di Maurizio Vezzosi
A monte della ritirata russa da Kherson c’è una decisione di peso, sotto il profilo militare e politico. Abbandonare il capoluogo di una regione poche settimane dopo averne ratificato l’ingresso nella Federazione Russa non è certo il massimo, nonostante le rassicurazioni del Cremlino che hanno rimarcato di considerare Kherson territorio russo. La ritirata rischia di fomentare le posizioni ucraine più oltranziste, anziché le posizioni più propense al dialogo, già fortemente marginalizzate e represse. Da un punto di vista simbolico e comunicativo, la ritirata russa da Kherson si presta inoltre al tentativo di dare contezza della presunta debolezza militare di Mosca.
Non va dimenticato che le ritirate ed i riposizionamenti fanno parte delle guerre di lunga durata, come quella che si sta combattendo in Ucraina. Vengono in mente la ritirata di Slavijansk e quella di Mariupol del 2014, nei primi mesi della guerra d’Ucraina, quando le forze di Donetsk abbandonarono le due città senza combattere. Senza l’accordo che nel 2014 riconsegnò Mariupol all’esercito ucraino Mosca ne avrebbe avuto il controllo – indiretto o diretto – senza dover cominciare, otto anni dopo, una battaglia di due mesi costata migliaia di vittime.
Paradossi della politica, e della guerra.
Sul piano militare, la ritirata di Kherson ha probabilmente evitato un massacro che forse non avrebbe cambiato il risultato nel breve periodo: vista la sua peculiare collocazione, la città sarebbe stata infatti molto difficilmente difendibile dalle forze russe di fronte ad un’offensiva ucraina su larga scala come quella che sembrava pronta a cominciare.
Da rilevare è anche l’appoggio alla decisione di Mosca esplicitato in questo caso anche da figure solitamente poco inclini al dialogo politico, come Evgenij Prigozhin e Ramzan Kadyrov: entrambi avevano portato critiche durissime verso i vertici militari russi dopo la ritirata da Izyum,
Da parte russa risulta evidente la volontà di evitare una nuova Mariupol – guerra urbana – e di scongiurare perdite ingenti sia tra i civili che tra i propri militari. Considerando le informazioni diffuse dalle fonti ucraine, a Kherson le operazioni di rastrellamento e di repressione non hanno tardato a cominciare nei confronti di chiunque, a torto o ragione, venga tacciato di aver collaborato con le forze russe, o anche solo di aver espresso una qualche simpatia nei confronti di queste. A velocizzare queste operazioni ci sono liste pubbliche corredate di fotografie e dati personali delle persone accusate di essere nemiche della compagine politica ucraina.
Poche ore prima che la ritirata venisse ufficializzata dal Ministero della Difesa russo, Kirill Stremousov, sanguigno vicecapo dell’amministrazione regionale – russa – di Kherson, è morto in un incidente d’auto. Questa almeno la versione ufficiale dell’accaduto. Negli ultimi giorni Kirill Stremousov aveva annunciato che da Kherson sarebbero partite a breve le operazioni per la conquista di Nikolaev e di Odessa, mentre in occasione della ritirata di Izyum dello scorso settembre aveva suggerito alle alte sfere della difesa russa di “spararsi in testa”.
Il controllo ucraino su Kherson rende per il momento impossibili alle forze russe manovre terrestri da oriente verso Nikolaev e Odessa. Non preclude, però, la prosecuzione dell’utilizzo dell’artiglieria a lungo raggio, della flotta e dell’aviazione, o una combinazione di queste. Il controllo ucraino su Kherson aumenta in modo rilevante l’esposizione al tiro della fascia meridionale sotto controllo russo – Melitopol, Berdiansk, ecc – e della Crimea: restano sconosciute, al momento, le contromisure che Mosca intenderà assumere.
