno poco da effettarsi gli italiani :-D

Quando pensi di aver capito...ti stai sbagliando!
In occidente è in atto l'idiotizzazione dei popoli.

Da anni stiamo assistendo a forme di volgari violenze crescenti della democrazia, che sono culminate nell'imporre dei farmaci a volte mortali, nel togliere il lavoro a chi non ci stava, nel perseguitare chi faceva una passeggiata da solo ed isolato,
nell'avere trasformato i media in mezzi di ridicola propaganda,
nell'inviare armi a chi combatte nel presunto interesse di una parte, provocando con ciò migliaia di morti sia tra (quella che dovrebbe essere) la propria gente che del nemico,
nel soffocare l'anelito alla pace travestendo truffaldinamente il regime di Kiev come resistente all'invasione,
nel pretendere di eliminare la cultura ed il mondo russo, ma anche la propria cultura e storia con la "cancel culture"...
sono "stupri" dell'etica, delle tradizioni e delle libertà, dei popoli occidentali per portarli verso una forma di totalitarismo, come dice pure #7 Kimera.
La mancanza di ribellione in massa dei popoli occidentali a tutto ciò è un grave problema per potersi opporre a dette violenze e ad un futuro totalitario.
Da cosa dipende questa mancanza di ribellione corale, questa incapacità del popolo di fare cambiare la politica estera del governo non gradita al popolo stesso? Come mai non riusciamo a scalzare chi non vuole farci commerciare, ed anche collaborare in quei progetti fermati da parte italiana, con la Russia, contro i nostri stessi interessi?

Dipende dalla spoliticizzazione delle masse avvenuta in Italia a partire dagli anni '80 col riflusso nel privato?
In occidente è in atto l'idiotizzazione dei popoli?
Premetto che le interviste di Fracassi le apprezzo molto. Ho ascoltato la video intervista di Fracassi all'Ambasciatore russo. La ho apprezzata molto, perché l'Ambasciatore ha parlato in modo chiaro e comprensibile nella sua lingua. io vivo in Russia e capisco molte parole, anche se altrettante non ne parlo nella loro lingua. ma l'importante e' capire il tono e l'inflessione del tuo interlocutore. Ho fatto questa premessa per dire che secondo me, l'Ambasciatore a me pareva ormai particolarmente scocciato dalle interviste stile Italia, forse anche prevenuto. Qui la Russia normalmente ama l'Italia, dunque ha fatto particolarmente scalpore l'intervista di alcuni mesi fa di Giletti alla Zakharova, con Sallusti che non solo ha toccato il fondo, ma ci ha scavato anche. Io ho trovato difficoltà spiegare ai miei parenti di Chelyabinsk, alibiti, che quella Italia di Giletti non si confaceva alla mia Italia fondata sul rispetto delle idee altrui. Basta andare in wikipedia per sapere che l'Ambasciatore Sergei Sergeevich Razov sa alcune lingue, tra le quali la lingua italiana, ma preferisce in pubblico parlare la sua lingua. Presumo che e' stato concordato tra le parti prima dell'intervista in quale lingua ci sarebbero state le risposte. Un inciso sul traduttore, a mio avviso, persona molto preparata. in quanto agli italiani e armi italiane, io mi stupirei che non vi fossero. Tuttavia vedo che i mezzi di informazioni russi non amano parlare di questo, e se devono, allora minimizzano. cosa che non fanno con le tonnellate di armi, proiettili, con le migliaia di mercenari che arrivano dagli altri paesi del cosiddetto "Occidente Collettivo". Per rimettere un attimino "in squadra", "in bolla" le informazioni tutte perennemente storte dell'agenzia italiana, consiglio per il Donbass di cercare in rete VN Rangeloni, se non lo avete gia' fatto. tutte immagini NON edulcorate. www.youtube.com/c/VNRangeloni/videos
a proposito di coinvolgimento diretto dell'Italia, in data 10 novembre la Ria Novosti pubblica il presente articolo (se sara' scritto in russo, possibile tradurre la pagina) ria.ru/20221110/ukraina-1830420924.html