Nell'arco di sei mesi dalla sua elezione a capo del governo, Matteo Renzi è riuscito a creare un completo vuoto pneumatico intorno a sè, nei mezzi di comunicazione di massa.
Non si tratta di un fenomeno da prendere alla leggera, perché può rappresentare la premessa per una totale perdita di capacità di giudizio - già di per se molto scarsa - del popolo italiano.
A furia di parlare, parlare e parlare; a furia di (fingere di) prendersela con tutto e con tutti; a furia di dire tutto e il contrario di tutto, Matteo Renzi è riuscito a conquistare il 99% dello spazio televisivo dedicato all'informazione, sia pubblico che privato.
Ormai non è più importante "che cosa" pensi Renzi dell'Europa, delle banche oppure dei sindacati. Ormai l'unica cosa che conta è che "Renzi pensa" qualcosa.
Il fatto stesso di "dire" è diventato più importante di ciò che viene detto. Grazie a questa totale occupazione dello spazio mediatico - che è poi lo spazio mentale per la maggioranza degli italiani - Renzi sta riuscendo a dare l'impressione che gli altri partiti non esistano più. Questa impressione deriva dal fatto che Renzi riesca ormai con grande abilità a dire tutto e il contrario di tutto, ...
Traduzione: “Sono giornalista da 25 anni circa, da sempre indotto, educato e costretto a mentire e a non dire il vero al mio pubblico, ma ora da qualche mese, vedendo come i media tedeschi ed americani cercano di indurre la gente a fare la guerra in Europa, a fare la guerra alla Russia, ho deciso che non ci sto, non ci sto a manipolare la gente in questo modo, a fare propaganda contro la Russia. In passato io e i miei colleghi siamo stati corrotti per tradire il pubblico non solo nel mio paese ma ovunque in Europa. La ragioni per cui ho scritto questo libro è che ho una grande paura di una guerra in Europa e non voglio trovarmi di nuovo a vivere in questa situazione.
Le guerre non nascono mai da sole, c'è sempre dietro una serie di persone che danno la spinta in quel senso, e non sono solo politici, ma anche giornalisti; ho scritto quindi come nel passato abbiamo tradito i lettori con gli orientamenti guerrafondai, non ne voglio più sapere, ...
[Una serie di aggiornamenti sull'E-Cat di Andrea Rossi]
E' uscito all'inizio di Ottobre un importante report sul cosiddetto reattore E-Cat, firmato da 6 professori delle Università di Bologna, di Uppsala e del Royal Institute of Technology di Stoccolma. Il COP (Coefficient over Performance) accertato è ampiamente superiore a 3, cioè il dispositivo genera più del triplo dell'energia necessaria per tenerlo in funzione e soprattutto la densità di energia è largamente superiore a qualsiasi reazione chimica possibile.
Come sottolineano gli stessi scienziati nel rapporto sembra quindi ormai chiaro che qualche fenomeno nucleare, del tipo fusione fredda/LENR ma ancora non chiaramente compreso, sia stato in qualche modo innescato e messo sotto controllo in maniera riproducibile e soprattutto economicamente molto vantaggiosa. A ulteriore conferma di ciò sono presenti nel report anche i risultati delle analisi isotopiche sul "combustibile" e sulle "ceneri" della reazione, firmati da altri ricercatori di altre Università, che certificano una volta per tutte la presenza di trasmutazioni nucleari (cambiamenti nelle percentuali isotopiche e cioè in ultima analisi risultanti da reazioni nucleari) nel reattore E-Cat. Il test si è svolto in un laboratorio di Lugano in Svizzera, a partire da Marzo 2014, dove un reattore E-cat ad alta temperatura è stato acceso e testato per 32 giorni ininterrottamente. Per questo motivo il report viene comunemente denominato Lugano Report.
Dal documentario di RTV "MH-17: The Untold Story" emergono diverse informazioni interessanti sull'abbattimento del volo della Malaysian Airlines. Fra queste, segnaliamo:
1) Diversi testimoni hanno visto un secondo aereo allontanarsi dalla zona dopo l'abbattimento del Boeing (esattamente com'era accaduto per UA93).
2) Subito dopo l'abbattimento qualcuno ha cambiato i dati delle prestazioni del Sukoi su Wikipedia e sulle pagine del registro aeronautico tedesco, per far apparire impossibile che il caccia potesse raggiungere una quota di 10.000 metri.
3) Un test fatto dai russi mostra come i fori sulla fusoliera del Boeing siano compatibili con quelli causati dai proiettili da 30 mm montati sui Sukoi in dotazione all'aviazione ucraina.
di Federico Povoleri
Che ci piaccia o no tutti, nessuno escluso, siamo condizionati dalla propaganda, e molto spesso quelle che consideriamo le nostre opinioni ci sono state in realtà costruite addosso da altri. I nostri atteggiamenti e il nostro modo di vedere le cose sono spesso il frutto di una manipolazione incessante, di cui non abbiamo alcuna percezione cosciente.
La propaganda non è, come molti credono, qualcosa di vago e indefinito, ma si tratta di una vera e propria scienza, con leggi e regole ben scandite. Un manuale di istruzioni, che applicato scrupolosamente fa girare il motore. Una guida che, seguita passo passo, fa ottenere le migliori prestazioni da quel motore.
E colui che ha scritto quel manuale, che viene scientificamente applicato a tutt'oggi, è considerato uno dei 100 uomini più influenti del XX secolo, anche se pochissimi lo conoscono.
Stiamo parlando di Edward Bernays, il nipote di Sigmund Freud emigrato a New York verso la fine del 1800. Di origine ebraica, Bernays fu amico di Franklin Roosevelt e della First Lady, ...
Lettera ricevuta e pubblicata.
