Questa intervista è del 2014. Vale la pena di riproporla, per chi non la conoscesse, e anche per rinfrescare la memoria a chi già l'ha vista.
Contenuti dell'intervista: In cosa consiste il "metodo Ruffini" - Analogie con il metodo Simoncini per il trattamento esterno - Risposte alle critiche più comuni - Ipoclorito panacea universale? - Preclusione da parte della scienza ufficiale - Prove "incontrovertibili"? - La Dichiarazione di Helsinki - Testimonianza di Federico sull'Herpes labiale - Il meccanismo della recidiva virale - Micosi - Candida - Onicomicosi - Valore delle testimonianze scritte e di quelle in video - I microbi (piede diabetico infetto) - Resistenza dei medici al cambiamento - Infezioni da staffilococco aureus - Due pesi e due misure - Marijuana per la sclerosi multipla - Disponibilità delle informazioni in rete - Potenziale nell'Africa equatoriale - Parassiti e protozoi - Larva migrans cutanea - Scabbia - Uso veterinario - Urticanti (meduse, vespe, api, ortiche) - Dracunculosi - La difficoltà di raccogliere testimonianze - Appello alle persone guarite. NOTA: I due video inseriti nell'intervista (la "rimozione dei nei") non fanno parte delle normali applicazioni del Metodo Ruffini. Li ho messi perchè erano gli unici disponibili nei quali si vedesse l'applicazione del trattamento, ed anche per la velocità stupefacente con cui questi nei effettivamente si dissolvono. Il sito di Ruffini. .
Oggi tra i miei "farmaci", non deve mai mancare l'ipoclorito di sodio al 6% e 9%.
Grazie.
Dermatite seborroica, nella specie croste e forte prurito nella cute.
Afte; Herpes labiale.
Poi avevo un problema che si manifestava d'estate nelle giornate di forte afa. In particolare, sudando copiosamente nella zona inguinale mi venivano fuori delle puntine rosse che, col tempo, si spaccavano emettendo una sorta di sostanza purulenta che lasciava una macchia sulla pelle. Contattai il dr. Ruffini e mi consigliò l'uso dell'ipoclorito al 6% al posto del cortisone, che usavo ma non risolveva del tutto.
Chiaramente ho risolto i miei problemi e, finora, sembra in modo decisivo.
Uso l'ipoclorito, sia io sia mia moglie, per tante altre problematiche e con successo.
Ho comprato il libro del citato Medico "Curarsi con la candeggina", ove sono riportati altri usi del suo metodo, fra questi l'igiene orale che, con l'ipoclorito è più efficace e meno dispendiosa di altri inutili quanto dannosi prodotti.
Sapreste dirmi come si prepara la soluzione di ipoclorito? E' una polvere che si miscela alla soluzione fisiologica o si compra il prodotto già pronto?
Grazie.
Davide
La polvere come tale non la trovi di sicuro in commercio, è pericolosa (esplosiva).
La normale candeggina in commercio è una soluz acquosa di NaClO ma dubito abbia una purezza tale da renderla atta ad usi medicali (se non ricordo male è impura per Cl2=cloro NaCl=sale comune, e tracce di metalli), la proverei con molta cautela -dopo diluizione al titolo voluto- solo per usi esterni.
L'ideale sarebbe trovare in vendita una soluzione ad elevati standard di purezza e poi diluirsela in casa (l'acqua distillata o la fisiologica vanno bene, il titolo commerciale comune è il 18% quindi diluire 1:1 o 1:2); non è un prodotto in commercio nei supermercati (a parte la suddetta candeggina). Proverei in una farmacia ben fornita, oppure dai commercianti di prodotti chimici, i quali però vendono confezioni grosse, col problema dell'instabilità intrinseca che presenta anche la soluzione.
Qui sotto un link qualunque per capire qualche cosa dell'ossidante
www.caffarobrescia.com/.../ipoclorito-di-sodio
Eventualmente se mi può aiutare lo posso contattare anch'io. Grazie
Ho contattato in due occasioni il dottor Ruffini per email, ed ho trovato sempre tanta cortesia e disponibilità.
