di Giorgio Mattiuzzo
Il 21 luglio 2005 secondo le autorità britanniche alcuni figuri provenienti dall'Africa hanno tentato di portare a compimento degli attentati contro il trasporto pubblico londinese per mezzo di rudimentali ordigni fatti in casa, nascosti in anonimi zainetti. Di fatto, un attentato fotocopia di quello avvenuto esattamente due settimane prima e che ha causato 52 morti. Per fortuna dei londinesi, però, le bombe hanno fatto cilecca e, dopo una enorme caccia all'uomo, i presunti terroristi sono stati arrestati e adesso quattro di loro sono stati giudicati colpevoli in tribunale.
Gli ordigni erano stati costruiti con acqua ossigenata comprata dai fornitori di parrucchieri e con farina di chapati, una specialità culinaria indiana, una specie di pane. Gli esperti hanno affermato che “nessuno prima di allora si era imbattuto in ordigni con queste caratteristiche”, tanto che hanno dovuto spendere “diversi mesi” per capire come funzionavano. Alla fine sono arrivati alla conclusione di non aver capito come abbiano fatto a non funzionare.
Uno degli accusati dice di aver aggiunto alla mistura esplosiva di acqua ossigenata e farina dell'acqua di rubinetto, ... ... per rendere le bombe “quanto più realistiche possibile” ma non pericolose.
L'accusa invece ritiene che, essendo l'acqua ossigenata un potenziale elemento atto a costruire una bomba se usato nelle corrette quantità, è possibile, ma non certo, che ci sia stato un errore nella concentrazione degli elementi. Gli esperti hanno preso dei “piccoli campioni” della sostanza, ma siccome questa non smetteva di “fare le bolle” si sono visti costretti a distruggerli per paura di una esplosione.
Quindi, ricapitolando: i terroristi volevano far esplodere i treni della metropolitana con un miscuglio di acqua ossigenata e farina; gli esperti non hanno capito cosa non andasse nei congegni, ma hanno scoperto che l'acqua ossigenata fa le bolle.
Ma qui viene il bello. Siccome gli esperti hanno voluto a tutti i costi capire come era fatta la bomba, ne hanno costruita una uguale. Solo che quando è stato il momento di applicare il detonatore all'ordigno, “la situazione era così pericolosa” che hanno usato un robot telecomandato per fare il lavoro. La bomba ha funzionato.
E' tipico dei terroristi costruire bombe mai progettate prima (gli esperti non hanno trovato una sola pubblicazione accademica, militare o scientifica a riguardo) con mezzi di fortuna e che si ottengono solamente attraverso una serie di passaggi estremamente pericolosi che, da un punto di vista statistico, verosimilmente ucciderebbero i terroristi stessi molto prima di indossare lo zainetto della morte.
E soprattutto di ricorrere ad un sistema grazie al quale, secondo il capo degli esperti, “non c'era una sola possibilità al mondo di sapere come si sarebbe comportato quel giorno”. Questi jihadisti sono proprio dei pasticcioni, mandare in malora la guerra santa contro il demonio solo per non voler usare i vecchi metodi di un tempo.
Ci sarebbe da ridere, se non fosse che il Ministro dell'Interno tedesco, se ne è uscito con la solita proposta di legge anti-terrorismo. Wolfgang Schäuble ha rilasciato un'intervista a
Der Spiegel in cui avanza delle proposte davvero estreme.
Secondo il Ministro la minaccia del terrorismo internazionale è talmente elevata che ha cambiato il mondo in maniera radicale. I vecchi strumenti legislativi sono insufficienti di fronte ai pericoli che stiamo correndo, e gli Stati devono prendere in considerazione nuove soluzioni legislative che permettano alla polizia di assicurare la pace al mondo e alla nazione. E' in ballo la stessa democrazia, perché “la costituzione liberale sarebbe minacciata che stessimo creando l'impressione di offrire meno protezione di altre, meno democratiche forme di Stato.”
Che in poche parole vuol dire che la democrazia deve comportarsi da dittatura, se non vogliamo avere una dittatura.
Ed infatti non è mancata nemmeno l'apertura alla possibilità che vengano ammesse pratiche ora anticostituzionali come l'arresto preventivo e gli omicidi mirati. Schäuble, da uomo di Legge quale pare essere, sa bene che esiste una sottile linea rossa che divide ciò che si può da ciò che non si può fare, e quella linea non è attraversabile. “La linea rossa è molto semplice: è sempre definita dalla costituzione, che comunque può essere cambiata”. Detto altrimenti: la linea rossa non si può attraversare in nessun caso, ma si può spostare un po' più in là quando serve.
Ed infine il solito anatema contro internet: “Internet è divenuto il medium più importante per gli Islamisti, e chiunque non se ne renda conto non ha capito i segni dei tempi. La questione preme.”
Infatti il nostro Ministro è già stato bloccato una volta dalla Corte Costituzionale per aver introdotto metodi di indagine informatica che violavano la costituzione stessa, entrando on-line negli hard-disk dei cittadini e controllando il loro contenuto senza che gli interessati nemmeno lo sapessero. E questo è contro la legge tedesca.
Ma non è certo questo a fermarlo e quindi ricorre alla solita soluzione da Azzeccagarbugli: “questo non deve significare che non abbiamo più accesso ai computer. Adesso dobbiamo creare una chiara basa legale per quello, e stiamo lavorandoci sopra.”
Il principio è chiaro: ci sono confini che non si possono oltrepassare, ma che si possono agevolmente spostare secondo le esigenze politiche del caso.
L'unica consolazione è che ormai a questi loschi figuri non credono nemmeno i ragazzini. Leggiamo il lamento del povero Ministro: “Quando parlo con studenti di 15 o 16 anni... questi ragazzi, che non hanno alcuna inibizione a mettere i loro dati in circolazione su Internet, ora credono di vivere in uno Stato dove loro sono sono controllo 24 ore al giorno da parte del ministro.”
E se l'hanno capito anche gli adolescenti tedeschi, ci sono buone speranze anche per il resto della cittadinanza.
Giorgio Mattiuzzo (Pausania)
Fonti:
Four guilty over 21/7 bomb plot, BBC News, 9/7/2007.
Bomb would have been 'devastating', BBC News, 9/7/2007.
'We Could Be Struck at Anytime', Der Spiegel online, 9/7/2007.