Ieri ho passato 6 ore incollato al televisore, per seguire la finale di tennis del torneo di Parigi. E’ stata una partita entusiasmante, che ha visto i due contendenti ritrovarsi esattamente a pari punti dopo 6 ore di gioco teso e combattuto. C’è voluto un super tie-break per decidere il vincitore. Ma oltre alla inevitabile altalena di emozioni, questa partita ci ha regalato due piccoli episodi, apparentemente insignificanti, che meritano di essere segnalati.

Nel secondo set, sul punteggio di parità, Sinner ha servito una palla che l’arbitro ha giudicato fuori, attribuendo il punto ad Alcaraz. Ma Alcaraz è intervenuto, per dire all’arbitro che la palla era buona, e che il punto andava invece al suo avversario.

Dopo due set, sempre in situazione di parità, è avvenuto l’opposto. Alcaraz ha colpito una palla che l’arbitro ha giudicato fuori, assegnando il punto a Sinner. Ma Sinner è intervenuto, dicendo all’arbitro che la palla era buona, e che il punto andava invece ad Alcaraz.

Nessuno dei due ovviamente era tenuto a correggere il giudizio dell’arbitro. Gli sarebbe bastato stare zitti, e ciascuno di loro avrebbe beneficiato dell’errore a proprio vantaggio. Anzi, quando c’è un punto conteso, nel tennis, è quasi automatico vedere chi l’ha tirato sostenere con la massima convinzione che fosse dentro, e chi lo ha ricevuto sostenere che era fuori. Per questi due giocatori invece, l’idea di portarsi a casa un punto non meritato era talmente fastidiosa che hanno preferito perdere il punto a favore dell’avversario, piuttosto che rubarlo.

Sono piccoli dettagli, come dicevo. In una partita di 6 ore due punti non fanno una gran differenza. Ma è la lezione che ci hanno dato questi due giocatori ad avermi colpito: in un’epoca in cui ormai tutti mentono sistematicamente, in cui la bugia è diventata lo standard per qualunque personaggio pubblico – in un’epoca in cui, addirittura, coloro che ingannano vengono glorificati perchè la “furbizia” è diventata un valore - trovare un piccolo gesto di onestà come questo è stato quasi un fatto rivoluzionario.

Quel gesto mi ha ricordato che certi valori esistono ancora, e che sono ovviamente molto più importanti di qualunque punto, vittoria o trofeo che si possano portare a casa in situazioni analoghe.

Massimo Mazzucco

Comments  
Vorrei poter leggere un articolo simile ogni giorno. Grazie Massimo
Edit
Ho un figlio di 23 anni, credo che da questo punto di vista questi giovani (generalizzando) siano così un po' più onesti e "puri", purtroppo sono anche un po' più pecore. Comunque a me vedere che dopo 6 ore questi qua corrono come all'inizio, arrivano su ogni palla si tirano fucilate e la buttano sulla linea con una lucidità incredibile fa sorgere parecchi dubbi...
Gesti importanti, in grado di rimettere a posto molte cose nello sport e nelle menti di coloro che si appassionano a questi incontri, gesti che rivelano anche l'indipendenza di questi atleti da tutta l'organizzazione che li circonda e che li gestisce.

#3 BonviSte

"...parecchi dubbi..."

Intendi dire che se ne avessero data un po' anche all'arbitro forse avrebbe visto che quelle due palle erano buone?
Mi ha ricordato un episodio di calcio in cui fu coinvolto De Rossi.
Durante una partita di campionato del 2006 (Roma - Messina) De Rossi segnò di mano, ci furono pochissime proteste da parte della difesa del Messina (il gesto non è stato affatto evidente).
Senza pensarci due volte De Rossi si girò immediatamente verso l'arbitro e gli fece cenno con la mano di aver segnato di mano.
L'arbitro annullò il gol senza ammonirlo.

Quote:

SAM: De Rossi si girò immediatamente verso l'arbitro e gli fece cenno con la mano di aver segnato di mano.

Come fece Maradona, praticamente :hammer:
#4 Primadellesabbie

Intendi dire che se ne avessero data un po' anche all'arbitro forse avrebbe visto che quelle due palle erano buone?

Intendo dire altro, mi ricordo che in queste partite in passato si finiva (se non si finiva prima perchè uno lasciava per problemi fisici) devastati, questi come detto tirano bordate fino alla fine con una precisione incredibile, un piacere per gli occhi, ma non credo più nemmeno nello sport anche se ogni tanto lo guardo perchè mi piace.
Gran partita ieri a Parigi. Peccato solo per il pubblico che non sa essere molto sportivo.
redazione

Quote:

Come fece Maradona, praticamente :hammer:

:-D col caxxo.

Maradona se n'è andato a miglior vita senza aver mai chiesto scusa all'Inghilterra.
Lui ne faceva una questione politica più che calcistica
Seguo il golf, sia in tv che in campo, uno sport dove situazioni simili si vedono costantemente, il giocatore deve battere se stesso e il campo, la
classifica e gli avversari sono quasi un contorno.
L’italiano è talmente assuefatto dal calcio che sembra aver perso il concetto di sportività, e che la strategia sia usare trucchetti da oratorio (simulazioni varie) per sconfiggere un avversario.
Uguale uguale a quella merda di Buffon su Muntari
Dichiaro dopo in un intervista che in ogni caso non avrebbe mai aiutato l'arbitro .
Stile Juventus
Non seguo lo sport ma è bello sapere di questi momenti di altruismo! Mia madre diceva: 'Il mondo allora non è finito!'
E il gol di Turoneeeeh alloraaahhhhh!!!