Avrei due domande, Massimo, spero tu possa riferirgliele: la mia bambina soffre di verruche alle mani, ne ha 6-7 da tanti anni ormai. Ho il libro "Curarsi con la candeggina", ma non ho ben capito come potrei applicare l'ipoclorito di sodio. Con una siringa?
La seconda domanda: ho acquistato un anno fa una bottiglietta di ipoclorito di sodio al 6% e suppongo non abbia più efficacia, è corretto? Per quanto tempo è efficace il prodotto dissolto in acqua?
In ogni caso, un grandissimo ringraziamento al dr Ruffini e a suo figlio per il metodo e per il desiderio di condividerlo in modo così disinteressato
Grazie. Proverò a chiedere a mia cognata che fa la farmacista.
Davide
Quindi perchè si fa finta di non sapere l'efficacia del metodo?
l'ipoclorito, anche se conservato bene in bottiglietta scura e ben chiuso, tende con il tempo ad evaporare e quindi la percentuale del prodotto tende a scendere (6 - 5,5 - 5 ecc.).
Ho letto in giro che già 6 mesi sono un tempo lungo, io comunque anche dopo 6 mesi ho usato il prodotto per un fungo sul petto (che ogni tanto torna a visitarmi) e continua ad essere efficace.
Magari per altri utilizzi è meglio averne uno "fresco".
Per le verruche hai provato l'aceto di mele? E' fenomenale: la mia compagna ha risolto un problema di pallina di grasso sul viso.
Le avevano detto che era necessario un piccolo intervento chirurgico, ma abbiamo risolto con l'aceto di mele.
Sul sito di Argania (arganiascorbile.it/.../...) vendono 1Kg di ipoclorito di sodio a 16 euro (14%-15% di diluizione), ma si trova anche a meno: io ne avevo comprato uno al 15% per uso disinfezione tini vinicoli
Recentemente però avevo trovato un sito online che vendeva le diluizioni 6% / 7% / 8%... non riesco però più a trovare il riferimento.
Se risolvo vi posto il link
abbiamo realizzato questo intervista ben prima del "microbiota revolution" (almeno personale) e credo sia il caso di spiegarvi cosa penso oggi alla luce dei nuovi studi
l'ipoclorito è estremamente efficace come killer selettivo
la forza dell'ipoclorito sta nell' avere una grandissima forza nell' uccisione dei microorganismi (virus compresi) e una quasi innoquità per i tessuti epiteliali
tuttavia si ripresenta il vecchio paradigma del cattivo da distruggere che se da una parte va bene , dall'altra non si può concepire una pelle o una qualunque altra parte anatomica
sterile.
anche la pelle deve essere colonizzata da microorganismi pro-fisiologici cosi come qualunque altra parte del corpo.
ad esempio parlando con paolo tempo fa al telefono (non ebbi poi piu riscontri nel senso che non ci siamo piu sentiti) gli cercai di spiegare come si potevano risolvere piu efficacemente
problemi di candidosi vaginali : il metodo ruffini prevede dei lavaggi con ipoclorito e successivi risciacqui con acqua.
dopo il trattamento andrebbero subito impiantati microorganismi residenti che nel caso della vagina sono la famosa flora del doderlein ovvero una particolare miscela di lactobacilli e altro
in questo specifico caso esiste un probiotico adatto che è "femelle" della bromatech (non ne conosco altri cosi specifici)
ho fatto questo esempio perche sappiamo con cosa rimpiazzare dopo la pulizia con l'ipoclorito la cavità vaginale in modo da evitare che la candida prenda di nuovo posto
(ovviamente non si può trascurare il riequilibrio dell'intestino perche una candidosi vaginale è il sintomo di un intestino comunque con una disbiosi importante)
in teoria l'ideale di una terapia quindi è l'integrazione tra l'idea di uccidere e di ripopolare/riequilibrare
per ora con la pelle non si può fare perche non ci sono in commercio probiotici cutanei (può essere usato "enterelle" con efficacia anche nelle piaghe da decubito ma è un uso off-label)
per chi cerca l'ipoclorito di sodio basta chiedere a una farmacia galenica cosa si vuole e a che %
ti posso rispondere io a questa domanda
in teoria se la boccetta è perfettamente a tenuta la soluzione è eterna
in pratica non esiste un tappo abbastanza ermetico da evitare che l'ipoclorito evapori
quindi non c'è una risposta certa in quanto dipende come è stata chiusa la bottiglietta
(pensa che l'idrogeno evapora pure dalle bombole di metallo perche passa le membrane perche è una molecola piccolissima)
meglio non farne grandi scorte e prenderlo quando serve per un trattamento e magari una piccola scorta a casa per punture di insetto o altro
fatto salvo il problema dermatologico devi ricordarti che il problema è microbiologico ovvero di microbiota
è dal microbiota dell'intestino che parte tutto, quindi un riequilibrio del microbiota intestinale è parte della cura
anche la medicina ufficiale riconosce un importante link tra pelle e intestino (microbiota), insomma non è un segreto che siano collegati
in teoria, la logica dell'ipoclorito è l'uccisione del microorganismo e non del tessuto
i nei non sono causati da microorganismi, è tessuto
quindi sempre in teoria un neo che scompare in realtà potrebbe essere stato un melanoma
o magari lo ha scolorito?
