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Non ce la faccio più. Questa storia di Anna Frank mi sta distruggendo.
Mi sta distruggendo perché non riesco a capire il problema: dove sta esattamente l'insulto, nel famoso fotomontaggio? Si vogliono insultare i romanisti dandogli degli "ebrei", oppure si vogliono insultare gli ebrei dandogli dei "romanisti"?
Giuro che non lo capisco, non sto scherzando.
Se la risposta fosse la prima, allora dovrebbero essere i romanisti ad arrabbiarsi con i laziali per il (presunto) insulto, ma gli ebrei in ogni caso non c'entrano. Se invece la risposta fosse la seconda - ovvero che si vuole insultare gli ebrei dandogli dei romanisti - allora perché il presidente della Lazio va in sinagoga con il capo chino a chiedere scusa agli ebrei?
Cosa fa, gli dice: "Vi chiedo scusa, non volevamo darvi dei romanisti, sappiamo che voi siete molto meglio di loro"?
di Claudio Messora
Sono ormai decenni che in rete vi parliamo del fatto che questo liberismo sfrenato, ammantato del portato positivo di un concetto di cui tutti si appropriano per i fini più disparati, la “libertà“, era solo un modo per togliervi i diritti faticosamente accumulati dalle generazioni dei nostri padri e dei nostri nonni, dalla rivoluzione industriale in poi. Un modo di rimettervi le catene e legarle nuovamente ai neo schiavisti che tutto hanno a cuore tranne il rispetto della vita, soprattutto di quella umana.
Sono decenni che ve lo si dice in tutti i modi, ma voi niente. Volete cambiare lo smartphone ogni sei mesi, volete andarvi a comperare le bottiglie di vino anche alle due di notte, volete (anzi dovete) fare la spesa la domenica perché gli altri giorni siete sequestrati dal caposquadra della nave negriera a remare fino allo stremo delle forze, volete le fragole e le more a gennaio e le arance a luglio, rinunciate all’essenziale ma non al superfluo che vi pagate a rate. Rinunciate persino alla vostra vita, pur di vivere quella degli altri, la sera, a pagamento (si intende).
Lo sapevate, ma alla fine vi siete fatti convincere lo stesso che la famiglia è un vincolo, che le tradizioni sono un ostacolo, che la religione è per gli ignoranti, che i confini sono inutili, che le razze sono un’illusione, che le ideologie sono pericolose, che i sessi non esistono, che studiare non serve, che imparare a memoria è sterile, che l’edonismo, il protagonismo e il voyuerismo sono valori, che competere è un dovere, che è perfettamente normale ricomprarvi la salute che vi tolgono assumendo medicinali a vita. Vi siete fatti togliere tutto quello che faceva di voi esseri umani, e avete continuato a votare sempre le stesse persone che vi stavano lentamente consegnando alla casta predatoria, come lotti di schiavi ceduti all’ingrosso: qualche milione di italiani all’asta della Fornero, qualche altro milione all’asta con il Job Act di Renzi, mentre le scudisciate di Monti sfessavano la vostra capacità di opporvi (loro la chiamano “distruzione della domanda interna).
Gira su youtube un video che ha raccolto oltre 400.000 visualizzazioni in pochi mesi: si intitola "TERRA PIATTA: La TEORIA della PAZZIA". L'autore è un certo Neurodrome, che conduce anche un canale youtube con lo stesso nome.
Nel video sopracitato, l'autore si diverte a prendere in giro i terrapiattisti con uno stile molto casereccio, parlando con un forte accento romano, mentre usa spesso la parola "poracci" riferito ai terrapiattisti. Il tutto è confezionato in modo divertente e ben ritmato, e questo sicuramente contribuisce a spiegare il grande successo di visualizzazioni. (Di fatto, questo video mi è stato segnalato da un amico che mi ha detto proprio "guardati 'sto tizio, è veramente divertente").
Se però si guarda il video con una certa attenzione, si scopre che sotto la crosta apparentemente "burina" c'è qualcosa di più. Molto di più, in realtà.
di Massimo Fini
Nel lontano 1991 sul New York Times il giornalista americano William Safire scriveva: “Svendere i curdi…è una specialità del Dipartimento di Stato americano”. Sono passati quasi trent’anni e nulla è cambiato anche se oggi “svendere” i curdi non è più solo una specialità degli Stati Uniti ma anche di molte altre potenze regionali.
I curdi con i famosi peshmerga, grandi guerrieri, sono stati determinanti per la sconfitta del Califfato non solo a Mosul e a Raqqa, dove erano direttamente interessati perché si trovano in un territorio che si chiama Kurdistan, ma anche a Sirte in Libia. Ma, come avevo avvertito in vari articoli del Fatto, non solo non raccoglieranno i frutti della loro vittoria ma verranno penalizzati. E’ appena caduta Raqqa che già ce ne sono le prime avvisaglie. L’altro giorno a Kirkuk dieci peshmerga sono stati decapitati, probabilmente dalle forze della Turchia che ha sempre combattuto in modo sanguinario l’indipendentismo curdo. In un bel reportage Adriano Sofri, che è sul posto, riferisce che truppe appoggiate dagli americani e alla cui guida c’è il comandante dei pasdaran iraniani si sono impadronite di Kirkuk, importante città petrolifera che fa parte della regione autonoma curda in Iraq. Insomma la regione autonoma curda viene riportata ai confini del 2003 quando in Iraq regnava ancora Saddam Hussein.