Io comunque ancora esulto ogni volta che vedo su yutubbe il goal di mano di Maradona

Comunque per me il meglio della sportività è questo:

youtu.be/tTwYHY7mY8c?si=iI--Aqg5tWyRiPP9

:hammer:
#5 SAM

www.youtube.com/watch?v=dRCY5IQw4j4

Ehm, non mi sembra proprio che "De Rossi si girò immediatamente verso l'arbitro e gli fece cenno con la mano di aver segnato di mano"...
OH QUALE PIACEVOLE SENSAZIONE APRIRE E LEGGERE QUESTO POST!
MI PAREVA DI AVERE APERTO UNA FINESTRA E SENTIRE ARIA FRESCA ENTRARE!
EPPURE DI TENNIS NON CI CAPISCO NULLA E NEANCHE LO SEGUO..

GRAZIE REDAZIONE!
Con i soldi che guadagna Sinner e con le tasse che non paga in Italia ma a Montecarlo, sarei disposto a dare tutti i punti all'avversario. Bella la sportività, bella la partita, ma questa gente che problemi economici ha per pagare le tasse nei paradisi fiscali?
Senza comunque nulla togliere ai tennisti e volendo fare l'avvocato del diavolo , sulla terra terra rossa è un po' più facile il fair-play .
Anche se l'arbitro sbaglia il punto e solo questione di tempo per scendere dalla sedia e andare a controllare .
Io giocatore non può cancellare il segno , ma per correttezza evita solo perdite di tempo correggendo giustamente l'errore arbitrale o dei giudici di linea .
Col falco tutto questo viene baipassato.
Sono d'accordo, io stesso posso dire che perdere non è mai bello ma almeno stamattina posso guardarmi allo specchio e dire "Sinner io non ti ho tradito" non come le migliaia di aricaccati pentiti e vaddia scappati col cash-out come sorci quando il vento è cambiato.
Grande Sinner. Un vero peccato.
dam

Se ci metti dentro anche il tempo dei numerosi replay che fanno vedere, no, non si è girato subito verso l'arbitro, il video neanche lo fa vedere quel momento.
In realtà si è rivolto all'arbitro subito dopo che i compagni lo hanno festeggiato (con lui serioso).
Si chiama "valore aggiunto in situazione sovraesposta"

A livello mediatico/pubblicitario non conviene a personaggi così in vista passare per furbacchiotti di terz'ordine, è ovvio che al replay tutti poi si accorgerebbero dell'errore e allora al giocatore conviene platealmente confessare subito.

Altrettanto ovvio che ci sono ben altre circostanze in cui "rispettare le regole del gioco" non solo è controproducente ma addirittura censurabile.
#16 Blutarsky
In verità Sinner, a differenza di molti, a Montecarlo ci vive davvero, non come Valentino Rossi che stabilì una sua residenza fittizia a Londra, finendo poi per pagare 35 milioni di € al fisco.
( true-news.it/.../...).
Ma sii sincero: se tu guadagnassi 15 milioni l'anno ne verseresti più della metà (oltre l'aliquota specifica ci sono addizionali e anticipi di versamento) al fisco italiano o cercheresti scappatoie "legali" per pagare molto meno?
Io si che sono un vero eremita!
Manco sapevo dell'evento! :-D

Quote:

22 enzosky
Ma sii sincero: se tu guadagnassi 15 milioni l'anno ne verseresti più della metà (oltre l'aliquota specifica ci sono addizionali e anticipi di versamento) al fisco italiano o cercheresti scappatoie "legali" per pagare molto meno?

Sinceramente? Se guadagnassi anche un decimo di quei soldi (e una tantum, non all'anno), avrei risolto molti dei miei problemi. :-D
Ok, Sinner abita a Montecarlo, ma chi rappresenta? L'Italia o Montecarlo? Ma poi parliamo di cifre ASTRONOMICHE, senza contare tutti i soldi che percepisce con gli sponsor (e non ultime tutte le pubblicità che fa). Ok, ognuno è libero di prendere la residenza dove vuole, di certo 20 milioni di euro puliti sono meglio di 10. Ma a me sono sempre state un po sul cazzo queste persone che potrebbero permettersi di pagare anche più tasse di qualsiasi italiano "sfigato". E comunque sarebbe un gesto molto più significativo e apprezzato piuttosto che riconoscere un punto all'avversario :perculante:
Sai com'è, non che le cose cambino con le tasse di Sinner, ma qualche voragine in meno sulla strada per andare a lavorare magari... :-x
SOTTOSCRIVO QUANTO DETTO DA ELETTRONOVA! GRAZIE MAX

CHE PALLE INVECE TANTI COMMENTI :-(
#24 Blutarsky

Nelle antiche società tradizionali ordinate in 4 caste, il contributo per mantenere tutto l'insieme era prelevato dai soli commercianti.

Che si sia riusciti a convogliare fiumi di denaro nelle mani di persone come gli atleti o gli attori e pochi altri è un fenomeno moderno.

