Esperto di tracciati radar, ex-controllore di volo e pilota d’aereo lui stesso, Robin Hordon è stato fra i fondatori di “Pilots for 9/11 Truth”, il gruppo che ha denunciato, fra le altre cose, l’improvviso cambiamento delle procedure di emergenza da parte del Pentagono, avvenuto nel giugno 2001, che avrebbe permesso di rallentare la reazione del sistema di difesa al punto da consentire ai 4 voli dirottati di non venire intercettati. Nella lunga intervista abbiamo trattato diversi argomenti. Questa è la prima parte, dedicata al volo AA77.
M.M.: Parliamo del Pentagono, e del presunto volo AA77 che lo avrebbe colpito. Quali sono secondo lei i punti salienti che discordano con la versione ufficiale?
R.H.: Una delle cose più importanti è che American 77 è l’unico dei 4 voli di cui si sia perso anche il contatto radar. Oltre ad aver perso il segnale del transponder, che probabilmente è stato spento, l’aereo si è venuto a trovare in una zona dove non c’era copertura del radar primario.
M.M.: Ma siamo nel mezzo dell’America, come può non esistere una copertura radar?
R.H.: Non ho detto che non esista. Ho detto che in quel momento non c’era. Tutto il territorio americano è diviso in blocchi regolari, credo che siano di 4 miglia quadrate ciascuno, o forse di più. Si chiamano “sort boxes”, e ciascuno ha una identità ben precisa, e può anche essere coperto da 4 o 5 radar diversi. In quel caso si valuta quale dei segnali radar sia il migliore, e si dice al computer di mandare il segnale di quel radar a quel particolare "sort box". Se però qualcuno dice al sistema di non mandare nessun segnale, di colpo quel "sort box" rimane senza copertura radar. Potrei andare avanti per ore a spiegare come funziona il sistema, ma il succo è che lo si può tranquillamente manipolare, sia dall’interno della FAA, sia attraverso un sistema “backdoor”.
M.M.: Quindi la manipolazione dovrebbe essere avvenuta nel centro di controllo locale…
R.H.: Esattamente. In questo caso era il centro controllo di Indianapolis, che copre anche una parte del West Virginia.
M.M.: In seguito però l’aereo è ricomparso sui radar…
R.H.: Attenzione, non “l’aereo”, ma “un target” [1] è ricomparso 8-10 minuti dopo, diretto verso est, ad alta velocità, in mezzo al West Virginia. Ma nessuno, assolutamente nessuno, ...
Due maledetti Bonnie & Clyde sono riusciti a mandare a monte l’affare del secolo per il governatore dell’Arizona e per i suoi degni compari.
Facciamo un passo indietro: chi segue le vicende americane sa che da qualche mese è in corso un bollente dibattito sulla nuova legge anti-immigrazione votata dal parlamento dell’Arizona, e bloccata di recente dalla Casa Bianca.
La nuova legge prevedeva l’obbligo per tutti i poliziotti dello stato di richiedere i documenti di identità “a chiunque sembrasse non essere in regola con le procedure di immigrazione”. Traduzione: se sei messicano ti chiedo i documenti, e siccome nel 90% dei casi ne sarai sprovvisto, ti arresto e ti sbatto in galera.
Ora, bisogna sapere che in America la costituzione protegge il cittadino da qualunque intrusione da parte delle autorità che non sia giustificata. In altre parole, tu puoi anche guidare senza patente, ubriaco e con le mani dietro alle orecchie, ma se non commetti infrazioni la polizia non ha il diritto di fermarti e di chiederti i documenti. La stessa regola vale per il cittadino che vada a spasso per la strada, che non può essere fermato dalla polizia a meno che abbia commesso qualche tipo di infrazione.
Non solo quindi la nuova legge violava il diritto costituzionale dei cittadini, ...
Per capire bene cosa intendano gli autori con questi due termini, …
di Federico Povoleri
Nell'ambito del dibattito sui vaccini, desidero riportare alcune considerazioni del Dr. Filippo Ongaro, dottore e ricercatore conosciuto e stimato a livello internazionale, che ha pubblicato importantissime ricerche sul sistema immunitario.
Il Dottor Ongaro ha vissuto per molti anni all'estero, dove ha lavorato come medico degli astronauti presso l'agenzia spaziale europea (ESA). Si è occupato per anni dell'invecchiamento accelerato negli astronauti, sviluppando metodi di intervento per rallentarlo adottati sia dall' ESA che dalla NASA, dove ha lavorato a lungo presso il Johnson Space Center di Houston.
E' stato anche “Flight Surgeon” (medico d'equipaggio) presso il Gagarin Cosmonaut Training Center in Russia, dove tra il 2001 e il 2002 ha seguito con tale incarico il Colonnello Roberto Vittori, il primo italiano a volare con la navicella russa Soyuz.
Negli Stati Uniti ha perfezionato i suoi studi in Medicina Funzionale, Medicina Rigenerativa e Anti-Invecchiamento, ottenendo il diploma dell'American Board of Anti-Aging & Regenerative Medicine (ABAARM)
Il Dr. Ongaro è oggi Direttore Scientifico dell'Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging (ISMERIAN). ...
Vaccine Nation è un documentario che racconta l'incredibile storia di Alan Yurko e della sua famiglia.
Il figlio di Alan muore improvvisamente poco dopo che gli viene somministrata la vaccinazione al quarto mese di vita.
Ma ciò che rende particolare questa vicenda (purtroppo fin troppo comune nonostante se ne parli poco) è che, a seguito dei referti medici e dell'autopsia, non è stata presa in esame la possibilità della vaccinazione come causa della morte ma il padre viene prima accusato e poi dichiarato colpevole di aver ucciso il suo bambino percuotendolo volontariamente e ripetutamente al capo nella modalità che la medicina tradizionale definisce "sindrome del bambino scosso".
Alan è stato quindi condannato all'ergastolo più 10 anni di reclusione, senza possibilità di libertà condizionata.
Una volta in carcere, il genitore, ripresosi dallo shock iniziale, ed essendo additato come un criminale della peggior specie (anche tra i detenuti esiste un codice di rispetto e chi uccide un bambino è chiaramente al gradino più basso), decide di farsi forza e cominciare a studiare a fondo quello che è successo a suo figlio, In breve diventa relativamente esperto dell'argomento e scopre tutta una serie di cose che gli dimostrano una realtà molto diversa e, fino a quel momento, per lui insospettabile.
Decide quindi che è arrivato il momento di provare a riportare in tribunale il suo caso ...
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