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Sembrava di essere tornati a 60 anni fa, quando Alan Shepard venne sparato in cielo dentro un tappo di champagne chiamato “Mercury”.
La stessa eccitazione del telecronista, lo stesso tono epico, la stessa aspettativa fremente, lo stesso applauso liberatorio al momento dell’atterraggio, tutto è stato rivissuto come uno strano deja-vu da coloro che assistettero, nel 1961, al lancio del primo americano nello spazio.
Perché appunto di questo si è trattato ieri. Un semplice volo sub-orbitale, durato una decina di minuti, nel quale una capsula viene sparata fuori dall’atmosfera per poi rientrarvi subito, appesa a dei paracadute. Esattamente come sessant’anni fa. L’unica differenza è che questa volta il razzo di lancio viene recuperato, e che nella capsula, invece di un astronauta addestrato, c’erano quattro civili sbruffoni in cerca di gloria mondana.
La grande campagna vaccinale nel mondo sembra di colpo essersi arrestata. Partita con gran fanfara nel gennaio di quest’anno, sembrava che in pochi mesi il magico vaccino avrebbe liberato l’umanità dalla maledizione del Covid, e avrebbe riportato tutto alla normalità.
Invece la campagna vaccinale ha subito un primo, duro contraccolpo in primavera, quando i gravi effetti avversi causati da AstraZeneca (e non soltanto) sono diventati di pubblico dominio. Per la prima volta, milioni di persone che riponevano una fiducia cieca della vaccinazione hanno cominciato ad avere dei dubbi. Ma il contraccolpo è stato presto riassorbito, poiché le agenzie del farmaco, ben supportate dai media a voce unificata, sono riuscite a far passare il nuovo slogan “i benefici superano i rischi”. E così la maggior parte della popolazione si è convinta comunque a proseguire. Magari con qualche dubbio in più, ma le vaccinazioni sono riprese a pieno ritmo in tutti i paesi dell’Occidente.
Poi però deve essere successo qualcos’altro, perchè i proclami trionfalistici dei media pro-vax hanno cominciato a scomparire.
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Dal CdS di oggi leggiamo: “Il presidente Emmanuel Macron si è rivolto ai francesi la sera del 12 luglio, alle 20, in diretta televisiva dall’Eliseo, per fare il punto sulle riforme economiche e il rilancio del Paese. Un appuntamento occupato in gran parte da nuovi annunci sulla lotta alla pandemia. Tra le novità comunicate anche la vaccinazione obbligatoria per il personale medico e il ricorso al pass sanitario per permettere l’accesso in luoghi come ristoranti, cinema o musei.
Questa sera un amico ha mandato queste riflessioni per la trasmissione di contro.tv. Ve le ripropongo, perchè mi piacerebbe sentire anche la vostra opinione.
di Manlio Dorigo
Vorrei proporvi un breve riflessione (anzi due) post euforia Europea. La prima riguarda la sfera emotiva nella quale ognuno riversa le più diverse motivazioni: personalmente ho provato una grande soddisfazione nel vedere sconfitto un Paese che da secoli ci hanno spiegato essere dalla parte giusta della Storia e che quasi sempre è abituato a vincere e a dominare (anche perchè scrive o detta le regole del "Gioco"), aspettandosi poi dagli altri il fair play e il rispetto che si deve al più forte.
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Matteo Bassetti: Dr. Jekyll e Mr. Hyde - Ministro dell’istruzione: promessa di marinaio? - Ripristinata la frase scomparsa dal regolamento europeo – Ucciso presidente di Haiti: c’entrano i vaccini? Milena Gabanelli fa (mezza) marcia indietro - I piloti d’aereo non rischiano i trombi?
Molti si sono indignati, nei giorni scorsi, quando Matteo Bassetti ha suggerito che “in autunno si potrebbero mettere in lockdown soltanto le persone non vaccinate”.
Ovviamente, si tratta di una provocazione molto forte, che non ha mancato di generare violente ripercussioni. Talmente violente sono state queste ripercussioni che Matteo Bassetti, fingendosi stupito, ha poi dichiarato: "Mi hanno massacrato con insulti e minacce, altro che scorta! Devo averne due di macchine di scorta, adesso. Hanno bersagliato unicamente me accusandomi di istigare all'odio. Ma che istigo all'odio! Io ho semplicemente detto che oggi non parlerei di lockdown perché è prematuro e troppo allarmistico, ma ho detto una cosa logica: se dovrà esserci un lockdown o una restrizione, è evidente che riguarderà chi non è vaccinato"".
Ma non stiamo a prenderci in giro, accà gnisuno è fesso. Matteo Bassetti sapreva benissimo quale fosse la portata delle sue dichiarazioni e quale sarebbe stata la loro inevitabile conseguenza. Ma lo ha fatto lo stesso. E lo ha fatto per un motivo molto preciso: spostare i paletti, in vista di una strategia a lungo termine.
Leggi tutto: Commenti liberi 24 lug 2021