Chiaramente potrebbe risolvere molte problematiche della pelle a scapito di molti medicinali in commercio, come si evince chiaramente anche dai dialoghi.
Siccome però mi piace andare un pochino oltre voglio ricordare che molte malattie della pelle (ma non solo) sono il risultato di un sistema immunitario depresso ma ancor più di un metabolismo della cellula inefficiente.
Quando la respirazione cellulare è inibita (ovviamente ci possono essere vari gradi di inibizione) la cellula riesce a malapena a svolgere le funzioni essenziali di sopravvivenza. Mentre una cellula in cui la respirazione cellulare è al massimo (possibilmente ipermetabolica) è difficilmente attaccabile da qualsiasi patogeno. Ovvero la resistenza di una cellula dipende molto più dal suo stato che non dal sistema immunitario
Come ho più volte ripetuto su questo sito (con anche un articolo gentilmente pubblicatomi) una delle cose peggiori per inibire la respirazione cellulare è mangiare grassi polinsaturi, ancor più se questi sono di origine vegetale (il cui uso viene invece generalmente consigliato). Al contrario i grassi saturi non inibiscono la funzione delle cellule (anzi spesso si comportano da antiossidanti) e alcuni, come i trigliceridi a catena corta e media presenti nell'olio di cocco, hanno funzioni terapeutiche. Ad esempio, l'acido butirrico è usato per curare il cancro, gli acidi laurico e miristico per trattare le infezioni virali. Questi grassi sono contenuti nell'olio di cocco. Questo olio può quindi essere ingerito o anche usato direttamente sulla pelle.
Questo olio stabilizza la cellula e protegge i mitocondri altrimenti danneggiati dai grassi polinsaturi.
Va da se che un semplice accorgimento alimentare potrebbe risolvere o prevenire molte patologie.
Quindi, in sintesi ritengo molto interessante l'uso dell'ipoclorito di sodio in quei casi dove il problema si è conclamato ma se si vuole intervenire a livello sistemico, onde prevenire o evitare il ripresentarsi del problema o di problemi simili, è necessario intervenire ad altro livello; spesso molto semplicemente.
la cellula è il terzo fattore
l'equazione quindi è cellula-microbiota-patogeno
con tutte le sue specifiche dei singoli elementi
magari ipoclorito e successiva applicazione di olio di cocco potrebbe essere un idea migliore dell'ipoclorito da solo
insomma agire su piu fronti
microbioma.it/dermatologia-2/
Il mio messaggio però va oltre.
Non riguarda solo la pelle.
Tutte le cellule del corpo traggono beneficio da quanto ho scritto poiché sono protette nella loro respirazione aerobica.
Si invecchia più lentamente, si abbassano i livelli di infiammazione, si è quindi protetti maggiormente da tumori, malattie cardiache, ecc
Immaginiamo il nostro "essere" come tre "sfere" concentriche: all'interno c'è la sfera mentale, poi quella emotiva e infine, all'esterno, quella corporea (personalmente in questa schematizzazione ci vedrei bene all'interno un'ulteriore sfera che è quella spirituale, ma l'omeopata nella sua discussione si fermava al mentale). Chiaramente il confine tra queste sfere non è netto e al loro interno si possono identificare diversi strati. Per farla breve la pelle è lo strato più esterno.
