Di Mark Weber
Il 6 Agosto del 1945 il mondo entrò drammaticamente nell’era atomica: senza [alcun] avvertimento né precedenti, un aereo americano lanciò una bomba nucleare sulla città giapponese di Hiroshima. L’esplosione distrusse completamente più di sei chilometri quadrati del centro cittadino. Circa 90.000 persone vennero uccise immediatamente; altre 40.000 rimasero ferite, molte delle quali morirono in una prolungata agonia a causa delle radiazioni. Tre giorni più tardi, una seconda esplosione atomica sulla città di Nagasaki uccise circa 37.000 persone e ne ferì altre 43.000. Complessivamente le due bombe uccisero circa 200.000 civili giapponesi.
Tra i due bombardamenti, la Russia Sovietica si unì agli Stati Uniti in guerra contro il Giappone. Sotto le forti pressioni americane, Stalin ruppe il suo trattato del 1941 di non aggressione con Tokyo. Lo stesso giorno che Nagasaki veniva distrutta, le truppe sovietiche iniziarono a riversarsi in Manciuria, travolgendo le forze giapponesi ivi dislocate. Sebbene la partecipazione sovietica influì poco o nulla nell’esito finale della guerra [contro il Giappone], Mosca beneficiò enormemente dall’essersi unita alle ostilità.
Questo articolo, scritto da un nostro utente, dimostra come sia possibile parlare seriamente di un argomento sfuggevole come il Morgellons senza dover passare per forza da complottisti paranoici da una parte, oppure da negazionisti intransigenti dall'altra.
Introduzione e premessa
La storia comincia nel 2001 con la signora Mary M Leitao, laurea di primo livello in Biologia e una passata esperienza come ricercatrice medica. Nessun dermatologo sa spiegare cosa sono le strane fibre che escono dal corpo del figlio di due anni. La Leitao perde la pazienza quando un dermatologo le diagnostica di essere affetta della sindrome di Munchausen per procura (DeVita-Raeburn, 2007), ovvero di vedere nel figlio una malattia inesistente per attirare l’attenzione su lei stessa. Studiando su internet e su vecchi resoconti medici la Leitao trova uno scritto di Sir Thomas Browne del 1686 che descrive una malattia riscontrata su bambini francesi nella Linguadoca. La Leitao trae ispirazione da questo scritto per definire la malattia del figlio ed istituire una organizzazione no-profit che ne porta il nome, la Morgellons Research Foundation (MRF di seguito). È il 2002.
In questi 15 anni, il caso è passato da problema individuale di una madre a clamoroso fenomeno internet, discusso (e non risolto) argomento medico, costoso problema amministrativo, ma anche (a personalissimo parere dello scrivente) ennesima piattaforma per ridiscutere della nostra idea di realtà condivisa nella societa’ che definiamo civilizzata ed interconnessa tramite internet. Quanto segue è stato elaborato usando esclusivamente materiale pubblicato su riviste scientifiche. Questa scelta non garantisce di ottenere alcuna verita’ assoluta, solo di raccogliere materiale omogeneo, i cui metodi e fonti siano chiaramente indicati.
Interessante intervista di Pandora TV a Brandy Vaughan, ex-rappresentante della casa farmaceutica Merck, e oggi impegnata sul fronte per la sicurezza nei vaccini. Fra le altre cose, ci offre finalmente una risposta alla fatidica domanda: "Perchè i vaccini contengono tossine?"
Il motivo - se la cosa dovesse mai stupirvi - è squisitamente commerciale.
Fonte PandoraTV
Ragazzi, sarà anche un pò sopra le righe, ma averne di gente cosi!
[Grazie a Dusty per la segnalazione]
Segnalazioni e commenti degli utenti sulle notizie più recenti.
Ho ricevuto oggi questa mail da un vecchio utente di LC. La pubblico perchè ritengo che metta in luce un problema molto importante per noi.
Caro Massimo , sono ***. Volevo sottoporti questa mia osservazione. Nel tuo sito LC vige spesso la norma del "pensiero unico". Su molti argomenti di una certa rilevanza, l'ultimo il fenomeno delle vaccinazioni obbligatorie, tutti i commenti si allineano a quello che è il tuo pensiero o il pensiero della maggioranza dei frequentatori del sito. Qualsiasi posizione critica a questo pensiero unico viene rigettata con insulti ed aggressioni. Risultato: chi la pensa diversamente da voi si allontana dal sito o non fa più commenti ed il pensiero unico diventa l'unico. Secondo me questo è sbagliato, il sito si impoverisce in quanto anche chi porta un contributo criticabile dovrebbe essere si contestato, ma con rispetto. Siamo arrivati invece al risultato che se tu leggi i primi 5 o 6 commenti è come se li avessi letti tutti. Impossibile trovare (se non raramente) una voce fuori dal coro, che comunque servirebbe per comprendere meglio l'argomento in questione e per potersi confrontare con chi non la pensa come te. (Segue firma)
***
Aggiungo una nota personale: è evidente che non si può venire su LC a dire, ad esempio, che "secondo me la versione ufficiale dell'11 settembre sta perfettamente in piedi", perchè significherebbe ignorare tutto quello che è stato fatto su questo sito negli ultimi 13 anni per dimostrare il contrario. [...]
