di Ashoka
E' stata spesso citata, in questi giorni posteriori alla vittoria nei mondiali di calcio, l'espressione, coniata da Giovenale, “panem et circenses”, pratica formula romana con cui veniva indicata la strategia per mantenere sotto controllo la popolazione, fornendo loro elargizioni economiche e svaghi.
Ma è ancora una formula che rappresenta la realtà odierna?
Certamente la vittoria della quarta coppa del mondo ha liberato, nei tifosi italiani, ma non solo, una gioia grandissima, quasi irreale ed infantile. La voglia di far festa si è impadronita di milioni di italiani i quali si sono catapultati nelle strade a festeggiare, a cantare, a danzare, …
Se siamo nuovamente obbligati a parlare di Pentagono, questa volta davvero non è colpa nostra.
E' questa nuova animazione 3D della Integrated Consultants, che naturalmente supporta la tesi ufficiale, a imporci di farlo. Io però sono ancora in debito con alcune persone della famosa correzione al mio "errore di sincronizzazione", nel doppio filmato del Pentagono che ha poi scatenato la reazione mediatica che ci ha portato fino a Matrix, e che non ho mai più presentato, soprattutto per motivi di tempo. L'ho quindi pubblicata qui.
Parliamo ora di questo nuovo filmato, prontamente cavalcato da chi si ostina a fingere, nonostante i propri "rigorosissimi criteri di indagine", che la versione ufficiale …
di Rascalcitizen
Non era scontato, non era facile. In una città “particolare” come Napoli, in pieno clima post-vittoria della Nazionale, con qualche carcassa di auto incendiata ancora da rimuovere, con l’ubriacatura calcistica ancora in corpo e la poca voglia di pensare a “cose impegnative” da parte di molti, la proiezione in una piccola e storica piazza di Napoli di “11/9/2001 Inganno Globale” è stata una piccola - grande battaglia che, oggi possiamo dirlo, è stata vinta.
Da un po’ di tempo aspettavamo la ghiotta occasione dell’uscita del prezioso film di Massimo Mazzucco, per gettare sul tappeto dell’opinione pubblica napoletana il tema della verità sull’11/9. Nell’assordante silenzio dei media partenopei e la scontatezza del mondo politico locale, ci si è lanciati in questa impresa con il gusto e l’entusiasmo dei pionieri, ma forti della sicurezza e della determinazione degli utenti di Luogocomune e del suo webmaster.
La fase preparatoria della scadenza con la progettazione della locandina, il procacciamento dei necessari mezzi tecnici, …
Partenza al rallentatore per Augias, che rischia di aver perso nei primi minuti una buona parte dei potenziali benintenzionati, ammorbandoli con una serie ridondante di spezzoni di news originali, e con un lungo riferimento al film United 93 che di certo non ha aiutato il pubblico a focalizzarsi sul tema della serata, la mancanza dei rottami del Boeing del Pentagono
Poi fortunatamente la trasmissione ha preso il volo, ed è stata sostanzialmente corretta fino alla fine, con un Augias persino troppo "complottista" in certe sfumature, ma sempre attento a "far parlare le immagini", e a non infilare mai tutto il piede nella tagliola.
Si è visto comunque un Panella finalmente tenuto a freno da un presentatore che - a differenza di Enrico Vaime su La7 - conosce bene il suo mestiere, e che con rapidi tocchi ha saputo riportare subito il discorso sui binari prestabiliti, nonostante il classico tentativo, ...
Ma dove sta scritto che se ti rapiscono un soldato, tu puoi bombardare un intero paese?
Che cosa ti dà il diritto di distruggere intere famiglie di innocenti, ponti, strutture industriali e militari di uno stato sovrano, in risposta ad un gesto del genere?
Abominevole finchè vuoi, ma non più di quanto lo sia uno stupro o la violenza su un bambino. E per crimini del genere la legge - ogni legge al mondo, in tutti i paesi che amano definirsi democratici - prevede un'adeguata punizione, ma sempre e soltanto per il colpevole, non per tutto il rione in cui abita, o dove magari ha passato le vacanze da bambino.
Se per caso gli indiani rapissero un soldato pakistano sulla frontiera del Kashmir, il Pakistan è per caso autorizzato …
Luogocomune, negli ultimi mesi, è decisamente cambiato. Non è più quel salottino, piacevole e stimolante, in cui si dibatte oggi di undici settembre o di darwinismo, domani di medicina alternativa o di storia della Chiesa. O meglio, luogocomune non è più soltanto quello.
Da quando il nostro sito è comparso, più di una volta, in TV nazionale, il suo lavoro è stato implicitamente riconosciuto come valido, e la cosa evidentemente a molti ha dato fastidio.
