Lo stretto di Hormuz è uno snodo cruciale nel mercato mondiale di petrolio. Largo circa 40 km, vede il passaggio quotidiano di 20 milioni di barili di petrolio, provenienti dai paesi del Golfo (Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Bahrain, Qatar, Emirati, e lo stesso Iran), e diretti in ogni parte del mondo.
Chiudere lo stretto sarebbe come chiudere la stazione Termini di Roma: metà del traffico nazionale verrebbe bloccato.
La prima conseguenza immediata sarebbe un aumento del prezzo del petrolio. Oggi è di 75 dollari a barile, e potrebbe tranquillamente raddoppiare in poche settimane. Questo a sua volta porterebbe un aumento del costo dell’energia, con ricadute sul costo della vita, sull’inflazione, e sui ritmi di produzione industriale, soprattutto nei paesi occidentali.
Il problema è che questa chiusura danneggerebbe lo stesso Iran, che esporta la maggior parte del suo petrolio verso la Cina, sua alleata a livello globale. Mentre danneggerebbe molto meno gli Stati Uniti, i quali importano attraverso lo stretto soltanto il 7% del loro fabbisogno nazionale di petrolio.
Ma qui chiaramente non si tratta di fare i conti della serva, meramente economici, qui si tratta di decidere a livello geopolitico, se utilizzare o meno l’unica arma veramente potente di cui l’Iran disponga in questo momento. Perché la chiusura dello stretto non comporterebbe soltanto un terremoto di tipo economico, ma anche e soprattutto, di tipo militare. Di fronte alla chiusura dello stretto infatti, nessuno pensa che gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita, loro principale alleato nel Golfo, resterebbero a guardare. Gli Stati Uniti tengono già pronta la quinta flotta nel Golfo Persico, e sicuramente proverebbero a coinvolgere anche altre nazioni europee in una reazione di tipo militare.
Forse è proprio questo ciò a cui si riferiva Putin quando aveva invitato a “non aprire il vaso di Pandora”.
Massimo Mazzucco
Non vedono l'ora di avere altre scuse per mandare altre bombe
Troppo disabitato per avere voce in capitolo. E troppo pacifico... Per altro i sovrani sono da mezzo secolo estremamente moderati e generosi verso la popolazione.
(o almeno questo mi è apparso di vedervi)
Se per caso l'Iran decidesse di schierare minacciose navi o missili dalla costa, cosa impedirebbe loro di usare un altro porto, magari più a est per i traffici marittimi? Fondali bassi? Infrastutture assenti?
L'Iran in una contrapposizione del genere non ha speranze.
L'unica via d'uscita sarebbe una soluzione diplomatica.
Ma per arrivare a questa occorrerebbe un attivismo a tutto campo di Cina e soprattutto Russia che non c'è.
La Russia è ferma alle parole di circostanza come con la Jugoslavia, la Libia e la Siria. Questo perchè la Russia è legata a livello di circoli di potere con Isr. con varie sliding doors tra i due Paesi e quando si arriva al dunque sceglie sempre Isr.
Questo è il punto critico della questione.
Se la Russia ha dato sottobanco via libera per l'Iran è finita ed è solo questione di tempo.
Agli ameriCANI va bene il barile oltre i cento dollari per il loro petrolio da fracking e il GNL.
La feccia è sempre in regime di win-win, con le guerre vende armi, con i rialzi specula e con le crisi compra a prezzi di saldo.
1) se non lo chiudono dopo tanto abbaiare vuol dire che l'operazione di Trump è stata mera finzione, bombardando il nulla come fece a suo tempo in Siria per tenere buoni i nazisti si Tel Aviv.
2) se lo chiudono (e quindi il bombardamento è stato serio) alla fine "cui prodest" al contrario?A Noi. Esattamente come con la guerra in Ucraina. Ergo ancora una volta il progetto degli anglo-sionisti si dimostra un bastone gigantesco cesellato per essere infilato bene nel deretano a quello che per loro è un carrozzone inutile chiamato Europa.
Io credo che la posizione dimessa in questo affare ( e precedentemente in Siria ) sia cartina di tornasole del fatto che il drenaggio di forze in Ucraina l' ha fiaccata più di quanto certa propaganda voglia ammettere.
Gli USA hanno fatto bene i loro conti.
Cosa otterrà in cambio Putin per non fornire l'atomica all'Iran?
Diamoci una calmata che il caldo dà alla testa.
Per esempio un Paese come gli USA, Isr. con NATO e satelliti vari al seguito potrebbero chiudere Hormuz senza pagare pegno, senza rischiare nulla e passando anche per buoni e salvatori del mondo.
