Oggi, 1° gennaio 2015, ho passato una giornata orribile.
Inizialmente, ho voluto attribuire il mio malumore al discorso di ieri sera di Giorgio Napolitano: un discorso talmente vuoto, talmente insignificante, talmente irritante per la sua pochezza da far pensare ad una sofisticata ed intenzionale presa per il culo.
Ma poi mi sono reso conto che da lui non avrei dovuto aspettarmi niente di diverso, per cui non potevo certamente usare il discorso del presidente come capro espiatorio per il mio malumore.
Ho pensato allora che la colpa fosse del discorso di Beppe Grillo: il famoso "controdiscorso" di fine anno, tanto annunciato e tanto atteso, che avrebbe dovuto fare pelo e contropelo alla versione istituzionale della nostra realtà, e che invece si è rivelato ancora più vuoto, insignificante e inutile di quello di Napolitano.
Ma poi mi sono reso conto che anche da Beppe Grillo non avrei dovuto aspettarmi niente di diverso. Ormai lui il suo percorso lo ha fatto, le cose che doveva dire le ha dette, e la strada da seguire ce l'ha indicata. Non è quindi giusto aspettarsi che arrivi ancora da lui quella luce che dovrebbe guidarci verso un futuro migliore.
Dopo ore di amari rimasticamenti, ho finalmente capito la natura del mio malessere: è la triste realizzazione che gli italiani sembrano ormai aver accettato la situazione attuale ...
Come sarà il 2015?
Invitiamo gli utenti a fare delle previsioni sull'anno che viene.
Che cosa succederà nella politica italiana? Chi sarà il nuovo presidente della repubblica? Il governo Renzi arriverà a fine anno? Ci saranno elezioni anticipate? Berlusconi tornerà in pista? Ci sarà una spaccatura nella sinistra? (Altro...) E che cosa non succederà, invece, fra le cose che dovrebbero succedere?
Che cosa succederà in politica estera? Come si evolverà la crisi fra Occidente e Russia? Quali altri potenziali focolai potranno esplodere in vere e proprie crisi internazionali? La Grecia uscirà dall'Euro? (Altro...) E che cosa non succederà, invece, fra le cose che dovrebbero succedere?
Wildcard: riesci a prevedere un evento particolare, del tutto inaspettato, che caratterizzerà le cronache del prossimo anno?
(Chi le azzecca tutte vince una iscrizione gratuita al CICAP e una cena con Piero Angela).
di Bycho
Con questo titolo, nella prima metà del secolo scorso, il dottor John Henry Tilden dava alle stampe un libricino che, indagato e sperimentato oggi, dovrebbe regalare non pochi grattacapi a mal dissuasi lettori, esperti luminari e guaritori di qualsivoglia estrazione.
Persona integerrima, "scienziato" coscienzioso e dissidente per vocazione, Tilden ha riportato in poche pagine il significato più profondo di quello che dovrebbe essere l'indirizzo di indagine per chiunque volesse oggi provare a comprendere cosa significa stare in salute, ancor prima che doversi dimenare nell'oggettiva giustezza del diventar malati.
Non che abbia scoperto nulla di nuovo sotto il sole, ma è a lui dovuto il merito di aver nuovamente acceso i riflettori in epoca recente su verità sperimentate e dimenticate troppo spesso nella storia dell'uomo. Quell'uomo che sapeva già ai tempi di Ippocrate e di Pitagora, ma anche fra gli antichi Egizi e chi li ha preceduti a ritroso sino agli albori dei tempi umani.
La valida medicina è oggi chiusa in un cantuccio con pretesti troppo colpevolmente offensivi finanche nei confronti degli stessi pretestuosi, prima ancora che in quelli dei meritevoli ricercatori e di tutti i mancati, semicolpevoli fruitori. E' la stessa medicina che oggi possiede etichette quali alternativa, naturale, facoltativa et similia, che un tempo veniva considerata l'unica arte medica degna di tale nome.
Se volessimo ora trovare ciò che potrebbe e dovrebbe essere prepotentemente facoltativo, ...
A Natale ci si sente tutti più buoni, questo lo sappiamo. A Natale nessuno litiga. A Natale ti viene voglia di abbracciare il tuo vicino o anche lo sconosciuto che passa per strada, e provi persino una sensazione di calore verso il tuo più acerrimo nemico.
Si potrebbe pensare che questo "effetto Natale" sia il risultato della società consumistica, che a furia di martellarci con il buonismo natalizio è riuscita a condizionare i nostri sentimenti verso gli altri.
Ma non è così, c'è qualcosa di molto più profondo che scatta dentro di noi nei giorni di Natale.
Un esempio clamoroso è quello che accadde durante il Natale del 1914, lungo il fronte di guerra tra Francia e Germania (con i francesi combattevano anche gli inglesi). Come tutti sanno, la Prima Guerra Mondiale fu una guerra di trincea. Due serpenti infiniti scavati nel fango, uno di fronte all'altro, spesso a poche decine di metri di distanza fra di loro. E dentro quei serpenti vivevano per mesi interi uomini di nazioni diverse, che passavano il tempo ciascuno a cercare di uccidere chi gli stava di fronte.
