di Marco Cedolin
Dopo la sentenza del TAR del Veneto del 18 giugno scorso che aveva accolto il ricorso concernente la sospensione dei lavori, dichiarati illegali ed illegittimi, per la costruzione della nuova base americana Dal Molin a Vicenza, poi annullata il 29 luglio dal Consiglio di Stato che aveva ritenuto la decisione del governo un “atto politico insindacabile dal giudice amministrativo”, ci troviamo dinanzi ad una nuova svolta della controversa vicenda che vede larga parte dei cittadini vicentini contrapporsi agli interessi militari americani.
Ieri l’area ovest dell’aeroporto Dal Molin è stata infatti formalmente consegnata alle cooperative rosse che saranno responsabili della commessa di 245 milioni di euro concernente la progettazione e la costruzione delle nuove infrastrutture americane. La CMC di Ravenna e la CCC di Bologna, già impegnate in molti fra i più importanti appalti concernenti grandi infrastrutture compresi quelli per l’alta velocità ferroviaria, .... .... hanno di fatto preso in consegna il sito per iniziare le operazioni dei preparazione del cantiere e procedere con l’inizio dei lavori il cui completamento è previsto entro il 2012.
Chi sono CMC e CCC?
Oltre all’ampliamento della base di Sigonella la Cmc ha operato in qualità di general contractor nella costruzione di molte tratte Tav, fra le quali la tratta Bologna–Firenze dove, facendo parte del consorzio Cavet insieme ad Impregilo e Fiat Engineering, risulta imputata in un processo per devastazione ambientale, in quanto i lavori di scavo delle gallerie prosciugarono le sorgenti e inquinarono il territorio con fanghi contenenti oli minerali. Negli anni ‘90 costruì parte della metropolitana milanese. Nel 1998 partecipò al consorzio italo–colombiano Impregilo– Minciviles per la costruzione della centrale idroelettrica Porce, che non fu portata a termine e determinò un contenzioso giudiziario per inadempimento contrattuale. Nel 2004 si aggiudicò il primo lotto della Salerno–Reggio Calabria per 678 milioni di euro senza rispettare il termine dei lavori previsto. La Ccc ha collaborato nella costruzione delle tratte per l’alta velocità ferroviaria e si è aggiudicata sostanziosi appalti nell’ambito delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, dove ha costruito i trampolini per il salto di Pragelato, il secondo lotto della pista da bob di Cesana e parte del villaggio olimpico di Torino. Ha inoltre costruito varie infrastrutture dell’aeroporto L. Da Vinci e della stazione di Roma Termini.
Appare chiara a questo punto la volontà del governo di non lasciare alcuno spazio alla mediazione con i comitati di cittadini che da anni si oppongono alla costruzione della nuova base americana e ripetutamente hanno chiesto fosse indetto un referendum per coinvolgere nella decisione la popolazione destinata a subire le conseguenze determinate dalla nuova infrastruttura.
La decisione rimane pertanto “un atto politico insindacabile” calato dall’alto sulle spalle dei cittadini, con il rischio sempre più concreto che anche a Vicenza, come in Valle di Susa nel 2005, la situazione nei prossimi mesi rischi di degenerare in un muro contro muro fra la popolazione e le forze dell’ordine, con le tragiche conseguenze che si possono facilmente immaginare.
Marco Cedolin
http://ilcorrosivo.blogspot.com/
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