Che cosa impedisce qualche pensierino per riequilibrare le cose assegnando loro uno stipendio bello grasso e usare il resto per mantenere la società?

Si teme forse che questi campioni non ci starebbero e andrebbero a lavorare in posta o al catasto?
Senza contare che se pagassi le tasse con quelle cifre, senza cercare scappatoie, avresti ben donde di criticarle.
p.s negli anni 50-60 i grandi calciatori italiani venivano pagati con la brillantina per capelli che pubblicizzavano mettendosela durante le partite (sembrando poi tutti dei big jim)
Ecco il famoso gol di Muntari (a partire da 0:45, ascoltate il telecronista impazzito!):



E Buffon zitto.
Scusatemi, vado a memoria.

Ricordo un GP di F1 dove un ordine di scuderia aveva fatto retrocedere Barrichello per fare vincere Schumacher.
Sul podio Schumacher cedette il posto più in alto a Barrichello.
Penso che Sinner dia molto di più all’Italia di quanto l’Italia dia a lui, anche se non paga le tasse nel suo Paese corrotto.

Grazie, Massimo, anche tu dai moltissimo al Paese che amo.
Anche Del Piero forse sbaglio apposta quel famoso rigore a Torino contro l'Inter di Ronaldo .
Credo che abbia realmente capito cosa era successo
Almeno voglio pensarlo .
EH! Ma allora HHHHHHHHHHHurst!!! :-D

Comunque ricordiamoci anche di lui:
youtube.com/shorts/30Iy7QKQimM?si=QswJfRcSgY3heEga

... Ma come caz...pita si mettono i video di youtube?
Per carità non ricominciamo col rigore di Iuliano su Ronaldo. Quello al massimo era punizione a due in area. :-D

...

polemiche da Bar Sport in 3... 2... 1... :hammer:
Comunque per chi vuole vedere i più alti valori sportivi dia un occhiata al video qua sotto .


www.youtube.com/watch?v=erdYfgregHs
# 29 CharlieMike

Michael Schumacher praticamente non aveva scelta e non fu un'azione molto sportiva, né da parte sua né da parte della scuderia. Michael Schumacher, privatamente, è una persona molto leale, ma quando metteva il casco non regalava niente a nessuno e, a volte, non si comportava nemmeno in modo molto sportivo.
Grande partita tra due atleti sovra-umani. Strano che nessuno lo abbia interpretato come uno spregevole atto di auto-determinazione patriarcale.
Il tennis italiano si conferma ai massimi livelli conquistando un pubblico sempre più grande, mentre il calcio perde colpi soffocato dal businnes.
L'ho pensato anche io vedendo la partita, bel post ma andrebbero disabilitati i commenti.
Ringrazio Blutarsky per aver portato l’attenzione su un tema che mi sta a cuore: l’assoluta sproporzione dei compensi degli sportivi.
Ho spesso discussioni su questo con mio fratello, che sostiene che io demonizzi il denaro: il contrario, il denaro è proprio importante.

Ma in un mondo nel quale milioni di persone soffrono di indigenza, difficoltà, in cui progetti benefici non trovano le risorse e tanto denaro viene speso per fare del male agli altri io mi sentirei una SCHIFEZZA a comprarmi due Ferrari all’anno, e a non sapere nemmeno quanti soldi ho.
Da anni non guardo una partita di calcio, mi è capitato per caso (ero a casa con dei tifosi) di vedere Inter-Barcellona: li ho guardati in campo, la partita era bella, ma molta della poesia sfuma se li si guarda come si osserverebbero 22 sceicchi.
Il gioco è bello, avvincente, lo sport e la bravura di questi giocolieri del pallone, della pallina, di questi assi del volante ecc….così come il tanto allenamento sono senz’altro da premiare.
Ma il mondo ci ha assuefatto a compensi da capogiro, allucinanti, come se fosse normale che Ronaldo guadagnasse 400 euro al minuto (al minuto! Compresi quelli in cui dorme), Steph Curry 45 milioni dollari all’anno, o Hamilton 70….

Per questo: sì, il gesto reciproco dei due tennisti, bella cosa, sportivo, ma c’è molto, (sproporzionatamente) di più che non mi piace di loro e più ancora del “sistema” sport.
Non riesco a non pensare a quanta gente starebbe meglio, a quanti guai si risolverebbero distribuendo il denaro di uno di questi top players.
... bel gesto, da parte di entrambi... servisse da esempio a qualcuno...
... invece per le scorrettezze in gioco che passano come furberie penso sempre che i valori perduti siano irrecuperabili...
... se in generale va bene anche non rispettare le regole e fare finta di nulla, allora si può capire come l'essere Umanohhh possa poi arrivare a Piazza Maidan, Gaza...

... il passo non è breve è lo stesso... ma sono in molti a non capirlo...
... esticazzi...
Davvero un bel gesto per entrambi, credo che il termine "sportività" si riferisca proprio a questo.

Purtroppo viviamo in un mondo dove chi governa e dovrebbe dare un esempio positivo fa esattamente il contrario, poi tutti stupiti perche la violenza tra i giovani stà aumentando... chissa come mai.
Però il giornalismo ed opinionismo nostrano non coglie l'occasione di virtù offerta da questi due fantastici sportivi e mi sembra che già il giorno dopo ci sia un gran parlare di Alcaraz, pubblico e Spike Lee antisportivi.