Il fatto che la scelta del ritiro da Kherson sia stata mossa anche da motivazioni politiche sembra evidente: l’obiettivo quello di favorire un’intesa con gli Stati Uniti almeno sulla ripresa a pieno del trattato New START, di cui si dovrebbe discutere a Il Cairo tra qualche settimana. A conferma di questa ipotesi ci sono alcuni elementi, come la rinuncia alla possibilità di bandire i metalli russi dal banco di Londra (LBM), la ripresa delle forniture destinate alla Federazione russa da parte di alcune importanti aziende dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti, il rifiuto statunitense – momentaneo – di fornire all’Ucraina alcune tecnologie militari particolarmente avanzate – come i droni l’MQ-1C –, la decisione statunitense di sospendere le sanzioni economiche nei confronti delle missioni diplomatiche russe. Quella forse in divenire è dunque un’intesa relativa tra Washington e Mosca, le cui avvisaglie si scorgevano già durante la scorsa estate: rispetto a questa intesa in divenire dovranno essere considerati anche gli effetti relativi alle elezioni statunitensi di medio termine. Il fattore interno di maggior rilievo appare tuttavia costituito dalle divergenze tra parte dei vertici militari e politici statunitensi sul tema della guerra in Ucraina. Almeno una parte dei militari statunitensi sembra spingere per la trattativa – su tutti, il Generale Mark Milley – mentre nel complesso i vertici politici statunitensi non sembrano affatto voler imporre all’Ucraina un accordo con Mosca. A conferma di ciò, ci sono le dichiarazioni del Segretario di Stato Antony Blinken.
Se gli Stati Uniti nel loro complesso desiderassero la pace in Europa non esiterebbero un istante ad imporla all’attuale compagine ucraina, facendo il possibile per mettere da parte qualunque eventuale ostacolo.
In molte aree d’Europa, insieme alle proteste contro l’invio di armi in Ucraina ed il carovita, continua intanto a crescere la distanza tra popoli ed istituzioni, non di rado incapaci di gestire adeguatamente le istanze del presente e persino di immaginare quelle del futuro prossimo.
Nel frattempo, seppur in sordina, sul fronte di Donetsk gli avanzamenti delle forze russe proseguono lenti, ma costanti. Ancora una volta il tempo gioca a favore di Mosca: dilatandolo, Mosca potrà infatti rendere operativi migliaia di uomini – mobilitati e volontari – attualmente in addestramento, migliorare la propria logistica e dislocare sul nuovi equipaggiamenti. Facendo soprattutto forza sui problemi energetici dell’Europa occidentale e dell’Ucraina acuiti dal periodo invernale, e sulle inevitabili conseguenze politiche di questi. Ben poco fa insomma assomigliare la ritirata di Kherson e l’accenno di dialogo russo-statunitense al preludio della pace.
Maurizio Vezzosi, analista e reporter freelance. Collabora con RSI Televisione Svizzera, L’Espresso, Limes, l'Atlante geopolitico di Treccani, il centro studi Quadrante Futuro ed altre testate. Ha raccontato il conflitto ucraino dai territori insorti contro il governo di Kiev documentando la situazione sulla linea del fronte. Nel 2016 ha documentato le ripercussioni della crisi siriana sui fragili equilibri del Libano. Si occupa della radicalizzazione islamica nello spazio postsovietico, in particolare nel Caucaso settentrionale, in Uzbekistan e in Kirghizistan. Nel quadro della transizione politica che interessa la Bielorussia, nel 2021 ha seguito da Minsk i lavori dell’Assemblea Nazionale. Tra la primavera e l’estate del 2021 ha documentato il contesto armeno post-bellico, seguendo da Erevan gli sviluppi pre e post elettorali.Nel 2022, dopo aver seguito dalla Bielorussia il referendum costituzionale, le trattative russo-ucraine, e sul campo l'assedio di Mariupol, sta proseguendo a documentare la nuova fase del conflitto ucraino. È assegnista di ricerca presso l’Istituto di studi politici “S. Pio V”. Segui Maurizio Vezzosi su Facebook e su Telegram
"Troppi casi covid tra i soldati, si torna a casa"
povero mondo
Sono curioso di leggere il parere di Peterpan.
www.lantidiplomatico.it/.../45289_47877
Buona giornata a tutti.
a) bloccare la fornitura di questo tipo di droni ed evitare una pessima pubblicità
b) non limitarsi al solo drone ma fornire l'intera struttura di supporto operativo (aerei radar, droni kamikaze, missili anti radiazioni, personale etc...), insomma tutto quanto serve per effettuare efficaci missioni SEAD e garantire una concreta speranza di sopravvivenza al MQ-1C
Sembra che Kiev non sia per niente soddisfatta dalla situazione a Kherson, ora si trovano con 200,000 bocche in più da sfamare e una intera città, semivuota, da alimentare. I russi non hanno distrutto le centrali di smistamento e le sottostazioni, si sono limitati a sabotare la centrale idroelettrica della diga Kakhova, che alimentava proprio Kherson e dintorni. Questo diventa l'ennesimo problema per Kiev che adesso, dopo la distruzione dei trasformatori ierinotte a Nikolaev, si trova a dover chiedere ulteriore potenza all'Europa per mantenere in piedi la rete di distribuzione.
