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Ve lo ricordate quando la gente chiedeva alla NASA di rispondere alle accuse di aver falsato i viaggi lunari del 69-72? La loro risposta altezzosa di solito era “Non abbiamo nessun bisogno di rispondere. Noi sappiamo che ci siamo andati”.
Ebbene, questo atteggiamento dall’alto in basso non deve aver sortito gli effetti sperati, perchè per i prossimi viaggi di Artemis la NASA ha fatto addirittura un accordo preventivo con una società hi-tech per dimostrare che – almeno questa volta – ci andranno davvero.
Evidentemente la coda di paglia, a furia di bruciare, è arrivata troppo vicina alle chiappe, e quindi i dirigenti odierni della NASA vogliono assicurarsi di non dover subire la stessa sorte dei loro predecessori.
Ma come faranno a “dimostrare” che questa volta sulla Luna ci vanno davvero?
Un recente post di un utente suggerisce di ridare a luogocomune un ruolo più operativo, e non soltanto di discussione e riflessione. Ripubblico il post in questione, poi alla fine vi dico cosa suggerisco di fare.
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In molti vecchi post, di tutt'altro argomento, avevo ogni tanto buttato giù l'idea di approfittare del canale per creare una lista di azioni concrete da intraprendere, o persone da contattare per situazioni difficili che potevano capitare ad ognuno di noi.
Mi spiego. Qualcuno di noi si trova un famigliare o lui stesso con il cancro? Mettiamo una pagina ben definita con nomi e cognomi, luoghi, sostanze alternative che hanno già aiutato altri in quella situazione.
di Alberto Medici
Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che non era un vaccino, e che non poteva essere stato prodotto e testato così velocemente, e che ci sarebbero stati effetti collaterali,
Adesso che vedete la strage di atleti, l'esplosione di morti improvvise e di patologie mortali come i tumori, riconoscete che avevamo ragione?
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Voi che ci chiamavate complottisti, quando dicevamo che esiste un piano per la riduzione mondiale, e che il cosiddetto "vaccino" sarebbe stato funzionale a questo,
Adesso che vedete i picchi di mortalità e la riduzione delle nascite (1 milione di nati in meno nella sola Europa nel 2022), riconoscete che avevamo ragione?
Il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha approvato oggi la dichiarazione non vincolante delle Nazioni Unite sulla prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia (PPPR), pur senza il voto dell’intera assemblea e nonostante le obiezioni di 11 nazioni.
I critici hanno definito la dichiarazione - che mira a creare un’autorità pandemica globale con il potere di imporre blocchi, vaccinazioni universali e censura della ‘disinformazione’ – come “ipocrita” e “sconvolgente”.
Per chi l’ha proposta invece, la dichiarazione è un passo fondamentale verso il coordinamento globale nella prevenzione delle pandemie e nella salute pubblica.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’attuale situazione “rappresenta un’opportunità… per prevenire e prepararsi alle pandemie e alle loro conseguenze, utilizzando un approccio che coinvolga tutti i settori governativi”.
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I servizi segreti statunitensi ritengono che le truppe ucraine non riusciranno a rompere le linee di difesa dell'esercito russo. Lo ha affermato il giornalista americano premio Pulitzer Seymour Hersh nel suo ultimo scritto.
"Ci sono elementi significativi nella comunità dell'intelligence statunitense, sulla base di rapporti sul campo e di intelligence tecnica, che credono che l'esercito ucraino demoralizzato abbia rinunciato alla possibilità di superare le linee di difesa russe a tre livelli, pesantemente minate", ha spiegato il giornalista sulla sua pagina sulla piattaforma Substack.
Hersh ha anche sottolineato che gli ucraini hanno rifiutato l’idea di tentare di impadronirsi della Crimea e delle quattro nuove regioni della Russia.
Mentana è pure razzista? Incontrato da due attivisti a Parma, sentite cosa ha avuto il coraggio di dire.
Penso di non essere l’unico ad essere rimasto profondamente colpito dalla tragedia di Caselle. L’idea che un aereo della pattuglia acrobatica si schianti al decollo, e vada a colpire casualmente un’auto di passaggio, che si trovava proprio in quel momento sulla traiettoria dello schianto, ha qualcosa di sconcertante. Tutti noi avremo pensato “bastava che passasse cinque secondi prima, oppure cinque secondi dopo, e non sarebbe successo nulla di grave”.
E invece, l’auto è passata PROPRIO in quel momento.
Ho provato ad immaginare gli ultimi quindici minuti prima della tragedia, “sincronizzando” mentalmente su uno split-screen (uno schermo diviso a metà) le azioni del pilota da un lato, e quelle della sfortunata famiglia dall’altro.
Siamo a –15 minuti dal momento X. Sullo schermo di sinistra vediamo il pilota che sale la scaletta dell’aereo e si sistema nel suo sedile. Sullo schermo di destra, il padre apre la portiera posteriore dell’auto, e sistema la bambina nel suo seggiolino.
A sinistra, il pilota si allaccia le cinture di sicurezza, a destra il padre allaccia la cintura di sicurezza della bambina. Contemporaneamente, si sentono i due “clack” delle cinture che si chiudono.
Leggi tutto: Franco Fracassi: cosa sono le 'smart cities'