Davvero desolante...
@Venusia #34
a parte il "rigorino", le altre due chiamate erano corrette.
34 Venusia scusa, dato che io non ci capisco molto di calcio, non seguo mai, ho visto il video ma non ho capito nulla... cosa intendevi?
Ho visto tentativi di gol ben parati dal portiere ma poi comunque tutti arrabbiati, sembra pure lo stesso portiere, e poi in finale il gol azzeccato... :-o
Peonia

Se una cosa così succedeva in Italia , magari nella partita decisiva per lo scudetto cadeva il governo .
Fidati .
#45 Venusia IL PROBLEMA E' CHE NON HO CAPITO L'ACCADUTO! :-(
Cancellato: spiegato meglio al 48.
@Peonia #46
Il problema principale è che l'arbitro ha invertito la responsabilità del fallo concendendo quindi un rigore inesistente.
Quello che è successo dopo, ma che ha suscitato parecchioi clamore, è che ha fatto ripetere, giustamente, il calcio di rigore perché il portiere invece di rimanere fermo sulla linea di porta, si è mosso in avanti anche di due o tre passi e ciò, in caso di rigore parato o sbagliato, viene punito con la ripetizione del tiro.
Generalmente si assiste solo una volta alla ripetizione di un rigore, in questo caso però il portiere, decisamente incompetente, non conosceva la regola (e probabilmente neanche il suo allenatore) e ha ripetuto per due volte il medesimo errore.
Peonia

Quei rigori non si fanno ripetere 3 volte
Se non devi farli ripetere tutti !!!
Si fanno ripetere 3 volte nonostante un rigore inesistente solo quando un arbitro e sotto usura e ti dà una mano .
Prova solo a pensare il fallo di Juliano e l'azione dopo rigore per la Juve fatto ripetere 3 volte così .
Non immagino .

Quote:

#30 ftnm
Penso che Sinner dia molto di più all’Italia di quanto l’Italia dia a lui, anche se non paga le tasse nel suo Paese corrotto.

Io non sono un campione di nulla, non muovo i miliardi degli sponsor, ma faccio veramente fatica a capire cosa può dare a ME Sinner oltre all'emozione di una bella partita. Diceva Sgarbi che le emozioni non hanno prezzo, così come un Caravaggio o un Pinturicchio (Non Del Piero :-D ) suscitano emozioni fortissime. Anche io do di più a questo paese corrotto di quello che si merita eppure gli ammortizzatori e i braccetti della mia macchina da 11000 euro (e 12 anni di vita sul groppone), fracassati dalle penose condizioni della strada che percorro tutti i giorni, me li sono dovuti pagare da solo. Se Sinner mi regalava almeno la racchetta magari andavo in pari :hammer: Ho portato il discorso un po off-topic e me ne scuso, ma la sportività, in tutti i casi e a maggior ragione per chi guadagna un fracco di soldi, dovrebbe essere la regola e non l'eccezione.
Ok, Venusia, grazie
Se vi provoca emozione un tizio che tira una racchetta o calci al pallone significa che ci meritiamo il Covid e tutte le altre distopie che ci stanno accadendo.

Penso che anni fa un post del genere non se lo sarebbe filato nessuno.

Quanta differenza rispetto ad articoli "perle" postate anni fa.
Non parla solo di sport. Parla di noi. Di quello che scegliamo, ogni giorno, anche quando nessuno guarda.
Gli snob dalla puzza sotto al naso che ritengono che lo sport non possa e non debba procurare emozioni dall'alto di una miope, borghese e disillusa visione della società che fagocita una più raffinata concezione antropologica.
C'è un che di elitista, prevaricatorio e dittatoriale nel prescrivere cosa debba o non debba suscitare emozioni pena sanzioni o punizioni.

Tengo a precisare che lo scrivente indossa in questo preciso istante una maglietta con su scritto "Ribery di sognAre".
#52 marlo 09-06-2025 18:38

Se vi provoca emozione un tizio che tira una racchetta o calci al pallone significa che ci meritiamo il Covid e tutte le altre distopie che ci stanno accadendo.

Penso che anni fa un post del genere non se lo sarebbe filato nessuno.

Quanta differenza rispetto ad articoli "perle" postate anni fa.



Quando di preciso non se lo sarebbe filato nessuno ??????

Nel 1970 ,quando c'erano 30 milioni di italiani davanti alla Tv

Oppure nel 49 quando a i funerali del Torino c'erano un milione di persone.

