Ormai è da diversi anni che i media tradizionali hanno ingaggiato la loro battaglia contro le presunte “fake news”.
Noi abbiamo già sottolineato diverse volte come molto spesso siano gli stessi media tradizionali a propagarle, ma non è questo lo scopo del presente articolo. Oggi vorrei provare a capire quello che succede nella testa del giornalista mainstream nel momento in cui scrive un articolo che denuncia le “fake news”.
Prendiamo ad esempio questo articolo comparso su Repubblica due giorni fa, intitolato "Sul sito di Repubblica nasce TrUE per combattere le fake news". Questo è l’incipit:
“Ad aprile sui siti di propaganda legati al Cremlino inizia a circolare la "notizia" secondo la quale il coronavirus sarebbe stato creato da Bill Gates per dominare il mondo”. Ora, io sfido chiunque a trovarmi un solo “sito di propaganda legato al Cremlino” che abbia detto che “Bill Gates ha creato il coronavirus per dominare il mondo”. Non esiste. Non lo troverete mai. Per il semplice motivo che a) “i siti di propaganda legati al Cremlino” esistono solo nella testa di chi ha scritto un articolo del genere. E b) nessuno ha mai semplificato in modo così rozzo il fatto che Bill Gates abbia creato un virus “per dominare il mondo”. Solo nei fumetti c’è il cattivo di turno che “vuole dominare il mondo”. Ma, appunto, è una semplificazione destinata al massimo ad impressionare la mente ancora ingenua di un ragazzino.
«Assurdo, rischioso e ingiusto, perché incostituzionale». Gioele Magaldi condanna il "trattamento sanitario obbligatorio" imposto dalla Regione Lazio, che dispone da ottobre l'obbligo del vaccino antinfluenzale per gli over-65, i medici e gli infermieri. Attraverso l'avvocato "rooseveltiano" Vanni Oddino, il Movimento Roosevelt (presieduto da Magaldi) ha presentato ricorso al Tar del Lazio, unendosi alle analoghe iniziative dei medici laziali rivoltisi all'autorità giudiziaria per fermare l'ente guidato da Nicola Zingaretti. Non è tutto: in una circolare che programma le campagne vaccinali per l'autunno - spiega la giornalista Monica Soldano, esponente di primo piano del Movimento Roosevelt - lo stesso ministero della sanità si affretta a recepire la "forte raccomandazione" del Lazio affinché il vaccino antinfluenzale sia somministrato anche ai bambini, dai 6 mesi compiuti fino ai 6 anni, nonostante il fatto che a sconsigliarlo (come scrive lo stesso ministero) siano autorevoli voci della stessa comunità scientifica. «Personalmente - dice Magaldi - io il Tso lo farei a chi scrive queste cose: la comunità scientifica sconsiglia, e noi impunemente raccomandiamo?».
«C'è una diffusa indignazione per le modalità dello strumento adottato dal Lazio», spiega Monica Soldano, coordinatrice del servizio di Sostegno Legale del Movimento Roosevelt che difende gratuitamente i cittadini colpiti da sanzioni ingiuste durante il lockdown: «L'ordinanza regionale non può imporre un Tso, visto che l'articolo 32 della Costituzione lo consente solo se c'è un pericolo imminente: e l'influenza stagionale non rappresenta certo un pericolo così grave, né tantomeno imminente, da imporre un trattamento sanitario obbligatorio». Non solo: «Sempre in base alla Costituzione, un ente come la Regione non ha il potere di emanare una simile ordinanza: chiediamo infatti al Tar che venga annullata per eccesso di attribuzione di potere (abuso di potere, quasi) e per assenza di competenza costituzionale». Il Lazio, poi, si rifà al Dpcm sull'emergenza Covid firmato da Giuseppe Conte lo scorso 27 aprile, «quando ormai la pandemia si stava attenuando», mentre l'obbligo vaccinale nel Lazio scatterebbe solo a ottobre, «cioè 5 mesi dopo l'emergenza». Infine, serviva almeno un cospicuo avallo scientifico: invece, il Lazio dichiara solo di aver "sentito per vie brevi" il Comitato tecnico-scientifico del governo. Solo una telefonata? «Questa ordinanza - sottolinea Monica Soldano - è nata in maniera preoccupante, sul piano del rispetto delle procedure».
Ieri sera ho visto la trasmissione di Giletti “Non è l’arena”. Non so se se si trattasse di una puntata ex-novo, oppure di un montaggio di puntate precedenti, ma quello che ho visto mi ha lasciato di sale.
