di Murray N. Rothbard (traduzione di Paxtibi)
Nel tentare di descrivere come una "società senza stato" – quindi, una società anarchica – potrebbe funzionare con successo, vorrei in primo luogo disinnescare due critiche comuni ma erronee di questo approccio. La prima è l'argomento per cui, nel provvedere a servizi per la protezione e la difesa come i tribunali, la polizia, o persino la legge in sé, starei semplicemente contrabbandando di nuovo lo stato all'interno della società in un'altra forma e che quindi il sistema che sto analizzando e sostenendo non è "realmente" l'anarchismo. Questo tipo di critica può farci soltanto scivolare in una infinita ed arida disputa sulla semantica. Lasciatemi dire fin dall'inizio che definisco lo stato come quell'istituzione che possiede una o entrambe (quasi sempre entrambe) le seguenti proprietà: (1) ottiene il suo reddito dalla coercizione fisica conosciuta come "tassazione"; e (2) afferma e solitamente ottiene un monopolio imposto dei servizi della difesa (polizia e tribunali) in un data zona territoriale. Un'istituzione che non possiede neanche una di queste proprietà non è e non può essere, conformemente alla mia definizione, uno stato. D'altra parte, definisco la società anarchica come una società dove non c'è possibilità legale per l'aggressione coercitiva contro la persona o la proprietà di un individuo. Gli anarchici oppongono lo stato perché ha la sua vera essenza in tale aggressione, vale a dire, l'espropriazione della proprietà privata per mezzo della tassazione, l'esclusione coercitiva di altri fornitori di servizi di difesa dal suo territorio e tutti le altre depredazioni e coercizioni costruite su questi fuochi gemelli dell'invasione dei diritti individuali.
Né è la nostra definizione dello stato arbitraria, dato che queste due caratteristiche sono state possedute da quelli che sono stati riconosciuti generalmente come stati nel corso della storia. Lo stato, tramite l'uso della coercizione fisica, ha arrogato a sé un monopolio ...
Due notizie recenti, messe una accanto all’altra, sembrano provenire da due pianeti diversi.
Da un lato abbiamo l’unica nazione al mondo ad aver sofferto un attacco nucleare che continua imperterrita a trastullarsi con i reattori atomici, pur essendo seduta su una faglia tettonica che provoca una media di cento scosse telluriche all’anno. Dopo Stati Uniti e Francia, il Giappone è il terzo paese al mondo per quantità di energia ricavata dal nucleare, ed incidenti come quello di ieri a Kashiwazaki – dove un forte terremoto ha causato la fuoriuscita di liquido radioattivo, che ha finito per inquinare le acque marine – non sembrano scomporli più di tanto.
D’altronde, le risorse di carbone minerale e di idrocarburi in Giappone sono pressochè nulle, e una sorta di fatalismo generalizzato ha dovuto in qualche modo rimpiazzare le preoccupazioni che regolarmente emergono fra chi abita vicino ad una centrale atomica.
L’altra notizia, già stupefacente di per sè, rende la prima - appunto - degna di una altro pianeta. Come si può vedere dal filmato....
... un tranquillo pensionato, ex-ingegnere appassionato di onde radio, ha scoperto come ricavare energia dall’acqua salata. Ma la cosa più sconcertante è che la sua scoperta è stata del tutto casuale: John Kanzius infatti stava lavorando ad un progetto ...
di Nicoletta Forcheri
Dopo la notizia sulla stampa il 20 giugno scorso della concessione di permessi di ricerca di idrocarburi nei più bei paesaggi della Toscana e del mondo, è calato il silenzio, provocato ad arte dalle dichiarazioni falsamente rassicuranti del presidente della Regione Toscana, Martini (“non ci saranno mai trivelle nel Chianti”) e dell’assessore all’Ambiente Artusa, che ha dichiarato la sua intenzione di annullare i permessi con una delibera della giunta regionale.
