Su luogocomune abbiamo parlato raramente di relazioni uomo-donna. Ma questa conferenza di Esther Perel merita decisamente di essere vista, perchè riesce ad offrire alcuni punti fermi su argomenti che certamente tutti noi nella vita abbiamo affrontato, ma (probabilmente) in modo incerto e nebuloso.
(Ricordatevi di attivare i sottotitoli in italiano)
.
mi posso permettere di criticare la scelta "editoriale" di pubblicare aprire questo thread visto argomenti attuali un po' più importanti come
Bombardamenti in Libia dalle nostre basi di Sigonella e possibile probabile coinvolgimento dell'Italia e la reazione ella Russia?
Viste le polemiche Turchia Italia?
Visto le condizioni delle banche in Europa?
con scopo costruttivo.....
Chi di voi non e' MAI stato infedele ?
Secondo me visto quanto stai pagando per leggere tutte queste notizie, da sempre, puoi criticare quando inizi a contribuire quantomeno con un articolo tuo, che nessuno ti vieta di scrivere e regalare a LC.
E poi quando vedi quanto tempo e impegno ci vuole a scrivere un articolo interessante, documentato ed inattaccabile da quei debunker che lavorano costantemente sul sito per screditarlo, poi magari ti passa pure la voglia di criticare.
No, non per semplificare le cose, per renderle ancora più complicate
Sappiamo che i leoni vivono in harem.
Sappiamo che le api idem ma al contrario.
Sappiamo che le tortorelle si scelgono un compagno che rimane per tutta la vita, così come le aquile.
I cani fanno a come capita.
Insomma in Natura, e la Natura è pertinente anche solo perché è coinvolta la riproduzione ed il sesso, esigenze e forze che agiscono sugli esseri in modo potente, sappiamo quale è la formula naturale di molte specie.
Per l'uomo non sappiamo una fava.
Forse, e dico forse perché veramente non lo so, il fatto che l'uomo abbia il libero arbitrio (a prescindere da Calvero ) può significare che la cosa è lasciata a sua discrezione... ma soprattutto sarebbe sua la responsabilità dei guai che combina... e lo dico da monogamo abituale eh, non fraintendetemi
bello mio, come mai questa apertura??
io personalmente la trovo un po' fuorviante, in fondo anche l'unione uomo donna è una illusione no?
sapete come rispondeva Troisi alla domanda
come mai non credi al matrimonio?
Troisi: non è vero! io non ho detto che non credo al matrimonio, io ho detto che un uomo e una donna sono le persone meno indicate a sposarsi
ah ah ah ah
un abbraccio!
a mio avviso il video va molto piu in là della relazione uomo donna.
parla della vita e della morte e della ciclicità di entrambe.
del nostro desiderio di cambiare che equivale a vivere, e spesso per farlo tocca morire.
probabilmente il succo della questione lo dice con (lo dico come lo ricordo) " non consiglierei una avventura a nessuno come non gli consiglierei di avere un cancro. ma poi molte persone che ci sono passate hanno riferito di vedere la vita da un punto di vista differente"
certe volte per cambiare l'essere umano si impone delle sofferenze immani perche ha bisogno di evolvere.
il tentativo di cristallizzare la felicità probabilmente è il piu grande peccato della cultura occidentale.
Innanzitutto "criticare" non è necessariamente un termine negativo. Infatti concludo dicendo che è una critica costruttiva.
Secondo non credo di "poter iniziare a criticare" quando dici tu.
Terzo non ho chiesto di scrivere nulla a nessuno.
Quarto non pago per leggere nessuna notizia.
Quinto per lanciare un thread non c'è bisogno di scrivere un articolo, ma solo di aprire una discussione.
Detto questo, la Redazione può fare ciò che gli pare e piace.
Normalmente si "stacca" proponendo discussioni più "leggere" NON quando ci sono accadimenti di attualità che meriterebbero discussioni. Per cui critico la scelta di tralasciare temi più interessanti e di stringente attualità in favore di un tema da riempitivo di terza pagina(se è possibile e se nessuno si offende!)
Però ora gestisco con disinvoltura questo ruolo ed il viale del tramonto mi appare meno cupo.
@ fefochip: Complimenti.
"Noi ci innamoriamo quando siamo stanchi della vita che conduciamo nel presente, quando ci sentiamo oppressi, tarpati, limitati nelle nostre possibilità e, contemporaneamente, quando siamo pronti a mutare, quando, pieni di vita, desideriamo compiere una nuova esplorazione del mondo, quando siamo pronti a crescere, a sviluppare una parte di noi"
Può essere casuale la persona della quale ci innamoriamo, ma il momento nel quale ci innamoriamo forse non è mai casuale.
Il tradimento non ha tanto a che fare con l'insoddisfazione che proviamo nei confronti del nostro partner quanto in quella che proviamo
nei confronti di noi stessi.
Chi tradisce abitualmente dovrebbe forse meditare su questo aspetto che tradisce - si perdoni il gioco di parole - una profonda e forse inconsapevole insoddisfazione di sé che porta a cercare nell'altro meraviglie che vanno cercate all'interno di sé stessi.
Riflettendo poi su tutti gli omicidi "passionali" riportati nella cronaca non posso che convenire sul fatto che nell'animo di chi commette azioni così empie c'è un baratro di disistima di sè che fa percepire la fine di una relazione come la negazione assoluta ed irreversibile di sé, una metafora della morte, portando a conseguenze esiziali un evento che sebbene doloroso fa parte della vita. L'altro rimanda un' immagine di fallimento che non si riesce a tollerare e che sfocia in violenza brutale ed incontrollata.
Acuta e simpaticissima Esther Perel alla quale va la mia ammirazione ed un grazie a Massimo per aver offerto uno spunto di riflessione sull'argomento.
La nuova linea editoriale? Ma sii.. in fondo non hai poi tutti i torti...
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Se per guardar dentro se stesso, evolvere, ed aver migliori relazioni abbisogni di uno "stimolo" in stile Esther Perel...credo che in america già il solo concetto di amicizia...si riduce al proprio psicoterapeuta e poco più...ma cos'è di origine ebraica questa Esther Perel? (si credono superiori soprattutto parlando di sesso)...e pure dobbiamo sciropparci questi pensieri yankees in chiave hollywoodiana...
..mah...intanto non ha la prudenza di evitar di generalizzare in modo imbarazzante...
Guarda che io non ho bisogno di cambiar me stesso, per cambiar il mondo...casomai...mantener se stessi...valorizzando il proprio percorso...forse così è più facile cambiar pezzettini di mondo! L'infedeltà, per esser determinata tale, necessita del fermo immagine....tutto il contrario che vivere...
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Sertes Orribile..e piuttosto strabico tradurre tutto ciò in venale...commento assolutamente controproducente!
...che sciocchezza...se manca lo spirito critico...allora il sito lo screditi davvero...
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MrNobody....ben torn...ops...Benvenuto!
Slobbysta
Comunque questa Esther Perel è una milf da paura.
Non l'ho fatto "in alternativa" ad altre notizie.
Viste. Io personalmente non ho commenti da fare al riguardo (che non siano banali e scontati). Se però tu vuoi parlarne, i commenti liberi sono fatti apposta per quello.
Viste. Io personalmente non ho commenti da fare al riguardo (che non siano banali e scontati). Se però tu vuoi parlarne, i commenti liberi sono fatti apposta per quello.
In sintesi, questo è un sito a 360°, e non è mai successo che una cosa debba escluderne un'altra. Se un argomento non ti interessa, semplicemente lo ignori. Se un argomento ti interessa, ne parli nei commenti liberi, oppure apri un forum, oppure proponi un articolo da pubblicare in home. Raramente gli articoli proposti dagli utenti vengono rifiutati. (Magari così potresti spiegarci perchè è così importante la reazione indispettita di Erdogan alle indagini su suo figlio ).
