LA NUOVA INQUISIZIONE
Un breve commento, in chiusura del caso Terry Schiavo. Come previsto, e voluto, da chi ha fatto partire lo "spin" ideologico su questa notizia, negli ultimi giorni si è visto e sentito di tutto. Ma lo si è visto e sentito, curiosamente, da una parte soltanto della barricata: quella cristiana.
Ieri sulla CNN c'erano due preti cattolici, che evidentemente non hanno voluto restare fuori da questa imprevista manna mediatica, che ululavano al mondo "la tremenda ingiustizia" compiuta sulla povera Terry... ... da parte del crudele mondo dei "senzadio". Che sarebbe poi l'America repubblicana, la cui costituzione esclude reciproche interferenze fra Chiesa e Stato. A giudicare dall'abito, uno dei due era probabilmente un frate. Portava al collo, sopra l'abito, una vistosa croce barocca, e se non fosse stato per la presenza dell'intervistatore, vestito in abiti del terzo millennio, si sarebbe potuto pensare ad una stampa medioevale del Savonarola o del Torquemada.
"Sono stato da Terry questa mattina", diceva commosso, "ed era tutt'altro che tranquilla. Aveva il respiro corto, affannato, e sembrava soffrire moltissimo." Il ricatto emotivo non poteva essere maggiore, il livello scelto per praticarlo non poteva essere più infimo.
Altri "ragionamenti" sentiti alla TV (Fox News) sono stati di questo tipo: "In America c'è una legge che vieta di privare gli animali di cibo e acqua, ma questo a Terry lo si può fare. Vergogna!" Dimenticando che l'animale non ha mai espresso la volontà di vedere interrotto il proprio sostentamento artificiale.
Più in generale, mentre ci si ritrova inondati di "testimonianze" che indicherebbero nel marito un crudele Barbablù assetato di denaro, hanno fatto tutti molto in fretta a dimenticare che raramente si è vista, nella storia giuridica americana, una conformità di verdetti come quella che hanno mostrato le varie corti della Florida - inferiori, d'appello e suprema - le varie corti d'appello federali, e la stessa corte suprema di Washington.
Il nostro ragionamento quindi è molto semplice: se letteralmente decine di corti diverse - quasi tutte, fra l'altro, a maggioranza repubblicana - hanno voluto riconoscere la richiesta di Terry, veicolata dal marito, come valida e legittima, avranno avuto i loro buoni motivi. Se solo ci fosse stato un appiglio giuridico, per impedire l'interruzione dell'alimentazione forzata, stiamo certi che una qualunque di queste corti l'avrebbe subito ultilizzato, a sua volta, per fini politici.
Invece di ergerci tutti a giudici di vita e di morte, dovremmo umilmente rassegnarci al fatto che non abbiamo in mano gli elementi sufficienti per valutare correttamente un caso già difficile di per sè, e possiamo al massimo trarre conclusioni da certi aspetti esteriori della vicenda. Quali appunto, in questo caso, l'uniformità assoluta dei verdetti giuridici a tutti i livelli.
Quello di Terry Schiavo infatti, al di là dei quintali di parole gettate al vento, era e rimane un caso legale, e non morale; civile, e non religioso.
Massimo Mazzucco