Se l'"essere" funziona bene, nel momento in cui si presenta un problema o uno stress in un punto qualsiasi, l'autoguarigione tende a spostare il problema all'esterno e, possibilmente, ad espellerlo. Se il sistema non lavora bene il problema rimane lì o, peggio, viene portato verso l'interno.
In quest'ottica, gran parte delle cure sintomaticopalliative che offre l'allopatia, oltre ad essere pericolose in sè, agiscono contro i meccanismi naturali di autoguarigione: sopprimendo continuamente i sintomi esterni acuti è probabile che conducano a più gravi problemi interni cronici.
Poi io non sto dicendo che questa visione è "la visione", ma la ritengo interessante e pertinente. Probabilmente c'è chi ne ha già sentito parlare.
ovviamente, io cercavo di contestualizzarlo al topic
in ogni caso personalmente sono un po perplesso dalla tua avversione cosi assolutista verso i grassi polinsaturi(mentre mi trovi completamente d'accordo sui grassi trans/idrogenati)
attualmente c'è chi studia con attenzione la membrana cellulare ben conscio che il vero centro di scambi della cellula è la sua membrana ed è li che si gioca tutto il metabolismo
la branca si chiama "lipidomica" e per quello che ne so il risultato che ne esce fuori è un equilibrio tra i vari grassi (saturi, monoinsaturi e polinsaturi)
in sintesi i polinsaturi rendono la membrana molla, i saturi rigida (i monoinsaturi una via di mezzo) . per funzionare adeguamente la membrana cellulare deve
essere sufficentemente rigida ma non troppo ...un po come la gomma di un auto (ne troppo morbida ne troppo rigida)
una casa che fa ricerca in tal senso e un' esperta che ce ne parla
con ogni probabilità la guarigione da una qualunque tipo di malattia non è solo questione di "soma" ma anche di qualcosa di piu etereo
ad esempio ci sono tecniche come il pranic healing o la tev e tutta la radionica che agisce sul corpo sottile
poi c'è comunque la psicologia con tutti i suoi limiti ma siamo fatti anche di idee che si trasformano via via in convinzioni e carattere
insomma piu si "aggredisce" un qualunque problema da piu fronti e piu si hanno opportunità per come la vedo io
Sul tema della struttura cellulare avevamo già avuto uno scambio ma riporto qui alcune considerazioni per chi non se ne ricordasse.
Gli studi di G. Ling (www.gilbertling.org/) hanno sfatato l'esistenza di una membrana, così come la necessità di recettori o di meccanismi pompe sodio-potassio (per altro l'energia della cellula non sarebbe nemmeno sufficiente per alimentarle).
Questa visione, quasi di tipo meccanico, per la quale se la membrana è troppo dura i nutrienti non passano o dei recettori specifici per alcune molecole è assolutamente obsoleto. Purtroppo molte false ideologie sono difficili da smontare perché ne va del prestigio di alcuni e della necessaria revisione di molte teorie.
Quindi NON c'è una membrana al centro degli scambi perché non c'è una membrana che avvolge la cellula.
Mentre la struttura 'solida' della cellula è sinonimo di ordine una cellula 'molle' è piuttosto sintomo di caos all'interno della cellula stessa.
D'altronde molti studi su animali e anche osservazioni su persone, rivelano la pressoché totale assenza di cancro in individui che non si nutrono di grassi (polinsaturi) e la improvvisa comparsa di malattie tumorali in popoli che adottano una alimentazione di stile occidentale.
a settembre 2016, mi è arrivata non gradita, la psoriasi alle articolazioni interne di braccia e ginocchi.
Corsa a prendere i rimedi consigliati in erboristeria consistenti in capsule da ingerire e pomata per trattamento locale.
Della medicina allopatica, neanche a parlarne dato che proprio non mi và e proprio non mi fido, inoltre riconosce la psoriasi come irrisolvibile.
Dopo 3 mesi di trattamento, nessun miglioramento (al limite un lieve peggioramento).
Fortunatamente, vengo a conoscenza del metodo Ruffini.
Morale: in nemmeno un mese di trattamento, la psoriasi è scomparsa per (almeno sinora) non averne più notizie ed epidermide interessata, tornata come nuova!!
