di Giorgio Mattiuzzo
Quando si dice covarsi una serpe in seno. La coalizione di centro sinistra, dopo aver portato in Parlamento le sensibilità politiche più disparate, sembrava aver trovato un punto di accordo riguardo al problema iracheno. Certo era un grosso problema, politico e di immagine. Adesso però la medesima questione si pone di nuovo con un'altra missione all'estero, quella in Afghanistan. Bisogna dire, a parziale discolpa della maggioranza, che in campagna elettorale non andava di moda parlare dell'Afghanistan. Nessuno ci aveva più pensato a quel teatro di azione. Pozzi petroliferi non ce ne sono e, a meno di navigare in internet tra siti di dubbio gusto, nessun pacifista responsabile aveva mai menzionato quella guerra, tantomeno aveva mai osato metterla in dubbio.
Ma si sa come è fatta questa gente: gli dai un dito e si prendono il braccio. Così persino in Parlamento. mirabile dictu, adesso si inizia a parlarne, e alcuni esponenti della maggioranza hanno dichiarato di volersi opporre al rifinanziamento, provocando un bello scossone alla stabilità del nuovo governo.
Il nuovo governo, si diceva. Il Ministro degli Esteri D'Alema in viaggio a Mosca ha parlato della tensione e dei problemi riguardo l'Afghanistan:
"E' in gioco la credibilità di una maggioranza politica
Sta partendo in queste ore una lunga "marcia su Roma", che porterà gli abitanti della Val Susa ad un confronto diretto con l'attuale governo su un problema - il cosiddetto TAV /noTAV - che per molti aspetti trascende quello soltanto "ferroviario" della nota vallata piemontese. Di cosa si tratti esattamente ce lo spiega in questo approfondito articolo (che diventerà poi una scheda permanente), il nostro amico e scrittore Marco Cedolin, che conosce il problema molto "da vicino", e che sul TAV ha anche pubblicato di recente un libro.
INCUBO TAV di Marco Cedolin
La storia che voglio raccontarvi parla di grandi capitali e di piccoli uomini, di treni che correranno vuoti a 300 km/h dentro a gallerie scavate nell’uranio, di società private costituite con il denaro pubblico, piramidi di Cheope fatte di smarino e grattacieli di fibre d’amianto, di cittadini che difendono i propri diritti additati come canaglie e di canaglie senza scrupoli …
Dopo le serate di marzo il Gruppo Eventi Culturali del Dopolavoro Ferroviario di Bologna propone un altro appuntamento sull'11 settembre
Venerdì 30 giugno alle 20.45
proiezione del film di Massimo Mazzucco
11 settembre 2001. Inganno globale
Collegamento con Massimo Mazzucco dopo la proiezione
Sala Polivalente del Dopolavoro Ferroviario
(zona Stazione Centrale, entrate da via Stalingrado 12 e da via Serlio 25/2)
INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0516957116, 0514193180
Dopo le serate di marzo con Massimo Mazzucco, Maurizio Blondet, Eric Huschmid e Giulietto Chiesa, venerdì sera a Bologna, in contemporanea con la partita Italia-Ucraina, proietteremo 11 settembre 2001. Inganno globale. A seguire ci collegheremo ancora una volta con Massimo per un'ulteriore chiacchierata ...
Chiedo scusa a tutti coloro che già hanno seguito finora la diatriba con Attivissimo, e che probabilmente non ne potranno più di sentir parlare di quello che è progressivamente diventato un battibecco inutile e sterile. Siamo tutti d'accordo che le discussioni "intelligenti" e "costruttive" siano altre, ma qui evidentemente la posta in gioco era tale da far sì che l'elemento "distruttivo" prendesse il sopravvento (anche se travestito da generosità collaborativa), obbligandomi a scendere necessariamente allo stesso livello.
A furia però di scazzottare a destra e a manca, sono convinto che siamo finalmente arrivati all'osso della questione. Forse tanta tenacia, apparentemente inutile, nel dare retta a chi secondo molti non lo meritava, alla fine ha pagato.
Non sta a me giudicare, naturalmente, ma i fatti sono ora sotto gli occhi di tutti. E a me questi fatti dicono chiaramente che se in Internet esiste una sola, enorme bufala, questa è proprio Paolo Attivissimo.
