"Troppi cinque corpi di polizia". Renzi prepara la rinuncia di sovranità più importante.
di Cesare Sacchetti
I Paesi Bassi sono il luogo dove l'Italia ha cambiato la propria storia negli ultimi 25 anni, non solo legandosi al Trattato di Maastricht, con la cessione della sovranità monetaria e legislativa, ma per poter definitivamente abbandonare la veste di Stato sovrano era necessario rinunciare all'esclusività delle funzioni delle Forze Armate sul proprio territorio, con l'istituzione di una milizia sovranazionale.
Questo passaggio è avvenuto nel 2007 a Velsen, piccola municipalità dei Paesi Bassi, dove è stato firmato un trattato congiuntamente a Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo che istituisce la gendarmeria europea, l'Eurogendfor, che andrà ad esautorare le Forze dell'Ordine nella gestione dell'ordine pubblico.
Uno scenario irrealistico, ma che è stato messo nero su bianco con la Legge di Ratifica N.84 del 14 maggio 2010, ...
In vista di un aggravarsi dell'epidemia di Ebola, che minaccia ora di estendersi anche in Europa, ripubblichiamo questo articolo del 2010, nel quale la "voglia di epidemia" traspare chiaramente dal documento della Rockefeller Foundation.Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte
La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili situazioni in cui potrebbe venire a trovarsi il mondo intorno al 2025.
Naturalmente, in questo gioco “ad indovinare il futuro”, la linea fra quello che potrebbe accadere e quello che si vorrebbe veder accadere è sempre molto sottile, ed è questo che rende il documento particolarmente interessante.
L’elemento su cui si focalizza la ricerca è il progresso tecnologico, e la domanda centrale che si pone è la seguente: “Che effetto potrà avere la tecnologia nel superare gli ostacoli verso la stabilità e la giusta crescita nel mondo dei prossimi 15-20 anni?”
Per rispondere alla domanda gli autori hanno identificato due elementi variabili, che ritengono di fondamentale importanza nel determinare il futuro assetto del mondo. Queste variabili sono l’”allineamento politico-economico” delle varie nazioni, che potrà risultare “debole” o “forte”, e la “capacità adattiva” dei popoli che ne fanno parte, che potrà risultare “alta” o “bassa”.
Per capire bene cosa intendano gli autori con questi due termini, …
di Giorgio Venzo
Vi sarà forse capitato, durante un dibattito su avvenimenti storici contemporanei, di leggere sul viso altrui quell’espressione di disagio per il fatto di doversi confrontare con chi sta contestando punti chiave dell’interpretazione storica più diffusa.
Chissà quale sarebbe invece la loro espressione nell’apprendere quanto sfrontate e sistematiche siano le fallacie logiche e le falsità contenute nella storia, soprattutto quella economica, da cui attingono per formare le proprie opinioni ed azioni. Appare addirittura disarmante la modalità esplicita e quasi infantile con cui quelle verità sono nascoste o piegate alle esigenze dell’attuale monopolista dell’istruzione pubblica.
Nel video in calce, sottotitolato in italiano, Gary North lancia un appello a favore di un sano processo di revisionismo storico portando, come esempio di quel processo di distorsione, un episodio che ancora oggi costituisce per il grande pubblico il maggior ostacolo alla comprensione di un fatto storico di importanza rilevante.
Ho ricevuto questa lettera da Andrea Avveduto, il giornalista che ha partecipato con me al servizio del Tgcom sul caso Foley. La pubblico con il suo consenso, seguita dalla mia risposta.
Gentile Massimo Mazzucco,
sono Andrea Avveduto, ho partecipato con lei al dibattito su Tgcom24 circa il caso Foley, un mese fa. Ho seguito con interesse il dibattito sul forum che si è sviluppato dopo il nostro intervento. Non desidero entrare nel merito delle obiezioni che alcuni utenti hanno fatto circa il mio intervento. Ho espresso solo alcune opinioni, condivisibili o meno, e rimango aperto al dibattito. Anzi, alcune posizioni manifestate mi hanno interrogato molto rispetto alle mie convizioni. E di questo sono grato. Vorrei solo precisare una cosa, rispettto a un commento fatto dall'account della redazione: "Certo. Una volta capito il personaggio, era chiaro che bisognava stare alla larga dalle trappole". Non ho mai avuto intenzione di tendere una trappola: non è mai stato il mio stile, nè mia intenzione. Se il mio intervento ha suscitato questa impressione, mi dispiace. E non si preoccupi: nei miei tre anni di vita in Medio Oriente ho maturato una grande criticità rispetto al modus operandi americano. Nei miei articoli se ne trova ampia traccia. Colgo l'occasione per ringraziarla del suo lavoro e - nell'auspicio che questo dibattito possa continuare per arricchire le posizioni di entrambi - la saluto cordialmente.
Andrea Avveduto
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Gentile Sig. Avveduto,
innanzittto vorrei scusarmi con lei per il modo poco elegante con cui mi sono riferito alla sua persona. Sappia però che il mio commento non conteneva nulla di polemico nei suoi confronti. Quando ho detto "una volta capito il personaggio" mi riferivo alla sua posizione rispetto al terrorismo islamico - che lei apparentemente considera genuino - e quindi, dicendo che "bisognava stare alla larga dalle trappole", intendevo dire che non sarebbe stato saggio per me, in quella situazione, aprire un confronto con lei sul merito (i tempi televisivi non lo permettono). Non ho mai voluto intendere che fosse lei, intenzionalmente, a tendere trappole a chicchessia.
