Vi proponiamo la traduzione di un articolo dei nostri colleghi d'oltralpe da cui possiamo vedere come in Francia i media trattano la problematica 11 Settembre con modalità del tutto analoghe a casa nostra.
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Martedì 26 febbraio, un film italiano, "Zero - Inchiesta sull'11 settembre", che mette in discussione la versione ufficiale dell'11 settembre è stato proiettato al Parlamento europeo. Questa serata storica organizzata dall'europarlamentare Giulietto Chiesa è stata seguita da un dibattito di grande qualità con, tra gli altri, il prof. David Ray Griffin ed il deputato giapponese Yukihisa Fujita, che ricordano i fondamenti del nostro movimento internazionale avviato dalle famiglie delle vittime: si tratta di un movimento cittadino pacifico (nulla a vedere con l'anti-americanismo con cui viene descritto regolarmente) e democratico che lavora per la messa in atto di un'indagine internazionale ed indipendente sull'11 settembre.
Molte centinaia di giornalisti, [...]
di Federico Povoleri
La propaganda è utilizzata in modo scientifico ed efficace da moltissimi anni. Si tratta di un argomento vastissimo e molto interessante come materia di studio; anche perché, conoscerne i meccanismi ci permette di sviluppare un naturale antidoto ai suoi effetti. Uno degli aspetti più interessanti infatti è il pensiero comune che: "Su di noi" non abbia effetto. Oppure che la propaganda sia semplicemente identificata come menzogna.
Non è così; il suo modus operandi non è sempre così facilmente identificabile, altrimenti potremmo dire davvero che: "Su di noi" non ha effetto. Invece, molte delle idee che, ne siamo convinti, appartengono al nostro libero pensiero, sono frutto della propaganda.
La propaganda infatti ha successo quando è invisibile e quando agisce a livello emozionale; facendo leva sull'emotività è infatti possibile far nascere naturalmente dei pensieri e delle idee che l'individuo riterrà sue. C'è da dire anche un'altra cosa: la propaganda è diversa per ogni paese in cui viene praticata. La propaganda Americana ad esempio, non potrebbe funzionare in Italia [...]
di Giorgio Mattiuzzo
Da ormai qualche tempo si sta affermando una corrente di pensiero secondo la quale, per sfuggire alle continue crisi economiche che percorrono il nostro mondo, bisogna guardare al passato, che offrirebbe una soluzione molto semplice e quasi "miracolosa". L'esempio che più di tutti sta riscuotendo successo è quello della politica economica e monetaria della Germania nazista [1].
E' da sottolineare che questa presa di posizione non va confusa con un generico filonazismo, in quanto viene proposta da persone che non hanno certo alcuna intenzione di instaurare un novello hitlerismo in salsa moderna. E probabilmente, proprio in forza di ciò, questa presa di posizione non si avvede del rischio che, implicitamente, essa promuove.
Il teorema principale è che Hitler avesse conseguito un enorme successo sul piano economico, [...]
di Marco Cedolin
E’ notizia di oggi quella secondo cui i carabinieri del Comando Tutela Ambiente hanno proceduto al sequestro di 30 tonnellate di acciaio inox provenienti dalla Cina, contaminate da Cobalto 60, isotopo radioattivo ad elevata radiotossicità e periodo di dimezzamento nell’ordine dei 6 anni.
Il materiale radioattivo era giunto in Italia lo scorso maggio (cioè quasi un anno fa) nel porto di La Spezia e proviene dal più grande impianto siderurgico del mondo di proprietà della società cinese Tysco. Il materiale grezzo contaminato è stato utilizzato da importanti società italiane che lo hanno lavorato e messo in commercio, ma i nomi delle suddette società non sono stati resi noti dai carabinieri, probabilmente per evitare che subissero un danno d’immagine. Sono state rese pubbliche solamente le province...
Se non vanno in guerra la gente pensa che siano dei raccomandati, se ci vanno la gente pensa che comunque gli vengano assegnati ruoli poco pericolosi. Insomma, per i personaggi famosi non c’è modo di farsi una bella campagna di guerra in prima linea, senza venire disturbati dalla propria notorietà.
Ieri i Tg di mezzo mondo hanno trasmesso fino alla nausea le immagini del principe Harry aggrappato a una mitragliatrice, che sparava probabilmente nel vuoto, per la delizia degli operatori TV che lo circondavano.
Si è scoperto infatti che era stato fatto un accordo con tutti i media mondiali, che si erano impegnati a non dare la notizia della sua presenza fra le truppe inglesi in Afghanistan, in cambio di poter riprendere da vicino il principe in azione.
Ma siccome il grande segreto è stato svelato - pare dal sito internet “The Drudge Report” - a quel punto sono saltati i termini dell’accordo, e le televisioni di mezzo mondo ci hanno inondato di immagini in cui Harry raccontava le strane sensazioni che si provano a “non essersi lavato per tre giorni consecutivi“, oppure a “dover mangiare carne in scatola come di certo non gli capita nel castello di casa sua”.
Sai che emozioni.