Se c'è uno cioè che non verifica, lui per primo, le affermazioni eccezionali che fa, è proprio lui. (Che equivale più o meno a dire che la Croce Rossa …
Un tunnel di 800 metri, scavato con rischi enormi, nel corso di lunghi mesi, solo per uccidere un paio di soldati israeliani, e di catturarne un terzo, può sembrare una follia persino all'interno della totale follia rappresentata dalla situazione palestinese oggi.
La reazione che in queste ora si sta scatenando, infatti, da parte di Israele, porterà quasi sicuramente gli abitanti di Gaza a perdere gran parte di quel poco chi si erano riusciti a conquistare nel corso di lunghi anni di lotta e di vessazioni subite.
Molti a questo punto si domanderanno il perchè di una mossa così chiaramente perdente, al punto da sembrare la solita …
di Enrico Sabatino
Dopo la chiara e netta vittoria del NO nel referendum sulla riforma costituzionale voluta dalla CDL, finalmente si è chiuso questo tour de force elettorale con le relative campagne propagandistiche iniziate quasi un anno fa.
Di prossime tornate elettorali a livello nazionale se ne dovrebbe riparlare tra 3 anni, a meno di elezioni politiche anticipate.
E’ arrivato perciò il momento per l’opposizione di fare un bilancio serio di questa catena di sconfitte elettorali …
A causa della lunghezza, e della doppia formattazione (ho lavorato sulla pagina originale di Attivissimo), non è stato possibile pubblicare qui l'articolo, con cui rispondo alla sua dettagliata critica al film Inganno Globale.
Per l'articolo andate qui. Un link a fondo pagina vi riporterà qui, per eventuali commenti.
L'articolo è stato completato in fretta, e mi riservo di apportare in seguito correzioni o possibili aggiunte.
M.M.
Se per caso nella pagina risultassero dei caratteri strani, assicuratevi di stare usando il carattere Unicode (UTF-8) nel browser.
(le accentate dovrebbero ora essere corrette -- dusty)
di Stefano Serafini
La televisione russa ha trasmesso oggi a tutto il continente euroasiatico le intercettazioni telefoniche del leader ucraino Julia Timoschenko, in particolare quella, particolarmente imbarazzante, nella quale la biondochiomata signora chiede consiglio all'ambasciatore americano Herbst su come sviluppare il progetto originario dell'arma del gas: dividere Europa e Russia, danneggiando entrambe, usando il ricatto del rubinetto sul gasdotto che corre in territorio ucraino. L'ambasciatore risponde che le invierà, per consigliarla come si deve, "quelle persone che sai... non voglio parlare per telefono...".
E' la famosa versione arancione dell'indipendenza, …
di Andrea Bonomi
Siamo entrati nell'era dell'informatica, in pieno medioevo tecnologico e siamo asfissiati dai dati. Terabyte e terabyte di informazioni, notizie, immagini, filmati, studi che girano incessantemente tra monitor e monitor di computer in tutte le parti del globo cercando un filo logico, il pezzo consequenziale di quel puzzle che ognuno di noi cerca di completare che è la Visione-del-Mondo.
E tutte queste informazioni così discordanti tra di loro e così impressionantemente numerose ci mettono di fronte ad un grosso dilemma, enorme: di cosa, o di chi, ci possiamo fidare?
Viviamo ormai in un' epoca scandita da un orologio globale, dove un californiano comunica in tempo reale con un pugliese e si sente più vicino a lui che al suo coinquilino che sta a 4 metri di distanza; i confini sono assottigliati come non mai e tuttavia mai come in questo periodo ci sono divisioni …
Proprio ieri si chiacchierava con un paio di amici sulle possibilità effettive del cosiddetto "second big one", il temutissimo "secondo 11 Settembre" - che molti paventano proprio in occasione dei mondiali di calcio - che farebbe ripiombare il mondo nell'oscurità di uno stato di polizia permanente, dall'Italia all'Inghilterra, dalla Spagna agli Stati Uniti.
E di sicuro in certi ambienti di Washington la tentazione deve essere forte, poichè lo spettro dell'Iraq ormai incombe sul futuro dell'amministrazione come un secondo Vietnam, mentre le imminenti elezioni di mid-term non possono che portare cattive notizie (in Ottobre si rinnova un terzo del parlamento USA, con il rischio per i repubblicani di perdere la maggioranza assoluta, e di andare così ad uno stallo effettivo del potere legislativo).
Ma oggi non basta più "schiacciare un bottone" per prendersi quattro giri di vantaggio su tutti gli altri, …
Leggi tutto: "L'altro" Iraq