Su LC tutti possiamo e dobbiamo contribuire. Non si può stare sempre lì ad aspettare la pappa pronta (anche perchè ci sono giorni in cui il cuoco è in vena, e altri in cui la sua testa è altrove).
La tua spiegazione mi basta e aggiungerei che per me è addirittura superflua ma apprezzata.
Non era un'accusa.Non era necessaria una giustificazione (e infatti non la ritengo tale) perchè come ho gia scritto, la Redazione è a mio parere libera di aprire le discussioni o proporre dibattiti legittimamente su tutto ciò che gli pare e quando gli pare. E ci mancherebbe!
Rivendico, però, altrettanta libertà nel poter "criticare", ovvero non essere d'accordo o essere d'accordo e poterlo dire liberamente senza che qualcuno venga a difendere nulla che non ha bisogno di nessuna difesa e addirittura mi si da direttiva su come e quando io "possa iniziare a criticare" o meno.
Grazie
Come ho già detto (forse ho editato il mio post mentre tu rispondevi) anche tu sei "libero di aprire discussioni o proporre dibattiti legittimamente su tutto ciò che ti pare e quando ti pare". Gli spazi su LC non mancano.
In ogni caso, grazie per il chiarimento.
Si insegna poco ai ragazzi in materia di sentimenti e spesso brancoliamo tutti , incerti e impacciati, alla ricerca di noi stessi.
Parlare di relazioni, di sentimenti, di rapporti è parlare di noi, della vita , della nostra crescita personale, del nostro cammino.
Non è meno importante che parlare della Libia, della Turchia, delle elezioni negli Stati Uniti o della crisi delle banche.
Grazie ancora per l'opportunità.
Nel commento di Mr Nobody ho letto più "resistenza" che "insofferenza". Spesso parlare di argomenti che giudichiamo più "importanti" ci offre una scusa perfetta per non indagare su noi stessi...
S'insegna fin troppo, è tutto un parlar di sentimenti senza dir nulla.
Io sto ancora cercando di capire cosa abbia voluto dirmi la psicoterapeuta. L'unica cosa che vagamente intuisco è che non sa di cosa parla.
Quarant'anni fa, quando avevo 18 anni, decisi di partecipare a una terapia di gruppo (gruppi rogersiani, se non ricordo male) per mera curiosità e per la singolare stranezza del proponente, ossia un prete-psicologo-contestatore - erano altri tempi - che poi scappò con l'altra psicoterapeuta (femmina) abbandonando la tonaca. Me tutto questo non conta.
Conta che un giorno la seduta di gruppo finì con i terapeuti che annunciavano: la prossima volta parleremo di masturbazione. Ebbene, la volta successiva TUTTI i partecipanti al gruppo, me compreso, ebbero un "impegno improrogabile e inatteso" che impedì loro di andare alla seduta. Tutti tranne l'unico, nel gruppo, che aveva davvero gravissimi disturbi psichici, problemi di relazione assai seri. Noi tutti "normali" (quid est normalitas? direbbe un novello Cristo) scappammo a gambe levate.
Morale (o immorale, vedi tu): è molto difficile fare i conti con le proprie emozioni; su Erdogan o Killary possiamo dire qualsiasi cosa ci venga in mente, magari sfogando innocuamente il nostro livore. Del sentire profondo e delle emozioni invece no. Ne abbiamo paura. Ed è normale lo sia.
E forse solo una piccola catastrofe domestica, una carenza o un dolore può indurci a farlo. Non a caso l'unico a presentarsi a quella seduta "spinosa" fu colui che aveva la privazione come norma nellla vita, il "povero disturbato", colui che con il dolore della carenza (la mortalità in vita) faceva i conti tutti i giorni.
Vero. brancolano anche loro nel buio, assai spesso, non solo noi.
Ma questo perché l'educazione sentimentale è un'educazione, non un insegnamento. Un Bildungsroman che coincide con la vita.
E i manuali all'americana, tipo "come esser felici in 10 lezioni", creano solo il disastro di false aspettative. Non è un corso d'insegnamento ma un'apertura d'anima sul percorso della vita.
Tranquillo, la Perel è ebrea. Al più avrà prescritto a Nick di leggersi 42 volte la Torah
Intanto comincio dall'ultima affermazione e dico che, secondo me, il tentativo di cristallizzare la felicità non è un peccato della cultura occidentale in particolare, ma è un peccato di qualsiasi uomo al mondo, una caratteristica universale dell'essere uomo.
Tutti gli uomini cercano di possedere la felicità con la mente e, per farlo, sono costretti a cristallizzare i momenti felici in un equilibrio perenne sempre uguale a sè stesso che confermi lo stato di felicità acquisito.
Non è una questione di cultura Occidentale, ma questa è una caratteristica universale dell'ESSERE uomo.
L'uomo cerca di mantenere vive le emozioni iniziali di un rapporto, ripetendo sempre le stesse cose che avevano provocato quelle emozioni e, facendolo, cristallizza la vita in un eterno momento sempre uguale a sè stesso.
In realtà, cristallizzando le emozioni in un qualsiasi rapporto di coppia, si passa inevitabilmente col tempo, dalla vita delle prime emozioni alla morte delle emozioni, perchè la caratteristica principale della Vita è il mutamento continuo e la Vita non è mai uguale a sè stessa.
Questo loop comportamentale, è una caratteristica del processo di crescita individuale di ogni uomo.
Ogni uomo cresce in questo modo, ogni uomo deve passare queste "tappe" della vita, deve inevitabilmente soffrire per crescere, perchè ogni cambiamento di stato, ogni sconvolgimento di vita, mette in discussione tutte le certezze che ci siamo artificialmente costruite con l'immaginazione, ogni profonda scossa come ad esempio subire un tradimento, oppure compiere un tradimento, ci costringe a rimetterci in discussione ed inizia un processo nel quale ci dobbiamo rendere conto che è la Vita che domina su di noi, un processo nel quale ciò che credevamo fosse realtà, si rivela in tutta la sua finzione, un processo doloroso che ci porterà da qualche parte che ancora non conosciamo, ma che sappiamo già in partenza che qualsiasi cosa sarà, non sarà mai più comunque quello che era prima.
Questo "cambiamento" di stato, ci costringe a cambiare gli equilibri acquisiti e, per questo, sappiamo già che la nostra vita non sarà mai più come prima.
Questo processo di crescita è un processo doloroso, perchè rendersi conto della realtà è un processo che ci costringe ad andare oltre quel dolore per poter continuare a vivere ed è proprio tramite quel dolore che la Vita ci insegna la Sua Legge.
Perchè per continuare a vivere siamo costretti a morire a ciò che credavamo di essere.
Noi "moriamo" varie volte nel nostro percorso individuale di vita, noi risorgiamo da ciò che eravamo prima diventando diversi in un continuo alternarsi di morte-rinascita.
Questo percorso dell'Anima umana è perfettamente rappresentato, nel suo punto più alto, dalla Via Crucis di Gesù Cristo e dalla Sua successiva Resurrezione.
L'uomo Gesù sperimenta su di sè il dolore del mondo per rinascere in Spirito come Cristo, come "unto" di Dio (Cristo significa unto in Greco, esattamente come significa unto la parola Ebraica Mashiach, Messia), una condizione dell'Anima sulla quale scivola letteralmente tutto il dolore del mondo, ovvero la "liberazione" dal dolore del mondo scopo del Buddismo che viene espressa con il fiore di Loto, un fiore che nasce dal fango e diventa un bellissimo fiore impermeabile agli agenti atmosferici esterni che "scivolano" su di lui come se fosse unto.