Tra gli abitanti, chi ha scelto di partire con i russi non ha lasciato dietro granchè, solo spie e sabotatori (o quantomeno l'insidia e il tarlo) e questo sta portando la "giustizia" ucraina a pubblicizzare il solito spettacolino fatto di rappresaglie e punizioni varie, oltre che alla Bucha ter, inevitabile.
Sul campo una limitata forza di guaringione russa starebbe presidiando la diga e la centrale, in accordo con il comando locale ucraino. A questo punto si direbbe che si stia chiacchierando amabilmente sulla gestione dell'impianto, visto che i russi, nel bene e nel male hanno ancora la capacità di far saltare la diga e inondare Kherson, ormai terra ucraina abitata da ucraini. Situazione di stallo difficile da sbloccare. Ma questo non impedisce all'artiglieria ucraina di continuare a sparare a caso sulla zona chiedendo il solito tributo di sangue.
Dall'altro lato, alla foce del fiume, un colpo di mano ha spedito al martirio una sezione di commandos ucraini sbarcati. Si tratta di una zona completamente inutile, servita da stradine sconnesse e controllata solo da droni e un impianto radar a otto chilometri dal luogo dello sbarco. La reazione russa è stata immediata e l'incursione liquidata. O almeno così sembrerebbe.
www.lantidiplomatico.it/.../45289_47877
PS: ho visto che era già stata pubblicata... ci siamo incrociati
Peterpan, a me piacciono le tue analisi, ma tirando le somme, i russi le stanno prendendo e di brutto. Qui non c'è strategia. E' un miracolo che ancora non ci sia stato un colpo di stato a Mosca. Cosa voleva fare il Cremlino con "L'operazione speciale"? Le premesse si vedevano già dai primi giorni quando i carristi rimanevano in avaria o senza carburante con gli agricoltori ucraini che se andava bene li prendevano per il culo e nel peggiore dei casi gli rubavano il carroarmato!
Strategia di cosa? O fai la guerra o non puoi permetterti di fare il picnic in casa di altri e aspettarti che ti mettano al posto del padrone di casa. Ovviamente ti cacciano a calci nel culo.
Delusione totale. Almeno finitela di dire che è tutto calcolato. Calcolato un cazzo!
guarda, non contesto quello che dici, ma dì alle tue fonti di uscire dal trip di lsd di cui sono vittime dal marzo.
Vedo che hai capito tutto.
Peccato che le tue fonti siano quelle del tipo: un trattore agricolo che traina un carro da 36 tonnellate come se niente fosse......
Entro un paio di mesi la Russia avrà la potenza necessaria per andare fino a Kiev ed andare ad appendere il buffone dalla lingua lunga, Probabilmente estendendo l'occupazione dal Donbass fino a Dnipro, in modo da avere i nuovi oblast russi delimitati dalla sponda est del Dnieper e poi tirando una linea diritta fino a Charkiv.
Mi auguro che ciò avvenga effettivamente, perchè gli ignavi traditori ucraini si meritano questo ed altro.
Ma piu' che lo psicopatico possono i soldi e quelli non sono infiniti.
Ormai a difenderlo, (zelenschi), e' rimasta solo la gran bretagna,(non fosse altro perche' sono molto piu' tirati sui soldi che gli u.s.a.), che a fascisti e nazisti se ne intende "vedi le "anti socialist union" prototipo dei movimenti di estrema destra esportati prima in italia,germania e spagna poi in tutto il mondo.
Quando pensi di aver capito...ti stai sbagliando
Questa strategia si è rivelata alla fine parzialmente fallimentare ( probabilmente non avevano valutato il livello di coinvolgimento della NATO: pensavano di fare la guerra all' Ucraina si sono ritrovati a far la guerra agli USA ) ed ha portato i russi a dover rivalutare la propria azione.
Detto questo a mio avviso il cambio di passo è stato fatto dai russi in modo egregio : si sono riposizionati ripiegando in senza sbandamenti su un fronte più congeniale al tipo di nemico che si trovano di fronte.
L' abbandono di Kerson faceva parte di questa azione.
