Seymour Hersh – sempre lui – ha rivelato un incontro avvenuto un paio di mesi fa nell’ufficio di Dick Cheney, nel quale furono discusse diverse idee per provocare una guerra con l’Iran.
L’incontro è avvenuto poco dopo la fallita provocazione navale nel golfo di Hormuz, fra una nave americana e una vedetta iraniana.
Fra le nuove proposte c’era anche quella di vestire alcuni marinai americani da soldati iraniani, metterli su una finta vedetta iraniana, e farsi aggredire da loro, creando un incidente del tutto “casalingo”. L’idea fu scartata perchè la nave americana aggredita avrebbe risposto al fuoco, causando probabili vittime fra gli americani della vedetta. Ma il fatto stesso che sia stata discussa – come suggerisce Hersh – descrive il livello a cui avvengono certe discussioni, da cui dipende la sicurezza del mondo intero.
Quella dell’aggressione navale inoltre sembra una malattia ... ... dalla quale gli americani non riescono a liberarsi: a Cuba, nel 1898, si autoaffondarono il Maine, per fare guerra alla Spagna. Per entrare nella I guerra mondiale, fecero affondare il Lusitania. Per entrare nella II guerra mondiale, si fecero affondare mezza armata a Pearl Harbour. Per dichiarare guerra al Vietnam, finsero di essere aggrediti da una loro vedetta nel Golfo del Tonchino. E di recente, dopo il fallito “attacco” da parte della vedetta iraniana nel Golfo di Ormuz, stavano già pensando ad una nuova versione dello stesso immutevole e immarcescibile trucco dell’incidente navale.
A questo punto stupisce quasi che non abbiano lanciato delle navi anche contro le Torri Gemelle.
Massimo Mazzucco
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Attenzione ad un nuovo “Golfo del Tonchino"Già nel gennaio 2007 Ron Paul avvisava chiaramente delle intenzioni di Cheney & Co.
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