Inquietanti, misteriosi e devastanti incendi hanno colpito Santa Rosa, in California.
Automobili con i cerchioni in lega completamente fusi.
Fabbricati devastati chirurgicamente.
Interi quartieri polverizzati, tranne gli alberi circostanti.
Sembra siano stati eseguiti con estrema precisione.
Che si sia trattato di esperimenti tramite armi militari ad energia diretta?
In questi giorni i quotidiani sono pieni di lamentele da parte di attrici di mezzo mondo, che denunciano di avere subito avances sessuali "improprie" nel corso della loro carriera.
Tutto è partito dal caso di Harvey Weinstein, quando un'attrice di Hollywood ha deciso di "vuotare il sacco", rivelando al mondo quelle che sono le tecniche di corteggiamento ben poco ortodosse del mega produttore della Miramax.
A quel punto è stato tutto un fiorire di "anch'io, anch'io!" da ogni parte del pianeta, con donne di ogni categoria dello spettacolo - attrici, modelle, ballerine - che lamentavano di aver subito ricatti simili nel corso della loro vita professionale. Da parte di Weinstein, come da molti altri.
Da noi abbiamo addirittura un'attrice che lamenta di un regista che le avrebbe mostrato il pisello nella sua roulotte durante la lavorazione di un film. La stessa attrice ha anche dichiarato di essere stata "obbligata" ad andare a letto con Weinstein, perché temeva che altrimenti le avrebbe rovinato la carriera.
Ma è proprio su quell'obbligata con le virgolette che ruota tutto il perno del discorso.
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Riyad sta per diventare l’ago della bilancia del destino del dollaro e in generale del riequilibrio delle potenze su scala globale. Se la recente visita di Re Salman a Mosca ha messo in discussione la supremazia diplomatica americana nel Golfo, ora è il petrolio di Riyad a minacciare Washington.
Lo yuan cinese sostituirà i petroldollari
Secondo Carl Weinberg economista e direttore dell’High Frequency Economics (istituto di ricerca e statistiche economiche mondiali) il dollaro sarà presto sostituito nelle transazioni dell’oro nero. “Credo che lo yuan cinese diverrà presto principale strumento di pagamento del greggio, almeno appena i sauditi lo accetteranno, o i cinesi li costringeranno. In seguito tutto il resto del mercato petrolifero si muoverà con loro”.
Secondo l’autorevole economista è dunque solo questione di tempo per la capitolazione finale della moneta stampata dalla Federal Reserve. Il monopolio del dollaro nel mercato dell’oro nero venne inaugurato nel 1974 in seguito ad un accordo tra Richard Nixon e il Re Faisal, rispettivi massimi esponenti politici di Stati Uniti e Arabia Saudita. Da quel momento Riyad si è impegnata con Washington a quotare il petrolio solamente nella moneta corrente americana. Una scelta rispettata fino ai nostri giorni, tanto da arrivare a coniare il neologismo “petroldollari”.
Riproponiamo questo documentario di RSI, che è stato tolto più volte da youtube "per violazione di copyright", e viene ogni volta ricaricato per renderlo disponibile al pubblico.
NOTA: nella prima parte il documentario è abbastanza pedante, e spesso il linguaggio scade a livello della trasmissione "Mistero". Nonostante questo nella seconda parte - quando si inizia a parlare di Majorana - ci sono diverse testimonianze interessanti, da parte di persone coinvolte direttamente nei fatti. Di certo il documentario contribuisce a gettare nuova luce sulla misteriosa scomparsa del fisico italiano, avvenuta nel 1938.
Dalla Casa Bianca Donald Trump ha lanciato il seguente appello: "Il mondo si unisca agli Usa per fermare Teheran". Il riferimento è all'accordo sul nucleare iraniano, firmato da Obama durante il suo mandato, che Trump vorrebbe stracciare perchè lo ritiene "un pessimo accordo". Naturalmente, Trump non ha mancato di infiorare il suo discorso con frasi ad effetto, dicendo che "il suo nuovo approccio mira a contrastare l'effetto destabilizzante dell'Iran nella regione, ed in particolare al suo supporto per il terrorismno e i suoi militanti".
Questo, detto dal capo della nazione che più di ogni altra passa il suo tempo a destabilizzare il resto del mondo, non è male.
Ma il vero problema è che in questo caso si tratta di uno strappo palesemente unilaterale. Infatti, sia la Mogherini (a nome dell'Europa), sia il portavoce della Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, hanno appena confermato che l'Iran sta rispettando rigorosamente i termini dell'accordo.
Leggi tutto: Commenti liberi - 25 ott. 2017