Dopo avere sperimentato su di sè tutto il dolore del mondo, il dolore non serve più per la crescita.
Si è raggiunto il "Regno dei Cieli", il Nirvana buddista al di là delle catene del Samsara del mondo fenomenico.
Credere che un uomo, od una donna, siano in grado di darci tutto ciò che ci occorre è invece, per usare le tue parole, il piu grande peccato della cultura occidentale.
Perchè nella nostra cultura noi cerchiamo il nostro completamento in una figura umana unica, cerchiamo la felicità assoluta nell'Anima gemella, una figura di uomo-donna che incarni tutto ciò che ci serve in una persona fisica unica ed insostituibile.
Un uomo od una donna, non saranno mai in grado di riempire completamente il nostro vuoto interiore come ci illudiamo possa succedere, perchè essi sono semplicemente un uomo, od una donna e non sono Dio.
Noi inconsciamente cerchiamo Dio amando una donna, od un uomo, noi inconsciamente cerchiamo qualcuno che ci faccia sentire il centro del mondo, che ci curi la ferita interiore che sanguina, che sia in grado di riempire quel senso di separazione profonda che ogni Anima reca in sè dal momento in cui si forma l'IO e la consapevolezza di esistere.
Cerchiamo la mezza-mela e, quando crediamo di averla trovata, ci sentiamo vivi e completi, quando la perdiamo ci sentiamo deboli e smarriti.
Poi, col tempo, ci accorgiamo, che abbiamo a che fare semplicemente con una donna, o con un uomo e non con un Essere perfetto che ci fa sentire unici ed indispensabili e questa scoperta ci fa realizzare che quella donna-uomo, non è più sufficiente da sola/o a riempire quel vuoto.
La Vita ci insegna, per mezzo del dolore, che bisogna andare oltre quell'uomo o quella donna, la Vita ci insegna che c'è dell'altro al mondo oltre all'uomo ed alla donna.
Per capirlo però, ci possono volere molte donne o molti uomini, per capirlo bisogna provare quel dolore fino in fondo, fino al momento in cui quel dolore non ci trasformi poi definitivamente in un bellissimo fiore incontaminato agli agenti atmosferici esterni.
La Vita, come un fiume, scorre incessantemente sempre diversa da sè stessa e noi ci siamo dentro senza accorgerci che è Lei a condurci agli appuntamenti più importanti e significativi, noi ci siamo dentro senza accorgerci che è Lei che sa cosa è meglio per noi, noi ci siamo dentro molte volte di malavoglia ed incazzati senza accorgerci che la Vita invece ci ama anche nel momento più buio ed oscuro che una mente umana possa concepire, la Vita è immortale come lo è l'Anima umana.
Infatti all'amata/o diciamo spesso "Anima mia", perchè è proprio tramite lei/lui che specchiamo la nostra Anima al nostro esterno e godiamo dell'immagine che ci viene da lei/lui restituita.
Ma l'Anima, rimane sempre in noi, perchè quello che ci anima che ci rende vivi è proprio l'Anima, il nostro tesoro più grande.
Constata pure.
Certo Fefo. E' vero che il nocciolo più profondo e meno episodico della pur brillante conferenza è in quella necessità di sperimentare dolorosamente, per poter evolvere, la "morte in vita": la morte di una relazione, di un affetto o di una professione, di una visione del mondo o di un'illusione. Per questo, forse, i grandi Maestri di tutte le tradizioni c'insegnano a sperimentare quotidianamente la "morte in vita" tramite la meditazione.
Purché quel processo sia vissuto nella luce della consapevolezza, altrimenti la sofferenza (del "povero" nell'interiorità) resta cieca e improduttiva - o produttiva di orrori.
"Il povero all’oscuro di tutto quando soffre,
soffre senza virtù, senza misura…"
Mario Luzi, In un punto
Verissimo, senza dubbio.
Ma constato pure che alcuni cervelli (o altro) di rappresentanti del polo femminile fanno di tutto per renderci invisi quegli argomenti…
Siamo nel mondo polare, ma il fine è il ritorno all'Uno - Ermete Trismegisto
Se nelle scuole si insegnasse un pizzico di psicologia e dei suoi "fondamentali" forse impareremmo qualcosa in più su di noi e sugli altri.
Empatia, proiezione, negazione , transfer, pulsioni, aggressività, aggressività passiva, Io, Es e Super Io non sono parole vuote in bocca a dotti perditempo ma descrivono caratteristiche della psiche umana che forse conoscere potrebbe - e dico potrebbe - aiutare a migliorarci, a capirci e a capire le persone con le quali ci relazioniamo, dalle più intime ai vicini di casa, ai colleghi di lavoro, ai clienti in fila al supermercato
Concordo che non tutti gli psicologi siano professionisti affidabili ma se ci si accorge che il nostro terapeuta non fa per noi sarebbe forse opportuno cambiarlo senza per questo far di tutta un'erba un fascio. Non sono tutti parolai. Due cosette Froid, Fromm, Piaget, Jung, Lacan,l'hanno tirate fuori , dai.... Se la tua psicologa non sa a tuo avviso di cosa parla mollala, ma non perdere tempo a recriminare e vai avanti. Tra l'altro, con un pizzico di umiltà, potresti anche considerare che ti è sfuggito qualcosa o che stai negando qualcosa e che non sia lei ad essere incapace a spiegarsi ma questa è solo una delle possibilità. Poddarsi benissimo che sia come dici tu.
Lo psicologo migliore è quello che ti aiuta a capire che non hai bisogno di lui. Me lo ha insegnato mio marito.
Che s'insegni fin troppo mi sembra argomentazione discutibile. Io ho invece l'impressione che s'insegni sempre meno e sempre peggio con un'attenta selezione degli argomenti per meglio plagiare le giovani menti. Non facciamoci ingannare dagli altisonanti Masters, dalle specializzazioni, dalle lauree plurime, dai curricula altisonanti. Conosco più di un laureato che non sa distinguere un congiuntivo da un condizionale e persone che scrivono sul curriculum "ottimo inglese" che biascicano appena l'anglico idioma. Così come ne conosco molti preparatissimi, curiosi e colti. E' la persona a fare la differenza ma l'andazzo dell'insegnamento non mi sembra rassicurante ed avere dei buoni maestri sarebbe auspicabile. Il punto è che devi prima trovare te stesso per pretendere di far un po' di luce per qualcun altro.
Un tempo alcuni insegnanti erano anche maestri di vita (lasciamo il plagosus Orbilio alla poesie di Orazio), oggi vendono il sapere alla stregua dei sofisti dell'antica Grecia, prostitute del sapere e depositarie della cultura. Si lamentano degli stipendi bassi (giustamente) ma gli stipendi bassi sono un problema comune a tante categorie, il punto è che l'insegnamento è una professione vocazionale, non ti alzi una mattina dicendo "toh' sai che c'è? Vado ad insegnare! "E' un percorso di vita che s'imposta da giovani e che presuppone una forte motivazione ed un grande amore per il prossimo, per i giovani, per le generazioni future. Interpreto male il significato di questa professione?
Mi rendo conto di stare divagando.
Il punto però ce l'ho chiaro: non è una perdita di tempo parlare di sentimenti, è come dire che perdiamo tempo a scrivere qui su LC.
Un verso di Terenzio ci può aiutare : "Homo sum, humani nihil a me alienum puto".
Quindi cerchiamo, indaghiamo, parliamo, scorniamoci pure ma con l'obiettivo finale di migliorarci, se possibile, sempre.
sai cosa intendo ?
che cristallizzare la felicità significa avere paura di perderla , paura che non si possa ripetere. spesso per questo facciamo le fotografie e invece ce ne dimentichiamo completamente quando viviamo il momento.
