Come molti sanno, in America vige la tradizione secondo la quale il presidente uscente lascia sempre una letterina di benvenuto nello studio ovale per il nuovo presidente che sta per insediarsi. Anche da noi, a quanto pare, questa bella abitudine sta prendendo piede. Ci risulta infatti che, nel lasciare Palazzo Chigi, il presidente Conte abbia lasciato una letterina di benvenuto per il suo successore, Mario Draghi. Noi siamo riusciti ad averne una copia, grazie ad una fonte di fiducia che lavora a Palazzo Chigi: la pubblichiamo integralmente, così come l’abbiamo ricevuta.
Massimo Mazzucco.
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Caro Mario, con questa lettera desidero darti il benvenuto in quello che sarà – io mi auguro – il tuo ufficio fino alla fine naturale di questa legislatura.
Spero che la mobilia sia di tuo gradimento. Io l’ho trovata un po’ datata – avrei preferito un look anni 70, se devo essere sincero – ma dopo un po’ vedrai che ci fai l’occhio, e ti troverai a tuo agio anche in questo arredamento stile impero.
Alti livelli di metalli pesanti tossici trovati in alcuni alimenti per bambini, anche in alcune linee biologiche. Il rapporto degli Stati Uniti
Il cibo per bambini dovrebbe essere il più sano, il più controllato ma purtroppo non sempre è così. Una nuova indagine condotta da una sottocommissione della Casa Bianca ha scoperto che molti alimenti per l’infanzia contengono metalli pesanti e altre sostanze pericolose. E i produttori ne sono consapevoli.
Sono notizie inquietanti quelle che arrivano dagli Usa dove una recente inchiesta ha scoperto che i migliori alimenti per bambini sono contaminati da livelli pericolosi di arsenico inorganico, piombo, cadmio e mercurio. Ma c’è di più: l’autoregolamentazione del settore non riesce a proteggere i consumatori poiché i produttori stabiliscono i propri standard interni, pericolosamente elevati, per i metalli pesanti tossici.
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Argomenti trattati: 1) La leggenda sarda della Accabadora - 2) UFO che passione - 3) Obsolescenza programmata.
Mi auguro di cuore che il Movimento 5 stelle – come ha appena annunciato Vito Crimi – non voti per il nuovo governo Draghi.
E’ vero che “tanto non cambia nulla”, è vero che “ormai comandano i banchieri”, ma sarebbe veramente troppo vedere il partito che era nato per combattere il loro strapotere finire per legittimare con il proprio supporto l’ascesa al governo di uno dei suoi più puri rappresentanti, l’ex-presidente della BCE Mario Draghi.
Sappiamo inoltre che non esistono governi “tecnici” in senso stretto. Anche un governo tecnico è comunque politico. Prendere o non prendere il MES è una scelta politica, mantenere o cancellare il reddito di cittadinanza è una scelta politica, cambiare o mantenere lo schema delle pensioni è una scelta politica.
In occasione della sentenza di condanna di Navalny, emessa oggi a Mosca, riproponiamo un articolo di Byoblu di qualche giorno fa, che mette in dubbio quanto sia genuina la sua missione anti-Putin in Russia.
La politica e la stampa italiana si sono mobilitate per difendere Alexei Navalny, il blogger russo recentemente arrestato a Mosca. Leader dell’opposizione contro Putin, il Nelson Mandela russo, con questi roboanti slogan viene descritto questo personaggio, che nasconde in realtà una storia più controversa. Politici e media sono davvero a conoscenza della persona che stanno difendendo?
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul vero ruolo di Qanon nelle recenti vicende politiche americane, ora avrà a disposizione un elemento in più per trarre le proprie conclusioni.
Il “vichingo” Jake Angeli (al secolo Jacob Chansley), noto anche come “lo sciamano di Qanon”, ha dichiarato di essere pronto a testimoniare contro Donald Trump nell’imminente processo di impeachment dell’ex presidente americano.
Chansley ha detto agli avvocati che lui è pronto a dichiarare “di aver inteso il discorso del presidente Trump come un chiaro incitamento a penetrare nel Campidoglio” e “di essere venuto dall’Arizona appositamente per quello scopo”.
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Brandy Vaughan, un tempo dipendente Merck, è uscita dall'azienda come whistleblower per denunciare le porcherie che vengono fatte in ambito vaccinale.
Ha quindi fondato l'associazione antivax "Learn the Risk", molto attiva per mettere in guardia le persone sui rischi associati alle vaccinazioni che ha avuto una grandissima influenza sul pubblico.
A fine 2019 sono cominciate le intimidazioni, per cui ha deciso di cominciare a pubblicare dei video in cui spiega cosa le è successo, ed a scrivere post come questo dove spiega che siccome ci sono state molte morte inspiegabili in tempi recenti (tra gli attivisti antivax, ndr), sarebbe stato meglio mettere in chiaro che non abbia mai avuto nessuna intenzione di suicidarsi, non abbia mai fatto uso di antidepressivi ed altri medicinali, che la sua salute fosse perfetta (provata da una batteria di esami fatti per stipulare un'assicurazione sulla vita), e che se le fosse successo qualcosa di tragico sarebbe stato da considerarsi foul play (un omicidio).
[dal sito di Maurizio Blondet]
Boris Karpov (Con traduzione automatica)
Andando contro la paranoia dei governi occidentali, Vladimir Putin ha annunciato oggi il ritorno alla normalità in Russia:
“In Russia la situazione con il coronavirus si sta stabilizzando; le restrizioni imposte in relazione alla pandemia possono essere gradualmente eliminate. In generale, la situazione epidemiologica nel paese si sta via via stabilizzando. Questa mattina ho ascoltato le segnalazioni: abbiamo già più persone guarite rispetto al numero dei malati. Il numero di persone infette sta diminuendo, è inferiore al 20 per mille. Ciò consente di rimuovere con attenzione le restrizioni imposte. ”
Nel giorno in cui politici e giornalisti fanno a gara per onorare il “giorno della memoria”, nessuno di loro si ricorda che lo sterminio degli ebrei da parte del nazismo non è stato certo l’unico olocausto nella storia del secolo scorso.
Anche i palestinesi hanno avuto la loro tragedia, proprio negli anni che hanno seguito la fine della guerra mondiale e l’instaurazione dello stato di Israele in terra di Palestina. Loro la chiamano Naqba (o Nakba), che significa “catastrofe”, o “cataclisma”. Si tratta della devastante operazione di pulizia etnica operata dalle milizie sioniste (Haganà) a danno dei palestinesi, fra il 1947 e il 1949, nel territorio dell’attuale Israele. Come risultato di questa operazione circa l’80% degli arabi che abitavano in quella zona furono o uccisi o costretti a fuggire negli stati confinanti, terrorizzati dalle stragi compiute dai sionisti. 500 villaggi palestinesi furono distrutti e rasi al suolo, e l’intera infrastuttura civile palestinese fu demolita. Ancora oggi al questione del “ritorno a casa” dei rifugiati palestinesi costituisce il maggiore ostacolo nel percorso di pacificazione con Israele.
Per ricordare la Naqba ripubblichiamo un nostro articolo del 2008, nel quale l’autore recensiva il libro di Ilan Pappe “La pulizia etnica della Palestina”.
Leggi tutto: La lettera segreta di Conte a Draghi