Ai russi va dato dato di aver agito in modo razionale e con il sangue freddo che mancò ai tedeschi sul fronte orientale , tanto che oggi la situazione è a loro vantaggio e nell' arco di qualche settimana sono in grado di buttare sul piatto una tale quantità di uomini da sbandare le residue forze ucraine, il tutto senza intaccare gli effettivi delle armate a nord a difesa di Mosca e Leningrado.
Oggi Mosca offre una pace onorevole all' Ucraina di cui il governo può fregiarsi come di una vittoria.
Spero che il Comico dai tacchi a spillo abbia lo stesso sangue freddo dei russi ed accetti l' offerta o che comunque gli americani lo costringano ad accettare.
#5 Aigor
talvolta è così piacevole scoprire di venir preceduti
I colloqui tra Russia e Stati Uniti ad Ankara e alcune strane coincidenze
www.lantidiplomatico.it/.../45289_47882
dunque potrebbe anche essere che gli abbiano dato il contentino della riconquista di Kherson o almeno di ciò che sta al di là del fiume (quelli del piave capiranno...) in cambio di trattative sensate, è di poco fa anche la notizia che si sblocca qualcosa a livello di sanzioni riguardo a cereali (anche girasole, da dove pensate che venga l'olio) e fertilizzanti
Sanzioni alla Russia: comincia la calata di braghe
ilsimplicissimus2.com/.../...
insomma, tutta roba molto recente e apparentemente post-ritirata Russa ...vuoi vedere che sotto sotto non gli abbiano lasciato una spanna di vanagloria in cambio di ragionevolezza? quanto ai possibili nuovi confini, è risaputo che per lo più sono naturalmente interpretati come limiti naturali di mari, monti, e come nel caso in specie, di fiumi; mah...
A loro interessa vincere la pace (parafrasando la Professoressa Vera Zamagni) e crearsi un dopoguerra: il Piano Marshall ne è un esempio, ma gli accordi di pace col Vietnam sono stati il non plus ultra. Prima distruggono il paese coll'Agente Arancio, poi, invece di risarcire con moneta sonante, vanno con le loro aziende a "risanare" i danni provocati.
Con questa guerra, Usa e Russia hanno ricreato una situazione da Guerra Fredda 2.0. Gli USA hanno riportato nei ranghi alcune nazioni che si stavano perdendo (Inghilterra, Germania, Italia); dato una ragione d'essere ad altre nazioni ormai inutili dal punto di vista della politica internazionale (Francia, paesi scandinavi); per un po' si sono garantiti i servigi di paesi utili solo come merce di scambio (paesi baltici).
Ora la partita si giocherà nell'accaparrarsi i favori a lungo termine di quelle nazioni in grado di spostare l'ago della bilancia (Cina, India, Turchia) e da questo punto di vista al momento la Russia si è dimostrata migliore come partner sia economico che militare.
La Cina intanto si è resa conto dei suoi punti deboli: non possono essere la guida economica del mondo ed allo stesso tempo fare la guerra; non hanno dei veri alleati (così come loro usano i russi, così i russi usano loro); possono anche essere fonte di ispirazione per i governi occidentali, ma dal punto di vista culturale non hanno niente di attraente da offrire al resto dei popoli per potersi porre come alternativa agli americani, ai russi ed ai vecchi europei. Pure gli odiati giapponesi stanno loro davanti. La Cina è un po' come la Pagani Zonda nel mondo delle ipercar: fanno sicuramente delle vetture cazzutissime, ma ai bimbi (e anche ai meno bimbi) normali se gli chiedi di scegliere, continueranno a ricordarsi sempre prima le Ferrari, le Lamborghini, le Porsche e le McLaren.
Non vorrei far quello che rovina la festa, ma l'immagine sembra taroccata, lluminosita di quella a sinistra è più elevata, mentre a destra più bassa con contrasto maggiore.
Forse non sarebbe cambiato di molto ma sembra un artificio a dimostrazione di un idea. (basta guardare i paesi limitrofi.)
Mah
Se davvero avesse voluto dare una spallata avrebbe bombardato a tappeto le principali sedi istituzionali e tutte le caserme in un raggio di 100 Km da Kiev, altro che perdere tempo in Donbass.
Ma evidentemente c'è chi è ancora sentimentalmente legato alla versione Putin El Conquistador mancato... anche se fa acqua da tutte le parti.
Certo, i servizi segreti russi sarebbero stati così pezzenti da non sapere che da decenni la NATO addestrava l'esercito ucraino ed era coinvolta in ogni dove, fra logistica e laboratori... tanto da credere che sarebbe stata a guardare.