è sempre li la paura della morte ed è una cosa tipicamente occidentale.
ovvio mica che gli indiani non hanno paura di morire ma nell'occidente questa cosa è diventata una fobia.
tutti a farsi interventi estetici , anche uomini perche è sempre paura di invecchiare di morire di non essere come prima.
i nostri riti funebri sono di un palloso allucinante ..."ma che sei stato a un funerale?" tipica frase che però a me fa venire in mente che al mio di funerale
mi piacerebbe vedere le persone ridere ricordandosi delle cazzate che ho fatto e compiacersi di quello che gli ho potuto dare.
non vorrei si piangesse.
pensa ai mandala fatti con le polveri colorate che poi si distruggono , incepibile per la nostra cultura che deve "immortalare" sempre e comunque
è possibile?
non lo so , sicuramente è un aspirazione molto ambiziosa ma ci voglio credere.
voglio credere che per stare bene con mia moglie non devo per forza farmi 3 o 4 matrimoni (intesi come intende la psicologa e quindi 3 o 4 tradimenti da cui poi "rinascere") , voglio credere che avendo il coraggio di raccontare i propri sogni , le proprie aspirazioni e tutto quello che ci viene da dentro la mia compagna di giochi (vedi oltre) sappia seguirmi e magari danzare con lei alternadomi tra chi "porta" e chi si fa portare in questo balletto che è la vita.
e contemporaneamente un grande inganno perche siamo completi cosi come siamo.
il punto è che stare insieme è piu divertente
p.s.
non c'è nessuno piu vicino a dio di un ateo ...poi ti dico dove l'ho sentita in ogni caso dimmi se cogli il perchè
Purtroppo non ho la fortuna di frequentare la psicologa.
I ragazzini, quei pochi liberi dai discorsi intorno all'amore, non hanno niente da farsi insegnare, men che meno da una vecchia psicoterapeuta.
Per cui si, s'insegna fin troppo, è tutto un parlare di niente come se in qualche modo i pruriti di Nick, vagamente interpretati dalla psicoterapeuta, possano insegnare qualcosa a qualcuno. Ma poi insegnare cosa, che per recuperare un rapporto bisogna prima rovinarlo? Che raffinatissima saggezza!!
Andrea
purtroppo per te hai capito molto poco di quello che ha detto la tipa.
come ho riportato io ha anzi detto che non consiglierebbe di tradire qualcuno al pari che di farsi venire un tumore.
ha poi precisato che però certe volte da quell'evento se n'è usciti piu forti e rinati di prima.
quindi non è che consiglia di tradire , spiega perche lo si è fatto che è cosa ben diversa.
il suo mestiere è quello di accompagnare la coppia nel processo di superamento di questo tradimento .
serve ?
difficile dimostrarlo , secondo me però un po piu di consapevolezza non guasta di certo
Siamo vampiri emotivi alla costante ricerca di gratificazioni e supporti di autostima da succhiare a volontà. Nelle relazioni adulterine spesso non ci infatuiamo dell'altro, ma dell'immagine di noi - migliorata - che l'altro ci rimanda. A chi non piace sentirsi corteggiato, apprezzato, desiderato, cercato? Ci concediamo un plus valore attraverso una relazione banale che ci raccontiamo essere tanto speciale. E' la brezza della novità, della libertà, del sotterfugio, del nascosto, del proibito, come quando eravamo adolescenti e dovevamo strappare un'altra mezz'ora prima di rientrare a casa raccontando qualche cavolata...
Lo stesso cibo, rubato, ha più sapore...
E' una disperata ricerca di noi stessi goffamente proiettata nell'altro.
E' il nostro egocentrismo il nostro peggior nemico.
E quella relazionale non è la peggior forma di tradimento, mi pare lo abbia detto en passant la dottoressa Perel.
La peggior forma di tradimento è quella nei confronti di sé stessi, più sottile da identificare ma letale nelle conseguenze.
Se ti sembrano chiacchiere vacue o un parlare di niente.....
in realtà a me sembra che la psicologa la pensi come me(guarda altro commento),
non è necessario dover morire e poi rinascere in un rapporto ma se lo si fa lei gli da questa spiegazione e aiuta le coppie a superare quel momento (che non è scontato che superino nè COME lo superino)
pensa che invece c'è chi fa a gara per lavarli ...
battute (rivolte ad altri) a parte mi pare che hai banalizzato cosi tanto un rapporto tra due persone che mi viene da pensare se tu abbia mai amato qualcuno (e non pensato di amare perche ti spicciava casa)
spesso ci si focalizza talmente tanto sul coach o sul direttore d'orchestra da dimenticarsi che c'è una squadra dietro
La verità è che Nick non è stato capace di tenere a freno i suoi pruriti, e grazie anche alla psicoterapeuta non è stato in grado nemmeno di prendersi la piena responsabilità del proprio ''errore'', imputando a fantomatiche cause esistenziali un comportamento quale la mancanza di lealtà, che per natura, non ha attenuanti. Si può perdonare, ma senza attenuanti, che altrimenti si continua ad ingannarsi a vicenda vivendo in una relazione falsata dai lavaggi di cervello del terapeuta.
La domanda è retorica:"Come mai le coppie felici si tradiscono?" ma l'unico vero cheat lo mette in scena la suadente Esther, non rispondendo mai veramente alla domanda, ed assumendo, già a priori, che la società consumistica sia per sua natura in grado di produrre coppie realmente "felici". Assolutametne ridicolo.
Per sua natura ed in modo strumentale , il consumismo ha posto le condizioni di possibilità dell'amore romantico, abolendo tutti i lacci e lacciuoli sociali che lo ostacolavano e producendo i luoghi entro cui farlo sviluppare (sala da ballo, cinema, automobile ecc.), attraverso il doppio movimento della "romanticizzazione della merce" e della "mercificazione dell'amore". Allora come mai, l'amore romantico, finalmente libero di realizzarsi nel reale, invece di concretizzarsi in rapporti duraturi e stabilizzati, uniti ed aspiranti all'eterna durata, invece si concretizzano in rapporti superficiali, incapaci di fidelizzazione, spaventati da qualsiasi impegno, instabili e sempre proni a naufragare sugli scogli attirati, dalle suadenti sirene del tradimento? Questa sarebbe la domanda a cui la signora dovrebbe rispondere.
La sua strategia è invece è centrare naturalmente l'analisi sulla soggettività, isolandola dal contesto, e giocando sulla geometria del desiderio, sempre attratto da fenomeni amorosi immaginari, assumendo,a priori, che ci si innamora sempre e comunque della propria stessa immaginazione distorta ed alienata, in una specie di solipsismo romantico. L'altro, noi non lo incotriamo veramente mai, se non per negazione ed il soggetto è sempre chiuso nella sua bolla egoistica, cuore immerso nella una vasca dell'"società liquida": Amore liquido quindi e prigioniero della depressione causata dalla perenne carenza di autostima, inoculata come un veleno e necessaria al fine di impedire che si possa anche solo per un attimo, amare se stessi. Il desiderio quindi non fa che trasferirsi da un oggetto all'altro, quando si rende conto che il suo oggetto non corrisponde all'immagine, esattamente come l'acquirente compulsivo di una merce di consumo, è eternamente condannato a patire la frustrazione, determinata dal fatto che la merce acquistata non soddisfa il desiderio, in quanto per definizione non deve assolutamente farlo, affinchè il ciclo infernale ricominci.