Buona vita a tutti
Non è pericoloso trattare i nei che dovrebbero essere, se non erro, tumori benigni? Non si rischia di farli diventare più pericolosi di quello che sono?
L' Altra domanda è sulla forfora: Come possiamo usare l'ipoclorito di sodio sul cuoio capelluto? Si danneggiano i capelli?
Grazie.
Ps. Ho visto che l'ipoclorito lo vendono anche su amazon assieme al libro "curarsi con la cadeggina" e all'ipoclorimetro.
Per quanto non mi piaccia comprare su amazon....
Ovviamente sono contento che rientri fra le candidate al trattamento del dottor Ruffini, ma a me avevano sempre detto che fosse autoimmune.
Come possono funzionare sia gli immunosoppressori che l'ipoclorito?
Ho trovato il riferimento al sito dove avevo comprato l'ipoclorito già miscelato, è ibf store, e il prodotto si chiama ipoclor 6%.
Sull'etichetta della bottiglietta si cita espressamente: "preparato per il metodo dermatologico Ruffini".
Beh, indovinate un po', oggi sul sito se si cerca il prodotto appare la seguente scritta:
⚠ AVVISIAMO ⚠ I NOSTRI CLIENTI che per adeguamento alle nuove normative europee la produzione dei prodotti a marchio IPOCLOR è temporaneamente sospesa
no comment...
Stando a quanto afferma Rabdomante più sopra, la domanda non è
Come possono funzionare sia gli immunosoppressori che l'ipoclorito?
quanto piuttosto:
Perché la medicina allopatica riconosce la psoriasi come irrisolvibile (cfr. corriere.it/.../...), mentre con l'ipoclorito viene guarita (almeno fino ad oggi, stando sempre a quanto afferma Rabdomante)?
La prima riguarda un coniglio che avevo in giardino.
Aveva sviluppato protuberanze, tipo corna, principalmente sul muso, ma si erano estese anche sul dorso e sulle zampe. Un altro coniglio era già morto per la stessa malattia. Credo si trattasse di tumori dovuti a Shope papilloma virus, (ma onestamente non ne sono certo) malattia che non presenta cure.
La foto, che sono riuscito a includere, non è relativa al mio coniglio ma è un esempio che ho trovato in rete e che assomiglia (in maniera meno grave) a quanto si era verificato sul mio coniglio.
Dato che avevo dedicato diverso tempo ad approfondire i benefici dello iodio a livello sistemico e considerando che per il coniglio non c'era possibilità di scampo (era ridotto veramente in modo penoso), comincia a spruzzargli una soluzione di tintura di iodio diluita in acqua, su varie parti del corpo ma non necessariamente sulle protuberanze (alcune infatti erano vicine agli occhi). Nel giro di pochissimo tempo il coniglio è guarito completamente e non è rimasta nessuna traccia delle precedenti deformazioni.
Io stesso ero incredulo, in quanto lo ritenevo ormai morto.
(la 2a esperienza la riporto in un altro post)
quindi la cellula non ha un confine con il mondo esterno ....boh
l'uovo(notoriamente una cellula enorme) oltre il guscio ce l'ha una pellicina che delimita lo spazio esterno da quello interno.
una curiosità, ma G. Ling è l'unico a pensare che la cellula non ha una sua membrana di demilitazione oppure ci sono altri ricercatori che la pensano nello stesso modo?
questa cosa che è?
non conosco questi studi ne queste osservazioni ma mi sembra un po riduttivo francamente
che ce ne facciamo di questo dato? perche oltre a grassi polinsaturi le alimentazioni occidentali e lo stile di vita tutto (inquinamento compreso) ha numerossisimi altri fattori
Un inverno si manifestò in maniera estremamente importante. Gli colpì il viso, soprattutto intorno agli occhi e anche le dita erano particolarmente affette. Non chiesi se erano interessate altre parti del corpo. Lui aveva consultato 2 dermatologi che gli avevano prescritto delle pomate. A suo dire nessuna aveva portato benefici anzi in un caso aveva peggiorato la situazione.
Era stato anche da un endocrinologo che ovviamente non aveva riscontrato nessuna disfunzione, se non una cisti benigna alla tiroide.
