di Enrico Sabatino
Negli ultimi giorni in Polonia ed Estonia sono avvenuti dei fatti piuttosto inquietanti e che riportano alla luce un passato che sembrava superato a partire dagli inizi degli anni ’90.
Eventi diversi ma paralleli, essendo legati entrambi ai trascorsi storici dei due Paesi con il comunismo e l’ex Unione Sovietica.
In Polonia è in vigore dal 15 Marzo scorso una legge – denominata nuova ‘lustracja’ (lustrazione) - voluta dal governo nazionalista e di estrema destra dei fratelli Kaczynski, che obbligherà più di 700mila persone nate prima dell’Agosto 1972 tra cui alti funzionari, giornalisti, docenti universitari, avvocati, politici, insegnanti, giudici e intellettuali a confessare se abbiano o meno collaborato col passato regime comunista in un periodo compreso tra il 1945 e il 1989.
Entro il prossimo 15 Maggio tutte queste persone dovranno compilare dei moduli appositi e consegnarli ai propri superiori gerarchici, che li invieranno successivamente all'Istituto della memoria di Varsavia …
La farfalla era posata sul naso di Rosario Gomez, che stava dormicchiando beato sulla sua amaca, in una capanna della foresta equatoriale. Gomez vive in Brasile, e lavora per una ditta di Houston che importa legname dal Sudamerica. Nel prendere improvvisamente il volo la farfalla risveglia Gomez, il quale si rende conto di essere in ritardo per qualche cosa. Gomez salta giù dall'amaca, esce di corsa dalla stanza e si attacca ad un telefono che sta inchiodato direttamente ad un albero appena fuori dalla porta. Gomez così fa appena in tempo a chiudere una trattativa con i raccoglitori locali, prima che il loro capo ripartisse per San Paolo. Felice di aver concluso la trattativa a prezzi molto vantaggiosi, Gomez ordina di far caricare al più presto una nave con il legname, ...
di Davide Oggionni
Marco Badiali aveva quarantotto anni ed era a cavallo della sua passione quando si è trovato a terra, con un filo spinato conficcato nella giugulare, la carotide squarciata.
E' un'immagine volutamente forte, quella che descrive la morte assurda di un giovane motociclista.
Ne sentiamo tante: bambini seviziati da insegnati dell'asilo, ragazzine uccise in metropolitana, sparatorie da far west tra cinesi milanesi, rom che investono motorini da ubriachi, governi di superpotenze che organizzano auto-attentati per poi addossare la colpa ad organizzazioni fino a quel momento sconosciute.
Ne sentiamo tante, ed ognuno si ferma, se si ferma, a riflettere su questo o su quello. Fisiologicamente è impossibile stare a rimuginare su ogni avvenimento del mondo: non basterebbero cento vite per farlo.
Ma questo avvenimento ha una caratura così grottesca, così incredibile, che si rende necessario un attimo di riflessione. Hannah Arendt parlava della banalità del male, ...
Al Magnificente e Chiarissimo Ministro degli Interni, Sua Eccellenza Dottor Professor Giuliano Amato
Ci rivolgiamo alla Sua Pazienza, Eccellenza, per sottoporLe un quesito che scaturisce dai nostri più interni precordi, alla lettura di un Sua intervista al noto quotidiano nazionale La Stampa. In particolare ci provoca commozione il vederLa pronunziare queste parole:
"In questo momento - ribadendo naturalmente che «l’attenzione rimane alta» - più che il terrorismo islamico lo preoccupa quello interno: «Nei confronti dei brigatisti arrestati c’è un alone di consenso che raggiunge anche segmenti del mondo giovanile e studentesco. E’ tremendo dover prendere atto che in alcuni sembra non esserci una discontinuità tra chi si ferma alla legittima critica del capitalismo o della globalizzazione e chi uccide in nome di questa critica [...] Questa volta abbiamo fatto arrestare i brigatisti prima che sparassero. »."