Naturalmetne questo è prodotto ideologico, che riduce l'innamoramento a nulla, riducendolo ai meri rapporti tra merci, negando la possibilita dell'amore come superamento dell'ego, come legame capace di connettere due persone, rompere le barriere tra due cuori e farne uno. Un legame capace di reggere alle tempeste dell'esistenza, di rappresentare un viaggio avventuroso in sè, e di generare magari anche prole e quindi un futuro.
All'amore non servono couselor.
La mancanza di lealtà è un aspetto della vicenda ma marginale rispetto agli elementi evidenziati dall'analisi e al punto al quale la dottoressa si prefigge di arrivare. Definire quelli di Nick "pruriti" li abbassa ad una mera esigenza di accoppiamento fisico, qui c'è molto di più e la dottoressa l'ha ben esplicitato: il sesso non è il fine ultimo del tradimento, può connotarlo, sì, ma non ne costituisce il motore primo. E' un corollario forse piacevole ma la psicologia del tradimento poggia su basi più complesse, soprattutto nelle relazioni adulterine più che nelle scappatelle dettate da pruriti estemporanei (anche quelli a mio avviso forse meno superficiali di quanto possano apparire).
La psicoterapeuta non ha mai suggerito un perdono leggero e superficiale o senza attenuanti come dici tu né tantomeno credo vada in cerca di "scuse" - come le definisci tu - per consolare il suo paziente. Per questo ci sono gli amici. Ha indicato invece la strada della consapevolezza, della comprensione delle nostre azioni per capirci meglio, capire l'altro ed evitare di reiterare un comportamento che - convengo - ferisce il partner e ferisce anche chi tale comportamento pone in essere. Perchè finora si è taciuto del senso di colpa del "reo confesso" che - se non fatto di marmo - soffrirà se pur in maniera diversa per le conseguenze dei suoi atti.
quello che tu ,grossolanamente e vittima della propaganda che imperversa sull'argomento da parte piu che altro della brutta faccia del femminismo, chiami "pruriti" in realtà sono cose un po piu complesse da capire.
ma il punto non è la loro complessità ma le motivazioni alla base di quei "pruriti".
pensare che siano semplicemente istinti sessuali ne piu ne meno di un macaco significa relegarsi(ti) nel mondo animale.
non ho capito che video hai visto perche la tipa non suggerisce nemmeno per un attimo di dire che nick non ha sbagliato.
purtroppo qui c'è chi capisce e chi non capisce partendo dalle stesse identiche informazioni.
lei tra l'altro lo dice a chiare parole di non tradire l'altro ma dice anche che può uscire comunque qualcosa di buono da un tradimento.
per te è la stessa cosa?
biano o nero vero? si deve fare o non si deve fare? e se si è fatto ma si vuole porre rimedio?
siamo umani o no?
farvatus quando mangi i baci perugina , non dare troppo peso alle frasi che ci trovi eh?
Che stronzo!
Hai perfettamente ragione.
Stai dando per scontato che chi non tradisce ama di più il proprio partner.
Ci sono tante persone che non tradiscono il proprio partner ma non lo amano nemmeno.
Spesso non si tradisce per pigrizia o peggio.. mancanza di possibilità ....
Ma penso che il processo amoroso di cui parliamo, sia alla fine indipendente dalla paura o meno della morte, anche se quella paura può predisporre a comportamenti inconsapevoli.
Penso che il processo amoroso, faccia parte del cambiamento di consapevolezza interiore dell'essere umano, cambiamento che avviene grazie all'Amore.
Tramite Amore si costruisce insieme ad un altro un bozzolo condiviso, un bozzolo dove due Anime si fondono in una sola operando la fusione dei rispettivi EGO, un bozzolo condiviso unico al mondo, perchè quel bozzolo è possibile farlo in quel modo solo con quelle due persone.
Da quel "bozzolo" costruito assieme, dovrà comunque nascere una persona diversa, da quel bruco dovrà comunque nascere una farfalla.
Come questo avvenga è irrilevante.
Può avvenire da un tradimento, da un periodo di isolamento o di depressione, può avvenire per stanchezza o senso di solitudine, per mancanza di stimoli, per sentirsi vivo, oppure per un cambiamento di obiettivo o di interessi.
Ma questo avverrà sicuramente.
Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo la chiama farfalla. Lao Tse
Perchè ognuno di noi ha un "dono" da lasciare all'altro ed è proprio grazie a quel dono, che si diventiamo in grado di evolverci in consapevolezza.
Questo è anche il motivo, perchè è solamente grazie all'Amore, che per definizione è un sentimento che fa soffrire l'Ego individuale costretto a mettersi, per amore, in secondo piano per soddisfare le esigenze dell'altro, che riusciamo ad evolverci ed a uscire da noi stessi.
L'Amore ci trasforma, sempre.
Era lo stesso mio sentire, volevo orgogliosamente piegare la Vita a me ed alle mie esigenze, volevo costruire la mia vita in maniera diversa, volevo un rapporto unico magnifico ed indistruttibile, volevo il massimo possibile ed ho lottato tutta la vita per vincere contro la Vita e piegarla a me e riuscire ad ottenere ciò che desideravo.
Ha vinto lei, ha vinto la Vita, ma io non mi sento sconfitto per questo, anzi....
La Vita mi ha restituito amplificato di mille volte, tutto lo sforzo di Amore che ho investito nel mio orgoglioso progetto.
Ha vinto Lei, per fortuna.
Non so se sia il tuo di perchè fefo, ma un ateo basa la sua vita sulla negazione di Dio, quindi è sempre concentrato su di Lui al negativo, mentre il credente è sempre concentrato su di Lui al positivo.
In entrambi i casi al centro c'è sempre Dio, uno per affermarlo, l'altro per negarlo.
Ciao
I pruriti, sono anche quelli sentimentali. Soprattutto quelli sentimentali. O credi che i sentimenti non prudano.
Nella vita invece conta solo la lealtà. I sentimenti appunto, posson pure passare, e poi tornare, e poi passare.
Costacurta, Ronaldo...cervello maschile?
Ma che cazzo stai a dì...ci son maschi ottusi ed ignoranti..come anche no! Piuttosto....:
La metà delle donne non sa neppure cos'è la clamidia...o peggio a cosa serve la ghiandola di Bartolino...
♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧♧
Madre natura dice che un uomo in una notte può concepire più figli da più donne...mentre il gentil sesso ahimè può aver un figlio solo da una persona...
Partendo da qua...
...e magari si può comprendere che un maschietto...non può fingere "piacere"...mentre viceversa...chissà...
Slobbysta
Per il resto hai ragione, abbiamo visto cose diverse.
Tanto per intenderci, il dizionario riporta:
1. sensazione molesta di irritazione cutanea che induce a grattarsi: sentire prurito; provocare, dare prurito
2. (non com.) voglia improvvisa e intensa: pruriti erotici | stimolo improvviso, capriccio: gli è venuto il prurito di scrivere
Etimologia: ← dal lat. prurītu(m), deriv. di prurīre ‘prudere’.
Non buttarla in caciara per avere ragione ma argomenta dando ai termini che utilizzi l'accezione che verrà recepita dall'interlocutore di senso e cultura medi. Altrimenti se parli di pizza intendendo kebab non ci capiremo mai.
Intendevo gli uni e gli altri, cioè non stavo distinguendo i due aspetti quando ho scritto ''pruriti'', per cui erano inclusi anche quelli cosiddetti ''sentimentali'', oltre a quelli cosiddetti ''fisici''.
Però c'è sempre da imparare. Quindi per te i pruriti di Nick sottendevano un afflato sentimentale che non ho colto.
Mi sembrava intendessi che erano i suoi genitali ad essere pieni di sentimento...
per come la vedo io è piu semplice ancora.
se hai dio dentro non te curi proprio.