Questo amico (che comunque non ha mai voluto approfondire la mia 'diagnosi) è chiaramente ipotiroideo. Temperatura intorno ai 35,5 gradi al mattino, attacchi di ipoglicemia, affetto da continue emicranie, fotofobico, recentemente operato di bypass coronarico a circa 54 anni e infine, come detto, affetto in inverno da dermatiti. Faccio notare che l'ipotiroidismo si accentua nei periodi invernali, a motivo della diminuzione dell'esposizione alla luce e forse anche per il freddo (le surrenali vengono sottoposte a maggiore stress).
Gli parlai di alcuni studi sullo iodio; studi, che va detto, non hanno comunque compreso appieno da dove derivino i benefici dello iodio. Sapevo comunque che lo iodio è fortemente correlato alla funzionalità tiroidea, è importante per la pelle, si accumula non solo sulla tiroide ma anche nel seno, organi genitali e ha effetti antiestrogenici (ci sono studi che confermano la cura di fibromi). Le fibrosi in genere (anche se non riconosciuto) sono il risultato di una condizione di ipotiroidismo.
Gli parlai di un gruppo di medici che sostenevano l'uso dello iodio in quantità molto più elevate che non quelle di pochi microgrammi, addirittura in dosi di decine di milligrammi (... sebbene io ritenga che lo iodio abbia effetti benefici incredibili, resto dubbioso sull'uso dello iodio in quelle quantità, almeno in modo continuativo). Questi studiosi spiegavano come fosse possibile aumentare la quantità di iodio per via sistemica, applicando semplice tintura di iodio sulla pelle (tipicamente torace). Non mi sentii di raccomandarli l'esperimento (benché non credo ci fossero particolari pericoli ... in rari casi c'è una forma di allergia allo iodio ma è sufficiente sospenderlo per risolvere il problema). Lui cominciò ad applicarlo spennellandolo sul petto per una superficie di circa 15x15 cm (quindi non sulle parti affette). Ripeté la cosa giornalmente per una settimana e al termine della settimana non c'era più traccia della psoriasi! Lo iodio aveva agito per via sistemica.
Fefo, chiaramente ciascuno è libero di rimanere sulle proprie posizioni.
La medicina, in particolare, non è una scienza esatta.
Rispondo brevemente comunque alle tue osservazioni.
Il concetto di cellula avvolta da un 'sacchetto' che tratterrebbe il citoplasma è lo stereotipo che viene spesso insegnato.
Ling, ha dimostrato che dividendo una cellule in due non c'è alcuna fuoriuscita di citoplasma. Che io sappia, solo attraverso centrifugazione si riesce ad estrarre il citoplasma. La cellula è molto più simile a un gel. Quello che si osserva intorno alla cellula è tipicamente un accumulo di molecole intorno alla superficie della cellula stessa. Ma il concetto più importante è che non è necessaria la presenza di una membrana cellulare affinché avvengano gli scambi tra la cellula e l'esterno. Anche le pompe sodio potassio (che la cellula non potrebbe alimentare) sono una invenzione per chi non capisce i meccanismi fisici con cui questi scambi possono avvenire.
Sotto trovi un estratto di un articolo di R. Peat.
Tu poi scrivi:
francamente mi sembra riduttivo trarre conclusioni senza conoscere questi studi.
Sul sito di raypeat.com/ puoi trovare diversi articoli, sostenuti da ricerche, che attestano le problematiche innescate dai grassi polinsaturi che fra l'altro sinergizzano, in negativo, con gli estrogeni.
Scrivi:
Mi sembrava di essere stato già abbastanza prolisso. E' ovvio che la citazione per se non prova nulla se non che sia opportuno indagare. Il sito di Peat è ricco di informazioni in tal senso.
Ma anche i fratelli Shutes ne hanno parlato nei loro libri e lo stesso Broda Barnes.
Mi sento in dovere di dare informazioni ma poi è ciascuno che deve approfondirle e trarre le proprie considerazioni.
Hair is composed of thoroughly dead cells, but if it is washed until it contains no sodium or potassium, and then dipped in serum, or a solution of sodium and potassium, it takes up much more potassium than sodium, in the way a living cell does, concentrating potassium "against the gradient." That is the sort of behavior that led to the postulation of a plasma membrane, to maintain the organization that was created by expending energy. "Membrane pumps" use energy, supposedly, to establish the concentration difference, and the barrier membrane keeps the solutes from diffusing away. The lipid bilayer membrane was an early guess, and the pumps were added later, as needed. Gilbert Ling reviewed the published studies on the various "membrane pumps," and found that the energy needed to operate them was 15 times greater than all the energy the cell could possibly produce.
