ELEZIONI NON SIGNIFICA DEMOCRAZIA
Curiosi accostamenti nella storia vorranno che in questo mese di Gennaio, a pochi giorni di distanza, si tengano elezioni "democratiche" in due nazioni islamiche sotto occupazione straniera (ove per straniera si intenda l'accoppiata di ferro Usa-Israele). Il paradosso stride, ovviamente, ma non abbastanza da fare che al mondo qualche altra nazione si preoccupi di aprir bocca in favore dei popoli che saranno "obbligati" a scegliersi così liberamentre i propri governi.
Solo oggi infatti si può cominciare a leggere con chiarezza il "piazza pulita" sistematico fatto negli ultimi tempi da Israele nei confronti dei vari leader palestinesi, in attesa della morte anche fisica di Arafat. Tra quelli riportati dai media, e quelli di cui non abbiamo saputo nulla, la morìa dirigenziale palestinese ha lasciato al nastro di partenza...
PIU' MORTI DEGLI ALTRI
Lettera di Stefano Serafini al quotidiano La Repubblica:
Roma, 30 dicembre 2004
A: La Repubblica - Redazione Centrale
Faccio riferimento all’odierno grande titolo di prima del vostro giornale riguardante i possibili 600 connazionali periti nel Sud-est asiatico: “La tragedia degli italiani”.
VERGOGNATEVI!
Davanti ad oltre 60000 morti nei paesi colpiti dal disastro, l’ultima cosa da fare è drammatizzare all’italiana ...
I LAPSUS DI DONALD RUMSFELD
(La notizia ha "fatto notizia". V. articolo CNN)
Fare un errore, dicendo una cosa al posto di un'altra, è un fatto comunissimo che di solito non merita attenzioni particolari.
Ma quando la cosa sbagliata è proprio "quella", e non un'altra fra le mille possibili, viene già da pensare. Alcuni lo chiamano Lapsus Freudiano. Quando poi questo si ripeta più di una volta, e sempre sullo stesso argomento, allora la cosa va come minimo segnalata.
Ecco due estratti da due discorsi diversi di Donald Rumsfeld - uno è di ieri - che hanno un denominatore comune: mentre smentisce la versione ufficiale, il lapsus sembra ogni volta confermare in pieno la "teoria cospiratoria" sui fatti dell'11 Settembre.
Vai direttamente alla PAGINA nella Sezione 9/11. Per eventuali commenti invece clicca su "commenti" - (Si ringraziano Linucs e Goldstein per la doppia segnalazione)
SIONISTA SUO MALGRADO
Fatica a trovare la sua conclusione il caso di Mordechai Vanunu, l'ingegnere nucleare che nel 1986 rivelò al mondo la potenza atomica segreta di Israele. Libero cittadino in un libero stato, oggi è praticamente impossibilitato a tornare a quella vita normale alla quale fu strappato 18 anni fa, quando fu rapito a Roma dal Mossad in pieno stile romanzesco.
La sua vicenda corre parallela, in una impressionante serie di similitudini e specularità, a quella di Johnathan Pollard, l'ebreo americano che nel 1987 svelò ad Israele alcuni segreti nucleari americani particolarmente bollenti.
Due esiti diversi, una morale in comune: nessun problema finchè si parli dei panni sporchi altrui, ma con quelli di casa propria non si scherza nemmeno un pò.
Vai alla scheda del caso Vanunu (con i link al caso Pollard).
Per eventuali commenti ad ambedue i casi clicca invece su "leggi tutto".

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