è quando ti manca qualcosa che la cerchi.
dio è dentro di noi a prescindere se ci crediamo o meno con buona pace di tutta la fila di bacia pile che mi proporranno per il rogo
Dai certo intendevo anche quello. Poi hai chiesto chiarimenti ed ho chiarito.
Ma se insisti magari scopriamo che l'ho utilizzato a prova di dizionario. infatti ''voglia improvvisa e intensa: pruriti erotici'' ...visto! Neanche il dizionario distingue, dice ''pruriti erotici'', di fatto il termine ''erotico'' non distingue i due aspetti.
Erotico: Suscitato o condizionato dalla sensualità propria della passione d'amore
fammi capire una cosa allora:
quindi, per quanto riguarda la tua morale, in nome dell'amore per heather, nick doveva sopprimere non solo i propri istinti fisici ma anche quelli sentimentali?
Poi scrivendo che non è riuscito a trattenere i suoi pruriti il senso era - mi sembrava - quello che avevo compreso.
La lingua è un insieme di segni convenzionali escogitati tanto tempo fa per capirsi, ma a costo di ripetermi se devo scervellarmi per dare alle parole il senso tuo peculiarissimo che vuoi ad esse attribuire lascio perdere perchè è fatica sprecata.
Stasera mangio pizza e intendo pizza, non kebab.
fefochip
in realtà quello che è ridicolo è che le frasi che scrivi (che ho evidenziato), piu o meno, sono sui baci perugina noti per essere appunto un accozzaglia di frasette dai presunti valori e frutto proprio di quel "potere" di cui vai raccontando
L'unica cosa che non dice ,e che alla fine è la più ovvia,è che l'amore è eterno fin che dura .!!
Vai pure a ordinarti la pizza tranquilla.
No, ho detto che se uno ci tiene ad una persona, si comporta in maniera leale. Ciò può comportare o non comportare di dover sopprimere istinti e sentimenti.
Però io non c'entro niente, quella, prima di tutto è la morale di Nick, lo si evince dal fatto che:
1) Non propone a heather una cosa a tre.
2) E' andato a piangere ''perdonononlofacciopiù''.
RIPETO
allora comportarsi in maniera leale cosa significherebbe per te?
se uno ha dei sentimenti per un altro li deve reprimere? questa è lealtà?
cosa significherebbe "può comportare o non comportare "? delle due l'una , non ha senso cosi
sopprimere o non sopprimere i propri sentimenti (oltre gli istinti)?
E tradendo si tradisce l'intera evoluzione.
"Tutto l'universo obbedisce all'Amore":
l'arcano segreto della nostra condizione.
Concordo sul liberare le energie per diventare migliori senza cedere alla tentazione di far diventare lo psicoterapeuta una stampella o una spalla su cui piangere.
@Mrexani
si però a questo punto quale è la TUA donna ? la prima o la seconda? o quella che decidi tu a piffero ?
per tutte e due hai dei sentimenti o sbaglio?
quindi come ti comporti in maniera "leale" ? accannare quella che viene dopo ? quella che ami meno?
e se ami di piu la seconda che senso ha essere leali ? facendo una cosa del genere è come se dicessi
che la coerenza viene prima dell'amore , in pratica vedi il rapporto come una gabbia in cui essere imprigionato.
mi sbaglierò ma te stai a 'ncartà da solo
Tradire se stessi è forse meno grave che tradire un partner? Forse se proprio le cose non vanno sarebbe bene interrompere una relazione prima di intraprenderne anche una semplice avventura ma richiede coraggio ed onestà, mentre il partito della moglie ubriaca e della botte piena ha molti sostenitori.
Ma a volte si tradisce non perchè le cose non vanno ma perchè semplicemente siamo umani e ci teniamo vivi e vitali praticando gli sport più estremi.
Scherzi a parte, per me il tradimento non ha a che fare, almeno non sempre, con la mancanza di amore ed attrazione verso il partner ma con la mancanza di amore e di attrazione verso sé stessi
e quale iniezione di fiducia migliore della conferma delle nostre capacità seduttive?
Ora vi prego non immaginate che sia una traditrice seriale che difende a spada tratta il fedifrago Nick . Cerco solo di capire le motivazioni che stanno dietro ai comportamenti.
A Mrexani, la vuoi sta Margherita?
Beh incartato... se stressi l'esempio portandolo ad una situazione senza via d'uscita sfido chiunque a non incartarsi, anche se mi pareva che i tradimenti di nick fossero più prosaici della tragedia con cui vorresti provare la mia ''morale''.
Comunque escludendo la soluzione proposta da Invisibile, se non sapessi chi delle due sopprimere, mi costruirei un eremo e mi ritirerei a vita contemplativa.
Tu invece cosa faresti, vivresti due vite parallele, e poi quando una delle due scoprisse la tua storia con l'altra, con l'aiuto della psicoterapeuta, ti prostreresti cantando il perdonononlofacciopiu ?
TRADIRE-E'-BELLO-DEVI-FARLO-ANCHE-TU-ALTRIMENTI-NON-SEI-FELICE-O-PEGGIO-SEI-UN-REPRESSO-E-QUINDI-DEVI-VERGOGNARTI-ANZI-DEVI-VERGOGNARTI-DUE-VOLTE!!!
Ma forse dovrei vedere il filmato, magari non dice le solite ca**ate che si sentono su questo argomento.
e dopo REDPILL per tutti!
hahahahahaha
guarda che di stressato forse ci sei solo tu e non l'esempio che è il piu banale e comune possibile : un tradimento.
il problema mio caro è che tu hai impostato male per questo alla fine ti incarti
il concetto stesso di reprimere dei sentimenti per lealtà è una cazzata che porta inevitabilmente a un cortocircuito
si possono reprimere degli istinti , ma se si arriva a reprimere lo stesso amore non ha piu senso la vita di coppia se non all'interno
di una semplice routine
probabilmente non sai lo straziante momento che è quello di dover decidere, sapendo che l'unica cosa leale che puoi fare per entrambe è proprio quella di decidere e di non lasciare appeso nessuno.
come decidi non racconta della tua "lealtà" a mio avviso ma se lo fai o non lo fai racconta della tua cordardia/coraggio, che poi in realtà la prima vittima
di questo comportamento sei proprio te stesso.
paura e stupidità ,come ho detto sono i problemi maggiori dell'uomo.
lavorando su quelli si fa la maggior parte del lavoro
p.s.
esattamente come ha detto la psicologa non è detto che chi tradisce è la vittima di un matrimonio o di una relazione.
la fedeltà è un concetto a piu livelli ed appunto può essere infranta a diversi livelli e spesso i tradimenti piu brutti
non sono delle avventure ma ben altro.
poi la morale cattolica ci mette il carico da 11 ma le cose stanno molto diversamente
appunto "sembra" è la parola giusta
Insomma, pare che fossimo d'accordo.
però siamo partiti da qui
a mio avviso confondi giustificazione con spiegazione , prurito con sentimento (ma mi pare lo avresti chiarito con uhura) e non sei riuscito a cogliere che la terapeuta lungi dall'avere responsabilità nella vicenda in particolare di suggerire a nick di non prendersi le sue (evidentemente non hai letto bene i sottotitoli che ti devo dire) ,non vedendo che non c'è niente di fantomatico ma solo spiegazioni (magari sbagliate per carità) e in ultimo facendo un uso improprio della lealtà in amore che non è che di per se è errato ma che va usata con il giusto contesto pena, come ti ho cercato di dimostrare, la trasformazione di un rapporto in una prigione.
vedi il mondo in bianco e nero insomma
Non credo che stiamo sostenendo tesi diverse.