Salve,
puoi dirmi se lai trovato su internet ?
Ma ho visto si trova anche su amazon www.amazon.it/.../B0727PLR9T
mi vergogno un po
grazie
Uso lo iodio in soluzione della Marco Viti (purtroppo non esiste più lo Iodosan/Goccemed che era fantastico) per tutto ciò che riguarda la disinfezione personale, ma non lo avevo mai provato per il fungo...
Alla prossima volta che si dovesse ripresentare eccome se ci provo
Grazie
@Piergaetano
Certo che va diluito... le diluizioni della terapia di Ruffini sono 5%/6%/7%/8% ecc. a seconda di cosa si vuole trattare... non mi ricordo di utilizzi con %14, quindi è meglio che ti informi bene caso per caso
addirittura simoncini con quella al 7% ci leva i tumori della pelle (che secondo lui sono funghi)
però c'è una tecnica da usare per non fare un casino perche la tintura è molto lesiva della cute
Oppure se qualche utente ha avuto esperienze in merito e come l'ha risolta.
grazie a chi mi risponderà
Il link ad amazon postato sopra da PierGaetano va benissimo.
Essendo al 14% devi portarlo al 6% diluendolo in acqua
Poi va steso, senza sfregare, mi raccomando, perchè può irritare, sulla zona da trattare e lasciato agire1/2 minuti.
Io uso i dischetti di cotone per struccare.
Poisi sciacqua la parte, sempre senza sfregare troppo
Appena recupero il libro ti so dire, intanto questo è il link al forum dedicato
www.metodoruffini.it/index.php/forum/psoriasi
PS: proverei anche con la tintura di iodio come detto sopra da Rabdomante al post 27 e da fabiomln al post 36... magari uno dei due metodi risulterà efficace
Grazie per la risposta!
Io ho usato la soluione al 9 per cento applicandola 3 volte al giorno.
Per comodità, l'ho messa in un flaconcino apray e spruzzandola direttamente sulle parti.(Va tenuta in frigorifero)
Buona vita a tutti
Vai cauto con i nei (nevi).
L'ideale è farlo ispezionare da un dermatologo e oncologo.
Stabilita la tipologia del neo, si decide come toglierlo.
Io che ne ho una costellazione.
Nonostante le tante metodologie anche poco invasive, ho sempre optato per il vecchio bisturi.
Poi esame istologico, per essere sicuri della sua reale identità.
nexusedizioni.it/.../...
lessi il libro di Simoncini, consiglia comunque di fare lavaggi con bicarbonato sotto cute prima di usare la tintura se c'è il sospetto che il melanoma possa aver passato la lamina basale infiltrandosi nel connettivo sottostante;
inoltre lui la tintura di iodio la consiglia anche per la psoriasi essendo anche questa causata da funghi.
intendo dire che la tintura di iodio usata con la tecnica di simoncini,
30 toccatine con uno stuzzicadenti aspettando che si asciughi tra una toccata e un altra
crea veri e propri "buchi" quindi è importante farlo con cura e precisione, solo dove va messa e non oltre, non come una pomata insomma (per capirci)
non me la figuro questa cosa, come si fa a lavare sotto la pelle?
si , dipende però dall'entesione della psoriasi .
se è in alcuni punti ok , ma se è troppo estesa non va bene perche ci si avvelenerebbe
in casi di psoriasi estesa consiglia alcuni tipi di terme per ridurre prima il problema
certo mi fa sentir giovane pero' mi rompe anche le palle
cosa posso fare? ho la pelle grassa, come tutti in famiglia
ho provato le peggio creme, quelle a base argilla, quelle a base cetriolo, quelle a base acqua ossigenata
risultato:
niente
caro paglia l'acne alla luce degli studi che ho fatto non può che dipendere da un intestino incasinato(e infatti è tipico delli regazzini perche gli ormoni che si scatenano e incasinano il microbiota)
quindi è solo attraverso un cambio di alimentazione, stile di vita e pro e pre biotici che puoi cominciare a migliorare
se pensi che affrontando "da fuori" il problema stai fresco
vivo di bacon, maionese, carbonara, pollo fritto, litrate di caffe' nero denso ed energy drink ( rido per non piangere )
non saprei neanche da dove iniziare..