Lo sport ci emoziona perché è pura umanità in movimento: passione, rabbia, gioia, dolore. Non è questione di 'meritarle' queste emozioni, ma di viverle. Se un gesto impulsivo o un gol ci scuotono, è perché riconosciamo in loro qualcosa di autentico. E l’autenticità, oggi più che mai, vale più di ogni moralismo

Adesso chi ama lo sport merita il Covid
E chi ama il Grande Fratello o Rosa Chemical cosa merita ???
Troppo poco.
Certamente positivo, ma veramente troppo poco.
E purtroppo più si va avanti e peggio è.
Io sono di quelli che per lo sport impazzisce, non per lo spettacolo, non per le vittorie,per i soldi ancora meno,ma proprio per questi tipi di gesti, e dico a quelli che lo sport è una stupidaggine, che è un branco di stupidi in mutande che corrono dietro ad una palla, che sono tutti dopati, ecc ecc. Dico che forse non avete capito, si combatte con sé stessi, si guarda in faccia il proprio limite, arrivi al punto di capire che ti devi fermare, perché hai raggiunto un equilibrio interiore,oppure puoi arrivare anche a mettere in secondo piano la tua stessa vita per superare il limite, e molto spesso quel limite è il confine tra la vita e la morte, lo sport è uno stupido gioco per chi non lo pratica.
I gesti sportivi, quelli veri, sono gesti umani, e siamo sempre meno umani, di fatti chi al giorno d'oggi salirebbe in una macchina da corsa soltanto un mese dopo essere stato quasi morto bruciato? E chi abbandonerebbe poi la stessa gara, rifiutando false scuse e ammettendo davanti al mondo intero che non se la sente? E ragazzi miei, lo sport ha tirato fuori gente con i contro coglioni, ha sfidato dittatori, ha sfidato il razzismo, e adesso viene tenuto a bada con il denaro perché ne hanno paura, e in conclusione, più di Sinner, vale il gesto di Ronaldo, e quello di Guardiola, che pubblicamente la mano agli assassini non l'hanno stretta.
Prima dell'accidentale scontro Zidane-Materazzi nella finale FIFA 2006 questi gesti cavallereschi erano degni di nota, ora direi che valgono pochino, il giusto, via. Var e tecnologie assortite hanno lasciato spazio quasi zero a questi slanci buonisti, d'onestà, per considerarli genuini.
Mi faccio vecchio e sono cresciuto con altri criteri sulla "sportività", sulla lealtà e i valori dello sport.
Da ragazzino calcavo i campi di calcio e nonostante non fossi proprio un asso (ero un centometrista sotto i dieciemmezzo prestato al pallone) ho contribuito alla vittoria di alcuni campionati regionali giovanili tra i dilettanti. In un match decisivo ricordo di aver segnato la rete più importante della mia miserabile carriera. Giochiamo l'andata tra prima e seconda e il mio diretto avversario era un giovane stopper all'antica, coetaneo ma più alto di venti centimetri e più pesante di almeno venti chili. Quel pomeriggio ho preso botte come la somma di tutte quelle del girone di ritorno. Questa specie di killer mi ha legnato senza pietà fino quasi al novantesimo, lo saltavo in velocità sulla fascia ma ero talmente veloce che le mie punte non erano mai in area a raccogliere i cross, temporeggiavo e arrivava lui e giù randellate. Stavo per gettare la spugna ma a ridosso del novantesimo (forse ottantesimo, i ragazzini non facevano tempi da 45) troviamo un calcio d'angolo. Io, che di testa ero pippa mondiale, vengo marcato per incapacità dell'allenatore avversario dallo stopper altissimo; l'addetto alla battuta del corner ancora sistemava la palla che già avevo preso botte tipo un intero round dei welter, tant'è che finisco a terra sul penoso campo sterrato dell'epoca. Prima che il nostro Bruno Conti calciasse dalla bandierina faccio a tempo a rialzarmi con in pugno una manciata di sabbietta raccolta da terra, insulto il mio avversario, lui si gira e gli spiaccico l'arena sugli occhi. Conti batte e io solo soletto senza neanche saltare beffo il portiere. Gol decisivo. Partita finita.
Doccia, mezzi festeggiamenti, era solo l'andata ma una vittoria con il vero avversario diretto, si avvicina il mio mister, mi fa i complimenti: muoviti a cambiarti, vai all'ingresso a salutare il "cinque", lo stopper avversario.
Poco convinto vado e lo aspetto; il gigante arriva, io faccio un passo verso di lui: bella partita! Lui arriccia il muso, si avvicina e ride: ci vediamo in casa mia al ritorno, piccoletto! E mi assesta un pugno sul petto. Un pugnetto in verità, simbolico, tipo l'1% di quelli ricevuti in partita.
Questa per me è la sportività, la lealtà.
Ma prima di prendere botte davanti agli arbitri le ho buscate anche in campetti scemi.
Dove ora ci sono campi da calcetto, ai miei tempi esisteva un campo di merda che per noi dodici/tredicenni era poesia, capirai, con delle vere porte regolamentari, traversa compresa, e ogni tanto era anche tracciato! Wow! Passavamo ore a giocare dopo aver scavalcato le recinzioni ma eravamo ospiti graditi solo a fine estate quando venivano ad allenarsi prima del campionato le ragazze della Delfino calcio, che al tempo giocava in B e che poi ha giocato con onore in A. Noi bambinetti eravamo già più tecnici delle ragazze (adulte, me ne ricordo una che avrà avuto quarant'anni coi peli sulle gambe come un cinghiale) e la prima mezz'ora le facevamo ballare. Poi queste, già che si giocavano il posto in squadra, cominciavano a picchiare come fabbri, si finiva ammaccati ogni volta e vincevano quasi sempre. Quasi. Non ci siamo mai tirati indietro e anche se l'arbitro non fischiava mai (l' arbitro era sempre l'allenatore delle ragazze) continuavamo a batterci come non ci fosse stato un domani.
Ma alcune volte, quando loro erano in vantaggio ma in crisi, l'arbitro fischiava la fine in anticipo, oppure a fine partita e con loro in rimonta l'arbitro non fischiava la fine finché le sue ragazze non avevano almeno pareggiato, con anche mezz'ora di ritardo. Ma nonostante queste "ingiustizie" (a noi sembrava di giocare la finale di coppa campioni), le botte, maglie tirate, sgambetti, calci e ogni tipo di violenza, eravamo felici perché le ragazze a fine partita venivano ad abbracciarci e dispensavano sorrisoni! Ci vediamo Mercoledì alla stessa ora?
Questi si che per noi erano valori!
Il faiplay tennistico, seppur lodevole, pare un poco peloso. Le telecamere purtroppo hanno ucciso anche questi slanci. Nell'82 col Var Claudio Gentile non avrebbe potuto molestare Zico e Diego, e i nostri ricordi sarebbero diversi.
La sportività è quella di chi le busca dentro le regole, con l'arbitro girato dall'altra parte, suda, le prova tutte per vincere e anche se perde sorride; quella di questi (comunque eccezionali) atleti che hanno bisogno di un ragazzino che gli porge l'asciugamano per detergersi la fronte umida e poi glielo tirano indietro come fosse uno schiavo, mhhh...
Però partitona!
Scusate il pippone.
#54 AJeX