La vita è flusso. Se la si asseconda in questa sua essenza, il processo di fine-inizio-fine-inizio è continuo e quindi produce un incessante cambiamento (teoricamente indolore o quasi) che ci consente di restare fedeli al nucleo più profondo della nostra interiorità.
Se invece interrompiamo questo flusso, ci sclerotizziamo - nei rapporti di coppia come il qualsiasi altro aspetto personale, sociale o spirituale - se cristallizziamo il nostro essere in un equilibrio solo all'apparenza stabile invece che in un perenne equilibrio dinamico (nel senso della fisica classica) allora questa pseudo-stabilità arriverà inevitabilmente a rompersi imponendoci la sofferenza della Grande morte e rinascita - con l'annessa chance della metanoia, per chi sappia viverla consapevolmente e dunque proficuamente. E se quello pseudo-equilibrio, in realtà instabile sotto la sua apparenza di rocciosa stabilità, non sembra mai rompersi nella tua vita vuol dire solo che sei perduto in un percorso involutivo.
Nel primo caso - lo stare nel flusso - l'evento naturale di "morte in vita" è continuo e (quasi) gioiosamente indolore, seppur difficile da praticare perché richiede una centratura interiore e una consapevolezza non comuni. Nel secondo caso - di sclerosi - la "morte in vita" irrompe come una violenta e inattesa (?) scossa tellurica in un paesaggio geologico apparentemente pacifico - e poi si vedrà se resteremo schiacciati dalle macerie o saremo capaci di ricostruire ancor meglio.
I sismologi sanno da sempre che milioni di scosse impercettibili salvano una faglia dal Big One e che bisogna iniziare a preoccuparsi quando i sismografi restano costantemente inattivi o quasi...
Visto e considerato che io non ti conosco e non conosco quello che hai vissuto prendo per buono il fatto che coincidano... Il ''pare'' discende da qui.
Capisci da solo che in queste condizioni non pui chiedermi di mettermi nei tuoi panni. D'altronde io non sono il tuo prete/psicoterapeuta.
Magari un giorno mi racconterai tutto, per filo e per segno, e ti dirò che ti sei comportato da cazzone... oppure no.
Alla base di tutto c'e' il Desiderio, è lui naturalmente che muove ogni nostra azione. Desiderio qualunque esso sia. Fuggire alla morte sicuramente il più potente.
Il desiderio è anche alla base del nostro modello econonico basato sul consumo ciclico. Chi non desidera è già morto secondo i canoni moderni. Ogni messaggio a cui siamo sottoposti ci spinge continuamente a soddisfare queste spinte, la maggior parte delle quali sono inutili.
Non voglio naturalmente demonizzare il desiderio tout-court, anzi, è più la mercificazione di quest'ultimo che ne ha minato la potenza introducendone fittiziamente di inutili, effimeri.
La chiosa è brillante: la maggior parte di noi avrà due o tre relazioni...con la stessa persona. Questo sicuramente è un messaggio positivo che ci ricorda che la vita è movimento e cambiamento, che noi mutiamo così come il nostro corpo con l'andare del tempo.
La sfida è affrontare questo percorso rimanendo fedeli a se stessi e all'altro/a che si è scelti (ed è per questo che deve essere una scelta non superficiale) per questo cammino.
Alla base ci devono essere grandi capacità della coppia di comunicare e vivere insieme questi cambiamenti, desideri, inquietudini nel rispetto dell'altro/a.
E' il fallimento di questi meccanismi che porta a "mangiare fuori casa."
Perchè se è vero che questa è l'era del "mi merito di essere felice" e ogni crisi può essere l'inizio di un nuovo assetto, ci sono sempre conseguenze alle nostre azioni che possono ferire irrimediabilmente l'altro/a anche se è parte in causa. E se teniamo a ciò che si è costruito bisogna sempre pensare prima di agire verso la direzione del "mi merito di essere felice" per capire esattamente cosa questo significhi nel profondo e nel lungo termine.
Se questo non avviene vuol dire che quel rapporto non doveva proprio cominciare e allora è meglio così.
Negli altri casi si può anche legittimamente e auspicabilmente distruggere una casa per ricostruirla, ma insieme e di comune accordo, evitando di stare sotto mentre si demolisce.
io non arrivo e non propongo niente, stiamo commentando un video se te ne fossi dimenticato.
io non ho proposto niente sei tu che mi hai detto cosa avrei fatto in una situazione del genere e io ti ho riposto cosa ho fatto
stiracchiare ulteriormente questa mia cosa che ho raccontato è scorretto.
poi tutti i colori dell'universo
Come... non t'interessa?
Che dire, argomento intrigante!
Ho appena compiuto 30 anni (1° agosto) e sinceramente ho tradito, spesso, sopratutto da ragazzino.
A 14 anni ho iniziato a smuovermi fra le donne...
Tralasciando i flirt e le vere e proprie botte da una volta e via:
La prima ragazzina a 14 anni l'ho lasciata perche pensava che il pene fosse un gelato da leccare e non ciucciare e ovviamente io non arrivavo "al dunque" e invece quando toccava a me lei si divertiva eccome, ma non l'ho tradita.
A 15 anni mi son messo con una 17enne, tutto bene tutto perfetto l'adoravo, andai a Donoratico, al mare, campeggio in tenda da solo per 30 giorni per stare con lei, 64 rapporti contati in 30 giorni (si eravamo due scemi e facevamo pure il conto), solo che lei era in casa coi suoi e io tornavo al campeggio lontano in bici e una notte la 19enne dirimpettaia strafatta mi trovo a leggere "la spada di shannara" ed entrò in tenta con un cannone (prima canna in vita mia) e praticamente s'è finito per fare mattina sul materassino gonfiabile che usavo come letto nella tenda, il giorno dopo alle 10 mi è venuta a svegliare la mi ragazza e l'ho fatto pure con lei in tenda, guazza di sudore che non vi dico ma non mi sentivo perniente colpevole.
Dopo 2 anni però, ero quindi alle superiori, è scappato un bacio con una figliola nei cessi della scuola e mi sono sentito una merda, l'ho confessato alla mi ragazza ed è finita la storia.
Ora tutto il resto e le altre 5 ragazze che ho avuto, come storia vera, non ve lo sto a dire ma io se tradisco adesso mi sento una merda totale, non ci convivo e vado in pappa.
Altro particolare: qui a Firenze mantenersi "puri" e non tradire sta diventando un casino. Non so nelle vostre città ma qui dai 14 anni in su si truccano come 20enni e si mettono quei mini jeans che noi chiamiamo "Vajeans" (da vagina) che lasciano il retro delle chiappe mezzo scoperto, cioe intendo il culo ragazzi, mezzo culo di fuori.
Sono fidanzato nella mia relazione piu lunga in assoluto (4 anni il 1° novembre) ma il dolore ai testicoli dopo una serata a passeggio in centro a firenze con miriadi di culi scoperti è disarmante...
Ma il pudore di una volta?
Cavolo io mi ricordo delle ragazzine 15 anni fa che erano vestite con le felpe larghe e i jeans strappati, adesso 15 16 17 18 enni praticamente nude per strada!
Da prendere a schiaffi! Non solo loro ma i genitori!
Che cacchio sta succedendo?
Io ho avuto la gran fortuna di trovare la leggendaria "anima gemella", ci ho sempre creduto fin da ragazzino e la sorte, unita ad un pò di buona volontà, mi ha premiato. Da quasi 30 anni condividiamo la vita e ogni giorno è ancora pieno ed emozionante, riusciamo a godere sia delle piccole cose quotidiane, che delle esperienze più impegnative e particolari.