Pur non avendo in nessun modo avallato ciò che la maggioranza di noi sostiene sull'11 settembre, e che è sintetizzato nel film "Inganno Globale", le varie puntate di Matrix ne hanno implicitamente riconosciuto una indiscutibile valenza critica, e questo deve essere stato sufficiente a mettere in agitazione tutti coloro che amano lo status quo, e che preferiscono continuare a credere a certe bugie pur di non doversi scomodare a rivedere certi parametri fondamentali, soprattutto se di ordine morale. Altri argomenti scottanti, come le scie chimiche ad esempio, ...
di Giulio Marino
A pag. 20 di Repubblica del 2 Luglio scorso, un articolo di Alberto D'Argenio dal titolo "UE, la Finlandia sceglie il latino", sottolineava la scelta della nuova presidenza europea a Bruxelles di utilizzare il latino nel link che, nel sito aperto per il semestre di presidenza europea della Finlandia, porta ad una newsletter europea.
La questione linguistica in Europa è un fatto estremamente importante e, secondo me, dovrebbe essere trattata dai mass media in modo più serio, ovvero un articolo come quello di D'Argenio avrebbe dovuto meritare maggior approfondimento e non essere relegato in una generica pagina 20 dedicata alle notizie dal mondo. In mancanza di una pagina dedicata all'Europa, forse avrebbe potuto meritare uno spazio di maggior rilievo se non in prima pagina almeno in seconda.
I mass media dovrebbero dedicare più spazio alle questioni europee e quella della lingua è forse la più importante questione europea. Già Mario Capanna negli anni '70 ...
di Andrea Franzoni
Benché le carte geografiche e le nostre rappresentazioni mentali continuino a preservare l’Europa e l’America, un pò presuntuosamente, al centro dei nostri sistemi e dei nostri schemi cartografici, la geopolitica e l’economia si dimostrano mondi molto più fluidi che, nonostante le resistenza di chi oggi si trova a comandare, propongono nuovi equilibri e fanno sorgere nuove superpotenze un poco oscure molto più ad est di dove abbiamo fino ad ora sempre guardato.
E non c’è solo la Cina, piombata improvvisamente al centro di una certa “analisi” economica e politica chiaramente semplicistica e limitata a ciò che insidia oggi le nostre tasche. C’è anche la Russia, che si allunga fino al bordo del planisfero come se volesse gettare un ponte sull’Alaska, che si allena e si tempra tra le sue nevi per riacquistare un ruolo importante nello scacchiere che una volta la vedeva svettare.
E c’è poi l’India, un grande paese abitato da un miliardo di persone, uno stato giovane e rampante che si è affacciato da poco, e con risultati per lui promettenti, ...
Mi dispiace moltissimo per quelli che lo aspettano ormai da molte settimane, ma purtroppo il DVD non è ancora pronto per essere spedito. Lo sarà, se tutto va bene, entro una decina di giorni al massimo. (La consolazione è che da oggi almeno è disponibile il film da scaricare in formato Xvid (Divx), di 670MB, di qualità decisamente migliore del wmv messo in rete finora, e di peso giusto per poter copiare e distribuire il film su normalissimi CD-Rom. In coda il link).
Il ritardo del DVD è stato inizialmente colpa mia, nel senso che ho dovuto rifare tre volte il master daccapo, prima di essere sicuri che il disco funzionasse su tutti i diversi lettori che ci sono in circolazione, ma il vero ritardo lo ha imposto la SIAE, che non rende certo facile al singolo cittadino questo tipo di "free enterprise". Chi ha già avuto a che fare in passato con la "Società degli Autori e Editori", specialmente sul fronte musicale, sa bene …
In una serie ormai nota di collegamenti di tipo pavloviano, appena ho sentito delle bombe in India, ho pensato "terrorismo". Appena pensato "terrorismo", mi sono detto "Al-Queda". Appena detto "Al-Queda", ho pensato "CIA". E appena pensato "CIA", mi sono chiesto "perchè?"
Alla ricerca della risposta, mi sono buttato in rete, mentre cercavo di mettere in ordine le varie idee che mi cominciavano a saltare in testa da tutte le parti. Un termine soprattutto, continuava a martellarmi le tempie, anche se non riuscivo a capirne il perchè: Bhopal. Union Carbide. Dow Chemical. 20.000 morti in 20 anni. Avevo nella mente, parcheggiata in qualche oscuro angolo della memoria, un'immagine di Colin Powell che fa tappa in India, tre o quattro anni fa, durante un improvvisato e poco comprensibile tour nel sudest asiatico. Chissà perchè collegavo quel ricordo alla parola "debito", e quella parola appunto alla tragedia di Bhopal. Ricordo vagamente di aver archiviato nella memoria, in quell'occasione, …
Leggi tutto: Dacci oggi il nostro scandalo quotidiano