Io sto con Robben ma ti capisco. :hammer:
Per me lo sportivo e uomo coi controcazzi è Casey Stoner non credo nascerà più un talento contro come lui, se è stato quel che è stato al di là dell'impareggiabile talento è perché è stato l'antagonista del Patriota della Motogp col numero 46 (cit. The Boys) e la sua biografia è una lezione su quanto cancerogena sia la società dello spettacolo.

Il suo rifiuto e la sua insofferenza per quel mondo patinato e fraudolento lo ha portato al ritiro a soli 27 anni rifiutando un assegno in bianco.
L'industria culturale che si riproduce anche nello sport c'ha fatto perdere il confronto fra alcuni dei più grandi talenti della storia del motociclismo ed io se ci penso mi chiedo come piuttosto non si possa provare emozione - e rancore - per questo.
Fosse stato un mondo più autentico e genuino non sarebbe accaduto.

Quando parlo di Stoner parlo di uno che nella sua disciplina era il corrispettivo di Maradona ed il fatto che non sia riconosciuto come tale rende la sua vicenda ed il suo vissuto e la sua persona così speciale.
Djokovic è stato un'atleta analogo a lui per certi versi - anche per i problemi alimentari - ma non c'era verso comunque di sabotare un tennista non potevano mica farlo giocare senza suole, però ha dovuto giocare tutta la carriera con la fama del cattivo - colpevole di essere più forte degli idoli più mediatici.

#Giano cazzo tu eri più veloce di entrambi :idea:
Certi valori esistono ancora... anche la consuetudine di avere la residenza fiscale a Montecarlo
AJeX-97: In un'intervista rilasciata qualche giorno fa, Valentino Rossi ha detto che il suo più grande avversario è stato Stoner (e non Marc-la-merda-Marquez).
Beh quando è arrivato Marquez ormai Rossi era un mezzo pensionato tenuto su con artifici vari, i due essenzialmente non sono mai stati grandi rivali agonisticamente parlando.
Grazie Massimo per aver evidenziato questi gesti. Non è la prima volta che Sinner ha questi atteggiamenti..non cambiano il
mondo dello sport che ormai è guidato da soldi e da furbi ma danno ancora un po' di speranza
#59 AJeX-97
Da piccolo tifavo per Stoner, è stato l'unico a vincere con la Ducati quando nessun altro riusciva a guidarla...
Touché
In merito a valori più o meno espressi nello sport posso dire da appassionato di motomondiale ma anche di rugby un paio di cose. Nel motomondiale Stoner è stato sicuramente, a mio personale parere, il più grande talento che si è seduto su di una sella, ineguagliabile, nemmo Marquez si è avvicinato. Ma a Stoner mancava la spietatezza, la cattiveria e la fame cannibale di Rossi, Lorenzo e Marquez (un altro simile per talento e indole nobile è stato Pedrosa). Io ho sempre tifato Rossi fin dal 97 e ho parteggiato per lui anche nei fattacci del 2015, ma Rossi è l'altra faccia della stessa medagia in cui c'è Marquez, non sono 2 sportivi per loro vincere è una questione che va al di spora di tutto e di tutti e Rossi con l'arrivo di Stoner lo schiaccio umanamente e in maniera anche eccessiva e arrogante, famosa fu la dichiarazione di Stoner in cui disse in faccia a Rossi, nel parco chiuso dopo un sorpasso eccessivo che gli costo la vittoria a favore del Dottore "la tua ambizione ha superato il tuo talento"... e il Karma prima o poi presenta il conto e Rossi si ritrovò Marquez con più talento di lui e più arroganza. Stoner comprese che i 2 sarebbero stati una miscela esplosiva e negativa per i valori dello sport per come lui li interpretava e tolse il disturbo, avendo comunque dimostrato livelli innarrivabili per gli altri 2.
Nel Rugby, anche se con il professionismo le cose sono progressivamente e lentamente un po peggiorate, il rispetto per l'avversario è assoluto. L'arbitro non si discute mail in partita e la cosa è paradossale tenendo conto degli energumeni in campo e delle risse che a volte sfociano. La sconfitta si accetta sempre e uuno dei modi più importanti nel applicare il rispetto nel rugby è l'applicare la tariffa massima, sempre. Non si fanno sconti all'avversario anche se infinitamente più scarso di te, e nel rugby a differenza del clacio raramente non vince il più forte in campo. Se puoi segnare 10 mete all'avversario cerchera di fargliene anche di più senza sconti, perchè in uno sport di combattimento come il rugby si rispetta l'avversario in questo modo, finita la partita esiste il terzo tempo dove tutti assieme condividiamo la partita e in questo vengono coinvolti anche i tifosi, non ci sono star o meglio fino ad oggi la distanza tra giocatori e fan è molto ridotta. Chiudo con un episodio realmente accaduto nel 1987, la Nuova Zelnda vinse la finale della prima coppa del mondo di Rugby in casa, uno dei giocatori fondamentali John Kirwan (indimenticabile ala tanto cara a noi italiani) per la vittoria festeggio fino a tardi quella domenica, ma essendo che faceva il muratore la mattina dopo la gente se lo ritrovo con la sua gavetta alla fermata dell'autobus alle 7 di mattina pronto per andare in cantiere.
Per fortuna certi valori esistono ancora !!!
Come quelli di un uomo di 71 anni che anziché vendersi licenzia 17 persone in una certa commissione.
Tifare Sinner perché è italiano non ha senso, infatti lui è nato e vissuto in Südtirol, regione di cultura tedesca. Lui stesso ha dichiarato che in famiglia parla il tedesco. É italiano di passaporto ma non ha nulla a che fare con la cultura italiana tranne, appunto, il passaporto. Definirlo il “nostro” campione è “leggermente” scorretto, giusto un po’!