A parte che la regione Toscana se è guardata bene dall'annullare checchessia, tra le altre reazioni degne di nota, spiccano quelle sibilline di Rutelli e di Pecoraro Scanio: il primo ha affermato di non saperne niente, ma normalmente era stato avvertito qualche giorno prima. Il secondo si è limitato a preoccuparsi unicamente delle zone protette, già salvaguardate nei permessi. Numerosi sono gli altri punti torbidi, per l’ambiente, e non solo di cui si dovrebbe preoccupare....
Primo, chiunque conosca quelle zone o vi abiti, sa che da Montalcino ad Asciano, Buonconvento, passando da Siena fino a Monteriggioni e San Gimignano, e diradando verso Castellina in Chianti e Calstelnuovo di Berardenga, ma anche il volterrano e la maremma, è tutto un insieme di paesaggi eccezionali, miracolosamente preservati intatti nei millenni, che sarebbero da tutelare in toto per il futuro, ...
L’avevamo definito il “Pietro Micca” della libera espressione, anche per l’assonanza con il nome: Piero Ricca sta diventando un piccolo eroe popolare grazie alla sua coerenza, alla sua lucidità mentale, alla sua totale mancanza di timore verso i potenti, che esibisce fiero del suo ruolo di “cittadino”, armato di diritti quanto di doveri.
Dopo Emilio Fede, è toccato a Clemente Mastella cadere vittima dell’imboscata di Ricca, il quale, telecamera alla mano, gli ha posto alcune questioni imbarazzanti che lo hanno costretto a mostrare che tipo di gentiluomo fosse: in pochi secondi un ministro della repubblica italiana è riuscito a dare a un suo concittadino del coglione e del deficiente in una pubblica via.
Se è solo per quello, Fede gli aveva sputato addosso, ma lui ministro non lo è ancora diventato. Ci si raffina col tempo.
Ora però viene da domandarsi questo: a che serve dare del mafioso a un mafioso? A che serve dare del venduto a un venduto, dello schiavo a uno schiavo, ...
di Giorgio Mattiuzzo
Tutti i bambini nati in eccesso rispetto
a ciò che sarebbe necessario al mantenimento
della popolazione a questo livello debbono
necessariamente perire, a meno che per loro
non sia fatto posto dalla morte di persone adulte
Thomas Robert Malthus
La licenza di avere dei bambini
a piacimento è un qualcosa che
mi ha preoccupato per molto tempo,
a tal punto da suggerire [...]
una restrizione al diritto di avere un figlio.
Maurice Strong
Tra chi indaga i fatti mondiali cercando di vedere al di là del velo delle apparenze, ve ne sono alcuni che ritengono sia in atto da parte di importanti organizzazioni internazionali una strategia a lungo termine che ha come scopo la modifica delle attuali strutture politiche ed economiche globali, che starebbero portando l'intero pianeta verso la distruzione ecologica. Alla base delle questioni ambientaliste vi sarebbe il rapporto che il genere umano ha con l'ambiente che lo ospita, e quindi secondo queste visioni ecologiste l'umanità andrebbe drasticamente ridotta di numero per mezzo di politiche statali e sovranazionali di controllo delle nascite.
Non mancano in realtà le testimonianze di importanti personalità della scena mondiale a favore di una decrescita del numero di esseri umani sulla Terra, a favore di un rinnovato equilibrio tra Gaia (così viene definito il nostro pianeta, riprendendo un termine della mitologia classica), l'Uomo e le risorse naturali. Va da sé che per ridurre la popolazione umana si può operare soltanto in due modi. Aumentanto la mortalità o diminuendo la natalità. Per avere una riduzione sensibile della popolazione mondiale, è inutile dire che si può operare ...
di Marco M.
Un nuovo robot armato aiuterà soldati e forze dell'ordine statunitensi. Per combattere i cosiddetti "comportamenti antisociali" e piegare all'obbedienza incondizionata i cittadini, CCTV e sorveglianza massiccia non bastano più.