sei tu che hai il sito sul macrobiota, giusto?
influisce sugli ormoni? come funziona? ho passato l'eta' degli ormoni da un po'; perche' l'acne persiste?
eli5 per favore
eh ma infatti non sono servite a niente le creme, seppur seguendo religiosamente le istruzioni per l'uso
forse un qualche miglioramento l'ho avuto con una crema che si chiama acnecide a base di perossido di benoile, li per li' funzia ma alla lunga brucia e basta
diciamo cosi :
sei veramente fortunato che la vostra tradizione alimentare vi porta come conseguenze ad avere la pelle grassa
il sito è pianetamicrobiota.it
si, i contenuti sono i miei
perche con l'alimentazione che mi dici come ti ripeto è un miracolo che il problema che lamenti è la pelle con i brufoli
se 1953 è la tua data di nascita ti esorto a cambiare RADICALMENTE la tua alimentazione (sarebbe interessante il resto dello stile di vita com'è)
gradualmente ma radicalmente
la buona notizia è che una volta mutato il microbiota ti fa piacere gli alimenti nuovi a dispetto di quelli vecchi
Simoncini raccomandava infiltrazioni di bicarbonato sottocute per melanomi non piccoli prima di applicare la tintura.
a) da mobile scaricare la app gratuita da Play Store "Metodo Ruffini Calogero Cinquemani"
b ) utilizzare tool sulla home page del sito www.metodoruffini.it previa iscrizione
c) dotarsi di ipoclorimetro
d) rispolverare le nostre conoscenze matematiche utilizzando la seguente proporzione:
percentuale desiderata : percentuale di partenza = x : quantità di ipoclorito desiderata a quella percentuale
"x" rappresenta la quantità di ipoclorito alla quale aggiungere acqua
NON E' COMPLICATO COME SEMBRA
Esempio:
Da una base di partenza di ipoclorito al 15% voglio ottenere 100 ml di soluzione al 6%:
6 : 15 = x : 100
x = ( 6 x 100) : 15 = 600 : 15 = 40 ml questo risultato rappresenta la quantità di ipo al 15% da diluire con acqua fino a raggiungere 100 ml (aggiungerò quindi 60 ml di acqua)
Altro esempio:
Base di partenza 12% voglio ottenere 100 ml di soluzione al 9%
9 : 12 = x : 100
(9 x 100 ) : 12 = 900 : 12 = 75 ml - utilizzerò 75 ml di ipo al 12% al quale aggiungerò 25 ml di acqua ed ecco ottenuta 100 ml di soluzione al 9%
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Altro metodo:
Per ottenere velocemente minime quantità di prodotto per uso singolo, si può procedere utilizzando per i dosaggi una siringa graduata come segue:
DILUIZIONE FINO A CONCENTRAZIONI DI IPOCLORITO DI SODIO AL 6%, 9%, 12%, PARTENDO DA SOLUZIONE AL 15%
6% = 6 parti di IPO + 9 parti di acqua (in caso di cc, avremo una soluzione finale di 15 cc al 6%)
9% = 9 parti di IPO + 6 parti di acqua (in caso di cc, avremo una soluzione finale di 15 cc al 9%)
12% = 12 parti di IPO + 3 parti di acqua (in caso di cc, avremo una soluzione finale di 15 cc al 12%)
------------------------------------------------------------------------------------------
metodoruffini.it/.../...
Ho scaricato l'app: molto comoda ed utile
Ragazzi vorrei chiedere se ricordate dove acquistate(o acquistavate) l'ipoclorito di sodio.
Un saluto
Io l'ho acquistato dal produttore raccomandato sul sito del metodo Ruffini (era fine 2016).
A quanto pare però (non ho verificato, l'ho sentito dal figlio di Ruffini), ultimamente non è più disponibile per nuove norme legislative (mi sà che dà fastidio).
Credo comunque che chiedendo ad un farmacista di fiducia di prepararlo alla diluizione scelta, non dovrebbero esserci problemi.
Buona vita a tutti
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