Se siamo nuovamente obbligati a parlare di Pentagono, questa volta davvero non è colpa nostra.
E' questa
nuova animazione 3D della Integrated Consultants, che naturalmente supporta la tesi ufficiale, a imporci di farlo. Io però sono ancora in debito con alcune persone della famosa correzione al mio "errore di sincronizzazione", nel doppio filmato del Pentagono che ha poi scatenato la reazione mediatica che ci ha portato fino a Matrix, e che non ho mai più presentato, soprattutto per motivi di tempo. L'ho quindi pubblicata
qui.
Parliamo ora di questo nuovo filmato, prontamente cavalcato da chi si ostina a fingere, nonostante i propri "rigorosissimi criteri di indagine", che la versione ufficiale … … sia perfettamente logica e accettabile.
Eccone alcuni fotogrammi-chiave, per chi non riuscisse a vedere il filmato per intero.
PUNTO 1: La prima cosa interessante è l'ipotesi proposta dal filmato che sia stata la luce di un lampione abbattuto, …
… inghiottita lungo il percorso dal motore destro dell'aereo, …
… a generare la curiosa scia di vapore che si intravvede alle spalle del velivolo, un attimo prima che colpisca l'edificio.
L'alternativa, naturalmente, è che la scia appartenga a un qualche tipo di ordigno volante, lanciato dal velivolo, poco prima dello schianto. Qualcosa del genere, insomma:
Mentre restiamo in attesa di un esperto che ci spieghi a) come può continuare a volare, senza apparenti variazioni di rotta, un aereo che abbia inghiottito un lampione stradale, e b) come possa un danno del genere provocare una scia bianca, e non nerastra, ricordiamo che l'ipotesi del missile lanciato prima dell'impatto avrebbe almeno il pregio di spiegare anche il famoso foro d'uscita al terzo anello, tuttora in attesa di una QUALUNQUE altra spiegazione valida.
PUNTO 2: Qui siamo di fronte all'uso sfacciato di una classica fallacia logica - la petitio principi (quando si inserisce la conclusione già nella premessa, in modo da farla apparire ovvia e scontata) - applicata al mondo dell'immagine.
Notiamo infatti come la stessa immagine con la scia di vapore …
venga sovrapposta a quella dell'animazione…
… in modo da farla combaciare alla perfezione.
Il trucco sta nel far presumere che, "siccome le immagini combaciano", quello che si intravvede nel video sia effettivamente un Boeing come quello usato nell'animazione.
In realtà tutto questo non dimostra assolutamente nulla, poichè le due immagini "vengono fatte combaciare" a posteriori, in assenza di un qualunque riferimento metrico che garantisca che gli oggetti siano in proporzione reale.
Sarebbe come ritoccare, su una foto di security, il falso profilo di un killer colto in azione, e poi elaborare un'animazione in cui casualmente il profilo animato coincida alla perfezione con quello colto dalla foto ritoccata.
La somma di due bugie non ha mai fatto una verità. Anzi.
PUNTO 3: Notiamo l'eleganza signorile con cui il Boeing si destreggia fra il camion generatore e i rulli di cavo elettrico, schiaffeggiando appena il primo con il motore destro, mentre con il sinistro "aggira" l'intero gruppo di rulli, senza nemmeno sfiorarli.
Non per nulla esistono i cartoni animati, dove tutto è possibile, dove gli aerei si allargano e si stringono a piacimento, e dove soprattutto la turbolenza creata da quella massa, che passa a pochi centimetri dai rulli viaggiando a quasi 900 Km all'ora, può venire tranquillamente ingnorata, come se non esistesse del tutto.
Rendiamoci conto che se per caso un bambino fosse stato seduto dietro a quei rulli, a fare tranquillmente merenda sul prato, NON gli sarebbe sucesso assolutamente nulla.
PUNTO 4: Come non sarebbe successo nulla alla sua mamma, se per caso fosse stata a guardarlo dalla finestra 5 del 2° piano (indicata dalla freccia superiore, e colorata in blu) …
… contro la quale ha sbattuto in pieno la pinna verticale dello stabilizzatore di coda dell'aereo.
Quella al centro in basso è la finestra 5-2p del Pentagono dopo l'impatto. E quelle attorno, come vedete, stanno ancora meglio di lei.
Qui l'immagine grande, per fare un riferimento incrociato dei danni effettivi alle finestre.
Se queste sono le "analisi scientifiche" che la tecnologia di oggi è in grado di produrre, perfavore ridateci la clava e il punteruolo per fare i disegni sulle pareti delle caverne.
Massimo Mazzucco