Presto negli USA potrebbero essere utilizzati a tal scopo dei robot semoventi su cingoli, dotati di cam e sensori di movimento e soprattutto armati di taser, la pistola in dotazione alle forze dell'ordine statunitensi che spara scariche elettriche tramortendo, contraendo i muscoli e rendendo le persone colpite incapaci di muoversi.
Insomma, un nuovo mezzo di controllo sociale che sarà dotato di autonomia ed intelligenza artificiale fino a poter fare tutto da solo e con cui non sarà possibile "ragionare" nè consigliabile ribellarsi.
Il nuovo giocattolo è il risultato di una partnership strategica tra la iRobot, ditta che produce robot per le forze di polizia, ...
Piero Ricca segnala il suo nuovo blog temporaneo QUI
E’ venuto il momento di dimostrare la vera forza di Internet, da parte di tutti coloro che lo utilizzano come mezzo di libero scambio di informazione, e che lo ritengono arma assolutamente indispensabile per la salvaguardia dei diritti del cittadino, in un momento cruciale della storia del mondo moderno.
Niente di meno. Non stiamo scherzando.
Piero Ricca è la persona che qualche anno fa osò esternare pubblicamente il proprio sentimento verso l’uomo sbagliato, nel luogo sbagliato e nel momento sicuramente meno opportuno: ebbe cioè l’ardire di urlare “buffone” ad un suo concittadino che il quel momento era sia Presidente del Consiglio che super indagato per noti reati - poi di fatto confermati - nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano.
Che sarebbe come urlare “birichino” a un sospetto stupratore di bambini che sta andando a ricevere la conferma della sua condanna.
L’uomo infatti, che doveva avere la coscienza perfettamente a posto, pensò bene di scatenare contro Ricca l’equivalente di dieci battaglioni di Marines contro una famiglia di iracheni indifesi: con il risultato che vinse l’orgoglio degli iracheni, e nonostante le pesantissime perdite – il poveraccio deve aver passato un paio di anni che non auguriamo a nessuno – Piero Ricca divenne il Pietro Micca della libertà di espressione in Italia.
In un paese la cui Costituzione sancisce chiaramente il diritto alla propria opinione, senza “se” e senza “ma”, Ricca era stato obbligato a cambiare la propria definizione di Berlusconi da “buffone” a “puffone”, ...
(QUI la seconda parte dell'intervista, che ora ha i sottotitoli in Italiano, grazie all'utente Totalrec.)
In questa intervista alla CNN - che probabilmente rimarrà la sua ultima per molto tempo – ieri Michael Moore ha toccato al cuore il vero problema dei nostri tempi. Che non è la follia imperialista dei neocons, nè la strategia da strozzinaggio dei petrolieri, nè l’ingordigia ormai endemica dell’industria farmaceutica, ma l’acquiescenza passiva dell’intera categoria dei giornalisti mainsteam, che grazie alla loro perenne “disattenzione” su questi fondamentali argomenti permettono a tutto quanto sopra di accadere tranquillamente sotto i nostri occhi.
Sicuro di sè, informatissimo e tutt’altro che accattivante, Michael Moore è solo l’ombra lontana del goffo regista un pò presuntuoso che nel 2002 aveva urlato dal palcoscemnico degli Oscar tutta la sua vergogna contro Bush e la sua amministrazione di “guerrafondai”.
Quello che era stato un gesto istintivo - genuino ma politicamente inutile - si è lentamente trasformato in una lucida azione costruttiva, dove la conoscenza dettagliata della materia fa da punto di appoggio indistruttibile di ogni sua nuova argomentazione.
Moore è cresciuto ed è diventato adulto, come filmmaker, attraverso Columbine, Fahrenheit 911, e ora Sicko, il nuovo film che mette a nudo lo spietato sistema sanitario americano, tenuto in piedi dal perverso sistema assicurativo, e basato sul puro concetto di profitto, che viene ottenuto ovviamente sulla pelle dei meno abbienti.