Giletti infatti ha mostrato l’audizione, praticamente integrale, che Nino di Matteo ha rilasciato di fronte alla commissione parlamentare antimafia riguardante la sua mancata nomina a direttore del DAP da parte del ministro Bonafede.
Era una storia che conoscevamo già, nei suoi termini generali, ma sentire quel racconto dettagliato, quasi minuto per minuto, nel quale un ministro offre a un magistrato una certa posizione, e poi quando questi accetta, lui gli rivela di non potergliela più assegnare “perchè ci sono stati dinieghi o mancati gradimenti”, è una cosa che fa rabbrividire.
Lo scandalo del cortisone: 2 mesi fa, Speranza sapeva - Censura: piccole vittorie, nuove sconfitte - Gli USA ricorrono al Ceasar’s Act - Facebook circonda l’Africa - Italiani: nuove regole sul sesso.
Hollywood: la grande macchina dell’inganno - La colonizzazione del subconscio - Matrix e 11 settembre - Conspiracy Theory: il complottista entra nella società - Titanic: il falso storico - Avatar: il sogno catartico - Kubrick e il falso lunare - The dark side of the Moon: il falso del falso.
Avviso: Sabato 20 giugno giornata nazionale Stop 5G - QUI la locandina
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La lettera spedita a Speranza dai medici italiani.
di Maurizio Blondet
L’ultima che ho appreso è questa: la Bill and Melinda Gates Foundation ha pagato una società di pubbliche relazioni 1,6 milioni di dollari perché recluti una coalizione segreta di accademici che facciano togliere la moratoria, oggi realizzata dall’ONU, sugli esperimenti di “gene drive”, in modo che possano continuare le applicazioni.
Il “Gene Drive” (spinta, o “forzatura” genica) è una pericolosa tecnica di bio-ingegneria sul DNA pensata per produrre l’estinzione di intere specie viventi che noi riteniamo indesiderabili. La tecnica inserisce nel cromosoma della specie da eliminare una modifica dannosa ed ereditabile dalla discendenza, tale da portare alla scomparsa di quella specie entro poche generazioni.
Tipici esperimenti sono stati condotti (senza troppo succeso) su specie dannose e infestanti, come le zanzare anofeli: si agisce sul cromosoma Y (che determina il sesso maschile) in modo che nascano (quasi) solo zanzare maschio. In natura, ogni nuova generazione ha più o meno il 50% di maschi e il 50% di femmine; con la “forzatura” (genetic drive) si producono, diciamo, l’80% di maschi e il 20% di femmine. Non solo i maschi sono innocui (a “pungere” sono le femmine) ma nel giro di qualche generazione le zanzare scomparirebbero perché i maschi non trovano “compagne” con cui accoppiarsi.
Il professor Michele Carducci delinea uno scenario inquietante e spiega la portata della questione 5g: “Ci stiamo giocando le nostre libertà fondamentali di cittadini, il futuro stesso della democrazia”.
Intrervista al professor Michele Carducci, docente, professore ordinario di diritto costituzionale comparato e diritto climatico presso l’Università del Salento, che cura da anni e tiene all’avanguardia delle battaglie ambientaliste.
Vittorio Colao, 58 anni, di Brescia, dirigente d’azienda, amministratore delegato di Vodafone dal 2008 al 2018, dall’ aprile 2020 è stato designato dal governo italiano per guidare la task force della cosiddetta ‘Fase 2’ per la ricostruzione economica del Paese dopo la pandemia.
Oggi Maurizio Martucci sul blog Oasi Serena scopre che Vittorio Colao è pure Consigliere d’Amministrazione di Verizon, con compiti di Corporate Governance and Policy, Finance.
Verizon è il principale attore mondiale del wireless di quinta generazione.
Nessuno ne sapeva niente, nessuno ne aveva mai fatto menzione. Sul sito della multinazionale americana però c’è tutto, e la nomina in corso d’opera è datata dall’anno scorso.
Asintomatici: nuova retromarcia dell’OMS - Colao svela che non ci sono parametri di sicurezza 5G - USA: gli eccessi del politically correct – In Inghilterra proibito il sesso fuori casa.
Che cos’è il 5G, quali innovazioni promette, quali sono i rischi, chi stabilisce i parametri di sicurezza di questa nuova tecnologia?
ERRATA CORRIGE: anche se si evince dal contesto, al min.22.26, Pizzuti intendeva dire “bassissime potenze, a potenze che....” anziché “bassissime frequenze, a frequenze che.....” .
Leggi tutto: Giornalisti e debunker sono la stessa cosa