Lontani dalle proprie famiglie, con il freddo che arrivava fino dentro le ossa, con gli abiti perennemente intrisi di umidità, ...
di PK89
Stando agli ultimi eventi geopolitici, la scissione tra Est ed Ovest non era poi così del tutto sanata come volevano farci credere all’indomani della caduta del muro di Berlino. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad una sequenza impressionante di eventi che a più livelli mettono sotto pressione il Gigante (assopito?) Russo.
Politici e diretti, come il caso Siria, la guerra in Ucraina, sino al nuovo attrito tra Turchia e Cipro[1], con un inasprimento di toni e sanzioni dal macabro vecchio gusto da guerra fredda, ma il gigante se pur in letargo non è un nemico da prendere con troppa leggerezza e un affronto su un unico fronte potrebbe rivelarsi parecchio doloroso, e l’attacco non può non passare dal filo della spada economica e dall’isolamento.
In questo contesto di tensione politica, alcune straordinarie circostanze economiche che “sfortunatamente” hanno delle importanti ripercussioni sull’economia russa, possono suonare come un forte campanello d’allarme, in quanto potrebbero essere azioni pilotate verso un ulteriore grave isolamento, che potrebbe portare ad una reazione della superpotenza militare russa.
Occorre una premessa: L’economia del gigante euro-asiatico è fortemente legata all’esportazione di materie prime energetiche che rappresentano i tre quarti della voce esportazioni sulla bilancia commerciale (i due terzi sono rappresentati soltanto dal petrolio), ed è molto debole su settori chiave come la produzione agricola, manifatturiera, o come la componentistica elettronica e tecnologie industriali ove importa addirittura l’80%.
Andando con ordine è possibile tracciare una serie di circostanze che hanno colpito pesantemente le ricchezze dei russi e della Russia, ...
Nella sua prima campagna presidenziale - nel 2008 - Barack Obama aveva promesso una normalizzazione delle relazioni con Cuba. Oggi, sei anni dopo, il presidente - ormai una vera e propria "anatra zoppa" senza più l’appoggio della Camera e, da Gennaio, neppure del Senato - decide di mantenere la sua promessa. Cosa c'è sotto?
di Piero Cammerinesi
La nuova politica annunciata nei confronti di Cuba prevede cambiamenti significativi, tra cui l’instaurazione di relazioni diplomatiche e la rimozione di Cuba dalla lista degli stati promotori del terrorismo, nonché - questione ben più significativa - la ripresa di relazioni commerciali.
Come mai questa svolta, visto che Obama non ha mantenuto altre promesse importanti, come la chiusura di Guantanamo o la fine delle guerre di aggressione in Asia?
Il punto è che Obama sta facendo una scelta giusta ma per motivi sbagliati.
In realtà la scelta di abbandonare la politica di guerra fredda nei confronti di Cuba non avrebbe dovuto essere disgiunta dall’ammissione che tale politica è stata immorale e illegale.
Ora, nella logica del peggiore presidente della storia americana il motivo principale di questo storico cambiamento di prospettiva sarebbe il fatto che le sanzioni "non hanno funzionato”.
Dunque Obama, invece di prendere atto che le sanzioni sono state un errore morale e legale e dunque sospenderne l’attuazione, ...
Venerdì 19 dicembre h. 19:30 - Castellamare di Stabia - Sala Ruccello, Teatro Montil - Conferenza di Massimo Mazzucco "Le Grandi Menzogne della Storia". - Locandina
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Sabato 20 dicembre - h.10:00 - 19:00 - Ercolano - Villa Signorini - Convegno - La manipolazione dell'informazione e delle coscienze - Relatori: Massimo Mazzucco - Solange Manfredi - Stefania Nicoletti - Gianfranco Carpeoro - Cesare Padovani - Paolo Franceschetti - Fausto Carotenuto - Locandina
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Potete usare questo spazio per un nuovo giro di commenti liberi.
Fanno sorridere le misure prese di recente dal governo Renzi per combattere in futuro casi di corruzione come quello di Mafia Capitale: estensione della pena minima da quattro a sei anni, estensione della massima da otto a dieci, e impossibilità di patteggiare se prima non si restituisce il maltolto.
A parte la ridicolaggine delle singole soluzioni: ve lo vedete uno che decide di non farsi corrompere solo perché rischia sei anni invece di quattro, oppure perché ne rischia 10 invece di otto? Oppure uno che sceglie di non patteggiare perché "mò me tocca pure restituì li sordi che ho rubbato" (ma perché, scusate, prima uno poteva addirittura tenerseli? Allora, piuttosto che mettere un deterrente, possiamo dire che al massimo hanno tolto un incentivo per farsi corrompere).
Ma è l'insieme delle misure, naturalmente, che fa sorridere, perché dimostra la palese mancanza di intenzione di risolvere il problema alla radice. Tutte queste misure messe insieme, infatti, fanno venire mente una persona che sia indietro con tre rate del mutuo della casa e si metta a cercare delle monetine sotto i cuscini del divano per pagare i suoi debiti.
Se invece si volesse davvero risolvere il problema, basterebbe creare un meccanismo che permetta a chiunque di verificare ...
Leggi tutto: Che brutto Capodanno