Gentile signor Mazzucco,
è da diverso tempo che sto pensando di scriverle questa lettera ma solo oggi ho trovato il coraggio di farlo. Ho deciso di raccontarle la mia storia soprattutto per condividerla anche con le persone che hanno vissuto o stanno vivendo la mia situazione, perché è anche grazie al suo sito se sono riuscita ad aprire gli occhi su un mare di informazioni di cui prima non immaginavo neppure l’esistenza, anche se dentro di me ho sempre sentito che c’era qualcosa che non tornava, forse anche a causa delle bugie che mi sentivo ripetere in continuazione da persone che reputavo degne di fiducia.
Tutto è iniziato quando, all’età di due anni, i miei primi genitori adottivi decisero di farmi fare il test HIV. Forse perché provengo da una zona molto povera del mio Paese di origine dove ho patito la fame e l’acqua potabile dell’orfanotrofio non era decisamente pulita... a quel tempo ero infatti di salute cagionevole, avevo da poco passato la tubercolosi polmonare e soffrivo di una grave forma di malnutrizione. Fatto sta che il test fu positivo e da quel momento il loro interesse nei miei confronti cambiò completamente. Iniziarono a toccarmi e a farmi il bagno indossando sempre e solo i guanti in lattice e col disinfettare ogni cosa che toccavo, soprattutto se erano giocattoli che poi dovevano passare alla mia ex sorellina. Si portavano guanti e disinfettante anche quando uscivamo, e questa situazione è andata avanti finché non hanno capito che sarei stata solo fonte di disturbo e imbarazzo per loro e i loro famigliari.
Quindi tornarono al tribunale dei minori chiedendo l’annullamento dell’adozione, ...
di Johnny Contanti
Qualche settimana addietro è stato pubblicato questo decalogo di domande sul sito Luogocomune, in cui si invitavano coloro che masticassero di economia a presentare delucidazioni su questioni di carattere prettamente concernente la natura del debito estero e interno. In questo breve pezzo elencherò una serie di risposte mirate a quello che si voleva conoscere avanzando quelle domande.
1) Quando si parla di "debito estero", che cosa si intende esattamente?
Quando si parla di debito estero si intendono tutte quelle passività dovute ad entità (siano essi singoli investitori, o società, o istituti bancari) al di fuori del territorio nazionale. Nel caso dello stato italiano, abbiamo a che fare con l'emissione di titoli di stato. Il suddetto è uno dei modi attraverso i quali lo stato raccoglie finanziamenti. Lo stato può finanziarsi in tre modi: tasse, debito pubblico, stampando i soldi. Con quest'ultimo metodo gli incentivi a stampare e spendere sempre di più sono fortissimi, ma la moneta in circolazione finisce per andare fuori controllo ed aumenta esponenzialmente (facendone diminuire, di conseguenza, il potere d'acquisto). Le tasse sono "antipatiche" e soprattutto rendono chiaro all'individuo quale sia il ruolo parassitario dello stato. Il debito pubblico consiste nell'emettere titoli di debito (o cambiali, per semplificare l'immagine mentale) che vengono collocati sul mercato e sono acquistabili da tutti. In Italia la Banca d'Italia gestisce le aste, ovvero, fa il banditore ma non li compra essa stessa. Chi compra sono altri soggetti (es. banche commerciali, investitori comuni, fondi pensione, hedge fund, ecc.), mentre alla BCE è vietato l'acquisto di titoli di stato dei paesi dell'Eurozona dall'accordo di Maastricht. [...]
Questo video è stato realizzato da un nostro utente, Rob84. Incoraggiamo tutti a realizzare video simili, e a familiarizzarsi con i software di montaggio oggi disponibili. Quello che dieci anni fa era impensabile, oggi è a disposizione di tutti. E anche se producete un video imperfetto, non importa. L'importante è avere qualcosa da dire, e sfruttare ogni mezzo a disposizione per farlo.
Particolarmente interessanti i pezzi su Pasolini e su Ustica, solidamente appoggiati da materiali originali.
Intervista a Paolo Franceschetti - a cura di Lavinia Pallotta (tratto dalla rivista X-Times di settembre)
1) Quando e perché hai cominciato a interessarti alle cure applicate al cancro?
L’argomento mi ha sempre interessato, perché il cancro è una delle prima cause di morte nel mondo e per l’interesse che ho sempre avuto per il rapporto tra malattie del corpo e dell’anima. Avevo letto i libri di Dalke, Claudia Rainville, Hamer e molti altri. Una vera e propria svolta però c’è stata quando si è ammalata di tumore la mia ex compagna, Mariapaola, morta poi ad aprile del 2014.
Si è trattato di un percorso particolare, perché da una parte lei è stata sempre informatissima non solo sulle cure alternative, ma anche sui progressi della sua malattia, che ha tenuto costantamente sotto controllo (a differenza di quello che fa la maggior parte dei pazienti che non si interessano attivamente alla cura e spesso neanche sanno qual è la loro reale condizione).
Ma la vera particolarità di questa esperienza è stata che Mariapaola ha scelto le cure tradizionali non per curarsi, ma per morire; non avendo mai avuto la forza di suicidarsi, ha scelto di uccidersi affidandosi alle terapie convenzionali, sapendo che, per il suo tipo di tumore, le terapie convenzionali non prevedevano possibilità di guarigione. Ha scelto le terapie convenzionali dicendo “so che in questo modo mi ammazzeranno”. Il suo tumore era infatti un cosiddetto “triplo negativo”, che statisticamente per la medicina ufficiale nell’80 per cento dei casi porta alla morte entro 2 anni.
Con altre cure aveva molte più probabilità anche in termini statistici, di sopravvivere, ...
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