Era proprio per parlare di Sicko, uscito da poco in tutta America, che ieri Wolf Blitzer stava intervistando Moore, ma di fronte alla “furia ragionata” del regista ...
di Giorgio Mattiuzzo
Il 21 luglio 2005 secondo le autorità britanniche alcuni figuri provenienti dall'Africa hanno tentato di portare a compimento degli attentati contro il trasporto pubblico londinese per mezzo di rudimentali ordigni fatti in casa, nascosti in anonimi zainetti. Di fatto, un attentato fotocopia di quello avvenuto esattamente due settimane prima e che ha causato 52 morti. Per fortuna dei londinesi, però, le bombe hanno fatto cilecca e, dopo una enorme caccia all'uomo, i presunti terroristi sono stati arrestati e adesso quattro di loro sono stati giudicati colpevoli in tribunale.
Gli ordigni erano stati costruiti con acqua ossigenata comprata dai fornitori di parrucchieri e con farina di chapati, una specialità culinaria indiana, una specie di pane. Gli esperti hanno affermato che “nessuno prima di allora si era imbattuto in ordigni con queste caratteristiche”, tanto che hanno dovuto spendere “diversi mesi” per capire come funzionavano. Alla fine sono arrivati alla conclusione di non aver capito come abbiano fatto a non funzionare.
Uno degli accusati dice di aver aggiunto alla mistura esplosiva di acqua ossigenata e farina dell'acqua di rubinetto, ...
di Gennaro Carotenuto
E' cominciato a Buenos Aires il processo contro il prete cattolico Christian Von Wernich, accusato da 120 testimoni di aver partecipato direttamente a 42 sequestri, di avere preso attivamente parte alla tortura di 31 persone, di aver personalmente stuprato e di avere partecipato ad almeno sette omicidi durante la dittatura militare.
"Dovete pagare, con la tortura, con la morte, perché siete colpevoli", diceva il cappellano della Polizia bonaerense Christian von Wernich, a donne e uomini inermi legati sulla "parrilla", la branda metallica sulla quale venivano anche da lui torturati.
Racconta uno dei testimoni che quando Hector Baratti, attualmente detenuto desaparecido come la sua compagna Elena, incinta di sei mesi quando fu sequestrata, domandò al sacerdote per cosa dovesse pagare sua figlia Ana, nata in cattività e anche lei (avrebbe 30 anni) attualmente desaparecida, il sacerdote non ebbe dubbi e rispose: "anche la neonata deve pagare per le vostre colpe".
Elena de la Cuadra, la madre della piccola Ana, fu tenuta in vita per quattro mesi dalla banda della polizia bonoarense ...
Sta per esplodere in America – e quindi nel mondo, si presume – il dibattito sugli UFO.
A sbloccare l’eterno stallo fra i convinti assertori della presenza di altri esseri nell’Universo, e i denigratori più scettici, pare sarà l’uscita – o meglio, il rilancio - del documentario “Out of the blue”, titolo che gioca sul doppio significato di “sbucati dal nulla” e “usciti dal cielo”.
Lo studio dell’ “ufologia”, intendiamoci, non è cosa di oggi, ed è fin dallo storico “incidente di Rosewell”, del 1947, che moltissime persone hanno dedicato una vita intera allo studio di questo fenomeno. Ma fino ad oggi la questione è rimasta relegata ai margini del discorso mainstream, e nessuna “persona seria” – intesa come “pubblicamente presentabile” - se ne è mai occupata ufficialmente.
Ora invece abbiamo addirittura un ex-presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, che sostiene di aver visto personalmente degli UFO, e accanto a lui è subito comparsa un’altra figura di tutto rispetto, l’astronauta Gordon Cooper (progetto Mercury), che dice di aver fatto la stessa esperienza.
Il documentario “Out of the blue”, che è stato girato nel 2006, inizia con alcune testimonianze ...
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