Oggi negli Stati Uniti è il "Thanksgiving Day".
La storia degli indiani americani si può leggere in mille modi diversi, ma risulta comunque difficile, specialmente in questi giorni, non notare già in quel tempo le radici di quel tipo di comportamento che caratterizza oggi l'atteggiamento degli americani alla conquista del mondo. La commistione tra messaggio politico e messaggio religioso, con tutte le distorsioni che ne possono derivare, risulta infatti già presente nelle azioni dei primi colonizzatori che espropriarono dalle loro terre gli indigeni dell'America del nord, fra il XVII e il XIX secolo.
L'altro elemento che emerge con forza dalla scheda storica che presentiamo (preparata da Sergio Brundu / "Vulcan"), è l'ambiguo dibattersi dei Padri Fondatori, e dei successivi presidenti eletti, tra i doveri morali loro imposti dalla Costituzione, e la necessità di espandere il proprio controllo sulle terra ancora disponibili senza stare troppo a guardare in faccia nessuno.
E così, da un rapporto amichevole con gli abitanti locali a una prima scaramuccia, da un primo trattato pieno di nobili intenti … … a vere proprie deportazioni di massa, un'intera nazione, con la sua cultura e le sue tradizioni, è stata cancellata dalla faccia della terra, nel nome del nostro progresso.
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"Il Sentiero di Lacrime" (alla fine un link ti riporterà qui per eventuali commenti).
Di Sergio Brundu vedi anche:
Assimilato? No grazie. Un parallelo fra la Sardegna e la storia degli indiani americani.