Ora che l'infame capitolo sul decreto Lorenzin si è concluso, possiamo trarre alcune riflessioni.
La prima è la seguente: la vera "notizia" di oggi non è tanto che il decreto sia stato finalmente convertito in legge, quanto piuttosto il fatto che alcuni parlamentari del PD siano "stati aggrediti dagli attivisti No-vax'".
Ovviamente, per chi abbia visto il video dell'episodio, non si è trattato affatto di un'aggressione vera e propria, come vorrebbero descriverla i nostri giornalisti. Ma naturalmente questa "succulenta notizia" riesce a prevalere su quella più importante - l'approvazione definitiva della legge - e questo la dice lunga su come siano schierati i pennivendoli del mainstream.
La seconda riflessione è a più ampio respiro, e riguarda l'intera battaglia sui vaccini, che molti di noi hanno combattuto fin dall'inizio. Furono infatti i David Gramiccioli, i Marcello Pamio, i Massimo Mazzucco, e moltissimi altri insieme a noi, a denunciare la pericolosità dei vaccini fin dall'inizio dell'era di Internet.
E quello che sta succedendo oggi, in realtà non è che la conseguenza di questa battaglia iniziata 15 anni fa.
di Maurizio Blondet
“All’Italia conviene tornare alla lira”. Lo sostiene il tedesco Marc Friedrich, consulente finanziario di fama, in una intervista a Sputnik Deutschland. Non solo l’Italia, affondata da un tasso record di debito e disoccupazione, ma “tutti i paesi del Sud Europa starebbero meglio con una moneta sovrana invece che con l’euro. Questi ‘paesi, con i limiti imposti dalla Banca Centrale, non vedranno mai quell’inizio di crescita che permetterebbe loro di rimettersi”.
Marc Friedrich è co-autore di un saggio «Der groesste Raubzug der Geschichte», che è stato un best seller nel 2012. “Già allora dimostravamo che l’euro non funziona. Adesso vedo che per la prima volta, in Italia il concetto di Italexit non è più tabù”.
Cita “Alberto Bagnai dell’università di Pescara”. Ha ragione Bagnai. “In marzo, sostenendo che l’euro collasserà comunque qualunque sia il capitale politico investito in esso, questo professore di economia ha sottolineato la necessità di una uscita “controllata” dalla moneta unica, padroneggiando l’inevitabile:
“La causa più probabile – ha scritto Bagnai – sarà il collasso del sistema bancario italiano, che trascinerà con sé il sistema tedesco. E’ nell’interesse di ogni potere politico, certo dei dirigenti europei declinanti, e probabilmente anche degli USA, gestire questo evento invece di attenderlo passivamente”.
di Federico Giovannini
Quante volte abbiamo sentito dire questa frase in tv riguardo ai vaccini, oppure da qualcuno che lo ripeteva come un mantra? Ma cosa significa esattamente? Vorrebbe per caso dire che un fatto provato rimane tale anche se non è accettato dal popolo? Detta così potrebbe sembrare ragionevole.
Ovviamente tutto ruota intorno al concetto di scienza e cosa esattamente voglia dire.
Citando un celebre filosofo diciamo cosa non è la scienza: ”La scienza non è un insieme di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza: non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità come la probabilità” (Karl Popper, Logica della scoperta scientifica).
Dovrebbe essere scontato ma bisogna qui ricordare che “la scienza” è un concetto astratto, non esiste se non nella mente degli uomini.
Quello che preoccupa nell'attuale situazione di siccità non è tanto il momento di emergenza, quanto il fatto che il ministro dell'ambiente abbia dichiarato che da quest'anno in poi una situazione del genere si ripresenterà puntualmente ogni anno.
"I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti - ha detto Galletti - Se giorni di caldo e siccità come questi una volta si verificavano ogni quindici anni, da adesso in poi si manifesteranno ogni estate."
Siamo quindi di fronte ad un cambiamento climatico costante ed apparentemente irreversibile, almeno nel periodo medio-breve, che dovrebbe andare ad affliggerci in maniera sistematica per i prossimi anni.
Quella dell'imperialismo è una brutta malattia. Una volta che ne vieni contagiato, diventa difficile liberarsi dal morbo.
In questo senso vanno le dichiarazioni di Al-Maliki, l'attuale presidente dell'Iraq, il quale accusa gli Stati Uniti di volersi prendere il merito per la sconfitta dell'ISIS a Mosul, "mentre sono stati loro che hanno contribuito a creare questa organizzazione".
In una serie di dichiarazioni senza peli sulla lingua, riportate da RT, Al-Maliki ha detto che "la riconquista di Mosul è stata un successo del popolo iracheno, mentre ora gli Stati Uniti cercano di impadronirsene sostenendo di essere stati loro a guidare quella guerra".
"Certamente - ha aggiunto Al-Maliki - loro ci hanno aiutato con l'aviazione, ma il merito maggiore va ai soldati iracheni e alla milizia popolare. E questa vittoria ci è costata molto cara, con circa 20.000 soldati e poliziotti iracheni che sono morti o sono rimasti feriti nei combattimenti".
Leggi tutto: Fu necessaria Hiroshima?