Riporto un articolo di Giuseppe Rao che ha pubblicato sul suo Facebook e che condivido in toto:

I tre patrioti che hanno vinto al Roland Garros

A Parigi il singolare maschile è stato vinto Carlos Alcaraz, un grande campione – secondo i critici del tennis, il migliore al mondo – che paga, come del resto Nadal, le tasse in Spagna, contribuendo così ad alleviare i problemi dei cittadini del suo Paese. Jannik Sinner – al pari di Volandri, Berrettini, Musetti e Bolelli – è diventato tennista grazie ai cospicui aiuti della Federazione Tennis (cioè dei contribuenti). Una volta divenuto campione ha scelto di diventare evasore totale e prendere la residenza fiscale a Montecarlo (ricordo che Paolini, Errani, pagano le tasse in Italia, ma di ciò televisioni e giornali non parlano mai). Jasmine Paolini e Sara Errani, che hanno la residenza in Italia, hanno vinto il doppio femminile. Sempre nel Principato il tennista del Südtirol ha creato una società dove confluiscono tutti i proventi delle sponsorizzazioni – anch’essi esentasse.
Il risultato è che da due anni tutti i santi giorni siamo subissati di messaggi pubblicitari del “nostro” (sic!) campione che hanno per oggetto quasi tutte le categorie merceologiche. Durante la telecronaca della finale è apparso, mentre giocava, in numerosi spot che avevano per oggetto tre diversi brand.
Grazie a Jasmine Paolini, a Sara Errani e a Carlos Alcaraz che ci dimostrano cosa sia la riconoscenza, la solidarietà e la dedizione ai valori della patria.


dagospia.com/.../...
#68
Protagora
10-06-2025 23:37

GRAZIE!
Prima di dichiarare che Sinner "ha scelto di diventare evasore totale" bisognerebbe almeno sapere come funziona la tassazione nel tennis, invece di ripetere a pappagallo la vulgata corrente. Il tennista paga le tasse nel Paese in cui si tiene la competizione sportiva. A volte è costretto ad imputare a tassazione non solo i montepremi vinti sul campo, ma anche i guadagni ottenuti da sponsor, benefit bonus, per il periodo di effettiva permanenza nello Stato dove si svolge il torneo. Il che può comportare l'effetto paradossale che il tennista professionista, che si sposta nei vari Paesi per disputare i tornei, può arrivare a pagare al Fisco più di quanto effettivamente ricavato.

Inoltre, tutti i redditi vanno cumulati e dichiarati nello Stato di residenza, che conserva ovviamente la sua potestà impositiva. Ora se c'è una convenzione tra lo Stato della manifestazione sportiva e lo Stato di residenza, per evitare la doppia imposizione, il tennista beneficia di un credito d’imposta in proporzione a quanto versato all’estero; se non esiste, allora viene tassato due volte.

Da una rapida verifica, mi pare ad esempio che non esista una convenzione tra Arabia Saudita (che pure ha un sistema fiscale flessibile), dove Sinner ha vinto il Six Kings Slam e l'Italia: quindi (eventualmente) niente credito d'imposta e doppia tassazione sui 6 milioni di euro vinti. Viceversa questa convenzione esiste tra Italia e Francia, dove Errani e Paolini hanno vinto il doppio al Roland Garros.