Siamo nella tristissima condizione che in circolazione a questo punto della Storia ci sono solo cattivi, cattivissimi, amici dei cattivissimi più o meno in incognito e poveracci che le buscano a ogni giro.
I Padroni del Mondo hanno fatto le cose per bene (nella Loro ottica...) e purtroppo per le innumerevoli vittime.
www.repubblica.it/
Il Mossad e' avvisto.
Edit
Ecco... i preparativi stanno andando avanti.
GLI AMERICANI POSSONO DORMIRE SONNI TRANQUILLI: TRUMP HA NOMINATO UN 22ENNE, SENZA ALCUNA ESPERIENZA E CON UNA FACCIA NON PARTICOLARMENTE SVEGLIA, ALL’AGENZIA INCARICATA DI PREVENIRE IL TERRORISMO – SI CHIAMA THOMAS FUGATE E IN PASSATO HA LAVORATO COME PAESAGGISTA, GIARDINIERE E IMPIEGATO IN UNA DROGHERAI. MA ESSENDO UN GRANDE FAN DI DONALD, HA OTTENUTO L’IMPIEGO...
dagospia.com/.../...
Ora all'unisono nel mainstream la parola d'ordine e' "cellule dormineti"
Ha stato Hormuz!
La nuova Via della Seta è realtà: il treno Cina-Iran sfida le sanzioni e la marina USA.
La nuova Via della Seta è ora una realtà. Un treno merci collega direttamente la Cina all’Iran, dimezzando i tempi di trasporto e creando un corridoio strategico per aggirare le sanzioni e il controllo navale degli USA.
e mo' sarebbe pure non illegittimo porsi qualche ulteriore domanda sul perchè questo attacco all'Iran anche direttamente da parte usa, forse in ottica anticinese? a pensar male si fa peccato, però spesso....... dceva il gobbo...
Pezeskian, vattelapesca, quello che voleva "dialogare" ..
Ecco il risultato..
Fatti fessi.
Come minimo dovrebbero uscire dal trattato Tnp..
Così grossi e gli altri pupazzi possono andare a fare in culo..
L'Iran attacca la base americana in Qatar
Fonte: ria.ru/20250623/iran--2024960927.html
Si tratta solo di una curiosità tecnica, perché così guardando la mappa uno potrebbe pensare: "va beh, ma passa da un'altra parte!".
00:52
Trump: “Se il cessate il fuoco durerà 24 ore, guerra finita”
“Ufficialmente, l’Iran inizierà il cessate il fuoco” tra sei ore e “alla dodicesima ora, lo inizierà Israele”. Lo scrive Donald Trump su Truth precisando che se la tregua durerà per 24 ore “sarà salutata la fine della guerra dei dodici giorni”.
l’Iran inizierà il cessate il fuoco” tra sei ore e “alla dodicesima ora, lo inizierà Israele”
Ma cosa è, una presa per il culo?
Quindi, Iran inizia il cessate il fuoco e Israele può continuare a bombardare per altre sei ore?
Ma che razza di mente malata può generare una tale cazzata?
ps:
come avevo detto fin dall'inizio, le risposte iraniane sono debolissime rispetto gli attacchi di israele.
"non si vedono in israele palazzi sobbalzare e disintegrarsi".
Ecco infatti che alcune testate giornalistiche cominciano a parlarne....
Alcuni titoli delle testate di oggi:
"i petardi degli ayatollah"
"la piccola vendetta dell'iran"
"risposta silenziata"
"iran reagisce ma avvisa"
""iran attacco show alle basi usa con preavviso"
non so, per me cè qualcosa che non quadra......
i giornaloni italici hanno come di consueto titolato in modo sbrigativo, ma non escludo che Tramp nel suo disagio mentale stesse/stia realmente pensando a una tregua da convertire in pace solo se Israele avrá avuto soddisfazione/ avrá sganciato l´ultima bomba...
stretto o non stretto.
Comunque la discussione mi ha stimolato nel fare una ricerca, e ho trovato per l'appunto il terminal fuori dallo stretto, sul sito di scenari economici.
scenarieconomici.it/.../
Quanto riesca a portare questo terminal non lo so. Però visto che l'Iran non si trova nella stessa situazione del Bolivia, non posso pensare ad una cosa tipo: è tutto chiuso!
Anche perché magari le navi potrebbero navigare a qualche chilometro dalla costa, non lo so. Magari le navi se navigano troppo vicine alla costa toccano il fondo. Questi sono tutti dettagli a cui uno dovrebbe pensare. Anche perché se il blocco lo fanno loro, loro posso far passare le loro navi, e non quelle di altri.