Ciò detto, vorrei entrare nel merito della questione: quello che non ci è possibile discutere in TV, a causa dei tempi ristretti, è possibile farlo qui, con calma e con raziocinio. [...]
26 settembre 2014: Alle Nazioni Unite il premier inglese David Cameron attacca coloro che mettono in dubbio la versione ufficiale del 9/11 e del 7/7, definendoli "estremisti non-violenti", paragonandoli a nazisti, razzisti e fondamentalisti di estrema destra, e dicendo che i governi devono agire contro di loro così come contro l'ISIS.
Traduzione dell'intervento:
La causa alla radice di questa minaccia terroristica è una ideologia velenosa di estremismo Islamico. Questo non ha nulla a che vedere con l'Islam, che è una religione pacifica che ispira innumerevoli atti di generosità ogni giorno. L'estremismo Islamico d'altra parte pensa di usare le forme più brutali di terrorismo per costringere la gente ad accettare una visione distorta del mondo e farla vivere in uno stato quasi medioevale. Per sconfiggere l'ISIS e le organizzazioni come quella noi dobbiamo sconfiggere questa ideologia in tutte le sue forme.
Come mostrano le prove che emergono dal passato di quelli accusati di crimini di terrorismo è chiaro che molti di loro sono stati inizialmente influenzati da predicatori ...
Quante volte, negli ultimi tempi, abbiamo sentito parlare di "necessità di un cambiamento"?
Di fatto, questa formula si ripropone ciclicamente, ogni volta che le condizioni sociali di una determinata nazione si avvicinino al livello dell'intollerabilità. Più quel limite si fa prossimo, più sentirete il politico di turno che si propone con urgenza alla guida del paese per portare un "cambiamento", un "rinnovamento", una "valida alternativa" al sistema vigente.
In realtà, la formula del "cambiamento" è una formula vuota già in partenza, indipendentemente dalla situazione o dal personaggio politico che cerchi di proporla. Non è infatti possibile imporre un qualunque "cambiamento" per decreto legge, o per semplice volontà politica: il cambiamento può essere soltanto la conseguenza di un processo evolutivo, non può esserne la causa stessa.
Non basta (vedi Stati uniti) fare una legge che "stabilisca la fine della discriminazione razziale", per porre effettivamente fine alla discriminazione razziale. Non basta (vedi Italia) creare un "ministero della pari opportunità" ...
di Roberto Vacca
Gli Stati Uniti decidono di investire in nuove, moderne armi nucleari 355 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Nei prossimi 30 anni salirebbero a mille miliardi di dollari. La notizia è apparsa sul NY Times on line del 21/9/14. In Italia non è stata ripresa da giornali, né emittenti TV. Taluno ha proposto che si revochi a Obama il Nobel per la Pace conferitogli nel 2009 - solo perché sta armando con armi convenzionali e appoggiando curdi e iracheni contro l'ISIS. Questa decisione di rimodernare l'arsenale nucleare USA è motivo molto più forte per revocargli il premio. L'avevo già proposto nel Maggio 2013 nel mio articolo che riporto più oltre.
Di questi mille miliardi si parlava già nel gennaio 2014. Sarebbero stati ripartiti fra le 3 componenti della triade: missili balistici intercontinentali, sottomarini nucleari, bombardieri nucleari. J. Wolfstahl e J. Lewis del James Martin Center for Nonproliferation Studies di Monterey, Calif. avevano commentato che il bilancio federale USA non era in grado di tirare fuori queste enormi somme.
Si può arguire che la decisione americana sia una risposta alle minacce di usare armi atomiche ...
Cari lettori di luogocomune, lo sapevate che il vostro cervello è stato "riprogrammato" dal vostro beneamato webmaster? Guardate questa lettera, pubblicata lo scorso settembre dal blog del Corriere di Beppe Severgnini:Con il cervello riprogrammato dai complottisti
Cari Italians, lavoro in una settore dove ogni tanto arrivano degli stagisti per qualche mese. Tutti laureati di nostre università. E dico che sono laureati, per sottolineare il fatto che sono persone di un certo livello culturale. Tutti e tre, ormai miei amici e che stimo molto come persone, credono ciecamente che l’attentato dell’undici settembre alle Twin Towers di New York sia stato un “inside job”. Questa convinzione gli sarebbe nata dopo aver visto un documentario realizzato da un cosiddetto “complottista” (tale Massimo Mazzucco) che vende dvd su internet e sostiene tra l’altro che il cancro si guarisce con il bicarbonato, che l’uomo non è mai stato sulla luna, che i terremoti e maremoti sono provocati dalla CIA, e che le scie lasciate dagli aerei sono in realtà agenti chimici che alterano il clima. Senza parlare poi del fatto che per lui la terra è cava e noi ne viviamo all’interno.
Quello che mi lascia perplesso è che tutti e tre, credono ciecamente ad ogni affermazione che confermerebbe predetta situazione di terrorismo interno a scopo bellico-commerciale, e non accettano minimamente nessuna spiegazione logica che smonti la tesi del complotto. [...]