Ma quando Putin in uno dei suoi ultimi discorsi prima della guerra aveva detto, testualmente "La guerra non conviene a nessuno: la NATO è potente, ma anche la Russia non scherza" tu dov'eri?
#15 Liviomex
forse è il contrario, hanno fatto guerra all'ucraina ben sapendo di farla in realtà contro usa e nato; chi si ricorda ad esempio cosucce come defender europe in concomitanza dell'inizio manicomdemia che in altri lockdowm mentali e non ci voleva rinchiusi ed obbedienti, oltrechè fidelizzati, non dimentichiamo chi ha prodotto il primo vaccino e come è stato occidentalmente considerato; all'epoca, con Trump tanto amico dei Russi, avevano spostato i B-2 in portogallo, tanto per essere più in loco, esercitazioni con arrivo di truppe usa ai confini della Russia...poi i propositi genocidi in Donbass avranno fatto traboccare il vaso di Pandora, ma la zuppa sobbolliva già da prima...
Potete verificare gli originali NASA qui:
A fine dicembre 2021: soar.earth/browse/13657?
11 giorni fa: soar.earth/.../...
In seguito all’attacco missilistico russo di questa sera si registrano blackout a Kiev, Zhytomyr, Ternopol, Leopoli, Odessa, Kharkov, Zaporozhye, Rovno, Volyn e Dnepropetrovsk.
Le autorità ucraine hanno definito critica la lo stato dell'infrastruttura energetica del Paese. Sarebbero 85 i missili registrati fino ad ora. L’attacco prosegue anche in questi minuti, si attendono ancora una ventina di missili.
Inoltre, secondo alcune fonti che non hanno ancora trovato conferme o smentite ufficiali, sarebbe stato colpito il palazzo che ospita lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina e del Comando Operativo.
RangeloniNews
Sapevano benissimo con chi avrebbero avuto a che fare, ma l'operazione era irrimandabile.
Avevo letto da qualche parte che era prevista una azione contro la Russia a breve, se non si fosse mossa prima lei.
Inoltre, non dimentichiamolo, sono stati scoperti e neutralizzati vari laboratori biologici e le acciaierie Azovstal erano un vero e proprio focolaio di possibili rogne.
Hanno aspettato fino al limite possibile.
Direi invece che è la NATO & Company che non si aspettava una capacità bellica del genere... le analisi di peterpan sono state molto esaustive: gli USA erano abituati a combattere contro poveri cristi, la guerra "vera" non la facevano più da tempo.
Già... ora la "vittoriosa" Ucraina è sempre più nella bratta: senza soldi, senza infrastrutture (e senza armi sue da un pezzo): se l'occidente anche solo diminuisce gli invii sono a terra.
E la Russia...? Essendo la "perdente" non mi sembra sia così in difficoltà
PS: pensa se ai Russi saltasse il ticchio di mandare a bagno Kherson distruggendo la diga...
Al di là delle parole secondo me il fine primo dell' operazione speciale fosse quello di fare crollare il regime di Kiev dall' interno , in questo senso intendo "spallata" , con una azione di forza a sorpresa pensando che la NATO avrebbe mollato l' osso in fretta .
Questo non è avvenuto anzi gli americani dopo fornito agli ucraini le armi giuste per impegnare e logorare le forze avversarie unità alla dottrina di praticare assalti fino all' ultimo ucraino ( sperando in una reazione simile da parte russa che non è avvenuta, forse credevano di avere Adolfo e non Putin come avversario ) hanno portato alla situazione attuale che costringe i russi a cambiare approccio , diciamo a rimboccarsi le maniche e prepararsi a fare sul serio.
#22 komax: quello che voglio dire è che la Russia ovviamente sapeva che dietro il comico c era la NATO ma sperava che sbattendo il pugno sul tavolo con l operazione speciale , che ricordiamoci ha sorpreso tutti quanti, l occidente avrebbe in fretta cambiato atteggiamento lasciano gli ucraini a loro stessi
Analisi illuminante!
