Arriva da Tehran una notiziola picola piccola, che potrebbe anche contenere la chiave di buona metà dei disastri a cui stiamo assistendo oggi. L'Iran si prepara a vendere il petrolio in Euro.
La vera crisi petrolifera, infatti, è iniziata per gli Stati Uniti qualche anno fa, quando si è "estinto" l'accordo internazionale che obbligava l'intero mercato del petrolio a viaggiare esclusivamente sulla base del dollaro.
Fino a che c'era quello, bene o male potevano controllare la partita, controllando il cambio del dollaro sui vari mercati. Ma da quando c'è stata la possibilità di saltare a piè pari Zio Sam, i nervi hanno cominciato a farsi tesi un pò dappertutto.
Da quando lo stesso Saddam aveva avuto la possibilità di ricattare gli Stati Uniti, vendendo all'Europa direttamente in Euro, l'escalation di tensione fra Baghdad e Washington non ha fatto che accelerare, portando alla fine ai risultati che tutti conosciamo.
Ora stranamente anche l'Iran ha scelto di giocare al rialzo, …
Il titolo di BBC-News è bene in vista, sulla homepage internazionale: "Tear gas halts Italian Cup match", "lacrimogeni interrompono incontro italiano di Coppa". Il breve articolo informa anche che alla fine la partita è ripresa, terminando sul 2-2.
Sull'ANSA invece la notizia della sospensione passa solo incidentalmente, fra le righe di un paragrafo che dice: "Nel 2/o tempo, dopo uno stop per lancio di lacrimogeni, Pazzini, forse aiutato da un fallo di mano, segna il 2-0". I valori sono capovolti: qui non solo il risultato finale (il titolo è un laconico "Fiorentina-Juve 2-2"), ma lo stesso fallo di mano di un giocatore, sembrano più importanti della sospensione per lacrimogeni.
Al di là del fatto che il "punteggio" sia chiaramente più interessante per gli italiani che non per gli inglesi, colpisce che la notizia della sospensione "colpisca" i redattori della BBC al punto da farne una notizia internazionale, quando invece lascia del tutto indifferenti i pennaioli nostrani. Lo hanno detto come dire "dopo un breve acquazzone, la partita è ripresa".
Ma qui c'è qualcosa che non quadra, e pure grosso. Se la polizia ha sparato i lacrimogeni, a Firenze, ...
Il trofeo di oggi verrà assegnato alla squadra che riuscirà a colpire più bersagli durante un intero giro in tangenziale, intorno alla città. Si assegneranno 10 punti per le jeep, i camion, e i veicoli oversize, 20 per le auto normali, 50 per le utilitarie sotto i tre metri di lunghezza.
Sembrerebbe solo un cinico esercizio di pessimo humor, ma potrebbe benissimo essere anche la regola vera e propria a cui si attengono i personaggi che vedrete - anzi, che non vedrete - in questo filmato. Non solo non vedrete gli assassini, ma nemmeno i morti, che sembrano essere purtroppo molti di più. Vedrete solo, paradossalmente, delle automobili.
A divertirsi in quel modo sono, secondo i vari siti che hanno immesso clandestinamente il filmato in rete, ...
Vorrei proporre una piccola disquisizione di tipo "strategico", che parte dall'episodio Teodori, ma che vuole arrivare a principi più generali, applicabili soprattutto all'11 Settembre. Non si illuda quindi Teodori di meritare più righe di quelle che già ha avuto, ci stiamo solo servendo della sua recente "performance" per imparare qualcosa in più.
Il problema di fondo, detto in soldoni, è questo: "come fare a vincere", quando si sa di avere davanti un avversario scorretto. Ovvero, si escludono qui le discussioni in cui ambedue i contendenti difendano le proprie idee in perfetta buona fede. Di certo con Teodori questo non era il caso (altrimenti bisognerebbe cominciare a dubitare della sua intelligenza, e ciò non è carino).
La mia teoria è che, in caso di malafede altrui, si debba a tutti costi scovare almeno una domanda che, DA SOLA, basti a metterlo in angolo, impedendogli di ammortizzare il colpo o di deviarlo. Io la chiamo, alla Monty Python, il "sixteen-tonner", quel peso da 16 tonnellate che perseguita i vari personaggi della serie TV. In altre parole, bisogna cercare a tutti costi il knock-out, il cazzotto vincente, perchè nel corpo a corpo l'avversario scorretto ti si attacca da tutte le parti, ...
Egregio Sig. Teodori, dopo lo scontro radiofonico di questa mattina sono certo che ci leggerà, e quindi ne approfitto per concludere qui il discorso che lei non ha voluto affrontare durante la diretta.
Ma non giudicherò i contenuti del suo intervento, anche perchè non hanno fatto che ricalcare quelli da lei già espressi in precedenza, che a mia volta ho già commentato esaurientemente. La guerra è guerra, erano 20.000 tagliatori di teste, il fosforo serve a illuminare, se poi cade non è colpa mia, eccetera eccetera. E per fortuna che lei insegna storia, mi dicono, e pure americana per giunta.
Mi viene in mente, chissà perchè, quel proverbio arabo che dice: "Onesto è colui che cambia la sua opinione per adeguarla alla realtà, disonesto è colui che cambia la realtà per adeguarla alla sua opinione".
Dedicherei invece due parole in più alla forma, che altri definirebbero tattica, con cui lei ha affrontato, ...
Questo il nome dato da Berlusconi, in pieno stile Pentagono, alla sua nuova campagna elettorale, che ha presentato all'assemblea nazionale dei parlamentari di Forza Italia. Lo ha fatto, naturalmente, a porte chiuse, lasciando i giornalisti fuori ad aspettare che qualcuno, cortesemente, comunicasse loro il Verbo appena emanato.
"Abbiamo cambiato l'Italia", avrebbe detto Berlusconi ai suoi, citando "un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro creati", ed "abbiamo aumentato la sicurezza, arrestando ben 200 terroristi internazionali".
Di fronte a questa dichiarazione, lo stesso Presidente per il Comitato dei Servizi Segreti, Enzo Bianco, è trasalito. "Parole imbarazzanti", le ha definite, dicendo che Berlusconi ...
Leggi tutto: L'Iran alza la posta