Non è un quadretto da Mulino Bianco, sia ben chiaro, ci si incazza, si fa fatica, ci sono i giorni no, ma di fondo c'è quel qualcosa che riempie l'anima, quel che qualcuno confonde (o almeno così sarà per lui) con Dio.
Una "sola persona" non può ovviamente soddisfare da sola tutte le nostre esigenze e aspettative, ma Dio per me è tutto quello che accompagna la nostra vita, sia in positivo che in negativo: se lo si condivide, se lo si fa diventare parte di noi stessi anche quando è un'esperienza vissuta direttamente solo dell'altro, si oltrepassano i limiti delle singole persone.
Il tradimento ? Mah...su determinate basi è semplicemente inconcepibile a livello di realizzazione pratica. Sarebbe prima di tutto una violenza contro noi stessi, prima ancora che nei confronti del partner. Ho parlato di realizzazione pratica, perchè la natura umana in quanto tale, è fatta invece per spingerci il più possibile verso la procreazione. Per cui, quando si vede un bel "bocconcino" rappresentante del sesso opposto, l'istinto primario è quello di volerci fare sesso, ma l'essere umano è ben più complesso dei suoi semplici istinti, ed eccoci infatti qui a discutere dei massimi sistemi
Ma tornando a bomba, non è detto che ciò che per me è pienamente soddisfacente e che in tutta sincerità augurerei ad ognuno di cuore, lo debba invece essere per tutti, lo dimostrano semplicemente le ennemila convenzioni ed usanze sociali presenti nel mondo. Per cui, oltre alle conferenze che al massimo possono fornire spunti di riflessione e portare interessanti esperienze, ma non certo suggerirci la "ricetta perfetta", ognuno di noi guardi con attenzione e profondità dentro di sè. Solo quando avrà capito davvero di cosa ha bisogno, potrà poi provare a cercarlo e a realizzarlo. Per dirla con gli Yes di "Time and a word" , "Love is the only answer", ma l'amore ha mille facce e mille forme diverse.
p.s. sulla diatriba dell'opportunità di questo thred, dico soltanto che ho conosciuto tanta gente "impegnata", talmente concentrata sui problemi del mondo, che si era poi "dimenticata" di risolvere i propri e soprattutto quelli di chi stava loro accanto...
p.p.s. Alberoni ? Mah...direi che Fromm con "L'arte di amare" ha scritto ben di meglio e penso inoltre che sia perfettamente calzante con la piega che ha preso la discussione.
***
BAKUNIN:
***
Alla fine ne è uscita una bella discussione. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato, accettando di rivelare una parte intima di sè stessi. (E anche a quelli che hanno cercato disperatamente di negarla ).
Apro e chiudo una parentesi culturale: non leggere libri non è una tragedia se i libri raccontano favole.
Anche le persone raccontano favole, però possiamo se non altro osservarne il comportamento.
Il discorso maschio ALFA che potenzialmente attrae tutte e quindi tradisce e fa tradire.
Maschio BETA noto anche come bancomat... che fa fatica a tenerne una se è riuscito a trovarla, figuriamoci a tradirla.
Qui rientra anche il discorso monogamia-poligamia di cui si è parlato tempo fa.
Magari passerò da sfigato ma vi consiglio di leggere questo mgtow-italia.blogspot.it/.../... articolo.
Le dinamiche descritte sono quelle che vedo nella realtà.
Attendo fiduciosamente di essere debunkato.
@massimo...attendo quindi con curiosità la "prossima puntata" e complimenti per la metafora calcistica
Però magari a qualcuno servirà a spiegare la comparsa di due protuberanze in prossimità del cuoio capelluto.
Hahahahahahahahahah.
Ripeto chiudete i libri ed aprite gli occhi.
Soprattutto non fatevi spiegare il tradimento da una donna!!!!!!
Osservate il mondo reale, i folletti, gli unicorni, le sirene, l'amore, l'integrazione, le missioni di pace...
Ahaaahah Grande Massimo, magari, ero un ragazzino, ho appena compiuto 30 anni e mi addormento come un infante adesso!!!
La Michela, la mi ragazza crolla effettivamente prima di me, ma io sono divenuto un catorcio: alle 4 di mattina mi muoiono le palpebre, io ci provo, ma dormo cacchio! Sono peggio di un Ottantenne!
Cavolo la forza che avevo a vent'anni (10 anni fa) me la sogno!
Che ci succede a certe età? Non sarebbe male un articolo su questo!
Succede che arriva il conto.
Il conto degli abusi che si è fatti su se stessi. La notte è stata inventata per dormire...
A quel punto è saggio pagare....
Il servizio in tv diceva che lei aveva postato la foto con il nuovo compagno con un commento tipo: finalmente adesso sono felice...
Forse non a tutti fa piacere essere rottamati anche perché poi vieni espropriato dagli avvocati.
Ma che ci vogliamo fare, il mondo va così, c'è chi a 15 anni dorme in tenda e chi a 40 dorme in macchina come i padri separati...
L'importante è partecipare, no?
Anche per me è così, io ho compiuto 35 anni il 1 luglio e a pensare solo ad una decina di anni fa mi vengono i brividi.
Qualche anno fa riuscivo a soddisfare dalle 4 alle 6 donne in un giorno solo, mentre adesso dalle 0 a 1 e poi, quando sono arrivato a 1, crollo dopo un miliardesimo di secondo...
Però è curioso che in così poco tempo si cambi così tanto a livello fisico, cioè in pratica si può dire che arrivati ai 30 circa ci sia una specie di "scatto" e si passa dalla padella alla brace. O dalle stelle alle stalle. O il contrario, a seconda dei punti di vista.
invisibile
...non vorrei mai essere stato al posto della sesta...
...la parola soddisfare è poi in linea di massima soggettivo, al renderlo pubblico...
Beh...la sensazione che mi ha avvolto la tua frase...è che la tua boutade giustifica la matrice del thread...
....coi maschi può "funzionare"...ma non dire mai ad una femmina che soddisfandole, ti sei fatto dalle 4 alle 6 donne in un giorno...andrai in bianco!
Slobbysta
Ragazzi, perfavore...
A 30 anni cambia il metabolismo.:-)
premessa : mi scuso perché per una volta che compare un articolo sul mio terreno, non mi sono trovato subito presente.
Purtroppo solo poco tempo fa ho avuto modo di visionare il video con i sottotitoli perché il mio inglese non mi permette ancora di seguire cosi bene una discussione e sopratutto perché volevo essere sicuro di avere capito bene.
Detto questo passo subito al commento :o)
"perché le persone felici tradiscono?"
Come dire "perché le persone morte camminano?"
Se sei davvero felice con il/la tuo/a partner non lo/a tradisci.
Altrimenti ti manca qualcosa, quindi non sei felice ... difficile da capire ?
Già da un'uscita così, si poteva chiudere il video, ma, per correttezza, meglio vedere fino in fondo.
Altro : "questa è la cultura del "mi merito di essere felice""
Grande !! ... ma va ???
E ci mancherebbe, si vive una volta sola ..... ahh magari la signora è più da masochismo .... e certo, infatti andando avanti nel video si parla di "soluzioni" e nuove "opportunità" per coppie di frustrati..... coppie di frustrati che però pare rendano bene alla signora Maso.
La signora Maso forse non sa che per arrivare ad un divorzio di deve passare psicologicamente alcuni brutti momenti ?
Inoltre non esiste divorzio che non faccia rima con fallimento, la Maso lo sa?
Che si può dire a questa "menopausiana" sfruttatrice del masochismo fra frustrati ....... (metteteci quello che volete negli ultimi puntini, io tanto la frase campione lo già pensata).
Ahh... come mi stanno sulle palle queste "sapo" ammaliatrici.