di Giorgio Mattiuzzo
Lunedì 18 settembre nel centro di Budapest sono scoppiati degli incidenti, dopo una manifestazione di piazza contro il Primo Ministro Ferenc Gyurcsány. Il tutto sarebbe stato causato da una cassetta con la registrazione di un discorso di Gyurcsány, nel quale il Primo Ministro afferma a chiare lettere che negli ultimi due anni il governo ha mentito su tutto, allo scopo di rimanere in vita.
La notizia ha fatto il giro del mondo. E i media hanno prontamente riportato le tragiche parole del Capo del Governo, secondo cui quella è stata la notte più lunga ed oscura dalla caduta del comunismo in poi.
La rivolta è scoppiata quando si sono diffuse le parole di Gyurcsány, assai poco consone
di Marco Cedolin
Ieri in Germania, nella tratta di 31 km fra Lathen e Melstrup, il Transrapid, un vero mostro tecnologico in grado di declassare i TAV nostrani al ruolo di anacronistici retaggi del passato, si è schiantato alla velocità di 200 km/h contro una piattaforma mobile destinata alla manutenzione causando la morte di 23 fra i 30 passeggeri del convoglio.
Un brivido corre lungo la schiena al solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se anziché una corsa di prova con una trentina di passeggeri a bordo si fosse trattato di una normale corsa di linea con il convoglio occupato da centinaia di persone e i brividi si moltiplicano se pensiamo che il treno si è praticamente polverizzato ...
Fulvio Grimaldi non è un giornalista qualunque. Anzi, paradossalmente, forse lo è, nel senso che rimane una delle pochissime persone degne di fregiarsi di quel titolo, ormai tristemente usurpato da una massa anonima di passacarte senza più identità, omologati a un sistema volutamente acritico, disposti a tradire la professione - e a calpestare la Verità - in cambio della miserevole pagnotta. Grimaldi invece ha "saputo" farsi licenziare, un paio di anni fa, dal giornale ("progressista", ça va sans dire) per cui lavorava, nel momento in cui gli è stato chiesto di non dire ciò che sapeva, e che risultava evidentemente troppo scomodo per tutti.
Diamo quindi a Grimaldi, nei limiti delle nostre possibilità, lo stesso spazio che daremmo a chiunque sappia essere, prima di tutto, coerente con sè stesso. Qui "destra" e "sinistra" contano poco, quello che conta è che una qualunque voce fuori dal coro, per principio, abbia sempre la sacrosanta possibilità di farsi sentire. Se poi ci porta anche delle informazioni - tanto preziose quanto devastanti - che servono a capire meglio il grande paradosso che sta tenendo in ostaggio il mondo, meglio ancora.
LIBANO, DELITTO E CASTIGO di ritorno da Beirut, Sidone, Tiro, Khiam, Bint Jbeil...
di Fulvio Grimaldi
Auschwitz in Libano. Khiam, 2000: un militante di Hezbollah (Hezb'Allah) mi fa fare il giro del carcere in cima alla collina, in capo al villaggio omonimo, in vista delle irridenti lande di Sheba, a cui Israele si è abbarbicata quando, infliggendole la prima sconfitta sul suo cammino colonialista, la Resistenza libanese la cacciò - maggio 2000 - da una terra occupata e massacrata per 18 anni. Sfumando verso la profondità di un cielo iperazzurro, il massiccio del Monte Hermon, ...
Dopo aver ribadito il rispetto al Papa ed aver gettato acqua sul fuoco delle polemiche tra mondo islamico e Stato Pontificio, il giorno seguente, alla 61ima seduta dell'assemblea generale dell'Onu, il presidente della Repubblica islamica dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad rivela come la struttura delle Nazioni Unite oggi sia stata indebolita da alcune potenze. Come aveva annunciato, dà le indicazioni che potrebbero servire per governare il mondo e soprattutto renderlo più ricco di pace e meno assillato da guerre e conflitti.
La Radio in lingua italiana della Repubblica islamica dell'Iran, vi propone la versione integrale del discorso del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad all'assemblea generale delle Nazioni Unite.
In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso
Illustri Capi di Stato, Spettabili Rappresentanti, Eccellenze, Signore e Signori,
ringrazio Dio, il Saggio, l'Invincibile ed il Misericordioso per avere concesso al presente l'occasione di divulgare un'altra volta il messaggio del grande popolo dell'Iran. Altresì, ringrazio il Signore per il crescente risveglio dei popoli …
Riportiamo in prima pagina questo articolo in occasione delle elezioni di medio termine in Usa.
Suggeriamo anche di vedere il video della deposizione di Clinton Curtis, il "whistleblower" che ha rivelato:
quanto è difficile truccare le elezioni?
Consigliamo anche: la verità dietro le macchine del voto elettronico“Le persone che votano non decidono un bel niente, sono quelli che contano i voti a decidere tutto”
Frase attribuita a Josif Stalin
La democrazia è, per definizione, la forma di governo in cui vige la sovranità del popolo...
di Enrico Sabatino
La cassa di risonanza mediatica seguita al discorso di Ratisbona di Ratzinger, con le prevedibili conseguenti reazioni del mondo islamico, dimostra ancora una volta che le religioni hanno il potere di dettare l’agenda mediatica e di monopolizzare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale.
Oggigiorno sembra che qualsiasi argomento e qualsiasi problema debbano essere forzatamente riconducibili e incanalati nella sfera religiosa, che se ne appropria arrogandosi il diritto di parlarne in nome di tutti gli abitanti della terra, come se fosse l’unica depositaria di soluzioni, di verità e dogmi assoluti validi per tutti gli esseri umani.