Ufficialmente il suo compito era quello di “chiamare le incursioni aeree contro i talebani”, ma nel frattempo il principino è stato fatto rientrare di gran corsa in Inghilterra, ...
di Marco Pizzuti
| Come sanno bene gli esoteristi, la tradizione alchemica trae principalmente origine dalla casta sacerdotale dell’antico Egitto. Fino ad oggi però l’ancestrale scienza della trasmutazione è stata considerata poco più di una leggenda da tutti gli accademici ortodossi. Ma ciononostante, le associazioni più misteriose, potenti e longeve della storia come la massoneria, oltre a far risalire le origini della propria conoscenza ai costruttori delle piramidi, sembrano avere avuto sempre lo stesso “chiodo fisso”, l’alchimia. Le cattedrali gotiche realizzate dalle logge massoniche esprimono infatti il compimento della “grande opera alchemica” attraverso il linguaggio ermetico e silente della simbologia pagana. E’ forse possibile ipotizzare allora che dietro le mentite spoglie di una leggenda “dura a morire” l’antica casta egizia sia riuscita veramente a tramandare alcuni grandi segreti della fisica ai suoi più stretti discendenti? | ![]() La porta alchemica di P.zza Vittorio (Roma) |
La testimonianza di Girolamo Segato
Nessuno fino ad ora è mai riuscito a dimostrare direttamente che la tradizione alchemica abbia avuto qualche fondamento scientifico, eppure a ben vedere, la misconosciuta storia di Girolamo Segato (1792-1836) può costituire un importante indizio in tale direzione. L’eclettico cartografo italiano infatti riuscì a produrre le prove che bastano ad acclarare una volta per tutte ...
di Claudio Negrioli
Seguo Beppe Grillo sin da quando smise i panni del testimonial dello Yogurt e iniziò a parlare tra i denti sulle magagne schifose del regime, che in qualche modo pur lo nutriva, come da antica consuetudine riservata ai giullari di corte.
Ebbi modo di vederlo e sentirlo più volte, e in una occasione - era il 1996 mi pare - addirittura scambiai qualche frase con lui che, solo soletto, sembrava un barbuto alternativo da parcheggio, e distribuiva, prima di salire sul palco, manifestini per la libertà di informazione, in cambio di mille lire.
Ho sempre ammirato in quest'uomo, che pur non è esente da colpe e sbagli, per la corrosiva dialettica condita dall'aspro accento ligure elevato dal tono penetrante e acuto della sua voce, che se un grillo umano avesse voce non potrebbe essere diversa.
Nato come comico, Grillo è un giullare che a forza di irridere e scoprire quasi per gioco le malefatte del regime democratico italiano che ci governa da oltre 60 anni, prima o poi si è inevitabilmente imbattuto nelle sofferenze, ingiustizie e morti causate da quella che ora, con voce cambiata in minaccia stridente chiama La Casta.
Grazie al potere speciale che gli deriva dal suo status, può dire anzi strillare verità - o almeno pezzi di essa – che, dette da uno qualsiasi di noi, ci porterebbero dritto in prigione.
Appoggio e condivido la sua dichiarazione per il NON voto, e invito gli amici a fare altrettanto.
In alternativa, propongo il sabotaggio della farsa elettorale del 13 aprile 2008, magari pretendendo l'applicazione certosina del regolamento elettorale che prevede un metodo astensivo che garantisce di essere percentuale votante - quindi non delegante - ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza.
E` infatti facoltà dell'elettore di recarsi al seggio e, una volta fatto vidimare il certificato elettorale, ...
A furia di aspettare che Ron Paul si presentasse come indipendente, il fatidico “terzo posto” alle prossime presidenziali è stato occupato da Ralph Nader, che ha annunciato ieri la sua terza candidatura consecutiva.
Mentre nel 2004 nessuno si accorse della sua presenza, nelle elezioni del 2000 Ralph Nader fu accusato dai democratici di aver tolto ad Al Gore un numero sufficiente di voti da “regalare” a George W. Bush la vittoria finale (poi sancita dalla Corte Suprema con una sentenza molto dubbia).
In realtà era stato Al Gore a gettare al vento fin dall’inizio una presidenza che già aveva in tasca, ma naturalmente i democratici trovarono comodo fare di Nader un capro espiatorio, per cercare di digerire in qualche modo la bruciante sconfitta.
Per i democratici, Ralph Nader è un personaggio particolarmente scomodo, poiché mette in luce “da sinistra“ tutto quello che il partito democratico non è, e che avrebbe dovuto essere: un vero partito in difesa delle minoranze, degli sfruttati e dei meno abbienti, che riuscisse in qualche modo a contrastare lo strapotere corporativo che oggi invece domina la politica americana, e dal quale lo stesso partito democratico si è lasciato fagocitare.
“Ho deciso di candidarmi – ha detto Nader – per dare una voce a tutti quelli che protestano contro situazioni che vanno dall’Iraq alla Palestina, dalla Enron a Wall Street, da Katrina ai maneggi dell’amministrazione Bush, dalla complicità dei democratici per non avergli impedito la guerra, a quella per non avergli impedito i tagli alle tasse [a favore delle corporations].”
Talmente scomodo è Ralph Nader, che il “democraticissimo“ Al Gore gli impedì di assistere alla convention del suo partito, ...
C’è una barzelletta, terribile e splendida, che dice:
Vorrei tanto morire nel sonno, come mio nonno, e non urlando di terrore, come i suoi passeggeri.
Ebbene, una volta di più possiamo affermare che la realtà supera la fantasia. Qualche giorno fa i passeggeri di un volo interno delle Hawaii hanno passato dieci minuti particolarmente tesi, quando si sono accorti che invece di compiere le solite manovre di avvicinamento alla pista di atterraggio, l’aereo ha oltrepassato l’isola a cui erano destinati, e ha continuato tranquillamente a volare nella stessa direzione, senza scendere di quota.
Solo dopo che l’agitazione fra i passeggeri ha raggiunto un certo livello, l’aereo ha fatto una inversione a “U” ed è regolarmente atterrato allo scalo previsto.
Pare che ambedue i piloti si fossero addormentati ai comandi.
La compagnia aerea GO!, responsabile del volo, ha fatto sapere che parlerà solo dopo che sarà terminata l’inchiesta, ma dalla torre di controllo si è saputo che già da qualche minuto prima della prevista manovra di approccio ...
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