Se in caso in cui avessi a che fare con qualche "irrecuperabile" Citerò questo post.
io non pretendo di sapere chissà cosa sull'argomento, ma se i Russi non hanno previsto l'intervento della Nato a favore dell'Ucraina si sono dati la zappa sui piedi. Gli Americani sono intervenuti pesantemente in Afghanistan, ottenendo lo stesso risultato che probabilmente otterranno in Ucraina. Ammettendo anche che gli Ucraini non sono i Talebani, comunque sono bene armati. Perciò, se tanto mi da tanto, I Russi dovrebbero aver previsto esattamente ciò che è successo. E magari si sono detti: "Noi abbiamo vinto nel senso che abbiamo avuto conquiste territoriali, loro hanno vinto perché si sono ripresi parte dei loro territori. Magari in questa situazione si può negoziare..."
Il problema è che la Nato è in grado di alimentare una guerra di logoramento che la Russia non è in grado di sostenere, e non so bene che cosa pensano di fare i Russi per impedirlo. Minacciare l'escalation nucleare?
Se hai notizie così precise, perchè non le condividi con noi?
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Almeno a me funziona così...
Cambia sicuramente la risoluzione, maggiore e più dettagliata nel 22, ma qualcosa continua a stonare: la rete autostradale russa quasi invisibile nella foto più aggiornata, ma le città ancora più luminose.
Non so, ma l'idea che sia stato fatto del ritocco continuo ad averla.
Insisto sul fatto che la guerra in ucraina come nel 41-44 si gioca in inverno ed in estate ovvero quando le strade sterrate sono percorribili dai mezzi corazzati che altrimenti affannerebbero nel fango primaverile ed autunnale.
Nell'inverno la Russia ha quest'anno il vantaggio strategico di poter usare la superiorita' aerea per colpire le fortificazioni e gli accampamenti che necessariamente devono essere stanziali date le temperature.
Inoltre il fatto di aver deenergizzato l'ucraina, e' preludio che qualcosa sta per accadere. La mancanza di energia impatta su ogni comunicazione, sui trasporti elettrici e sul morale delle persone specie di inverno.
Il fatto che l'attacco e' stato fatto durante la cena del G20 e' un segnale inviato all'occidente
Le prossime settimane saranno foriere di notizie...
#31
io mi baso su quello che so del potenziale economico dei Paesi Nato e della Russia, e della rispettiva spesa militare. Mi baso anche su quello che lo stesso Putin ha detto. Probabilmente si riferiva ad una guerra a tutto campo, ma non vedo perché quello che disse non si applica ad una guerra di logoramento.
Per me il mondo dovrebbe essere costituito unicamente da Nazioni.
Giusto alcuni fatti:
già quando è arrivato Surovikin ha affermato di non potere escludere decisioni difficili riguardo una eventuale ritirata da Kherson;
gli angloamericani hanno spinto per una vittoria militare ucraina a Kherson, importante per l'amministrazione Biden e per l'immagine dell'Ucraina che resiste e sconfigge l'orso,
sconfitta militare che non c'è stata, gli ucraini sono sempre stati respinti con perdite, secondo quanto riportato dal Generale Surovikin a Shoigu
questo porta a ritenere che, nonostante le perdite ucraine, non ci siano sufficienti motivi militari per tenere la regione di Kherson impegnando migliaia di uomini, rinforzi, grossi sforzi logistici per attraversare ogni volta il fiume, soldati che potrebbero essere a rischio di offensiva ucraina massiccia (quella caldeggiata dalla NATO), che i russi non intendono combattere probabilmente perché, come hanno lasciato intendere, non sono disposti a perdere la quantità di uomini richiesti, anche perché quelle forze possono essere impiegate con maggiore profitto altrove raccorciando il fronte col ritiro dall'altra sponda del fiume.
Appare come una valutazione di economia di forze, e rischi da correre.
Infatti non discuto ne confuto la tua tesi,parlavo del personaggio zelenschi vero e proprio,quando lo psicopatico di turno ("attenzione" non sto parlando di scemo,gli psicopatici sono molto lucidi ed intelligenti ma peccano spesso e volentieri di delirio di onnipotenza ed intoccabilita'), piscia troppo fuori dal vasino sono gli stessi burattinai che devono sbarazzarsi del burattino creando cosi' delle schegge impazzite che continuano a rompere i coglioni dopo anni se non vengono soppressi prima o rimpiazzati da altri burattini piu' servizievoli,guarda in casa nostra quanti ne abbiamo! Sono cosi' burattini che superano il burattinaio in cattiveria e piaggeria (letta e calenda su tutti),ma quando diventano troppo dispendiosi e pericolosi....
Quando pensi di aver capito....ti stai sbagliando.