Si blatera in lungo e in largo della residenza di Sinner (come se fosse l'unico) nel Principato di Monaco - che ha indubbiamente un carico impositivo inferiore e maggiore flessibilità nel trovare un accordo per versare un forfait fiscale - ma questo ha un peso relativo dato che, ripeto, la tassazione avviene nello Stato in cui si svolge il torneo, con tutte le paradossali distorsioni che ne possono derivare.
Parlare di valori mi pare una pagliacciata. Certo fare i prodi paladini del punto dentro o fuori dal campo è facile diverso e’ farlo quando di mezzo c’è la vil pecunia vero Sinner che non paghi le tasse in Italia.? Poi le disquisizioni di Chesterton lasciano il tempo che trovano ovvero rimani residente nel bel paese. Ovviamente non è il primo ma mi riesce difficile seguire questi soggetti che eludono e lasciano il cerino in mano a milioni di contribuenti onesti e vessati. Sarà invidia ? Mah non credo.
#70 Chesterton


Quote:

Prima di dichiarare che Sinner "ha scelto di diventare evasore totale" bisognerebbe almeno sapere come funziona la tassazione nel tennis, invece di ripetere a pappagallo la vulgata corrente.

Si ma… le chiacchiere stanno a zero.
Nadal, Jasmine Paolini, Sara Errani, Carlos Alcaraz, per citarne alcuni, hanno la residenza nel loro paese. Sinner no.
Eppure “mi pare” che anche loro siano tennisti professionisti. Trova le differenze.
Quindi, se ho capito bene, è un eroe chi si fa fottere dal fisco pirata di uno stato che ti considera, in prima istanza, un evasore.
Che spreca il tuo contributo in mille rivoli di imbecilli "bonus", fatti apposta per garantire il controllo di una casta di burocrati la cui ultima preoccupazione è il bene comune.
Protagora... hai capito veramente tutto della vita.
# 73 Primus eccetera

Quote:

Che spreca il tuo contributo in mille rivoli di imbecilli "bonus", fatti apposta per garantire il controllo di una casta di burocrati la cui ultima preoccupazione è il bene comune.
Protagora... hai capito veramente tutto della vita.

Hai capito tutto tu :hammer:

1) Nessuno ha parlato di EROI: perchè attribuisci ad altri cose mai dette?
2) Critichi le tasse tout court, ma quando tu o una persona a te cara avete una emergenza medica scommettiamo che chiami l'ambulanza e usufruisci delle cure mediche del servizio sanitario pubblico? Com'è sicuro che se la tua casa va a fuoco chiami i vigili del fuoco.

Quote:

le chiacchiere stanno a zero.

Le chiacchiere stanno a zero perché avete dato dell'evasore totale a chi ha pagato on site, per il montepremi dello US Open vinto nel 2024, il 35% di tasse (Cfr. Ubaldo Scanagatta). Tanto per fare un esempio.

Sinner ha la residenza a Montecarlo per pagare meno tasse? Può essere, ma lì ci vive effettivamente; e ciò perché c'è una delle due sedi europee dell'ATP e ci sono strutture di qualità per allenarsi, soprattutto nei mesi di novembre e dicembre quando non si gioca, beneficiando del clima mite; cosa che sarebbe un po' meno agevole, d'inverno, a Sesto Val Pusteria....

Nadal vive alle Baleari da sempre, lì ha la sua scuola tennis e - buon per lui - il sistema fiscale è più favorevole rispetto alla Spagna continentale...

Qualche anno fa due noti giornalisti hanno criticato Sinner perché così sottrarrebbe risorse a scuole e ospedali. Non mi pare di aver visto la stessa indignazione (ma sarò stato distratto io: sono pronto a fare mea culpa) quando Eni ed Enel, società in mano pubblica, hanno scelto di costituire società in Olanda, dove notoriamente le tasse sul reddito delle holding sono molto più vantaggiose.

Le ragioni sono logistiche e non fiscali? Allora vale anche per Sinner.
#75 Chesterton
Qualche anno fa due noti giornalisti hanno criticato Sinner perché così sottrarrebbe risorse a scuole e ospedali. Non mi pare di aver visto la stessa indignazione (ma sarò stato distratto io: sono pronto a fare mea culpa) quando Eni ed Enel, società in mano pubblica, hanno scelto di costituire società in Olanda, dove notoriamente le tasse sul reddito delle holding sono molto più vantaggiose.

Le ragioni sono logistiche e non fiscali? Allora vale anche per Sinner.


Classico vizio tutto italiano (?) di sputare addosso a chi ce la fa e primeggia, penso per invidia (brutta bestia molto sottovalutata), è ma lui è del Sudtirol, ma non paga le tasse in Italia, ma sta con una Russa, ma ha i capelli rossi, ma fa troppa pubblicità è un perdente ha avuto tre match points... L'italiano medio non guarda ai colossi che vanno in giro per il mondo dove pagano meno MILIARDI come detto da Chesterton sopra o i giganti del web che pagano cazzate, o tutti gli scialacquatori di risorse spese a cazzum in questo paese (il ponte sullo stretto, i banchi a rotelle etc.) guarda chi ce l'ha fatta e dico io per invidia o per incapacità di ragionarci sopra. In Spagna ci sono 500000 italiani che spesso sono riusciti a creare impresa dove te ne danno la possibilità perchè in questo paese ti massacrano di tasse e burocrazia vogliamo condannarli tutti?

ps Io provo un po' d'invidia avendo giocato 2-3 anni a tennis da giovane con scarsissimi risultati, i miei dubbi su di loro sono di altro tipo...