Non vogliamo certo abusare del tempo preziosissimo che l'Eccellenza Vostra vorrà dedicarci, ma vorremmo solo capire, noi poveri popolani, alcuni argomenti che non ci sono chiari. Non è il terrorismo internazionale la priorità, secondo le Sue parole. Questa è già una grossa novità, per noi poveri ignoranti. Ecco, ci chiedevamo, con la massima umiltà, per quale motivo sosteniamo allora delle campagne militari in mezzo mondo, …
Come tutte le novità in grado di trasformare la società, anche Internet presenta degli enormi pericoli connessi alla sua indubbia portata rivoluzionaria.
La caratteristica fondamentale di Internet è quella di rappresentare un enorme "archivio umano" - contenente ogni sorta di informazione ormai - accessibile a chiunque in qualunque momento. Ma Internet è anche accesibile "in entrata", e non solo "in uscita", nel senso che qualunque utente è in grado di immettere informazioni a piacimento, che senza nessun filtro andranno bene o male a fare parte di quell'archivio.
E' quindi diventato necessario cercare di verificare sempre la validità delle diverse informazioni a cui si accede, prima di farne uso o di tornare addirittura a rimetterle in circolo, amplificandole. Si rischia infatti quello che si potrebbe definire un "incesto dell'informazione", ...
Le bordate ormai arrivano da ogni parte, e persino un vascello robusto ed altero come quello di Dick Cheney comincia a dare l'impressione di poter affondare.
Dopo la mossa ad effetto di Dennis Kuchinic, che ha presentato una richiesta di impeachment direttamente contro Cheney ("perchè se la facessi contro Bush dopo rischiamo che il presidente diventa lui") è stato il turno di George Tenet, che ha curiosamente scelto i giorni caldi del braccio di ferro sul rifinanziamento per l'Iraq, fra i democratici e la Casa Bianca, per uscire con il suo nuovo libro, "At the center of the storm" ("Nel centro della tempesta").
In questo libro Tenet lamenta di essere stato usato come capro espiatorio, una volta che si è rivelato che le armi di distruzione di massa in Iraq non esistevano, ...
di Claudio Negrioli
Secondo quanto riportato recentemente da fonti di stampa inglese i terroristi di Al-Qaeda, sempre loro, nascosti in qualche covo sopra o sotto il suolo della Regina, starebbero tramando per mettere a segno un mega-attentato forse nucleare.
Le fonti giornalistiche sarebbero state informate, al riguardo, da una "gola profonda" del famigerato MI-5, i servizi segreti della Corona, che avrebbero drizzato le orecchie sulla questione già da un mese, pare.
Le suddette orecchie avrebbero sentito cose di questo tipo: sarà più devastante di Hiroshima e Nagasaki messe assieme, …
25 Aprile. Due articoli
La triste eredità
di Fernanda Alene
25 aprile. Ancora una volta la stessa retorica. Fascisti - partigiani. Mi fa tristezza questa divisione che si trascina da sempre, opportunamente alimentata perchè a qualcuno serve che tanti italiani vivano in questo odio ereditato da altri.
Quel 25 aprile a Torino. Due giorni chiusi in casa a guardare dalla finestra senza capire cosa stava succedendo. Si sentivano colpi di mitra lontano e vicino. Passava qualche camionetta tedesca mentre i partigiani si muovevano cautamente dietro gli angoli delle case. Poi una macchina con un grappolo partigiani che cantavano "bandiera rossa" e avvertivano con un megafono che "la città era libera".
Libera, ma non dall'odio che per tre giorni ancora ha attraversato la città, prima che il C.L.N potesse creare un minimo di ordine e legalità. La caccia per le strade e per le case di quelli che avevano collaborato. L'uccisione delle spie. L'impiccagione di Solaro il torturatore. La ricerca dei cecchini che sparavano dalle finestre, e che quando venivano individuati erano buttati dalle finestre e lasciati lì nel loro sangue. La misera visione delle donne amiche dei tedeschi, …
Leggi tutto: Polonia-Estonia: due pedine per la nuova guerra fredda Occidente-Russia