Questa invadenza e arroganza della religione in senso lato ha ormai da tempo superato i limiti di tolleranza; di certo non è una novità, se si osserva la storia con tutte le guerre ...
Comunicato Stampa
Viene riportato il comunicato stampa inviato agli organi stampa locali.
In data 14-09-2006 presso l’aula magna delle scuole elementari di Volano (TN) si è tenuta una conferenza dal titolo “11 settembre 2001 cinque anni dopo. Tra verità politiche e storiche” organizzata dall’associazione culturale La Torre e suddivisa in 3 fasi. Nella prima parte è avvenuta la proiezione del film “Inganno globale” realizzato dal giornalista Massimo Mazzucco e l’intervista a Giulietto Chiesa (europarlamentare), a seguire la vera e propria conferenza dell’Avv. Abbondio Dal Bon sul tema ed infine il dibattito con il folto pubblico presente in sala.
Al termine della conferenza sono stati distribuiti volantini prodotti dal portale “luogocomune.net” e dall’associazione culturale “La Torre”, e sono stati regalati i dvd contenenti materiale informativo sui fatti dell’11 settembre al sindaco di Volano, ...
Con ìl convegno di Bologna di ieri si può dire, per coloro che si occupano di undici settembre, che in Italia si sia chiuso un ciclo. E si è chiuso nel migliore dei modi, specialmente se si guarda al fatto che era iniziato, circa tre anni fa, con quattro gatti sparuti, che si muovevano brancolando nel buio, mossi più da un atavico istinto di sopravvivenza che da una qualunque "strategia programmatica".
Un paio di questi gatti - il gruppo Faremondo di Bologna - ieri ha avuto la non piccola soddisfazione di presentare, nel più ampio spazio teatrale disponibile in città, un convegno sull'11 settembre davvero internazionale, sia nelle parole che nei fatti. Con la presenza, o il contributo, di personaggi come David Ray Griffin, Steven Jones, Giulietto Chiesa, Maurizio Blondet, Webster Tarpley, e Eric Hufschmid, sono ben pochi i nomi al massimo livello mondiale, nell'ambito della ricerca per la verità sull'undici settembre, che non figurassero in cartellone. E in ogni caso i doverosi tributi a gente come Thierry Meyssan, Chris Bollyn, Jim Fetzer o Paul Thompson non sono certo mancati.
Solo tre anni fa gli stessi soci di Faremondo importavano timidamente le prime cinquanta copie del libro di Hufschmid, Painful Deceptions, che si dividevano religiosamente, come dei carbonari con gli scritti del Mazzini dall'esilio.
Fra questi due momenti, innegabile realtà, c'è stato Internet: senza la rete, ...
Fra poche ore avrà inizio la Conferenza di Bologna sul 9/11. Per chi
non potrà esserci, questo è il videomessaggio che Steven Jones ha mandato, dopo che gli è stato tolto l'accesso ai locali universitari da cui, proprio oggi, avrebbe fatto vedere qualche interessante esperimento sull'uso della termite. Io sarò in collagamento diretto, via skype, a partire dalle 16 circa, per fare da interprete a David Griffin e a Eric Hufschmid. A più tardi per le relazioni e commenti vari. M.M.
Povero papolino, "lo hanno capito male". Lui non intendeva affatto offendere un miliardo di musulmani, quando ha detto che l'Islam è una religione che non ha aggiunto nulla a quello che già esisteva, se non il sangue della spada con cui farebbe proseliti nel mondo. Anche perchè non è stata una frase così, che gli è uscita per caso, mentra chiacchierava al bar con un amico, ma ha dovuto scomodare addirittura un Santo del 14 secolo per esprimere quel concetto. E lo sappiamo tutti che al buon Benedetto le citazioni escono sempre così, ad impromptu. Lui mica se ne accorge, lui non è un politico, è un uomo dello spirito. Lui non è un cinico calcolatore, che tira fuori questa frase proprio in questo momento delicatissimo nei rapporti fra Islam e resto del mondo. No, a lui le citazioni vengono a caso, come le slot machines di Las Vegas: lui tira la leva, e poi se per caso gli esce Islam/criminali/arabi, piuttosto che terroristi/arabi/Islam, lui che ci può fare?
Tenero dolce Benedettone, dì la verità, una volta tanto, dillo a voce alta, che ti ritrovavi così a tuo agio, nella tua cara vecchia Germania, che a un certo punto hai sentito il braccino destro ...
Tema: Sei il capo di una spietata banda di criminali, che una volta arrivata al potere, vuole creare le condizioni ideali per poter fare e disfare nel mondo tutto quello che le pare, senza dover più rendere conto a nessuno delle proprie azioni. Decidi che un autoattentato alle Torri Gemelle e al Pentagono, colpiti con aerei civili dirottati, sarà sufficiente a scatenare nella popolazione la giusta dose di paura e di indignazone per rimettersi ad occhi chiusi nelle tue mani.
Ora però gli attentati devi organizzarli, e ti accorgi che le cose non sono così semplici. Sai infatti che le Torri Gemelle, anche se colpite da un aereo, non crolleranno mai da sole, e il solo incendio, con la devastazione parziale, non sarà mai sufficiente a scatenare nella gente quel senso di profonda insicurezza che solo un "crollo" completo e assoluto, traumatico e indimenticablie, ti può dare a livello subliminale.
Al Pentagono invece hai il problema opposto: vuoi farti sì del male, ma non troppo, e sai benissimo che se un Boeing ti sbaglia la mira di mezzo grado …
Leggi tutto: Budapest 50 anni dopo